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Bur n. 143 del 13 dicembre 2019


Materia: Ambiente e beni ambientali

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI

Decreto Direzione generale archeologia Belle Arti e Paesaggio rep. n. 1676 del 5 dicembre 2019

Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'area alpina compresa tra il Comelico e la Val d'Ansiei, comuni di Auronzo di Cadore, Danta di Cadore, Santo Stefano di Cadore, San Pietro di Cadore, San Nicolò di Comelico e Comelico Superiore (BL), ai sensi degli articoli 136 comma 1 lettere c) e d), 138 comma 3 e 141 del d. lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, "Codice dei beni culturali e del paesaggio".

VISTO il D.Lgs. 20 ottobre 1998, n. 368, recante “Istituzione del Ministero per i beni e le attività culturali, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”;

VISTO il D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 300, recante “Riforma dell’organizzazione del Governo, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”;

VISTO il D.-L. 31 maggio 2014, n.83 recante “Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo”, coma convertito, con modificazioni, dalla L. 29 luglio 2014, n. 106;

VISTO il D.-L. 12 luglio 2018, n. 86, recante “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei beni e delle attività culturali e del turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché in materia di famiglia e disabilità”, come convertito, con modificazioni, dalla L. 9 agosto 2018, n. 97;

VISTO il D.-L. 21 settembre 2019, n. 104, recante “Disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le attività culturali, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dello sviluppo economico, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle Forze di polizia e delle Forze armate e per la continuità delle funzioni dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni”, come convertito, con modificazioni, dalla L. 18 novembre 2019, n. 132.

VISTA la L. 7 agosto 1990, n. 241, recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;

VISTO il D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, recante “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137”;

VISTO il D.M. 23 gennaio 2016, n. 44, recante “Riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ai sensi dell’articolo 1, comma 327, della legge 28 dicembre 2015, n. 208”;

VISTO il D.P.C.M. 19 giugno 2019, n. 76, recante “Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance”;

VISTO il D.P.C.M. 5 agosto 2019, registrato alla Corte dei Conti in data 30 agosto 2019 al n. 1-2971, con il quale, a far data dal 6 agosto 2019, è conferito all’arch. Federica Galloni l’incarico di funzione dirigenziale di livello generale della Direzione generale  Archeologia Belle Arti e Paesaggio (di seguito “Direzione generale ABAP”);

RILEVATO che l'articolo 14, comma 2, lettera c) del D.P.C.M. n. 76/2019 individua nel Direttore generale l’organo competente all’adozione dei provvedimenti di dichiarazione di interesse pubblico per i beni paesaggistici ai sensi dell’articolo 138 del Codice dei beni culturali e del paesaggio;

VISTO l’Atto di indirizzo ai sensi dell’articolo 2 comma 1 del D.M. 23 gennaio 2016, n. 44, emanato dalla Direzione Generale ABAP con prot. n. 7990 del 15 marzo 2019, con cui si disponeva che il Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le Province di Belluno Padova e Treviso provvedesse con ogni urgenza alla definizione e alla trasmissione della proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’ambito territoriale comprendente i Comuni di Auronzo di Cadore, Comelico Superiore, San Nicolò di Comelico, San Pietro di Cadore, Santo Stefano di Cadore, Danta di Cadore ai sensi dell’articolo 138, comma 3, del D. Lgs. n.42/2004;

VISTA la nota prot. n. 9011del 10 aprile 2019 con la quale la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio (di seguito “Soprintendenza ABAP”) per l’area metropolitana di Venezia e le Province di Belluno Padova e Treviso ha trasmesso la bozza di dichiarazione di notevole interesse pubblico con la specifica disciplina d’uso, redatta in adempimento all’Atto di indirizzo di cui sopra;

