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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 83 del 15 luglio 2022


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 706 del 14 giugno 2022

Approvazione dello schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) per il supporto alle azioni di sorveglianza e di monitoraggio dei PFASs nelle filiere agroalimentari, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione, gestione e comunicazione del rischio e del "Piano di sorveglianza di PFAS nei prodotti agroalimentari delle zone rossa e arancione: alimenti di origine animale". DGR 1494 del 15 ottobre 2019.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si intende approvare lo schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per il disegno del “Piano di monitoraggio regionale dei PFASs sugli alimenti e sui materiali a contatto presenti sul mercato” e del “Piano di sorveglianza dei PFAS nei prodotti agroalimentari delle zone rossa e arancione”, nonché per l’analisi dei risultati, il supporto nell’individuazione di eventuali misure di gestione del rischio e la comunicazione alla popolazione, in attuazione della D.G.R. n. 1494 del 15 ottobre 2019. Contestualmente si assegna all’ISS il contributo a copertura delle spese e si approva il “Piano di sorveglianza di PFAS nei prodotti agroalimentari delle zone rossa e arancione: alimenti di origine animale”, quale parte del più ampio Piano di sorveglianza.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

A seguito della scoperta della contaminazione idro-potabile da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), avvenuta nella primavera del 2013, la Regione del Veneto ha intrapreso una serie di interventi volti a tutelare la salute della popolazione esposta. In particolare, si è provveduto al controllo sanitario delle persone interessate dalla contaminazione, alla predisposizione di misure di abbattimento della concentrazione di tali sostanze nell'acqua potabile, ivi compresa quella utilizzata nelle imprese alimentari, nonché all’elaborazione di piani di campionamento e studi di monitoraggio, condivisi anche con le Amministrazioni e gli Enti competenti.

Al fine di tutelare la salute delle popolazioni residenti nelle aree interessate dalla contaminazione e di ridurre i livelli di esposizione, sono state realizzate numerose azioni di collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), quale organo tecnico scientifico del Servizio Sanitario nazionale, che si è da subito occupato di elaborare, su richiesta delle Autorità Centrali, Regionali e Locali preposte alla tutela della Salute e dell’Ambiente, valutazioni tecnico-scientifiche di supporto alla gestione del rischio, da utilizzare per la definizione di azioni di prevenzione e risposta alla contaminazione delle acque destinate al consumo umano, delle matrici ambientali e degli alimenti, nonché all'esposizione umana associata.

In riferimento alle filiere agroalimentari, l’ISS ha svolto, su richiesta della Regione del Veneto, uno studio di monitoraggio degli alimenti prodotti nella zona a maggiore impatto: ‘zona rossa’ (D.G.R.V. n. 2133 del 23/12/2016, allegato B), in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, che ha consentito una prima caratterizzazione del livello di contaminazione da PFAS delle principali produzioni agrozootecniche dell’area rossa, evidenziando livelli di presenza superiori a quelli di fondo in alcune matrici alimentari, in particolare, per PFOA e PFOS, in alimenti di origine animale.

Sulla base dei dati ottenuti nello studio di monitoraggio e dei dati del piano di controllo delle acque condotto da ARPA Veneto, l'ISS ha eseguito nel 2019 per la Regione del Veneto, uno studio per la valutazione dell'esposizione della popolazione locale a PFOA e PFOS mediante la dieta e per la caratterizzazione del rischio associato. L'acqua è risultata essere, specialmente per il PFOA, il principale veicolo dell'esposizione, che è stata ridotta dagli interventi sulla rete acquedottistica - per la popolazione che se ne serve - a livelli analoghi ai quelli del resto della popolazione veneta. Livelli espositivi elevati sono risultati essere associati al consumo di acqua di pozzo e di alimenti di origine animale prodotti localmente. L'uso di acqua con significativi livelli di PFAS nelle attività agro-zootecniche è stata identificata come un fattore potenzialmente importante nel determinare un aumentato ingresso di PFAS nella filiera alimentare e, di conseguenza, un'aumentata esposizione per chi consuma prodotti che da essa originano, soprattutto se combinata con il contemporaneo consumo di acqua a scopo potabile prodotta da impianti autonomi. Lo studio ha anche evidenziato che l'esposizione di fondo della popolazione del Nord-Est d'Italia già superava il TWI esistente al tempo per il PFOA, successivamente rivalutato dall'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), e sostituito da un TWI di gruppo (per PFOA, PFOS, PFNA e PFHxS) rispetto al quale tale sovraesposizione è ancora più marcata.

