Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 166 del 10 dicembre 2021


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1682 del 29 novembre 2021

Programma di interventi, per l'anno 2021, a favore delle famiglie monoparentali di cui alla D.G.R. n. 1462 del 25 ottobre 2021. Assegnazione di ulteriori risorse. L.R. n. 20 del 28 maggio 2020 "Interventi a sostegno della famiglia e della natalità".

Note per la trasparenza

Con il presente atto, si assegnano ulteriori risorse agli “Ambiti Territoriali Sociali” per l’attuazione del programma di interventi a favore delle famiglie monoparentali già approvato con la D.G.R. n. 1462 del 25 ottobre 2021.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Con la deliberazione n. 1462 del 25 ottobre 2021, la Giunta regionale ha approvato il programma di interventi, per l’anno 2021, a favore delle “famiglie fragili”, ai sensi della legge regionale n. 20 del 28 maggio 2020 “Interventi a sostegno della famiglia e della natalità”, di cui all’Allegato A alla deliberazione, in particolare: le famiglie con figli minori di età rimasti orfani di uno o di entrambi i genitori (articolo 10); le famiglie monoparentali e i genitori separati o divorziati in situazioni di difficoltà economica (articolo 11); le famiglie con parti trigemellari e famiglie con numero di figli pari o superiore a quattro (articolo 13).

Per le “famiglie fragili”, è stata prevista l’attivazione di progetti finalizzati ad evitare nuove emarginazioni sociali e a garantire le condizioni per svolgere il ruolo genitoriale, la prosecuzione di una vita dignitosa e il recupero dell'autonomia del nucleo familiare nella particolare situazione che si determina in seguito alla speciale condizione di svantaggio sociale che contraddistingue la singola tipologia di nucleo, a causa del decesso di uno o di entrambi i genitori (famiglia con minori orfani), della presenza di un unico genitore che, da solo, si occupa dei figli (famiglia monoparentale o famiglia con genitori separati o divorziati) o, infine, del numero elevato di figli (famiglia con figli trigemellari o famiglia con numero di figli pari o superiore a 4).

Per ognuna delle tipologie di nucleo famigliare, il programma stabilisce che sia l’ “Ambito Territoriale Sociale” (di cui alla deliberazione n. 1191 del 18 agosto 2020 della Giunta regionale e alla comunicazione protocollo n. 556920 del 31 dicembre 2020 alla Regione per quanto attiene alla Federazione dei Comuni del Camposampierese di Camposampiero - PD) a declinare, in un’ottica di sussidiarietà verticale, le modalità organizzative di dettaglio dell’attuazione degli interventi, coerentemente con gli obiettivi, i servizi e le progettualità disponibili indicate nel locale “Piano di zona dei servizi sociali”.

L’ “Ambito Territoriale Sociale” redige una graduatoria delle domande di partecipazione al programma, in base al punteggio ottenuto rispetto a vari criteri di priorità e, in caso di parità, al valore ISEE più basso, alla presenza di figli con disabilità e, da ultimo, al numero di figli minori (in caso di ulteriore parità, l’ “Ambito Territoriale Sociale” procederà con un’estrazione a sorteggio): condizione economica (con un valore ISEE che non dà diritto a punteggio oltre i 20.000,00 euro); condizione socio-sanitaria (condizione di salute dei figli, della madre o di un componente del nucleo familiare, presenza di figli minori orfani di femminicidio, numero di figli minori); anzianità di residenza nel territorio regionale.

Per l’attuazione degli interventi, la Giunta Regionale, con l’approvazione del programma per le “Famiglie Fragili”, ha destinato 3.980.000,00 euro, da ripartire agli “Ambiti territoriali sociali” in funzione del peso percentuale del numero di domande rispetto al totale delle domande presentate, presso ciascun “Ambito Territoriale Sociale”, nel 2020, in totale, pari a 10.015 casi.

Tenuto conto dell’onerosità del programma (divulgazione, raccolta ed esame delle domande, esclusioni, approvazione della graduatoria, attuazione degli interventi, rendicontazione alla Regione e risposta ai quesiti dei singoli destinatari), la Giunta Regionale ha previsto anche uno specifico trasferimento agli “Ambiti Territoriali Sociali”, dedicato alle funzioni e ai compiti amministrativi di gestione, pari a circa il 7% del budget assegnato al singolo “Ambito Territoriale Sociale”.

