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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 148 del 09 novembre 2021


Materia: Difesa del suolo

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1337 del 05 ottobre 2021

Convocazione della Conferenza Programmatica ai sensi dell'art. 68, c. 3, del D.Lgs. n. 152/2006, relativa al Progetto di 3^ Variante e relative misure di salvaguardia - Pericolosità geologica nella zona omogenea Valle dell'Adige - Monte Baldo e pericolosità da valanga, adottata dall'Autorità di bacino Distrettuale delle Alpi Orientali. Piano Stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico del fiume Adige.

Note per la trasparenza

Con DGR n. 2718 del 16.11.2010 la Giunta Regionale ha definito le procedure per l'indizione delle Conferenze Programmatiche previste dal comma 3 dell'art. 68 del D.Lgs. n. 152/2006 necessarie per l'adozione e l'attuazione dei Piani di Assetto Idrogeologico. La presente deliberazione indice la Conferenza Programmatica relativa al Progetto di 3^ Variante e relative misure di salvaguardia - Pericolosità geologica nella zona omogenea Valle dell'Adige - Monte Baldo e pericolosità da valanga.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

L’Autorità di Bacino del fiume Adige, ora confluita nell’Autorità di bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, è dotata del Piano stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico del bacino del fiume Adige - Regione del Veneto (di seguito PAI Adige) approvato con DPCM 27 aprile 2006.

Tale Piano è stato successivamente integrato con due varianti; la prima, approvata con D.P.C.M. 13 dicembre 2011, ha aggiornato il Piano con le aree in dissesto da versante. La seconda, approvata con DCPM 23 dicembre 2015 (pubblicata in GU n. 195 del 22/08/2016), ha comportato: un aggiornamento delle norme di attuazione; l'individuazione e la perimetrazione di aree di pericolosità idraulica per il torrente Squaranto (VR); l'individuazione e la perimetrazione delle aree allagate nel corso degli eventi dal 31 ottobre al 2 novembre 2010; le indicazioni dei criteri per la perimetrazione delle aree fluviali.

Dopo l’adozione delle prime due varianti del PAI, le attività di analisi, studio ed aggiornamento del quadro conoscitivo per il bacino dell’Adige sono proseguite nei diversi ambiti di interesse del Piano di Assetto Idrogeologico, con particolare riguardo alla pericolosità geologica per l’area della Valle dell’Adige e alla pericolosità da valanga.

Tali attività sono state svolte in stretta collaborazione con gli uffici regionali e provinciali competenti e, per quanto concerne specificatamente la pericolosità geologica, con iniziative di consultazione ed accertamento presso i Comuni interessati, anche tramite appositi sopralluoghi sul territorio finalizzati all’individuazione, mappatura e attribuzione della classe di pericolosità per i nuovi dissesti gravitativi segnalati.

Il Progetto di 3^ Variante del PAI, predisposto nel 2018, è quindi caratterizzato da un approfondimento conoscitivo ed un aggiornamento della pericolosità geologica per l’area della Val d’Adige, con individuazione e perimetrazione di ulteriori aree soggette a pericolosità geologica; inoltre è costituito da un’integrazione delle previsioni del PAI con l'individuazione e la perimetrazione delle aree soggette a pericolosità valanghiva con un adeguamento delle previsioni delle Norme di Attuazione del piano rispetto a questa disciplina.

Per quanto riguarda l’aggiornamento delle perimetrazioni relative alla pericolosità geologica, i Comuni interessati, tutti in Provincia di Verona, sono: Brentino Belluno, Rivoli Veronese, Caprino Veronese, Ferrara di Monte Baldo, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Dolcè e Fumane.