Ancora, al fine di ulteriori approfondimenti sulla valutazione del rischio di contaminazione da PFAS, con D.G.R. n. 1162 del 06/08/2019 è stato approvato lo schema di Protocollo d’Intesa, di durata biennale, tra la Regione del Veneto e l’ISS, avente ad oggetto la “Valutazione del rischio per la salute umana associato alla presenza di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in matrici ambientali e alimentari: valutazione dell'esposizione e dell'impatto sulla salute umana, controllo e comunicazione sul rischio”.

Alla luce delle considerazioni dell'ISS, acquisite a protocollo regionale n. 273651 del 25 giugno 2019, la Regione del Veneto ha ritenuto di procedere all’elaborazione di due ulteriori piani di campionamento ed analisi con l'obiettivo, da un lato, di acquisire i dati relativi al livello di presenza delle dodici molecole PFAS, integrate da altre molecole di interesse emerse recentemente (quali GenX e cC6O4), nei prodotti alimentari e materiali a contatto con gli alimenti presenti sul mercato regionale e, dall'altro lato, di ottenere ulteriori dati analitici sui prodotti alimentari vegetali e animali campionati nella zona rossa e arancione.

Con la D.G.R. n. 1494 del 15/10/2019, quindi, sono state individuate le azioni da intraprendere per sorvegliare la catena alimentare delle aree interessate dall'inquinamento da PFAS e per monitorare gli alimenti presenti sul mercato nell'intero territorio regionale, prevedendo con successivo atto l’adozione dei piani contenenti la programmazione di dettaglio delle attività di campionamento in capo alle Aziende ULSS e di analisi in capo ai laboratori designati, avvalendosi del supporto dell’ISS e attenendosi alle sue indicazioni.

In particolare, il "Piano di monitoraggio regionale di PFASs sugli alimenti e sui materiali a contatto presenti sul mercato", esteso a tutto il territorio regionale e di durata annuale, è indirizzato a fornire evidenze utili per la valutazione dell’esposizione di fondo della popolazione generale, mediante il campionamento e l'analisi di alimenti rinvenibili sul mercato che contribuiscono alla dieta tipica della popolazione del Nord-Est per le diverse fasce d'età. Il “Piano di sorveglianza di PFASs nei prodotti agroalimentari delle zone rossa e arancione” si focalizza invece sui territori soggetti alla contaminazione da PFAS, con l'obiettivo di acquisire dati sui tenori di PFAS nelle matrici alimentari in relazione alle pratiche agro-zootecniche applicate, anche al fine di individuare pratiche efficaci per ridurre l'introduzione di PFAS nella catena alimentare, ed acquisire allo stesso tempo ulteriori elementi conoscitivi per aggiornare la valutazione dell'esposizione corrente.

In attuazione della D.G.R. n. 1494/2019, pertanto, la Regione del Veneto ritiene opportuno avvalersi della collaborazione e del supporto tecnico-scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per le seguenti attività:

  • disegno del “Piano di monitoraggio regionale dei PFASs sugli alimenti e sui materiali a contatto presenti sul mercato” e del “Piano di sorveglianza dei PFAS nei prodotti agroalimentari delle zone rossa e arancione”, ciascuno dei quali può essere disegnato e realizzato attraverso la predisposizione di piani omogenei riferiti alle diverse matrici per facilitare la programmazione dei campionamenti;
  • analisi dei risultati, con particolare riguardo, da un lato, alla valutazione dell’esposizione e alla caratterizzazione del rischio alla luce del TWI di gruppo identificato da EFSA nel 2020 e, dall’altro lato, all’acquisizione di elementi di conoscenza sui fattori che presiedono al trasferimento di PFAS lungo le filiere agrozootecniche, come previsto dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 1494 del 15 ottobre 2019;
  • supporto all’individuazione di eventuali misure di gestione del rischio ai fini della tutela della salute pubblica;
  • comunicazione del rischio alla popolazione e ai portatori di interessi.