Nel territorio del rispettivo “Ambito Territoriale Sociale”, ciascun Comune collabora con l’ “Ambito Territoriale Sociale” di riferimento, concorrendo, in questo modo, ad un sistema integrato di interventi e di servizi sociali tarato sulle esigenze di ogni specifica area territoriale.

Come conseguenza della pandemia di Covid-19, tutti gli aspetti della vita sociale ed economica sono stati vissuti, nel 2020, in condizione di emergenza, mai sperimentata prima, a questo livello, dalle generazioni nate nel nostro Paese, Veneto incluso. Ai rischi e ai timori per la salute si è aggiunto anche il disagio materiale (sul fronte del lavoro, del reddito, dell’organizzazione familiare) e quello emotivo (legato alle difficoltà nelle relazioni sociali e all’incertezza nei confronti del futuro). La demografia è uno degli ambiti più colpiti dalla pandemia, non solo per l’effetto diretto sull’aumento della mortalità, ma anche per le conseguenze indirette sui progetti di vita delle persone.

Le dinamiche familiari e di coppia sono state chiaramente condizionate da questo evento, che si è aggiunto agli specifici momenti del ciclo di vita che ognuna di esse si è trovata ad affrontare. C’è chi è riuscito a ricostruire nuovi equilibri, altri invece sono entrati in una profonda crisi: la mancanza di libertà ha messo le famiglie a dura prova nella riorganizzazione degli spazi di ciascun componente e delle autonomie all’interno delle mura domestiche, in quanto la convivenza forzata e la mancanza di momenti di svago ha richiesto ad ognuno di impegnarsi per una maggiore flessibilità e adattamento. È probabile che le risposte emotive delle persone durante i focolai di malattie infettive di massa includano sentimenti di estrema paura ed incertezza che, insieme alla separazione dai propri cari e alla limitazione della libertà, possono alla fine portare a un drammatico carico anche sulla salute relazionale e mentale.

Analizzando le istanze di partecipazione al programma 2020 per le “famiglie fragili” (di cui alla deliberazione n. 1309 dell’8 settembre 2020 della Giunta Regionale), si è rilevato un numero elevato di domande di intervento da parte delle “famiglie monoparentali”:

Numero totale ammissibili

Nuclei beneficiari

Domande non accolte per mancanza di fondi

5.047

1.288

3.759


Sebbene considerato un evento stressogeno, la maggior parte degli individui coinvolti in una separazione riesce ad elaborare questa circostanza senza gravi ripercussioni a lungo termine. L’aggiunta di altri potenziali fattori di stress può favorire l’insorgenza, però, di effetti negativi sul funzionamento individuale e relazionale. Infatti, l’evento della separazione genitoriale è un processo graduale, che conduce ad una separazione non soltanto fisica ma anche emotiva da parte della famiglia, la quale si trova ad affrontare pure questioni legali, che hanno a che fare con la divisione dei beni materiali e la gestione dei tempi in cui i rispettivi genitori trovano un accordo sulla coordinazione dei figli. Nel periodo della pandemia, tutti i compiti specifici legati proprio alle fasi iniziali della separazione (ad esempio, decidere chi dovrà trasferirsi, trovare una nuova abitazione, mostrare ai bambini la loro nuova casa eccetera) sono resi molto più difficili.

Molte coppie che hanno consensualmente deciso di separarsi si sono scontrate con la difficoltà di portare a termine le pratiche legali e ciò provoca un rimanere vincolati in dinamiche relazionali poco chiare, in cui l’assenza di un meccanismo tempestivo attraverso il quale disimpegnarsi lascia molte famiglie in condizioni di vulnerabilità e stallo. Queste situazioni possono inasprire le dinamiche di fatto già ad alta conflittualità e possono avere ripercussioni problematiche per tutti i membri della famiglia. In queste circostanze le relazioni di genitorialità post-divorzio e le relazioni genitore-figlio vengono messe a rischio.