VISTA la nota prot. n. 11163 del 12 aprile 2019 con la quale la Direzione Generale ABAP invitava la Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Venezia e le Province di Belluno Padova e Treviso a voler senza indugio provvedere ad inoltrare la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico alla Regione Veneto, onde acquisirne il parere ai sensi dell’articolo 138, comma 3, del D. Lgs. 42/2004, a controdedurne le eventuali osservazioni e quindi a provvedere a quanto necessario ai fini della pubblicazione all’albo pretorio dei Comuni interessati dello stesso provvedimento, nonché agli altri adempimenti di cui all’articolo 139 del D. Lgs. 42/2004;

VISTA la nota prot. 9413 del 12 aprile 2019 con la quale la Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Venezia e le Province di Belluno Padova e Treviso ha trasmesso alla Regione Veneto la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico, ai sensi degli articoli 136, comma 1 lettera c) e d), 138, comma 3, e 141 del D. Lgs. 22 gennaio 2014, n. 42, “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, per acquisirne il relativo parere ai sensi dell’articolo 138, comma 3;

ACQUISITO il parere non favorevole della Regione Veneto, di cui all’articolo 138, comma 3, espresso con D.G.R. n. 585 del 9 maggio 2019 trasmessa con nota prot. 185741 del 13 maggio 2019;

CONSIDERATO che la Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Venezia e le Province di Belluno Padova e Treviso, ha provveduto con nota n.14090 del 30 maggio 2019 a dare avvio al procedimento trasmettendo tutta la documentazione ai Comuni di Auronzo di Cadore, Danta di Cadore, Santo Stefano di Cadore San Pietro di Cadore, San Nicolò di Comelico e Comelico Superiore per la pubblicazione della stessa documentazione all’albo pretorio, ai sensi dell’articolo 139, comma 1, del D. Lgs. 42/2004;

CONSIDERATO che la proposta è stata pubblicata negli albi pretori on line del Comune di Auronzo di Cadore in data 07 giugno 2019, del Comune di Comelico Superiore in data 10 giugno 2019, del Comune di San Nicolò di Comelico in data 10 giugno 2019, del Comune di San Pietro di Cadore in data 12 giugno 2019, del Comune Santo Stefano di Cadore in data 11 giugno 2019 e del Comune di Danta Cadore in data 10 giugno 2019 per i successivi 90 giorni;

CONSIDERATO che ai sensi dell’articolo 139, comma 2, dell’avvenuta proposta è stata data notizia nel Corriere delle Alpi in data 22 giungo 2019; nel Corriere Veneto in data 22 giugno 2019; nel Gazzettino in data 26 giugno 2019; nella Repubblica in data 22 giugno 2019;

VISTE le osservazioni presentate dai soggetti interessati in numero di undici entro i termini di cui dell’articolo 139, comma 5, del D. Lgs. n.42/2004;

VISTE la deliberazione del 30 luglio 2019 del Consiglio Provinciale di Belluno e la deliberazione del 7 giugno 2019 del Consiglio Comunale del Comune di Danta di Cadore, indirizzate all’Ufficio di Gabinetto Mibact e da questo trasmesse alla Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Venezia e le provincie di Belluno, Padova e Treviso, che ha provveduto alla loro acquisizione con i prot. 24457 del 13 settembre 2019 e prot. 24458 del 13 settembre 2019;

RITENUTO di non dovere considerare ai fini dell’istruttoria le osservazioni trasmesse dal Comune di Auronzo di Cadore il 21 ottobre 2019 oltre il termine procedimentale previsto dall’articolo 139, comma 5, del D. Lgs. 42/2004 e acquisite agli atti della Soprintendenza con il prot. n.0028128 del 22 ottobre 2019;

CONSIDERATE le controdeduzioni al parere non favorevole della Regione Veneto reso ai sensi dell’articolo 138, comma 3, del D. Lgs. n. 42/2004 e alle osservazioni presentate dai soggetti interessati ai sensi dell'articolo 138, comma 5, del D. Lgs.42/2004, come predisposte dalla Soprintendenza ABAP con nota prot. 0029969 del 14 novembre 2019 che forma parte integrante del presente provvedimento;