A copertura dei costi derivati dalle suddette attività, comprensivi delle spese per eventuali risorse umane aggiuntive, l’ammontare del contributo a favore dell’ISS è fissato di comune accordo in euro 100.000,00; tale importo è da considerarsi come mero ristoro delle spese sostenute e sarà erogato dalla Regione del Veneto, tramite Azienda Zero, con le seguenti modalità:

  • a seguito di formale comunicazione di inizio attività e richiesta di pagamento, importo pari ad euro 50.000,00;
  • decorsi 18 mesi dalla stipula della Convenzione, previa presentazione della “Prima Relazione” delle attività svolte e richiesta di pagamento, importo pari ad euro 25.000,00;
  • decorsi 36 mesi dalla stipula della Convenzione, previa presentazione della “Relazione Finale delle attività svolte”, corredata da un rendiconto delle spese sostenute per la realizzazione delle stesse, e richiesta di pagamento, importo pari ad euro 25.000,00.

Tale importo  trova copertura finanziaria a carico dei Finanziamenti della GSA dell’esercizio 2022, previsti per la linea di spesa  n. 0257, denominata “Progetti specifici su contaminazioni ambientali e valutazioni di rischio in ambiente di vita non confinato”  - afferente al capitolo di Bilancio regionale n. 103285 - di cui al Decreto del Direttore dell’Area Sanità e Sociale n. 39/2022, All. A, di esecuzione della DGR 102/2022, già erogati ad Azienda Zero con decreto del Direttore della Direzione Programmazione e Controllo SSR n. 6 del 22.04.2022, ai sensi della L.R. 19/2016 art. 2.

Premesso quanto sopra, si aggiunge che, già durante l’emergenza pandemica e compatibilmente con le esigenze operative volte a contrastare la diffusione del virus SARS-CoV-2, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha provveduto ad elaborare il disegno del “Piano di sorveglianza dei PFAS nei prodotti agroalimentari delle zone rossa e arancione” riferito specificatamente alle matrici di origine animale, inclusivo del relativo piano di campionamento messo a punto dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) col supporto dell’ISS. Tale disegno, acquisito a protocollo regionale n. 248470 del 31/05/2022, costituisce parte del più ampio Piano di sorveglianza previsto dalla D.G.R. n. 1494/2019 e comporta una classificazione risk-based di quelle aziende che allevano animali per l'immissione sul mercato di prodotti (es. carne e uova) situate sul territorio interessato, sulla base di una elaborazione geostatistica aggiornata, e identifica una numerosità campionaria per le diverse matrici da analizzare in relazione all'orientamento produttivo delle aziende stesse.

Alla luce di quanto sopra, con la presente delibera si intende proporre all’approvazione della Giunta Regionale lo schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’ISS, quale Allegato “A”, nonché il “Piano di sorveglianza di PFAS nei prodotti agroalimentari delle zone rossa e arancione: alimenti di origine animale”, quale Allegato “B”, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

Si dà atto che il predetto Accordo avrà durata di 36 mesi decorrenti dalla data di sottoscrizione tra le parti, salvo rinnovo scritto.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA l’art 15 della L. n. 241 del 7/08/1990;

VISTO il D.lgs. n. 118 del 23/06/2011;

VISTO l’art. 4 della L.R. n. 1/1997

VISTA la L.R. n. 54 del 31/12/2012 e s.m.i.;

VISTA la L.R. n. 19 del 25/10/2016;

VISTA la L.R. n. 34 del 15/12/2021 recante: “Legge di stabilità regionale 2022”;

VISTA la L.R. n. 35 del 17/12/2021 recante: “Collegato alla Legge di stabilità regionale 2022”;

VISTA la L.R. n. 36 del 20/12/2021 recante: “Bilancio di previsione 2022-2024”;

