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Bur n. 90 del 31 agosto 2018


REGIONE DEL VENETO

Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale. Avviso per la presentazione di Progetti per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta nell'Istria e nella Dalmazia. Programma Anno 2019. Legge regionale 7 aprile 1994, n. 15 "Interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta nell'Istria e nella Dalmazia".

Il Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione internazionale

VISTA la legge regionale n. 15/1994 “Interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta nell'Istria e nella Dalmazia”;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1191 del 14.08.2018, con la quale sono state approvate le nuove Linee Guida per l’attuazione della L.R. n. 15/1994;

rende noto

che sono aperti i termini per la presentazione delle domande di concessione di contributo regionale per le iniziative previste dalla Legge Regionale 7 aprile 1994, n. 15. Il termine per la presentazione delle domande è fissato al 30 settembre 2018, secondo i criteri e le modalità sotto indicati.

I.   STANZIAMENTO

Lo stanziamento sarà stabilito con la legge regionale di approvazione del Bilancio di Previsione 2019 – 2021, suddiviso tra iniziative a spesa di investimento e iniziative a spesa corrente.

II.   REQUISITI DEI SOGGETTI RICHIEDENTI

I soggetti richiedenti devono compilare l’apposito modulo di domanda e avere, a pena d’inammissibilità, i seguenti requisiti:

  1. Tipologia: enti locali, istituzioni pubbliche, istituzioni private[1], organismi associativi di volontariato[2], ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della L.R. n. 15/1994;
  2. Sede: avere sede legale e/o operativa in Italia o nei Paesi interessati dalla L.R. n. 15/1994;
  3. Statuto e atto costitutivo: avere uno statuto e/o atto costitutivo redatto nella forma dell’atto pubblico o della scrittura privata.
  4. Assenza di finalità di lucro: in base alla dichiarazione a firma del legale rappresentante.
  5. Iscrizione a registri: gli Enti del Terzo settore aventi sede in Italia devono essere iscritti al registro (nazionale o regionale) di riferimento per la propria categoria[3]. L’obbligo di iscrizione non è previsto per le organizzazioni sindacali e degli imprenditori.
  6. Conformità alla L.R. 11.05.2018, n. 16 per la concessione di provvidenze regionali: i soggetti richiedenti, per beneficiare dei contributi regionali, dovranno dichiarare di non ricadere nelle condizioni di esclusione previste dalla L.R. 11.05.2018, n. 16[4], mediante compilazione di apposita modulistica.

Il possesso dei sopra elencati requisiti deve essere autocertificato dal legale rappresentante del soggetto richiedente mediante compilazione e sottoscrizione del modulo di domanda regionale e dalle dichiarazioni da allegare obbligatoriamente (dettagli al successivo punto XI). La Regione del Veneto si riserva di effettuare in ogni momento i controlli previsti ai sensi di legge, al fine di verificare la veridicità delle dichiarazioni rese.

III.   AMMISSIBILITÀ DELLE RICHIESTE DI CONTRIBUTO

Le richieste di contributo dovranno rispettare, a pena d’inammissibilità, le seguenti condizioni:

  1. tipologie di progetto (previste dalla L.R. n. 15/1994, articoli 2, 3 e 4):

A.  indagini, studi e ricerche (art. 2a della L.R. n. 15/1994) aventi per oggetto:

  • il patrimonio culturale di origine veneta presente nell’Istria e nella Dalmazia;
  • la cultura istro-veneta e la cultura dalmata, considerate nella loro specificità e nelle loro manifestazioni più significative, in rapporto alla cultura italiana e veneta in particolare;
  • la storia dell’Istria e della Dalmazia nel contesto della storia veneta ed europea;

B.  pubblicazione e diffusione degli studi e delle ricerche più significativi effettuati, negli ambiti individuati al precedente punto A) (art. 2c della L.R. n. 15/1994);

C.  interventi finalizzati a favorire lo sviluppo di centri e di attività culturali e d’istruzione per le comunità di lingua italiana nelle Repubbliche di Slovenia e di Croazia e nella Dalmazia montenegrina (art. 3a della L.R. n. 15/1994). In questo ambito sono incluse le forniture di arredi, attrezzature e sussidi scolastici per le scuole italiane di ogni ordine e grado, con particolare riferimento a quelle materne.

Nella tipologia C) viene riconosciuto il sostegno alle Scuole Italiane in Istria e Dalmazia

(di cui all’elenco delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado riconosciute dall’Unione Italiana croata e slovena – http://unione-italiana.eu/Backup/istituzioni_scolastiche.htm) e alle Comunità degli Italiani

(http://unione-italiana.eu/Backup/le_comunita_degli_italiani.htm)

nella realizzazione di corsi di lingua italiana, di artigianato con specifico riferimento alle antiche professioni veneziane, nonché nell’organizzazione di eventi di valorizzazione delle tradizioni culturali risalenti alla Serenissima;

D.  interventi finalizzati all’identificazione, alla catalogazione, al recupero e alla valorizzazione dei beni culturali di origine veneta presenti nell’Istria e nella Dalmazia (restauri - risanamenti) (art. 3b della L.R. n. 15/1994);

E.  iniziative editoriali finalizzate alla pubblicazione e diffusione di informazioni culturali, socio-economiche e relative al patrimonio ambientale, per contribuire allo sviluppo della cooperazione tra il Veneto e le comunità interessate alle iniziative di cui alla L.R. n. 15/1994 (art. 3c della L.R. n. 15/1994);

F.  iniziative dei Comuni veneti che, nel quadro del consolidamento della comune identità culturale europea, propongono gemellaggi con enti territoriali delle Repubbliche di Slovenia e di Croazia e della Dalmazia montenegrina, in cui siano persistenti o storicamente rilevanti la cultura e la tradizione veneta, o che registrino la presenza significativa di comunità italiane di origine veneta (art. 4 della L.R. n. 15/1994).

