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Materia: Acque
Ordinanza DEL DIRETTORE DELLA UNITA' ORGANIZZATIVA GENIO CIVILE VERONA n. 200 del 13 maggio 2019
R.D. 1775/1933 art. 7, ordinanza di ammissione ad istruttoria dell'istanza presentata da Colli Lorenzo per autorizzazione alla ricerca e concessione di derivazione d'acqua pubblica dalla falda sotterranea, tramite n. 1 pozzo (foglio 11 mappale 702/703) ad uso irriguo in Comune di San Bonifacio (VR). Pratica N. D/13080.
Provvedimento emesso al fine di acquisire eventuali osservazioni/opposizioni alla ricerca e concessione alla derivazione di acque pubbliche mediante realizzazione di n. 1 pozzo.
Estremi dei principali documenti di istruttoria: Istanza di ricerca e concessione in data 08/01/2018 prot. G. C. n. 5324. Avviso di deposito della domanda pubblicato sul BURVET n. 32 del 05 aprile 2019. Parere ex art. 96 D.Lgs, 152/06 del Distretto delle Alpi Orientali ufficio di Trento prot.n. 1718 del 29.03.2019. Atto soggetto al decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33, art. 23.
Il Direttore
VISTA l’istanza presentata ai sensi del R.D. 1775/1933 in data 08/01/2018 prot. G. C. n. 5324 di Colli Lorenzo tendente ad ottenere l’autorizzazione alla ricerca d’acqua (foglio 11 mappale 702/703) e la concessione per derivazione idrica dalla falda sotterranea per medi mod. 0,003 (pari a l/s 0,3) e massimi mod. 0,018 (pari a 1,8 l/s) e un volume massimo annuo di 4.800 m3 ad uso irriguo in Comune di San Bonifacio (VR) in loc. Corte Prova;
VISTO l’avviso di deposito della domanda pubblicato sul BURV n. 32 del 05 aprile 2019 a seguito del quale non sono pervenute domande concorrenti;
VISTO il parere del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta prot. n. 2284 del 04.03.2019 che dichiara che i terreni oggetto della domanda di ricerca e concessione nel comune di San Bonifacio (VR) non sono serviti dalla rete irrigua consortile;
VISTA la nota del Gestore del Servizio Idrico Integrato Acque Veronesi S.c.a.r.l. prot. n. 4861 del 25.02.2019 che dichiara l’assenza di opere di derivazione e captazione di acque destinate al consumo umano nel raggio di 200 m dal sito di interesse;
VISTO il parere tecnico vincolante del Distretto delle Alpi Orientali ufficio di Trento (ex Autorità di Bacino del fiume Adige) prot.n. 1718 del 29.03.2019, formulato ai sensi dell’art. 96 comma 1 D.Lgs. 152/06 in ordine alla compatibilità della utilizzazione della risorsa idrica con le previsioni del Piano di tutela, ai fini del controllo sull'equilibrio del bilancio idrico o idrologico, favorevole con condizioni.
CONSIDERATO che il sopra citato parere del Distretto delle Alpi Orientali, pur favorevole per quanto di competenza, segnala comunque uno stato chimico “non buono” del corpo idrico in argomento in relazione al superamento degli standards di qualità ambientale fissati dalla normativa nazionale per le seguenti sostanze: toluene, ammonio, cloruro, triclorometano, nichel e arsenico e composti;
VISTA la nota prot. n. 67121 del 18/02/2019 dell’Area Tutela e Sviluppo del Territorio - Direzione Operativa della Regione del Veneto, che detta indicazioni procedurali per il rilascio delle concessioni di derivazione di acque dai corpi idrici sotterranea in stato chimico “non buono”;
VISTI il R.D. 1775/33, il D.Lgs.n.112/98, la D.C.R. 107/2009 e loro ss.mm.ii., la D.G.R.V. 694/2013; D.G.R. n. 1628/2015;
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Marco Dorigo
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