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Materia: Organizzazione amministrativa e personale regionale
Deliberazione della Giunta Regionale n. 572 del 20 maggio 2022
Adozione atti di programmazione in materia di organizzazione del lavoro e di personale per il triennio 2022-2024.
Con il presente provvedimento si intende approvare, nelle more dell’adozione del Piano integrato di attività e organizzazione della Giunta regionale del Veneto per il triennio 2022-2024, gli atti di programmazione in materia di organizzazione del lavoro e di gestione del personale riferiti al medesimo triennio.
L'Assessore Francesco Calzavara riferisce quanto segue.
La programmazione regionale è da anni permeata da una vastità di materie ed ambiti che richiedono necessariamente un forte livello di integrazione, nonché una visione strategica coerente e condivisa.
Fino al 2021 tutti gli enti dovevano adottare, a volte con tempistiche dettate dal legislatore (ad esempio per il Piano della Performance, il Piano delle Azioni Positive, per quello di Prevenzione della Corruzione e Trasparenza e da ultimo il Piano Operativo per il Lavoro Agile), altre volte sulla scorta delle autonome scelte dell’ente (quali il Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale), una serie di provvedimenti formalmente tra loro autonomi e distinti che però, per coerenza sistemica e intrinseche connessioni tra le materie, dovevano comunque “dialogare” tra di loro.
Già oggi, quindi, l’integrazione è cardine del vigente assetto normativo: il Piano dei Fabbisogni di Personale che deve essere coerente con gli obiettivi di performance, esposti nel Piano della Performance, i quali a loro volta devono essere coerenti con la programmazione finanziaria e con gli obiettivi di bilancio dell’ente, oppure all’attuazione delle misure di prevenzione della corruzione che devono avere un riflesso sulla performance organizzativa e individuale.
In aggiunta va ricordato che l’art. 44 del D.Lgs. n. 33/2013 chiede già oggi agli organismi indipendenti di valutazione di verificare la coerenza tra gli obiettivi previsti nel Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e quelli indicati nello stesso Piano della Performance, valutando altresì l'adeguatezza dei relativi indicatori.
Su questi presupposti, il Decreto Legge n. 80/2021, convertito con modificazioni dalla Legge n. 113/2021, recante misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza, ha dato un nuovo impulso alla necessità di integrazione dei flussi di programmazione degli enti territoriali.
L’art. 6 di detto decreto, infatti, disciplina il “Piano integrato di attività e organizzazione” (di seguito PIAO) rinviando ad appositi Regolamenti attuativi la individuazione e l’abrogazione degli adempimenti programmatori assorbiti dal Piano e affidando al Dipartimento della Funzione Pubblica, previa intesa in sede di Conferenza Unificata, il compito di adottare un Piano tipo, quale strumento di supporto alle amministrazioni.
I citati Regolamenti non sono ad oggi ancora stati oggetto di emanazione da parte del Governo nazionale il quale, con il Decreto Legge n. 36/2022 ha posticipato al 30 giugno 2022 (dal precedente termine del 30 aprile 2022, come da ultimo modificato da parte del Decreto Legge n. 228/2021, convertito con modificazioni dalla Legge n. 15/2022) il termine ultimo per le varie realtà pubbliche italiane di adozione del Piano Integrato da redigersi, sulla base di emanande linee guida, anche sulla scorta delle abrogazioni di specifiche disposizioni che disciplinavano i flussi programmatori di un ente, che i regolamenti stessi dovranno nel frattempo andare a disporre.
Essendo comunque l’attività connesssa al triennio 2022-2024 e posta in essere dai vari uffici regionali già iniziata ed essendo evidente che uno slittamento a metà anno dell’adozione di alcuni strumenti di programmazione di fondamentale importanza (si pensi in primis al Piano della Performance da cui discende direttamente l’assegnazione a Strutture, dirigenti e dipendenti degli obiettivi di performance organizzativa ed individuale) determinerebbe un rallentamento non sostenibile nella puntuale definizione delle attività agli stessi direttamente collegate, con il presente provvedimento la Giunta regionale, su proposta della competente Direzione Organizzazione e Personale, va ad adottare il Piano della Performance per il triennio 2022-2024 ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs n. 150/2009 e s.m.i. (Allegato A) il quale, come previsto dalla normativa vigente, ingloba, tra l'altro, le sottosezioni dedicate al Piano Operativo per il Lavoro Agile (POLA) 2022-2024 ai sensi dell'art. 14 della Legge n. 124/2015 e s.m.i. ed al Piano delle Azioni Positive per il triennio 2022-2024 ai sensi dell’art. 48 del D.Lgs n. 198/2006 e s.m.i., nonché il Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale 2022-2024 ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs n. 165/2001 e s.m.i. (Allegato B) con, a sua volta, una sottosezione dedicata alla formazione del personale.
I contenuti dei documenti allegati - con riferimento ai quali sono state previamente coinvolte le OO.SS., il CUG, la Consigliera di Parità, l'OIV e la Segreteria Generale del Consiglio regionale, ciascuno per gli ambiti di rispettiva competenza - sono così sinteticamente riassumibili:
Da ultimo si demanda al Direttore della Direzione Organizzazione e Personale ed al Responsabile Anticorruzione e Trasparenza di provvedere alla predisposizione degli ulteriori eventuali atti necessari finalizzati all'approvazione del PIAO 2022-2024, comunque in coerenza con le emanande linee guida.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il D.L. n. 80 del 9 giugno 2022, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 113 del 6 agosto 2021 e s.m.i.;
VISTO il D.Lgs n. 165/2001 e s.m.i.;
VISTA la Legge regionale n. 35/2001 e s.m.i.;
VISTO il D.Lgs n. 198/2006 e s.m.i;
VISTO il D.Lgs n. 150/2009 e s.m.i.;
VISTA la Legge n. 190/2012 e s.m.i.;
VISTA la Legge n. 124/2015 e s.m.i.;
VISTO il D.L. n. 34/2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77/2020;
VISTO il D.L. n 36/2022;
VISTO l’art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
VISTA la Direttiva n. 2/2019 del Ministro per la pubblica amministrazione e del Sottosegretario delegato alle pari opportunità;
VISTO il Protocollo d'Intesa per la gestione del personale della Regione del Veneto inserito nel ruolo del Consiglio regionale, siglato in data 15 luglio 2014;
DATO ATTO che il Segretario Generale della Programmazione ha attestato che il Vicedirettore di Area, nominato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 1082 del 09/08/2021, ha espresso in relazione al presente atto il proprio nulla osta senza rilievi, agli atti della Segreteria Generale della Programmazione;
delibera
(seguono allegati)
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