I progetti devono indicare una sola delle tipologie di iniziativa (tra quelle sopra elencate) nell’apposita sezione del modulo di domanda. Gli Uffici regionali verificheranno la corrispondenza della selezione effettuata e potranno apportare variazioni qualora rilevino una difformità della proposta con la tipologia indicata.

  1. natura consortile: i progetti possono essere presentati, oltre che da singoli soggetti, anche in forma associata, in tal caso rappresentata da:
  1. un soggetto capofila, con l’incarico di trasmettere il progetto alla Regione del Veneto, per l’ottenimento dell’eventuale contributo. Il capofila sarà il beneficiario formale del contributo regionale, responsabile degli adempimenti amministrativi connessi alla concreta realizzazione del progetto (accettazione formale del contributo, redazione e sottoscrizione della relazione finale corredata del relativo rendiconto, conservazione della documentazione contabile);
  2. i partner di progetto, che dovranno avere i medesimi requisiti previsti per il soggetto  richiedente (precedente punto II).

Con il termine partner si intende un soggetto che collabora fattivamente con il capofila nell’ideazione e nella realizzazione del progetto. I soggetti ai quali viene affidata solamente la realizzazione di alcune attività progettuali a fronte di corrispettivo non sono considerati partner.

Nell’ambito della quota del 20% di cofinanziamento minimo obbligatorio per ciascuna proposta (successivo punto 7), i partner devono partecipare al progetto obbligatoriamente con un apporto finanziario minimo pari al 10% del costo progettuale, da indicarsi obbligatoriamente nel modulo di domanda e nella lettera di partenariato. Tale cofinanziamento potrà essere assicurato da uno solo o da tutti i partner di progetto in modo da raggiungere comunque la percentuale del 10%. In sede di istruttoria di valutazione delle domande, l’eventuale omissione o difformità (nel modulo di domanda e nella lettera di partenariato) dell’indicazione del partner e della sua partecipazione finanziaria, comporterà automaticamente l’esclusione di tale partner ai fini dell’assegnazione di punteggio. Nel caso tale omissione/difformità comporti il non raggiungimento del 10% di cofinanziamento obbligatorio dei partner,  la domanda stessa verrà esclusa. In sede di rendicontazione il soggetto capofila ha l’obbligo di acquisire tutta la documentazione di spesa relativa a tale cofinanziamento, da presentare congiuntamente ai costi sostenuti direttamente.

Un partner, in tale qualità, potrà partecipare alla realizzazione di una sola iniziativa. Nell’eventualità un soggetto risulti essere partner in più di una domanda presentata sul presente bando, gli uffici provvederanno all’esclusione di tale partner su tutte le domande.

  1. assenza di finalità di lucro: l’iniziativa deve essere priva di finalità di lucro. Apposita dichiarazione viene resa dal proponente al momento della sottoscrizione della proposta progettuale in quanto contenuta nella parte iniziale del modulo di domanda sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;
     
  2. numero delle iniziative: ogni soggetto capofila può proporre un solo progetto e per lo stesso progetto potrà essere presentata una sola richiesta di contributo.

    Un soggetto capofila potrà partecipare a una sola ulteriore iniziativa in qualità di partner.

    Anche nel caso di soggetto avente più sedi, dipartimenti (es. Università), rappresentanze o unità operative anche se in Paesi diversi, è consentita la presentazione di un unico progetto come capofila e la partecipazione ad un solo altro progetto come partner. Il mancato rispetto di questa disposizione comporterà l’esclusione dall’istruttoria di valutazione di tutte le proposte riconducibili al medesimo soggetto;
  1. tempi di realizzazione: le iniziative proposte non devono essere state avviate prima della pubblicazione dell’Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto e nell’apposito modulo dovrà essere indicata la durata, di norma non superiore ad un anno ad esclusione degli interventi di restauro per i quali la durata potrà essere superiore. Il termine di conclusione delle attività e di presentazione della relazione conclusiva e della rendicontazione di spesa, sarà indicato dal decreto dirigenziale di concessione dei contributi, in attuazione della Deliberazione del Consiglio Regionale che approva il programma annuale 2019;
     
  2. costo progettuale e contributo:
  • per le iniziative di investimento (tipologia D): preventivo di spesa minimo di Euro 20.000,00 e massimo di Euro 40.000,00. Il contributo massimo concedibile è pari a Euro 30.000,00;
  • per tutte le altre tipologie (A, B, C, E, F): preventivo di spesa minimo di Euro 8.000,00 e massimo di Euro 30.000,00. Il contributo massimo concedibile è pari a Euro 15.000,00;