Per quanto concerne, invece, le aree soggette a pericolosità valanghiva, le perimetrazioni sono state individuate in base ad una combinazione dei due tematismi disponibili nella Carta di Localizzazione Probabile delle Valanghe (C.L.P.V.), riportando i siti valanghivi determinati tramite foto interpretazione (analisi dei parametri permanenti che contraddistinguono una zona soggetta a caduta di valanghe, desunti dalle fotografie aeree stereoscopiche) o mediante inchiesta sul territorio (testimonianze oculari e/o d'archivio). Le nuove perimetrazioni hanno interessato i Comuni di Brentino Belluno, Caprino Veronese, Ferrara di Monte Baldo, Sant’Anna d’Alfaedo, Erbezzo, Bosco Chiesanuova e Selva di Progno in Provincia di Verona; i Comuni di Crespadoro e Recoaro Terme, in Provincia di Vicenza; infine, i Comuni di Auronzo di Cadore, Cortina d’Ampezzo, Livinallongo del Col di Lana, Rocca Pietore e Falcade, in Provincia di Belluno.

Il Progetto di 3^ Variante è costituito dai seguenti elaborati, che costituiscono parte integrante del presente provvedimento:

  • Allegato A: Relazione tecnica;
  • Allegato B: Norme di Attuazione e Prescrizioni di Piano;
  • Allegato C: Cartografia della pericolosità geologica;
  • Allegato D: Cartografia della pericolosità da valanga.

Sul citato Progetto, a seguito del parere favorevole espresso con decreto segretariale n. 100 del 7 dicembre 2018, vi è stata la presa d'atto del Comitato Istituzionale Permanente (CIP) con delibera n. 5/2018 del 27 dicembre 2018 (avviso di presa d'atto del progetto di variante e adozione delle misure di salvaguardia sono stati pubblicati, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29/05/2019).

Ai sensi dell’art. 65, comma 7 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., le Norme di Attuazione della 3^ Variante e la relativa cartografia costituiscono misure di salvaguardia e sono entrate in vigore il giorno successivo alla pubblicazione della delibera nella Gazzetta Ufficiale.

A seguito dell’adozione del suddetto Progetto di 3^ Variante (delibera n. 5 del 18 novembre del 2019), l’Autorità di bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, con nota n. 4091 del 20/08/2020, ha avviato una fase di consultazione con i Comuni interessati rendendo disponibile la relativa documentazione.

La medesima Autorità con nota prot. reg. n. 546240 del 23/12/2020 ha reso noto che, trascorsi i 90 giorni previsti per la consultazione della documentazione di Piano e per la presentazioni di eventuali osservazioni, non sono pervenuti rilievi in merito e che alcun soggetto interessato ha preso visione della documentazione cartacea presso la propria sede di Trento.

Per concludere il procedimento di approvazione del Progetto di 3^ Variante al Piano Stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico del fiume Adige – Regione del Veneto, si ritiene opportuno avviare la Conferenza Programmatica prevista dall’art. 68, comma 3 del D.Lgs. n. 152/2006 "Norme in materia ambientale".

La procedura per l’adozione ed attuazione dei Progetti di piani stralcio, di cui all’art. 67 dello stesso decreto, prevede, infatti che, ai fini della necessaria coerenza tra pianificazione di bacino e pianificazione territoriale, le Regioni debbano convocare un’apposita Conferenza Programmatica, articolata per sezioni provinciali, o per altro àmbito territoriale deliberato dalle regioni stesse, alla quale partecipano le Province ed i Comuni interessati, unitamente alla Regione e ad un rappresentante dell'Autorità di bacino interessata.

La conferenza programmatica esprime un parere sul progetto di piano, con particolare riferimento all’integrazione su scala provinciale e comunale dei contenuti del piano stesso, prevedendo le necessarie prescrizioni idrogeologiche e urbanistiche.