RILEVATO che, in esito dell’esame istruttorio di tutte le osservazioni pervenute, la Soprintendenza ABAP, nel confermare la validità del perimetro individuato, delle motivazioni e delle norme d’uso, ha ritenuto comunque opportuno integrare e affinare la disciplina d’uso relativamente a tutti quegli elementi emersi dall’analisi dei contributi acquisiti e ritenuti meritevoli di approfondimento, anche nell’ottica di una maggiore chiarezza espositiva e una migliore definizione delle prescrizioni ad essi relative;

VISTO il parere del Comitato tecnico scientifico per il Paesaggio reso ai sensi dell’articolo 141, comma 2 del D. Lgs. 42/2004, con verbale n. 4, nella seduta del 27 novembre 2019, acquisito al protocollo della Direzione generale ABAP con n. 35947 del 4 dicembre 2019;

CONSIDERATO che l'area oggetto del presente provvedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico, come indicata nella allegata planimetria, è coincidente con le circoscrizioni territoriali dei Comuni di Auronzo di Cadore, Danta di Cadore, Santo Stefano di Cadore, San Pietro di Cadore, San Nicolò di Comelico e Comelico Superiore, con esclusione delle aree già soggette a tutela ai sensi dell’articolo 136 del D. Lgs. 42/2004 quali il Lago di Misurina e la Val Visdende in forza rispettivamente del D.M. 13 aprile 1957 e il D.M. 18 giugno 1958 ai sensi della Legge 29 Giugno 1939, n. 1497;

CONSIDERATO altresì che in detta area sussistono beni paesaggistici tutelati ope legis - ex articolo 142 del D.Lgs.42/2004 -  che non comprendono quelle porzioni di fondovalle e di versante, al di fuori delle aree boscate, sotto i 1600 metri e non ricadenti entro le fasce di rispetto dei fiumi e dei laghi, ove di fatto sono ubicati elementi qualificanti e indispensabili ai fini della conservazione dei valori dell’insieme paesaggistico complessivamente individuato, ossia i nuclei storici di maggior rilevanza e ampi brani della struttura agraria storica, composta dall’insieme di manufatti rurali, prati e pascoli;

RITENUTO che detta area, individuata nell'unita planimetria, presenta il notevole interesse pubblico di cui all'articolo 136 comma 1, lettere c) e d) del Decreto Legislativo n. 42/2004 e ss.mm.ii., per i motivi indicati nella proposta definitiva elaborata dalla Soprintendenza ABAP per l'area metropolitana di Venezia e le Province di Belluno, Padova e Treviso, in quanto:

“Le condizioni di particolarità e originalità orografica e geografica che contraddistinguono tale ambito non dipendono esclusivamente dalla presenza di singoli episodi di pregio estetico-percettivo, quanto da una serie di sistemi di espressione minuta – elementi morfologici, naturalistici, ambientali, antropici e culturali, capillarmente diffusi e particolarmente ben conservati – che tra loro sommati conferiscono all’ambito di riferimento un aspetto unitario e uno spiccato carattere d’identità, di notevole interesse pubblico.

In particolare, il paesaggio in questione non è definito da sole bellezze naturali (Dolomiti) e siti panoramici, ma è il risultato dell’interazione tra gli aspetti naturali e una secolare azione antropica, che ha dato forma al contesto e prodotto elementi di pregio, i quali punteggiano in modo diffuso i luoghi. Il sistema insediativo dei nuclei abitati, le pratiche agrosilvopastorali di versante, l’andamento geografico e orografico del territorio,

l’estrema varietà di ambienti e microambienti naturali riscontrabili in un’area di limitate dimensioni, concorrono insieme a definire un unicuum paesaggistico straordinariamente conservato, fatto di trame naturali, storiche e culturali tra loro sovrapposte e inscindibili.”