    Le proposte progettuali con un preventivo di spesa inferiore alle soglie indicate saranno considerate inammissibili ed escluse dall’istruttoria di valutazione; quelle di importo superiore saranno ridotte al massimale indicato dagli Uffici regionali in sede di istruttoria;
  1. cofinanziamento: il progetto dovrà essere cofinanziato obbligatoriamente dal capofila e dai partner nella misura minima del 20% del costo progettuale e, qualora presentata in forma consortile la quota minima del 10% dovrà essere assicurata dai partner. Il cofinanziamento dovrà essere indicato nel modulo di domanda e nelle lettere di partenariato e mantenuto nella rendicontazione finale delle spese sostenute.

    Nel modulo di domanda dovrà essere indicata la modalità di cofinanziamento dell’iniziativa (esempio: contributi ministeriali, o di altri enti pubblici, finanziamenti europei, autofinanziamento del capofila o dei partner, etc.). In tema di cofinanziamento si ricordano le disposizioni di cui al precedente punto 2, lettera b);
  1. presentazione: le domande ed i relativi allegati dovranno essere presentati in lingua italiana, pena l’esclusione dall’istruttoria di valutazione. I costi sostenuti per le traduzioni possono essere inseriti tra i costi nel piano economico;
     
  2. documenti da allegare: tutti i documenti espressamente indicati come obbligatori nel modulo di domanda. La modulistica da utilizzare è disponibile sul sito web della Regione del Veneto alla materia “Istria e Dalmazia”, alla voce “Contributi e Finanziamenti”
    (https://www.regione.veneto.it/web/relazioni-internazionali/contributi-e-finanziamenti-istria-e-dalmazia).

IV.   CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI

Gli Uffici regionali verificheranno i requisiti dei soggetti proponenti e l’ammissibilità delle richieste di contributo presentate, provvedendo successivamente alla valutazione dei progetti ammessi, sulla base dei criteri e indicatori di punteggio di seguito evidenziati.

Gli indicatori di punteggio dovranno essere contrassegnati dal richiedente nel modulo di domanda, pena la non assegnazione del relativo punteggio, e sarà cura degli Uffici verificare la corrispondenza dei punteggi con quelli effettivamente attribuibili sulla base dell’analisi complessiva del progetto presentato.

 

1

PARTENARIATO

Nota: ai fini del punteggio il partenariato deve essere indicato nel modulo di domanda e le lettere dovranno essere obbligatoriamente allegate alla domanda. In sede di istruttoria di valutazione delle domande, l’eventuale omissione o difformità (nel modulo di domanda e nella lettera di partenariato) dell’indicazione del partner e della sua partecipazione finanziaria, comporterà automaticamente l’esclusione di tale partner ai fini dell’assegnazione di punteggio. Nel caso tale omissione/difformità comporti il non raggiungimento del 10% di cofinanziamento obbligatorio dei partner, la domanda stessa verrà esclusa.

1.a

Numero partner

Punti

I

Progetto presentato da 2 soggetti (incluso il capofila)

1

II

Progetto presentato da più di 2 soggetti (incluso il capofila)

2

III

Coinvolgimento nel progetto di enti istituzionali pubblici (Regioni, Comuni, Soprintendenze ai beni culturali, ecc.) della Slovenia, Croazia e Dalmazia montenegrina con cofinanziamento

3

Nota: il punteggio 1.aIII è cumulabile a uno dei precedenti.

1.b

Area geografica del partenariato

Punti

I

Progetto in partenariato tra soggetti di cui almeno uno avente sede nel Veneto e almeno uno nell’Istria o nella Dalmazia

1

II

Progetto in partenariato con due scuole/asili, di cui uno del Veneto e uno dell’Istria o della Dalmazia

1

Nota: i punteggi 1.bI e 1.bII sono cumulabili.

1.c

Coinvolgimento Unione degli Italiani - Comunità degli Italiani dell’Istria e della Dalmazia

Punti

I

Progetto con capofila una Comunità degli Italiani dell’Istria o della Dalmazia

2

II

Progetto con partner una o più Comunità degli Italiani dell’Istria o della Dalmazia

1

Nota: i punteggi 1.cI e 1.cII sono cumulabili.

1.d

Rappresentatività delle comunità istriane e dalmate del Veneto

Punti

I

Coinvolgimento associazioni (capofila o partner) rappresentativi delle comunità istriana e dalmata con sede legale in Veneto

1

2

INTERVENTI DI RESTAURO
(tipologia D)

2.a

Oggetto di intervento

Punti

I

Manufatti ed edifici di particolare valore storico-architettonico, quali mura cittadine, torri, palazzi, forti, fortificazioni, ecc.

2

II

Beni artistici mobili di particolare valore storico-artistico, quali dipinti, statue, sculture

1

Nota: i punteggi non sono cumulabili.

