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Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)
Deliberazione della Giunta Regionale n. 786 del 23 giugno 2020
Approvazione dello schema di Accordo tra il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale ed il Presidente della Regione del Veneto per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell'articolo 242 del decreto legge 34/2020.
Con la presente deliberazione si approva lo schema di Accordo tra il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale e il Presidente della Regione del Veneto per la riprogrammazione dei Programmi Operativi POR FSE e POR FESR 2014-2020 per la realizzazione di interventi finalizzati a fronteggiare l’emergenza COVID-19 e per la conseguente attivazione del nuovo Piano Sviluppo e Coesione e dei Programmi Operativi Complementari destinati anche alla copertura di interventi non più finanziati dai POR.
Il Presidente Luca Zaia riferisce quanto segue.
Alla luce del pacchetto di misure dell’Unione europea “Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus”(COM(2020) 113, COM(2020) 114), che tra i diversi interventi amplia le possibilità d'intervento dei fondi strutturali e di investimento europei a misure specifiche per mobilitare gli investimenti nei sistemi sanitari, nella tutela della salute e in altri settori dell’economia, lo scorso 31 marzo 2020, con la Delibera di Giunta regionale n. 404, la Regione del Veneto ha adottato le prime linee di indirizzo per le modifiche della programmazione regionale relative all’utilizzazione delle risorse ancora disponibili sui Programmi Operativi Regionali (POR) FSE e FESR del Veneto volte a dare una risposta efficace e concreta all’emergenza, sia rispetto alle criticità nei servizi di sanità pubblica sia rispetto al miglioramento delle condizioni per la ripresa delle attività economiche.
Con la successiva Delibera di Giunta regionale n. 745 del 16 giugno 2020 è stata disposta la riprogrammazione dei POR FSE e FESR 2014-2020 definendo le linee generali di intervento e l’ammontare complessivo delle risorse disponibili.
La riprogrammazione coglie le opportunità derivanti dal nuovo quadro di riferimento europeo che prevede le modifiche regolamentari di cui al Regolamento (UE) 2020/460, che adotta la citata “Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus”, del Regolamento (UE) 2020/558, che introduce misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all'epidemia di COVID-19 e della Comunicazione "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19 " C(2020) 1863 del 19 marzo 2020 (successivamente modificata ed estesa dalla Comunicazione C(2020) 2215 del 03/04/2020 e dalla Comunicazione C(2020) 3156 del 08/05/2020), che consente agli Stati membri di adottare misure di sostegno temporaneo al tessuto economico in deroga alla disciplina ordinaria sugli Aiuti di Stato.
La riprogrammazione si basa inoltre sui provvedimenti normativi nazionali in materia sanitaria, economica e sociale rappresentati dal Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, successivamente convertito con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, Decreto “Cura Italia”, che introduce misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese, dal Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 23, convertito con modificazioni dalla legge 5 giugno 2020, n. 40, dal Decreto “Liquidità”, che prevede misure urgenti in materia di accesso al credito, di salute e di lavoro oltre a stabilire proroghe di termini amministrativi e processuali, e infine dal Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, Decreto “Rilancio”, che agli artt. 241 e 242 stabilisce alcune condizioni per le riprogrammazioni dei Programmi Operativi nazionali e regionali dei fondi SIE 2014-2020, prevedendo al comma 6 anche uno specifico Accordo tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e le Amministrazioni titolari dei Programmi, tra le quali vanno comprese anche le Regioni.
Stante tale quadro europeo, nazionale e regionale e considerate le principali criticità sanitarie, economiche e sociali del territorio Veneto a cui si mira a dare tempestiva risposta, con la DGR n. 745 del 16 giugno 2020 l’utilizzo delle risorse FSE e FESR del ciclo di programmazione 2014-2020 è stato indirizzato verso le quattro priorità individuate a seguito dell’iniziativa del Ministro per il Sud e per la coesione territoriale che, a partire dal mese di aprile, in una serie di incontri con le Regioni e le relative Autorità di Gestione dei POR FSE e FESR, ha presentato e discusso una proposta di Accordo che fissa regole comuni per la riprogrammazione dei POR rispetto all’emergenza, allo scopo di massimizzare la risposta al COVID-19 mobilizzando tutte le risorse disponibili dai POR stessi. Nel corso di successive riunioni tra la Commissione Affari Europei e Internazionali in seno alla Conferenza delle Regioni e il Dipartimento Politiche di coesione (DPCoe) presso la Presidenza del Consiglio, tale bozza di Accordo è andata via via modificandosi, fino all’ultima proposta, presentata in sede tecnica bilaterale tra DPCoe e le Autorità di Gestione dei POR FSE e FESR del Veneto.
