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Materia: Acque
Ordinanza DEL DIRETTORE DELLA UNITA' ORGANIZZATIVA GENIO CIVILE VERONA n. 37 del 29 gennaio 2019
R.D. 1775/1933, ordinanza di ammissione ad istruttoria dell'istanza presentata dal Comune di Castelnuovo del Garda per la ricerca e concessione di derivazione di acque pubbliche da falda sotterranea per uso irrigazione aree verdi ed attrezzature sportive, mediante realizzazione di n. 1 pozzo in Comune di Castelnuovo del Garda (VR, foglio 16 mappale n. 1700) in loc. Parco "I Tavoli". Pratica N. D/12835.
Provvedimento emesso al fine di acquisire eventuali osservazioni/opposizioni alla ricerca e concessione alla derivazione di acque pubbliche.
Estremi dei principali documenti di istruttoria: Istanza di ricerca e concessione alla derivazione di acque pubbliche ex R.D. 1775/1933, prot. G.C. 16934 del 17/01/2017 aggiornata il 13/03/2017 prot.n. 101921. Avviso di deposito della domanda pubblicato sul BURVET n. 37 del 14/04/2017. Atto soggetto al decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33, art. 23.
Il Direttore
VISTA la domanda presentata ai sensi del R.D. 1775/1933 in data 17/01/2017 (prot. G.C. 16934) dal Sindaco del Comune di Castelnuovo del Garda di ricerca e concessione alla derivazione di acque pubbliche mediante terebrazione di n. 1 pozzo nel comune di Castelnuovo del Garda (VR) loc. Parco “I Tavoli”, nel terreno catastalmente ubicato sul foglio 16 mappale n. 1700, per il prelievo di moduli medi 0,013 (l/s 1,3) e massimi 0,075 (l/s 7,5) ed un volume annuo di 20.554,00 m3 di acque sotterranee da destinare ad uso irrigazione aree verdi ed attrezzature sportive;
VISTO l’avviso di deposito della domanda pubblicato sul BURVET n. 37 del 14/04/2017 a seguito del quale non sono pervenute domande concorrenti;
VISTA la dichiarazione con prescrizioni di A.G.S. prot. n. 3830 del 13/06/2017, a seguito della quale lo scrivente Ufficio con nota prot.n. 264750 del 4/7/2017 ha chiesto al Comune di Castelnuovo del Garda di dare riscontro inviando un approfondimento sotto il profilo idrogeologico che escluda eventuali interferenze con le fonti di attingimento a servizio del pubblico acquedotto;
VISTA la dichiarazione del Consorzio di Bonifica Veronese prot.n. 6872 del 05/04/2017 con la quale comunica che non esiste una rete irrigua consortile a servizio del terreno oggetto di irrigazione;
VISTA la richiesta prot.n. 518385 del 12/12/2017 al Distretto Idrografico Padano (ex Autorità di Bacino del fiume Po) formulata ai sensi dell’art. 96 comma 1 D.Lgs. 152/06 per il parere tecnico vincolante in ordine alla compatibilità della utilizzazione della risorsa idrica con le previsioni del Piano di tutela, ai fini del controllo sull'equilibrio del bilancio idrico o idrologico, da esprimersi nel termine perentorio di quaranta giorni dalla data di ricezione della richiesta.
CONSIDERATO che:
RITENUTO che il protrarsi sine die della sospensione delle istruttorie per il rilascio delle concessioni di derivazione in attesa della definizione delle competenze per la formulazione del parere tecnico ex art. dall’art. 96 comma 1 del D.Lgs. 152/06 sta comportando notevoli disagi per le attività produttive dal momento che, in assenza di concessione al prelievo di acque pubbliche, viene ragionevolmente messa a rischio la produzione con conseguenti danni economici per le aziende;
RITENUTO dunque che possano sussistere le condizioni per proseguire con l’istruttoria tecnica in attesa della definizione delle modalità di applicazione della Direttiva Derivazioni, fermo restando che nel caso in cui il parere tecnico vincolante ex art. 96 comma 1 D.Lgs. 152/06 risultasse negativo, l’Ufficio provvederà al rigetto dell’istanza, negando la concessione;
VISTI il R.D. 1775/33 e ss. mm. ii. Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici, il D.Lgs.n.112/98, la D.C.R.V. 107/2009 e s.m.i. e le D.G.R.V. nn. 694/2013 e 1628/2015;
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Marco Dorigo
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