2.b

Altri elementi di valutazione

Punti

I

Presenza di un’elaborazione tecnico-grafica dell’intervento di restauro programmato

1

II

Interventi integrati di attività di restauro e formazione tecnico – specialistica

2

III

Suddivisione dell’intervento di restauro previsto in stralci o lotti funzionali (di importo inferiore al massimo previsto di Euro 40.000,00)

1

3

INTERVENTI EDUCATIVO FORMATIVI PER ASILI/SCUOLE ITALIANE E COMUNITÀ DEGLI ITALIANI IN ISTRIA O DALMAZIA

I

Acquisto di attrezzature, arredi e sussidi didattici per asili/scuole (tipologia C)

1

II

Svolgimento di attività didattico – formative per asili/scuole e Comunità degli Italiani (tipologia C)

2

III

Divulgazione di studi, ricerche e pubblicazioni multimediali mediante workshop (tipologie A, B, C, E, F)

1

Nota: i punteggi non sono cumulabili.

4

MOBILITAZIONE DI RISORSE FINANZIARIE

I

Quota di cofinanziamento del proponente/partner pari o superiore al 30%

1

II

Quota di cofinanziamento del proponente/partner pari o superiore al 40%

2

III

Quota di cofinanziamento del proponente/partner pari o superiore al 50%

3

Nota: la percentuale sopra indicata include il  minimo obbligatorio del 20%.

5

CARATTERISTICHE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE

5a

Elementi di plusvalore della proposta

Punti

I

Completezza e precisione della domanda e della documentazione allegata alla domanda

1

II

Chiarezza e coerenza del progetto in tutti gli elementi descrittivi (parte terza e quarta del modulo di domanda)

1

III

Precisione contabile e coerenza del piano economico con la descrizione progettuale

1

5b

Elementi di continuità progettuale

Punti

I

Prosecuzione di iniziative, in continuità con le precedenti, funzionali al raggiungimento di obiettivi di lungo periodo

1

Nota: i punteggi 4, 5a e 5b vengono assegnati d’ufficio dagli Uffici in sede di valutazione delle proposte.

6

VALUTAZIONE DEL COMITATO

Punti

I

Particolare valenza storica dell’iniziativa proposta

0-3

II

Particolare valenza artistica, architettonica, culturale dell’iniziativa proposta

0-2

III

Particolare valenza sociale dell’iniziativa proposta

0-2

Nota: il punteggio 6 viene assegnato in sede di riunione congiunta per valutazione delle proposte pervenute dal Comitato permanente per la valorizzazione del patrimonio culturale veneto nell'Istria e nella Dalmazia, previsto dall’art. 5 della L.R. n. 15/1994.

 

V.   PIANO ECONOMICO

Saranno ritenute ammissibili solo le spese specificamente necessarie alla realizzazione dell’iniziativa per la quale è richiesto il contributo. Le spese dovranno essere state sostenute dal beneficiario o dai partner durante la fase di realizzazione dell’iniziativa e, nel caso di regime fiscale con IVA detraibile, gli importi dovranno essere indicati al netto di IVA.

Le spese dovranno essere suddivise in macrovoci: personale; acquisto di beni, fornitura di servizi; viaggi/trasporti. In particolare, dovranno essere distinte le spese per restauri e le spese per formazione, in caso di progetto misto.

In fase di valutazione dei progetti, gli Uffici competenti potranno apportare riduzioni ai costi preventivati dei progetti presentati, ritenendo non ammissibili alcune voci di spesa o parti di esse, (vedi successivo punto VIII alla voce Macrovoci di spesa ammissibili).

VI.   GRADUATORIE

La valutazione dei progetti ammissibili è finalizzata alla redazione, a seguito di istruttoria da parte dei competenti Uffici, di due distinte graduatorie provvisorie, come segue:

  • graduatoria per i progetti finalizzati alla promozione e valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta nell’Istria e nella Dalmazia che si configurano come spese correnti, di cui alle tipologie A), B),C) E), F);
  • graduatoria per i progetti di investimento, di cui alla tipologia D), restauri.

Al Comitato permanente per la valorizzazione del patrimonio culturale veneto nell'Istria e nella Dalmazia saranno presentate le graduatorie provvisorie ai fini dell’assegnazione del punteggio aggiuntivo (punto 6 della tabella con i criteri di valutazione) alle proposte presentate. Tale punteggio verrà sommato a quello riportato nelle graduatorie provvisorie e sulla base del punteggio definitivo risultante saranno redatte le graduatorie finali.

VII.   CONTRIBUTO CONCEDIBILE

Sulla base delle risorse stanziate con la Legge di Bilancio e in considerazione delle graduatorie finali, il Comitato Istria Dalmazia propone il contributo da assegnare ad ogni progetto, quantificato in percentuale rispetto al contributo richiesto nella proposta progettuale.

Nell’ipotesi in cui, per lo stesso progetto, sia stato richiesto ed ottenuto un contributo anche ad altri Enti (quali Ministero degli Affari Esteri od Unione Europea), il richiedente ne darà comunicazione alla Regione, relazionando sulle modalità di utilizzo degli importi richiesti, precisando per quale specifica attività progettuale il contributo regionale sarà utilizzato. Ciò al fine di consentire una migliore pianificazione su base pluriennale degli interventi di restauro finanziati dalla Regione del Veneto.