VISTE la D.G.R. n. 764 del 27/05/2014, la D.G.R. n. 565 del 21/04/2015, la D.G.R. n. 2133 del 23/12/2016, la DGR n. 691 del 21/05/2018 e la D.G.R. n. 1162 del 06/08/2019;

VISTA la DGR n. 1821 del 23/12/2021 recante: “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2022-2024”;

VISTA la DGR n. 42 del 25/01/2022 avente oggetto: “Direttive per la gestione del bilancio di previsione 2022-2024”;

VISTA la D.G.R. n. 102 del 07/02/2022;

VISTO il decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 19 del 28/12/2021, avente oggetto: “Bilancio Finanziario Gestionale 2022 - 2024”;

VISTO il Decreto del Direttore generale dell’Area Sanità e Sociale n. 39 del 14/03/2022;

VISTO il Decreto del Direttore della Direzione Programmazione e Controllo SSR n. 6 del 22/04/2022;

VISTA la D.G.R. n. 1494 del 15/10/2019;

VISTO l’art. 2 co. 2 della legge regionale n. 54 del 31/12/2012.

delibera

  1. di prendere atto di quanto espresso in premessa, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare lo schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), contenuto nell’Allegato “A” del presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante e sostanziale, finalizzato al disegno del “Piano di monitoraggio regionale dei PFASs sugli alimenti e sui materiali a contatto presenti sul mercato” e del “Piano di sorveglianza dei PFAS nei prodotti agroalimentari delle zone rossa e arancione”, all’analisi dei risultati, al supporto nell’individuazione di eventuali misure di gestione del rischio e alla comunicazione alla popolazione, in attuazione della D.G.R. n. 1494 del 15/10/2019;
  3. di approvare il “Piano di sorveglianza di PFAS nei prodotti agroalimentari delle zone rossa e arancione: alimenti di origine animale”, contenuto nell’Allegato “B” del presente provvedimento e di cui costituisce parte integrante e sostanziale, elaborato dall’ISS e inclusivo del relativo piano di campionamento messo a punto dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe);
  4. di assegnare all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) euro 100.000,00 quale contributo destinato alla copertura dei costi derivati dalle attività descritte in premessa, comprensivi delle spese per eventuali risorse umane aggiuntive; tale importo  trova copertura finanziaria a carico dei Finanziamenti della GSA dell’esercizio 2022, previsti per la linea di spesa  n. 0257, denominata “Progetti specifici su contaminazioni ambientali e valutazioni di rischio in ambiente di vita non confinato”  - afferente al capitolo di Bilancio regionale n. 103285 - di cui al Decreto del Direttore dell’Area Sanità e Sociale n. 39/2022, All. A, di esecuzione della DGR 102/2022, già erogati ad Azienda Zero con decreto del Direttore della Direzione Programmazione e Controllo SSR n. 6 del 22.04.2022, ai sensi della L.R. 19/2016 art. 2;
  5. di disporre che Azienda Zero provveda all’erogazione del predetto importo, con le seguenti modalità:
  • a seguito di formale comunicazione di inizio attività e richiesta di pagamento, importo pari ad euro 50.000,00;
  • decorsi 18 mesi dalla stipula della Convenzione, previa presentazione della “Prima Relazione” delle attività svolte e richiesta di pagamento, importo pari ad euro 25.000,00;
  • decorsi 36 mesi dalla stipula della Convenzione, previa presentazione della “Relazione Finale delle attività svolte”, corredata da un rendiconto delle spese sostenute per la realizzazione delle stesse, e richiesta di pagamento, importo pari ad euro 25.000,00.
  1. di incaricare la Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria dell’esecuzione del presente provvedimento;
  2. di autorizzare il Direttore Generale Sanità e Sociale o un suo delegato alla sottoscrizione dell’Accordo di cui al punto 2);
  3. di dare atto che la durata dell’Accordo suddetto è stabilita in 36 mesi decorrenti dalla data di sottoscrizione tra le parti,  salvo rinnovo scritto;
  4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta ulteriori spese a carico del bilancio regionale;
  5. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli artt. 23, 26 e 27 del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_706_22_AllegatoA_479420.pdf
Dgr_706_22_AllegatoB_479420.pdf

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