Alla luce di queste considerazioni è possibile prospettare la possibilità di un aumento di richiesta di aiuto per un sostegno da parte di famiglie monoparentali, soprattutto in quei contesti in cui le dinamiche relazionali erano già appesantite. È possibile che il COVID-19 abbia ulteriormente sovraccaricato e messo a dura prova le proprie energie in contesti già precari, in cui il conflitto, l’incomunicabilità, le convinzioni e le aspettative su se stessi, sull’altro e sulla relazione possono aver alimentato modelli di interazione disfunzionali.

Tutto ciò premesso, la Giunta Regionale, nella ricognizione delle esigenze da considerare e delle priorità da perseguire, riconosce la necessità di rafforzare gli interventi verso le famiglie monoparentali, assegnando agli “Ambiti Territoriali Sociali” ulteriori risorse, ad integrazione di quelle già previste dalla deliberazione n. 1462 del 25 ottobre 2021 della Giunta Regionale, indicate nell’Allegato A alla presente, parte integrante e sostanziale della medesima.

Al riguardo, si specifica che:

  • il modello organizzativo degli interventi rimane lo stesso della deliberazione n. 1462 del 25 ottobre 2021 della Giunta, assegnando agli “Ambiti Territoriali Sociali” le stesse funzioni e compiti amministrativi; pertanto, gli “Ambiti”, tenuto conto delle domande provenienti dai nuclei familiari del territorio, adotteranno gli interventi più appropriati in funzione dell’appartenenza di un nucleo familiare ad una tipologia piuttosto che ad un’altra, agendo maggiormente verso le famiglie monoparentali laddove se ne ravvisasse la necessità ma potendo contare su un unico fondo utile per le famiglie fragili, costituite dalle famiglie con orfani, famiglie monoparentali e famiglie numerose;
  • la quantificazione delle risorse da trasferire agli “Ambiti Territoriali Sociali” è avvenuta considerando il numero delle istanze, relative alle famiglie monoparentali, già rendicontate dagli “Ambiti” per l’attuazione degli interventi previsti nel 2020 con la deliberazione n. 1309 dell’8 settembre 2020 della Giunta Regionale e calcolando il peso percentuale rispetto al totale dei casi considerati di famiglie monoparentali, nel limite della spesa complessiva di cui alla presente deliberazione.

L’ulteriore assegnazione da destinare agli interventi citati è pari, nel corrente esercizio, a complessivi euro 750.000,00, a favore degli “Ambiti Territoriali Sociali” di cui all’Allegato A.

Per quanto sopra esposto, si determina in euro 750.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, di natura non commerciale, a favore degli “Ambiti Territoriali Sociali” per gli interventi citati, alla cui assunzione provvederà, con propri atti, il Direttore della U.O. Famiglia, Minori, giovani e Servizio Civile, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sui capitoli di spesa seguenti:

  • n. 103422 denominato “Fondo nazionale per le politiche sociali - Interventi per le famiglie - Trasferimenti correnti (Art. 20, L. 08/11/2000, n. 328 - Art. 80, c. 17, L. 23/12/2000, n.388)”, per euro 91.346,95;
  • n. 100016 denominato “Fondo regionale per le politiche sociali - Trasferimenti per attività progettuali e di informazione ed altre iniziative di interesse regionale nelle aree dei servizi sociali (Art. 133, c. 3, Lett. A, L.R. 13/04/2001, n.11 - Art. 18, L.R. 29/12/2020, n.39)”, per euro 658.653,05;

    del Bilancio di previsione 2021-2023, esercizio 2021.

La Direzione Servizi Sociali, a cui sono stati assegnati i capitoli citati, ha attestato che i medesimi presentano sufficiente capienza.

La spesa di cui al punto precedente, per un ammontare di euro 91.346,95 trova copertura nei trasferimenti statali relativi al “Fondo nazionale per le politiche sociali”, di cui all’accertamento in entrata n. 1839/2021, disposto con DDR n. 45 del 14 aprile 2021, di complessivi euro 28.259.385,81, ai sensi dell’articolo 53 del D.lgs. n. 118/2011 a valere sul capitolo di entrata n. 1623 “Assegnazione del Fondo nazionale per le politiche sociali – Risorse indistinte (art. 20, L. 8/11/2000, n. 328 – art. 80, co. 17, L. 23.12.2000, n. 388)”.