VIII.   MODALITÀ DI EROGAZIONE E DI RENDICONTAZIONE DEI CONTRIBUTI

Tipologie A), B), C), E), F):

i soggetti beneficiari di contributi dovranno dichiarare l’avvio delle attività entro 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di concessione del contributo, pena la decadenza dall’assegnazione dello stesso. Il contributo sarà erogato con le seguenti modalità[5]:

  1. 60% quale acconto del contributo, a seguito della dichiarazione dell’avvio delle attività;
  2. 40% quale saldo del contributo, previa presentazione da parte del rappresentante legale del soggetto beneficiario di:
  1. relazione finale descrittiva delle modalità di realizzazione e dei risultati del progetto;
  2. rendiconto finanziario, predisposto sulla base del prospetto riepilogativo entrate/spese fornito dalla competente Struttura Regionale, indicante, per ciascuna delle spese sostenute per il progetto, gli estremi dei documenti contabili che ne attestino l’effettuazione e corredato da copia fotostatica di questi ultimi;
  3. dichiarazione di conformità del progetto finale a quello presentato e finanziato, contenente anche l’attestazione che gli originali dei documenti di spesa sono depositati nella sede indicata dal beneficiario;
  4. in caso di studio/ricerca almeno una copia e in caso di pubblicazioni almeno 5 copie dei volumi/pubblicazioni/supporti multimediali realizzati;
  5. documentazione fotografica e video disponibile.

Tipologia D) – investimento:

i soggetti beneficiari di contributi dovranno dichiarare l’accettazione del contributo entro 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di concessione del contributo, pena la decadenza dall’assegnazione dello stesso. Il contributo verrà erogato con le seguenti modalità[6]:

  1. 60% quale acconto del contributo, previa comunicazione formale, da parte del rappresentante legale del soggetto beneficiario, dell’avvio delle attività, corredata obbligatoriamente dai seguenti documenti:
  1. nel caso di restauri architettonici, copia del contratto sottoscritto dalle parti con il quale viene affidata all’impresa l’esecuzione dei lavori;
  2. progetto esecutivo e capitolato di spesa;
  3. nulla osta (parere favorevole) per l’inizio dei lavori da parte delle Autorità locali competenti  e nel caso non sia necessario tale nulla-osta, un documento che ne attesti la non obbligatorietà;

La documentazione sopracitata dovrà essere inviata entro 12 mesi dalla data di comunicazione di concessione del contributo. Tale termine  potrà essere prorogato su presentazione, entro lo stesso termine, di una relazione che fornisca elementi oggettivi per la concessione della proroga e che fornisca precise indicazioni sui tempi di avvio. Il non rispetto di tali disposizioni comporta la revoca del contributo;

  1. 40% quale saldo del contributo, previa presentazione da parte del rappresentante legale del soggetto  beneficiario di:
  1. relazione finale, corredata di fotografie che documentino lo stato del manufatto prima e dopo il restauro, nella quale siano descritti dettagliatamente i lavori eseguiti;
  2. rendiconto finanziario, predisposto sulla base del prospetto riepilogativo entrate/spese fornito dalla competente Struttura Regionale, indicante, per ciascuna delle spese sostenute per il progetto, gli estremi dei documenti contabili che ne attestino l’effettuazione, corredato da copia fotostatica di questi ultimi;
  3. dichiarazione di conformità del progetto finale a quello presentato e finanziato, contenente anche l’attestazione che gli originali dei documenti di spesa sono depositati nella sede indicata.

Per tutte le tipologie di intervento, al fine dell’erogazione del saldo del contributo concesso, dovranno essere rendicontati costi per una somma che garantisca, in ogni caso, la percentuale di co-finanziamento indicata in sede di domanda. Nel caso il rendiconto risulti inferiore, il contributo sarà proporzionalmente ridotto, con obbligo di restituzione dell’eventuale maggior importo già erogato a titolo di acconto, maggiorato degli interessi legali.

Si procederà alla revoca del contributo nei seguenti casi:

  1. non presentazione dell’accettazione del contributo e/o di dichiarazione di avvio delle attività entro 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di concessione del contributo;
  2. rinuncia al contributo da parte del beneficiario;
  3. non presentazione nei termini (12 mesi) della dichiarazione e della documentazione attestante l’avvio delle attività o la non presentazione nei termini (12 mesi) della eventuale richiesta di proroga per l’avvio delle attività (solo per la tipologia di progetti D);
  4. documentazione presentata a rendicontazione non sufficiente ed idonea a stabilire costi sostenuti ed eventuali attività realizzate;
  5. realizzazione dei progetti non conforme a quanto previsto in fase di assegnazione del contributo, escluse eventuali variazioni progettuali, non sostanziali, autorizzate dal Direttore della competente Struttura regionale (punto X).

La rendicontazione finale di spesa dovrà essere resa nel rispetto delle vigenti discipline fiscali e contabili dei Paesi dove si realizzano gli interventi.

Spese non ammissibili:

  1. Spese bancarie, oneri finanziari, debiti e interessi passivi su debiti.
  2. Differenze di cambio valutario.
  3. Spese di acquisto di immobili o terreni.
  4. Acquisti effettuati in economia (non comprovati da documenti fiscalmente validi).