CONSIDERATO l'obbligo, da parte del proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo degli immobili ricompresi nelle aree di cui sia stato dichiarato il notevole interesse pubblico, di presentare alla regione o all'ente da essa delegato la richiesta di autorizzazione di cui all'articolo 146 del D. Lgs. n. 42/2004 e ss.mm.ii. riguardo a qualsiasi intervento di modifica dello stato dei luoghi;

DECRETA

le aree site nei territori dei Comuni di Auronzo di Cadore, Comelico Superiore, San Nicolò di Comelico, San Pietro di Cadore, Santo Stefano di Cadore, Danta di Cadore qualificate come “Area Alpina compresa tra il Comelico e la Val d’Ansiei” sono dichiarate di notevole interesse pubblico ai sensi e per gli effetti dell'articolo 136, comma 1, lettere c) e d) del D. Lgs. n. 42/2004 e ss.mm.ii. e sono sottoposte a tutte le disposizioni di tutela contenute nel citato decreto legislativo.

Nelle aree predette, dichiarate di notevole interesse pubblico, vige ai sensi dell’articolo 140, comma 2, del D. Lgs.42/2004 la disciplina d’uso contenuta nell’Allegato A – “Relazione e Disciplina d’uso”, parte integrante del presente provvedimento, intesa ad assicurare la conservazione dei valori espressi dagli aspetti e caratteri peculiari del territorio considerato. Essa costituisce parte integrante del Piano paesaggistico di cui all’articolo 143 del medesimo Decreto e non è suscettibile di rimozioni o modifiche nel corso del procedimento di redazione o revisione del succitato Piano.

Costituisce parte integrante del presente decreto la seguente documentazione:

    1. Allegato A – Relazione e disciplina d’uso;

    2. Allegato B – Perimetrazione;

    3. Allegato C – Documentazione cartografica e iconografica a scala territoriale;

    4. Allegato D - Documentazione fotografica;

    5. Allegato E - Controdeduzioni alle osservazioni, nota prot. n.29969 del 14 novembre 2019

La documentazione sopraelencata è consultabile sui siti informatici istituzionali del Ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo.

Il presente decreto è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto ai sensi dell’articolo 140, comma 3, del D. Lgs.42/2004.

Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 141, comma 4, del D.Lgs. 42/2004, la Soprintendenza ABAP per l'area metropolitana Venezia e le Province di Belluno, Padova e Treviso, provvederà alla trasmissione ai Comuni

interessati del numero della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto, unitamente ai relativi allegati, ai fini dell'adempimento, da parte dei suddetti Comuni, di quanto prescritto dall'articolo 140, comma 4 del medesimo Decreto legislativo.

La Soprintendenza ABAP per l'area metropolitana Venezia e le Province di Belluno, Padova e Treviso vigilerà sull’adempimento da parte dei Comuni interessati, dandone comunicazione alla Direzione generale.

Avverso il presente decreto è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il tribunale amministrativo competente per territorio, a norma del D. Lgs. n.104/2010, ovvero ricorso Straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del D.P.R. n.1199/1971, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla sua pubblicazione.

Il Direttore generale arch. Federica Galloni

(seguono allegati)

ALLEGATO_A_Relazione_e_disciplina_duso_409490_409490.pdf
ALLEGATO_B_perimetrazione_409490.pdf
ALLEGATO_C_PARTE_1_Documentazione_cartografica_409490.pdf
ALLEGATO_C_PARTE_2_Documentazione_cartografica_409490.pdf
ALLEGATO_D_PARTE_1_Documentazione_fotografica_409490.pdf
ALLEGATO_D_PARTE_2_Documentazione_fotografica_409490.pdf
ALLEGATO_D_PARTE_3_Documentazione_fotografica_409490.pdf
ALLEGATO_D_PARTE_4_Documentazione_fotografica_409490.pdf
ALLEGATO_E_Controdeduzioni_409490.pdf

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