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Materia: Sicurezza pubblica e polizia locale
Deliberazione della Giunta Regionale n. 193 del 22 febbraio 2019
Estensione del Piano di alta formazione per la Polizia locale. Dgr n. 1885 del 25 novembre 2016 e legge regionale 28 dicembre 2012 n. 48 "Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile".
La Giunta autorizza l’utilizzo dell’economia di spesa ottenuta a chiusura del Piano regionale di formazione per la Polizia locale “Conoscere le mafie, costruire la legalità- II Edizione”, centrato sui temi della prevenzione e contrasto alle infiltrazioni del crimine organizzato e mafioso, approvato con DGR n. 1885/2016, ai sensi dell’art. 10 della LR n. 48/2012 e concluso a dicembre 2018. Il risparmio ottenuto è destinato alla sperimentazione di corsi di formazione elearning per la Polizia locale. Il nuovo progetto formativo rappresenta una estensione di quello appena concluso ed è strutturato in video lezioni co-progettate anche con la Polizia locale. La prosecuzione del progetto formativo è coerente con quanto già previsto nel Piano originario, non comporta costi aggiuntivi e si inquadra nella convenzione tutt’ora vigente già sottoscritta nel 2016 con il soggetto attuatore del Piano (l’associazione “Avviso Pubblico– enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie” di cui la Regione è socio per legge).
L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.
Con deliberazione n. 1885 del 25 novembre 2016 era stato approvato il Piano formativo regionale per la polizia locale del Veneto e iniziative seminariali (d’ora in poi anche: “Piano”), di valenza triennale, ai sensi dell’art. 10 della legge regionale 28 dicembre 2012 n. 48 “Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”.
Il Piano, denominato “Conoscere le mafie, costruire la legalità – II Edizione” è stato incentrato sul ruolo della Polizia locale nella prevenzione e contrasto al crimine organizzato e di stampo mafioso nel tessuto economico e sociale delle nostre realtà locali; la relativa progettazione e attuazione è stata condivisa con l’Associazione “Avviso Pubblico – enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”, di cui la Regione è socio per legge, mediante la convenzione triennale allo scopo sottoscritta nel 2016.
Il Piano ha preso concretamente avvio nel 2017 ed è stato concluso e rendicontato a dicembre 2018.
Il Piano formativo è stato accolto con favore dai diretti interessati che vi hanno preso parte, avendo fornito un approccio innovativo e avanzato di prevenzione e contrasto dell’illegalità e del crimine organizzato pienamente calato nell’ambito delle competenze proprie della Polizia locale e avendo interessato l’intero territorio veneto. Di ciò è stato dato ampio risalto anche nella recente relazione biennale alla competente Commissione consiliare approvata con DGR/CR n. 136 del 21.12.2018.
Sulla scorta della analitica e documentata rendicontazione prodotta da Avviso Pubblico circa le azioni realizzate e le spese sostenute per l’attuazione del suddetto Piano formativo, è stata accertata una economia di spesa pari a € 67.605,00, a fronte del costo totale preventivato di € 260.000,00 (importo già impegnato e liquidato con DDR n. 94 del 29.11.2016, in ottemperanza ai dettami e ai vincoli imposti dal D. Lgs 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i.).
Tale evenienza era stata peraltro già ipotizzata nell’ambito del Piano stesso, laddove era stato espressamente previsto che nel caso si fosse ottenuto un risparmio significativo: “Il risparmio potrebbe essere impiegato, insieme ad altre economie di spesa che potrebbero realizzarsi su alcune voci (ad esempio rimborsi o materiali per la didattica), per la realizzazione di un ulteriore percorso formativo come indicato successivamente. La durata e la strutturazione del percorso andranno definite al termine dell'esperienza complessiva e saranno costruite, prioritariamente, a partire da:
Alla luce di quanto sopra è intenzione dell’Amministrazione regionale proseguire il percorso formativo utilizzando i risparmi ottenuti, per realizzare un percorso formativo “integrativo”, di seguito illustrato, centrato sulla sperimentazione di un modello innovativo di “formazione a distanza” destinato agli operatori di Polizia locale, frutto di una concertazione con Avviso pubblico e anche con un campione rappresentativo della polizia locale e precisamente con i comandi di Polizia locale del Comune capoluogo di Treviso e del Comune di Bovolone (VR): quest’ultimo in quanto capofila di un bacino potenziale di utenti che annovera oltre 70 Comuni contermini, con i quali è già in essere uno specifico accordo per la formazione della Polizia locale.
In ogni caso la fruizione del percorso formativo potrà essere estesa e aperta anche ad altri enti locali interessati.
Il Piano formativo integrativo ora proposto, il cui importo corrisponde alle economie accertate, si presenta, dunque, come la prosecuzione/estensione del Piano formativo sopra citato, gestito in collaborazione con Avviso Pubblico, ed è importante sottolineare che non comporta alcun esborso economico ulteriore da parte della Regione, rientrando comunque nell’ambito applicativo della relativa convenzione, tutt’ora vigente, già sottoscritta con Avviso Pubblico in data 5 dicembre 2016, la cui durata è fissata entro tre anni dalla data di sottoscrizione ed essendo comunque produttiva di effetti fino alla “completa conclusione delle procedure inerenti e conseguenti” (art. 9 della convenzione).
Il progetto di prosecuzione del Piano formativo ora sottoposto all’approvazione della Giunta si compone e comprende due assi di lavoro, reciprocamente integrati:
Il piano integrativo di formazione e-learning per la Polizia locale, come sopra sinteticamente illustrato e integralmente riportato in allegato al presente provvedimento, rappresenta una assoluta novità in questo campo e presenta evidenti vantaggi, connessi alla facilità di fruizione da parte dei singoli destinatari, alla minore complessità organizzativa e all’effettivo controllo della fruizione e dell’apprendimento conseguiti da parte di ciascun operatore. Un ulteriore vantaggio di questi percorsi è rappresentato dal fatto che possono coinvolgere numeri estremamente significativi di partecipanti.
Dopo il termine della formazione on-line, erogata entro il 31 dicembre 2019, è anche ipotizzabile un Tavolo di confronto, aperto ai destinatari, al fine di valutare la effettiva risposta ai fabbisogni formativi.
Il piano formativo scadrà il 31.12.2019, termine di durata della convenzione con Avviso Pubblico e la rendicontazione del piano dovrà essere prodotta entro il 31 marzo 2020.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
Vista la legge regionale 28 dicembre 2012 n. 48 “Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”;
Vista la Legge regionale 17 maggio 2016, n. 14 “Modifiche alla legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54 “Legge regionale per l’ordinamento e le attribuzioni delle strutture della giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 “Statuto del Veneto”;
Visto l’art. 2, comma 2, lett. o) della L.R. n. 54/2012 e s.m.i.;
Vista la convenzione sottoscritta con l’associazione Avviso Pubblico e repertoriata al n. 33052;
Vista la documentazione agli atti.
delibera
(seguono allegati)
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