Macrovoci di spesa ammissibili:

  1. Spese per il personale: sono ammissibili i costi relativi a prestazioni di lavoro rese in forza di contratti da lavoro dipendente, di collaborazione a progetto, contratti di prestazione occasionale e saltuaria e con lavoratori autonomi (professionisti con partita IVA o equivalente secondo le normative nazionali dei Paesi in cui insiste l’area geografica di riferimento per la L.R. n. 15/94). Ai fini dell’ammissibilità delle suindicate spese, devono essere esibiti regolari contratti o lettere di incarico sottoscritte da ambo le parti e i relativi documenti di spesa (buste paga, notule di prestazione occasionale, fatture), corredati dalle quietanze di pagamento (bonifico bancario o assegni circolari con firma di quietanza del percipiente e relativi estratti conto bancari). È imputabile il costo al lordo delle imposte e tasse e, a tal proposito, vanno esibite anche le certificazioni attestanti i versamenti previsti per legge.
  2. Rimborsi spese: con riferimento ai costi per il personale, i rimborsi spese sono ammissibili solo se previsti contrattualmente e direttamente legati alla realizzazione delle fasi progettuali. Tali costi devono essere debitamente documentati e in sede di rendicontazione finale dovranno essere esibite specifiche autorizzazioni, da parte del soggetto beneficiario, allo svolgimento delle missioni, elenchi analitici con l’indicazione delle date delle missioni, delle destinazioni, dei chilometri percorsi e di ogni spesa sostenuta e le copie di tutte le relative pezze giustificative. I professionisti con partita IVA (o equivalente secondo le normative nazionali dei Paesi in cui insiste l’area geografica di riferimento per la L.R. n. 15/94) devono fatturare, nel rispetto della vigente disciplina fiscale e tributaria, tutte le spese di cui chiedono il rimborso. Ogni tipologia di rimborso deve essere comprovata da documenti fiscalmente validi.
  3. Acquisto di beni: al di fuori degli acquisti di materiali di consumo (cancelleria, carta, ecc.) consentiti per tutte le tipologie di progetto, è ammissibile l’acquisto di beni strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti solo per le iniziative di cui alla tipologia C).
  4. Fornitura di servizi: sono ammissibili i costi direttamente pertinenti all’attività finanziata, ove giustificati da documenti fiscalmente validi corredati di regolare quietanza di pagamento.

Sulle opere realizzate (libri, pubblicazioni varie, ecc.), su depliant, manifesti, brochure, eccetera, dovrà essere riportata la dicitura “Realizzato con il contributo della Regione del Veneto ai sensi della L.R. n. 15/1994”. La richiesta di autorizzazione all’utilizzo dell’apposito logo regionale dovrà essere trasmessa alla Unità Organizzativa Comunicazione e Informazione.

Sui beni culturali restaurati con il sostegno della Regione del Veneto deve essere prevista l’apposizione di una targa che menzioni la Regione del Veneto tra i finanziatori dell’intervento.

La Giunta Regionale, per il tramite della competente Struttura Regionale, si riserva di procedere, in qualsiasi fase di realizzazione del progetto, anche con sopralluoghi in loco, a verifiche e controlli dell’effettiva e conforme realizzazione delle iniziative progettuali finanziate.

IX.   DURATA DEL PROGETTO

Come specificato al precedente punto III. 5), la durata dovrà essere conforme alla tipologia di iniziativa. Il termine di conclusione delle attività e di presentazione della relazione conclusiva e della rendicontazione di spesa, sarà stabilito con decreto dirigenziale di attuazione della Deliberazione del Consiglio Regionale (atto con il quale viene approvato il programma annuale di riparto dei contributi).

I progetti finanziati dovranno essere conclusi entro la data stabilita con il citato provvedimento di concessione del contributo.

X.   VARIAZIONI DEL PROGETTO

Ogni variazione progettuale non sostanziale che dovesse rendersi necessaria nella fase di attuazione dovrà essere preventivamente comunicata e potrà essere autorizzata, in seguito a valutazione degli Uffici, da parte del Direttore della competente Struttura regionale. Le variazioni potranno essere richieste relativamente a:

  1. durata: sulla base di una richiesta da parte del legale rappresentante del soggetto beneficiario, adeguatamente e validamente motivata, con individuazione dei nuovi termini di conclusione delle attività e/o di presentazione della documentazione conclusiva di progetto;
  2. attività e/o previsioni di spesa: sulla base di una richiesta, con adeguata motivazione, da parte del soggetto capofila che dettagliatamente illustra le variazioni di attività e/o budget;
  3. partenariato: sulla base di una richiesta da parte del soggetto capofila con adeguata motivazione e dettaglio del nuovo assetto del partenariato e dei relativi ruoli nel progetto; si precisa che il nuovo assetto non può alterare quello presentato nella domanda ammessa a finanziamento e che è risultato assegnatario di punteggio di merito.

XI.   MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE RICHIESTE DI CONTRIBUTO

Le domande di contributo devono essere redatte in lingua italiana utilizzando il modulo di domanda

(disponibile sul sito web della Regione del Veneto
https://www.regione.veneto.it/web/relazioni-internazionali/contributi-e-finanziamenti-istria-e-dalmazia).