Lo schema di Accordo di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, prevede sostanzialmente:
La proposta di Accordo per una migliore utilizzazione delle risorse UE disponibili sui POR 2014-2020 va valutata positivamente in quanto prevede per la Regione un rilevante vantaggio finanziario e di conseguenza economico e sociale, al di là dei maggiori oneri per la complessità dei meccanismi di gestione amministrativa e finanziaria che l’adesione all’Accordo indubbiamente comporta.
Complessivamente le risorse che si possono mobilitare per la risposta all’emergenza sanitaria, economica e sociale causata dalla pandemia COVID-19 sommano a 119,7 Milioni euro per il POR FSE, pari al 15,7% del Programma e a 134 Milioni euro per il POR FESR, pari al 22,3 % del Programma, per un totale complessivo di riprogrammazione di 253,7 Milioni di euro.
In adesione all’Accordo, le risorse per l’emergenza COVID-19 sono destinate ad attivare misure di intervento regionali e a misure relative a spese emergenziali anticipate a carico dello Stato, a beneficio dell’ambito territoriale regionale, ai sensi dell’articolo 242, comma 1, del decreto legge 34/2020.
In particolare, le risorse così individuate a seguito della riprogrammazione concorrono al finanziamento delle seguenti priorità:
In ogni caso, al fine di dare risposta a eventuali diverse esigenze emergenziali del territorio veneto, con successivi provvedimenti regionali, in accordo con il Governo, la ripartizione delle risorse rispetto alle sopracitate quattro priorità potrà subire modifiche.
Allo scopo di consentire alla Regione del Veneto di riorientare le risorse dei propri POR 2014-2020, non ancora oggetto di rendicontazione, al finanziamento di tutte le iniziative di contrasto all’emergenza riconducibili alle quattro citate priorità, tramite l’Accordo, il Governo assicura una opportuna riprogrammazione della quota di Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) garantendo la copertura di progetti non più finanziati dai Fondi europei con le risorse FSC già assegnate alla Regione, per complessivi 5,9 milioni di euro e con nuove assegnazioni per un ammontare complessivo di 247,8 milioni di euro.
Si dà atto infine che sono stati espletati i necessari approfondimenti tecnici con il Dipartimento Politiche di Coesione per i dettagli operativi dell’Accordo, che comunque, nelle sue linee generali, si intende proporre all’approvazione, valutati i positivi impatti complessivi derivanti dalla sua sottoscrizione.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la Comunicazione COM(2020) 112 del 13 marzo 2020;
VISTO il Regolamento (UE) 2020/460 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 marzo 2020;
VISTO il Regolamento (UE) 2020/558 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2020;
VISTO il Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19 di cui alla Comunicazione C(2020) 1863 del 19 marzo 2020 e successive modificazioni e integrazioni di cui alle Comunicazioni C(2020) 2215 del 03/04/2020 e C(2020) 3156 del 08/05/2020;
VISTO il DL 17 marzo 2020, n.18, convertito con modificazioni dalla L. 24 aprile 2020, n. 27;
VISTO il DL 8 aprile 2020, n.23, convertito con modificazioni dalla L. 5 giugno 2020, n. 40;
VISTO il DL 19 maggio 2020, n. 34 e, in particolare, il comma 6 dell’articolo 242 dello stesso, che prevede uno specifico Accordo tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e le Amministrazioni titolari dei Programmi, tra le quali vanno comprese anche le Regioni;
VISTA la deliberazione n. 404 del 31 marzo 2020, con cui la Giunta regionale ha approvato le linee di indirizzo per la modifica della pianificazione regionale dei bandi a valere sulle risorse ancora disponibili sui POR FSE e FESR 2014 – 2020 della Regione del Veneto;
VISTA la deliberazione n. 745 del 16 giugno 2020, con la quale la Giunta regionale ha adottato una riprogrammazione molto più ampia dei POR FSE e FESR 2014 – 2020, assicurando così una risposta mirata all’emergenza sanitaria e alle necessità più urgenti delle persone, delle famiglie e delle attività economiche maggiormente colpite dalla crisi, riuscendo anche a differenziare la strumentazione a seconda dei diversi contesti e soggetti;
RITENUTO necessario incaricare le rispettive Autorità di gestione dei POR di avviare quanto prima le procedure necessarie per l’attuazione dei provvedimenti finalizzati a stanziare le risorse per far fronte all’emergenza COVID – 19 individuate in premessa;
RAVVISATA l’opportunità di accogliere la proposta del relatore facendo proprio quanto esposto in premessa;
VISTO l’art. 2, comma 2, della L.R. n. 54 del 31/12/2012, come modificata con L.R. n. 14 del 17/05/2016;
delibera
di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
(seguono allegati)
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