Le procedure per l’indizione delle Conferenze Programmatiche sono state definite dalla Giunta Regionale con DGR n. 2718 del 16.11.2010 e prevedono che:

1. Le Conferenze Programmatiche sono indette dalla Giunta Regionale con deliberazione, ai sensi del comma 3 dell'art. 68 del D.Lgs. n. 152/2006;

2. Con la medesima deliberazione la Giunta Regionale incarica l'Assessore competente in materia di difesa del suolo a presiedere le Conferenze stesse. La Giunta, inoltre, dà mandato al Direttore della Direzione Difesa del Suolo della effettiva organizzazione delle Conferenze anche con riferimento alla scelta degli ambiti provinciali o territorialmente ritenuti più opportuni. La Giunta, infine, prende atto del Parere istruttorio predisposto dalla Direzione Difesa del Suolo;

3. Sulla base della sopra indicata deliberazione, la Struttura competente in materia di difesa del suolo fissa il calendario della Conferenza Programmatica e lo notifica ai Comuni e alle Province interessati. Con la medesima nota sono trasmessi gli elaborati del Parere istruttorio di cui al punto precedente. Gli enti interessati, nel periodo compreso tra la notifica e la Conferenza, possono presentare alla Direzione Difesa del Suolo (ora Difesa del Suolo e della Costa) ulteriori osservazioni;

4. La Conferenza Programmatica si conclude con la stesura di un verbale che costituisce il Parere della Conferenza medesima. La Direzione Difesa del Suolo (ora Difesa del Suolo e della Costa) trasmette ai partecipanti alla Conferenza copia del verbale per la definitiva approvazione. I citati partecipanti hanno tempo 15 giorni dalla data di ricevimento per apportare eventuali correzioni al verbale, scaduti i quali il verbale si ritiene approvato. Sulla base del verbale sono rielaborati i documenti presentati durante la Conferenza Programmatica;

5. Con deliberazione della Giunta, infine, si prende atto della conclusione della Conferenza Programmatica e del Parere. Quindi, con lettera del Direttore della Direzione Difesa del Suolo (ora Difesa del Suolo e della Costa), il verbale della Conferenza Programmatica e il Parere sono trasmessi all'Autorità di Bacino per l'emanazione del provvedimento finale.

Si propone, quindi, di indire la Conferenza Programmatica di cui all'art. 68 comma 3 del D.Lgs. n. 152/2006.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il D.Lgs. n. 152/2006 e successive modificazioni e integrazioni;

VISTA la deliberazione della Conferenza Istituzionale Permanente dell'Autorità di bacino Distrettuale delle Alpi Orientali n. 5/2018 del 27 dicembre 2018;

VISTA la deliberazione della Conferenza Istituzionale Permanente dell'Autorità di bacino Distrettuale delle Alpi Orientali n. 5/2019 del 18 novembre 2019;

VISTA la DGR n. 2718 del 16/11/2010;

VISTO l'art. 2 comma 2 della L.R. 31 dicembre 2012 n. 54;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di indire la Conferenza Programmatica di cui all'art. 68 comma 3 del D.Lgs. n. 152/2006;
  3. di incaricare l'Assessore all'Ambiente – Clima – Protezione civile – Dissesto idrogeologico alla presidenza della Conferenza Programmatica;
  4. di dare mandato al Direttore della Direzione Difesa del Suolo e della Costa di organizzare la Conferenza Programmatica, incaricandolo dell’esecuzione del presente atto;
  5. di prendere atto di quanto riportato nell’Allegato A “Relazione tecnica”, nell’Allegato B “Norme di Attuazione e Prescrizioni di Piano”, nell’Allegato C “Cartografia della pericolosità geologica” e nell’Allegato D “Cartografia della pericolosità da valanga”, predisposti dalla Direzione Difesa del Suolo e della Costa, che costituiscono parte integrante al presente provvedimento;
  6. di stabilire che i suddetti Allegati sono pubblicati sul sito internet della Direzione regionale Difesa del Suolo e della Costa, unitamente alla “scheda” per la presentazione di eventuali osservazioni;
  7. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1337_21_AllegatoA_459510.pdf
Dgr_1337_21_AllegatoB_459510.pdf
Dgr_1337_21_AllegatoC_459510.pdf
Dgr_1337_21_AllegatoD_459510.pdf

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