Il modulo di domanda dovrà essere, pena l’esclusione, obbligatoriamente compilato in ogni sua parte (dattiloscritto o elaborato al computer) e sottoscritto dal Legale Rappresentante del soggetto proponente, del quale dovrà essere allegata copia del documento d’identità. Si precisa che ci deve essere coincidenza tra il soggetto che sottoscrive la domanda e la persona indicata nella prima parte del modulo di domanda; la sottoscrizione del medesimo modulo va apposta in originale, con firma leggibile e per esteso; non saranno ammesse ad istruttoria domande presentate in fotocopia o con firma scansionata (eccetto in caso di invio PEC).

Ogni modulo di domanda deve contenere un solo progetto (il titolo deve contenere una sola attività chiaramente individuabile, così come la descrizione progettuale ed il piano economico), pena la non ammissibilità ad istruttoria. Gli allegati obbligatori sono specificati nel modulo di domanda e, in questo senso, ogni omissione comporterà l’esclusione della domanda dall’istruttoria di valutazione.

Per le proposte progettuali relative a interventi di restauro, si richiede di allegare fotografie del bene oggetto dell’iniziativa e una descrizione dettagliata del suo stato di conservazione e del tipo di intervento che si intende realizzare, con un’elaborazione tecnico-grafica. In tal caso, tali allegati costituiscono criterio per l’attribuzione del punteggio 2.bI, come indicato al precedente punto IV.

Ove previsto, le richieste di contributo dovranno essere corredate da marca da bollo da Euro 16,00 di cui al D.P.R. 26.10.1972, n. 642 (sono esenti: gli enti del terzo settore ai sensi dell’art. 82, comma 5 del DLgs. n. 117/2017). Tutti gli enti non aventi sede in Italia (compresi i soggetti pubblici) sono tenuti all’apposizione della marca da bollo da Euro 16,00.

La marca da bollo può essere acquistata anche presso i Consolati italiani nei Paesi interessati dalla L.R. n. 15/1994.

L’imposta di bollo potrà essere assolta in modo virtuale:

  • in virtù di specifica autorizzazione ottenuta dall’Agenzia delle Entrate; in questo caso andranno indicati sulla domanda gli estremi della citata autorizzazione, ai sensi dell’art. 15 del DPR n. 642/1972;
  • qualora non autorizzato dall’Agenzia delle Entrate, può allegare dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui attesta, sotto la propria personale responsabilità ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, di aver assolto al pagamento dell’imposta in questione indicando i dati relativi all’identificativo della marca. Tale dichiarazione deve essere corredata di copia del documento di identità del dichiarante. La domanda in originale, recante la marca da bollo annullata, deve essere conservata agli atti del richiedente per eventuali controlli da parte della Regione.

Le domande di contributo dovranno essere trasmesse con le seguenti modalità:

  • consegna a mano o spedizione con raccomandata con avviso di ricevimento, al seguente indirizzo:
    Alla Regione del Veneto
    Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR
    Unità Organizzativa Cooperazione internazionale
    Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio 23
    30121 Venezia;
  • utilizzando un account di posta elettronica certificata (PEC) o non certificata, indirizzando la corrispondenza a relazintercomunicazionesistar@pec.regione.veneto.it. In tal caso la domanda di contributo e tutti gli allegati dovranno essere presentati esclusivamente in uno dei seguenti formati (PENA IL RIPUDIO e la conseguente ESCLUSIONE DELLA DOMANDA): pdf, pdf/A, odf, txt, jpg, tiff, xml. Nell’eventualità che la trasmissione provenga da un account di posta elettronica non certificata, allegare sempre la scansione in pdf del documento d’identità del legale rappresentante del soggetto proponente, altrimenti l’e-mail sarà ripudiata dal sistema e la domanda non potrà essere accolta. Nel testo dell’e-mail dovrà essere indicato che il destinatario è la Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR – Unità Organizzativa Cooperazione internazionale.

IMPORTANTE: ai fini dell’ammissibilità della domanda inviata tramite posta certificata (PEC) e non certificata, si invita a consultare le informazioni sulle modalità di trasmissione al seguente indirizzo:

http://www.regione.veneto.it/web/affari-generali/pec-regione-veneto.

Sul frontespizio della busta o nell’oggetto della e-mail, dovrà essere indicata la seguente dicitura: “L.R. n. 15/1994. Proposta progettuale per Programma anno 2019”.

Il termine per la presentazione delle domande di contributo per il Programma annuale 2019 degli interventi di cui alla L.R. n. 15/1994 scade il 30 settembre 2018.

Nel caso di consegna a mano, stante che il 30 settembre 2018 è domenica, giorno di chiusura degli uffici, il termine è alle ore 12.00 del primo giorno utile (lunedì 1 ottobre 2018).

In caso di inoltro a mezzo posta, la data di spedizione sarà comprovata dal timbro dell’ufficio postale accettante. Il mancato rispetto del predetto termine comporterà la non ammissibilità della domanda.

La Regione del Veneto declina ogni responsabilità connessa ad eventuali disguidi postali che dovessero comportare il ritardo o il mancato invio della richiesta di contributo entro il termine sopra indicato.