Il Direttore della Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio Civile è incaricato dell’esecuzione del presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il D. Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 e il successivo D. Lgs. 10 agosto 2014, n. 126;

VISTO il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 4 settembre 2019;

VISTA la L.R. n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;

VISTA la L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012, “Legge regionale per l’ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17.04.2012, n. 1 ‘Statuto del Veneto”, in particolare l’articolo 2, comma 2, lettera o);

VISTA la L.R. n. 20 del 28 maggio 2020 “Interventi a sostegno della famiglia e della natalità”;

VISTA la L.R. n. 41 del 29 dicembre 2020 di approvazione del Bilancio di previsione 2021-2023;

VISTA la DGR n. 1309 dell’8 settembre 2020 della Giunta Regionale che, tenuto conto del parere del giorno 1 settembre 2020 della Commissione Consiliare competente, ha definito le priorità per l’applicazione del quoziente familiare agli aventi titolo individuati agli articoli 10, 11, 13 e 14 della legge regionale n. 20 del 28 maggio 2020 “Interventi a sostegno della famiglia e della natalità” (articolo 16);

VISTA la DGR n. 30 del 19 gennaio 2021 riguardante le direttive sul Bilancio 2021-2023;

VISTA la DGR n. 1462 del 25 ottobre 2021 della Giunta Regionale;

delibera

1. che le premesse costituiscono parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;

2. di destinare ulteriori risorse per un ammontare complessivo di euro 750.000,00 a favore degli “Ambiti Territoriali Sociali”, per l’attuazione del programma di interventi, per l’anno 2021, a favore delle famiglie monoparentali, ai sensi della L.R. n. 20 del 28 maggio 2020 “Interventi a sostegno della famiglia e della natalità”, di cui alla deliberazione n. 1462 del 25 ottobre 2021 della Giunta Regionale, come da Allegato A alla presente deliberazione, parte integrante e sostanziale della stessa;

3. di determinare in euro 750.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, di natura non commerciale, a favore degli “Ambiti Territoriali Sociali” per gli interventi citati, alla cui assunzione provvederà, con propri atti, il Direttore della U.O. Famiglia, Minori, giovani e Servizio Civile, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sui capitoli di spesa seguenti:

  •  n. 103422 denominato “Fondo nazionale per le politiche sociali - Interventi per le famiglie - Trasferimenti correnti (Art. 20, L. 08/11/2000, n. 328 - Art. 80, c. 17, L. 23/12/2000, n.388)”, per euro 91.346,95;
  • n. 100016 denominato “Fondo regionale per le politiche sociali - Trasferimenti per attività progettuali e di informazione ed altre iniziative di interesse regionale nelle aree dei servizi sociali  (Art. 133, c. 3, Lett. A, L.R. 13/04/2001, n.11 - Art. 18, L.R. 29/12/2020, n.39)”, per euro 658.653,05;

    del Bilancio di previsione 2021-2023, esercizio 2021;

4. di dare atto che la Direzione Servizi Sociali, a cui sono stati assegnati i capitoli citati, ha attestato che i medesimi presentano sufficiente capienza;

5. di dare atto che la spesa di cui al punto precedente, per un ammontare di euro 91.346,95 trova copertura nei trasferimenti statali relativi al “Fondo nazionale per le politiche sociali”, di cui all’accertamento in entrata n. 1839/2021, disposto con DDR n. 45 del 14 aprile 2021, di complessivi euro 28.259.385,81, ai sensi dell’articolo 53 del D.lgs. n. 118/2011 a valere sul capitolo di entrata n. 1623 “Assegnazione del Fondo nazionale per le politiche sociali – Risorse indistinte (art. 20, L. 8/11/2000, n. 328 – art. 80, co. 17, L. 23.12.2000, n. 388)”.

6. di incaricare il Direttore U.O. Famiglia, Minori, Giovani e Servizio Civile dell’esecuzione del presente provvedimento;

7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26, comma 1, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

8. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;

9. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_1682_21_AllegatoA_464600.pdf

Torna indietro