XII.   RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO, DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI E INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (Art. 13, Regolamento 2016/679/UE – GDPR)

La struttura amministrativa responsabile dell’adozione dell’Avviso è l’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale (L. n. 241/1990 e ss.mm.e.ii.).

Il responsabile del procedimento è il Direttore dell’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale.

Il diritto di accesso agli atti può essere esercitato nei confronti della Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR (L. n. 241/1990 e ss.mm.e.ii.).

Il trattamento di dati personali è improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza, tutelando la riservatezza dell’interessato e i suoi diritti, in base al Regolamento 2016/679/UE (General Data Protection Regulation – GDPR). Il Titolare del trattamento è la Regione del Veneto / Giunta Regionale, con sede a Palazzo Balbi - Dorsoduro, 3901, 30123 – Venezia. Il Delegato al trattamento dei dati personali, ai sensi della DGR n. 596 del 08.05.2018 pubblicata sul BUR n. 44 del 11.05.2018, è il Direttore dell’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale. Il Responsabile della Protezione dei dati / Data Protection Officer ha sede a Palazzo Sceriman, Cannaregio, 168, 30121 – Venezia. La casella mail, a cui rivolgersi per le questioni relative ai trattamenti di dati è: dpo@regione.veneto.it. La finalità del trattamento cui sono destinati i dati personali è la concessione dei contributi previsti dalla Legge regionale 7 aprile 1994, n. 15 “Interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta nell’Istria e nella Dalmazia” e la base giuridica del trattamento è la predetta legge regionale. I dati personali sono trattati con modalità cartacee ed informatizzate e sono conservati in conformità alle norme sulla conservazione della documentazione amministrativa e comunque per il tempo necessario a raggiungere le finalità istituzionali, ivi comprese quelle di archiviazione nel pubblico interesse, ricerca scientifica o storica o a fini statistici. I dati saranno trattati dal personale e dai collaboratori della Unità Organizzativa Cooperazione internazionale, espressamente autorizzati al trattamento. I dati personali non saranno comunicati ad altri soggetti né diffusi. Il periodo di conservazione, ai sensi dell’articolo 5, par. 1, lett. e) del Regolamento 2016/679/UE, è determinato in conformità alle norme sulla conservazione della documentazione amministrativa e comunque per il tempo necessario a raggiungere le finalità istituzionali, ivi comprese quelle di archiviazione nel pubblico interesse, ricerca scientifica o storica o a fini statistici.

All’interessato competono i diritti previsti dal Regolamento 2016/679/UE e, in particolare, questi potrà chiedere al Direttore dell’Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale l’accesso ai dati personali, la rettifica, l’integrazione o, ricorrendone gli estremi, la cancellazione o la limitazione del trattamento, ovvero opporsi al loro trattamento. L’interessato ha diritto di proporre reclamo, ai sensi dell’articolo 77 del Regolamento 2016/679/UE, al Garante per la protezione dei dati personali con sede in Piazza di Monte Citorio n. 121, 00186 – ROMA, ovvero ad altra autorità europea di controllo competente. L’interessato ha l’obbligo di fornire i dati personali necessari per l’espletamento dell’istruttoria ai fini dell’adozione dell’eventuale provvedimento finale di concessione del finanziamento, pena l’invalidità della domanda presentata (L. n. 241/1990 e ss.mm.e.ii.).

•  Informazioni sui contenuti dell’Avviso potranno essere richieste alla Unità Organizzativa Cooperazione internazionale:

telefono: 041/2794387 - 4376
e-mail:
relazintercomunicazionesistar@regione.veneto.it
pierfrancesco.vermiglio@regione.veneto.it
francesca.toso@regione.veneto.it



[1] Tali soggetti sono riconducibili agli enti del Terzo settore individuati all’art. 4 del Codice del Terzo Settore (Dlgs. 3 luglio 2017, n. 117).
[2] Tali soggetti sono riconducibili agli enti del Terzo settore individuati all’art. 4 del Codice del Terzo Settore (Dlgs. 3 luglio 2017, n. 117).
[3] Il requisito di iscrizione è richiesto alla luce delle novità introdotte dalla Riforma del Terzo Settore (Legge 6 giugno 2016, n. 106; Dlgs. 3 luglio 2017, n. 117).
[4] Il requisito è richiesto dalla Legge regionale 11.05.2018, n. 16 “Disposizioni generali relative ai procedimenti amministrativi concernenti interventi di sostegno pubblico di competenza regionale”.
[5] Le quote relative all’erogazione dell’acconto e del saldo potranno differire rispetto a quanto indicato nel bando a seconda degli stanziamenti di bilancio per le annualità di riferimento.
[6] Le quote relative all’erogazione dell’acconto e del saldo potranno differire rispetto a quanto indicato nel bando a seconda degli stanziamenti di bilancio per le annualità di riferimento.

IL DIRETTORE Maria Elisa Munari

(Avviso costituente parte integrante del decreto del Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale n. 58 del 23 agosto 2018, pubblicato in parte seconda-sezione prima del presente Bollettino, ndr)

(seguono allegati)

58_AllegatoB_DDR_58_23-08-2018_377022.pdf
58_AllegatoC_DDR_58_23-08-2018_377022.pdf

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