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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 36 del 19 marzo 2024


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 230 del 13 marzo 2024

Programmazione interventi in materia di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne anno 2024. Legge regionale 23 aprile 2013, n. 5. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 novembre 2023 "Ripartizione delle risorse del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità - Annualità 2023".

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva la programmazione regionale annuale in materia di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, individuando le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie dedicate a valere sullo stanziamento di cui alla Legge regionale 23 aprile 2013, n. 5 e sul finanziamento statale di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 novembre 2023 con il quale sono state ripartite le risorse del Fondo anno 2023 per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per gli interventi previsti agli artt. 5 e 5 bis del Decreto Legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito con modificazioni dalla Legge 15 ottobre 2013, n. 119. 

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

La Legge regionale 23 aprile 2013, n. 5 “Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne” riconosce ogni forma di violenza contro le donne come una violazione dei diritti umani fondamentali e ne afferma la natura strutturale, in quanto basata sul genere, individuando in questo il principale ostacolo al raggiungimento della parità tra i sessi in coerenza con i principi costituzionali, le leggi nazionali, le convenzioni e le risoluzioni europee ed internazionali, in particolare la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza adottata a Istanbul l’11 maggio 2011. La Legge regionale è altresì inserita in modo armonico nel quadro normativo nazionale delineato, tra gli altri, dal Decreto Legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito con modificazioni dalla Legge 15 ottobre 2013, n. 119.

Al fine di prevenire e contrastare tale violazione di diritti, la Regione con la citata Legge regionale promuove, in collaborazione con Enti pubblici e privati che abbiano tra i loro scopi prioritari la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere e che abbiano sviluppato esperienza e competenze specifiche, interventi di sostegno per le donne vittime e loro figlie e figli minori volti alla tutela e al recupero di condizioni di vita normali nonché attività di divulgazione, sensibilizzazione ed educazione mirate alla prevenzione di tale fenomeno. L’agire regionale risulta coerente con il quadro programmatorio nazionale delineato, tra gli altri, dalla Strategia Nazionale per la Parità di Genere 2021-2026 che si pone come documento strategico di indirizzo delle politiche e documento di riferimento per l’attuazione anche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che individua la parità di genere come una delle tre priorità trasversali a tutte le missioni del programma. La Strategia Nazionale e il PNRR, perseguono la finalità di raggiungere una piena emancipazione economica e sociale della donna. L’empowerment femminile diviene dunque fattore fondamentale per superare condizioni e situazioni di svantaggio e, con riferimento alla violenza contro le donne, punto cruciale per prevenire e contrastare il fenomeno stesso. Ulteriore documento facente parte di questo quadro programmatorio è il Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021 – 2023.

Per raggiungere le finalità della L.R. n. 5/2013, con la Legge regionale 22 dicembre 2023, n. 32 “Bilancio di previsione 2024-2026” sono state stanziate sul capitolo 101877 “Trasferimenti per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne (art. 2 L.R. 23/04/2013, n. 5)” risorse per complessivi Euro 1.550.000,00 per l’anno 2024. Al finanziamento degli interventi in argomento concorrono anche le risorse statali di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (di seguito DPCM) del 16 novembre 2023 <<Ripartizione delle risorse del “Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità” di cui all’articolo 19, comma 3, del Decreto Legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito con modificazioni dalla Legge 4 agosto 2006, n. 248 – annualità 2023>>, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre 2023. In particolare, alla Regione del Veneto sono stati riconosciuti complessivamente Euro 3.940.949,68 articolati nel seguente modo: 

  • Euro 1.403.560,69 per il finanziamento dei centri antiviolenza pubblici e privati già esistenti sul territorio regionale ed Euro 1.427.388,99 per le case rifugio pubbliche e private già esistenti sul territorio regionale, per complessivi Euro 2.830.949,68 (art. 2 e Tabella 1 DPCM 16 novembre 2023);
  • Euro 1.110.000,00 (art. 3 e Tabella 2 DPCM 16 novembre 2023).  

Le risorse regionali e statali sopra citate, per complessivi Euro 5.490.949,68, sono state oggetto di una proposta di programmazione sottoposta all’esame del “Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza contro le donne”, previsto all’art. 8 della L.R. n. 5/2013. Tale Tavolo di coordinamento, con funzioni di promozione, supporto e consultazione nei confronti della Giunta regionale per l’attuazione della Legge in argomento, è stato convocato in data 5 febbraio 2024 ed ha approvato all’unanimità la proposta presentata.

Alla luce di quanto sopra specificato, si propone l’approvazione della seguente programmazione regionale, riportata nell’Allegato A “Sintesi proposta programmazione risorse regionali e fondi statali”, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

  1. FONDI REGIONALI

I fondi regionali saranno suddivisi secondo le seguenti linee di intervento.

L’importo di Euro 1.000.000,00 sarà destinato al finanziamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio A e B esistenti sul territorio regionale e che risulteranno iscritti negli elenchi regionali a seguito dell’attività di mappatura che, secondo quanto previsto dall’art. 7 della L.R. n. 5/2013, viene svolta con cadenza annuale. In particolare, queste risorse regionali costituiranno, anche per l’anno 2024, un contributo per l’autonomia delle donne vittime di violenza, prese in carico dai centri antiviolenza e dalle case rifugio, favorendo i loro percorsi di uscita. Le risorse saranno suddivise per il numero di centri antiviolenza, case rifugio A e case rifugio B, iscritte negli elenchi regionali, secondo la modalità di assegnazione riportata nel citato Allegato A. Nel medesimo Allegato A è riportato l’elenco delle tipologie di spese ammissibili, sostenute nel periodo gennaio – novembre 2024.

L’importo di Euro 50.000,00 sarà destinato all’apertura presso le Università pubbliche del Veneto di sportelli di centri antiviolenza al fine di ampliare la rete territoriale di punti di accesso per le donne e di aumentare sia la conoscenza dell’esistenza dalla rete antiviolenza sia la consapevolezza di come poter agire per prevenire e contrastare tale fenomeno. Gli importi per ciascuna Università, da determinare con successivi provvedimenti regionali del Direttore dell’Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile, saranno assegnati tramite accordo di collaborazione ai sensi dell'art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241. La definizione dello schema di accordo avverrà con atto del medesimo Direttore al quale competerà anche la conseguente sottoscrizione. L’ente che gestirà lo sportello dovrà essere individuato dalle Università tra quelli che risulteranno iscritti negli elenchi regionali a seguito dell’attività di mappatura che, secondo quanto previsto dall’art. 7 della L.R. n. 5/2013, viene svolta con cadenza annuale.

L’importo di Euro 300.000,00 sarà destinato per contribuire al sostegno delle attività e dei servizi dei centri antiviolenza e delle case rifugio A e B esistenti sul territorio regionale e che risulteranno iscritti negli elenchi regionali a seguito dell’attività di mappatura che, secondo quanto previsto dall’art. 7 della L.R. n. 5/2013, viene svolta con cadenza annuale. La quota regionale, suddivisa in egual misura per le strutture iscritte, si integrerà con analogo contributo statale per far fronte all’aumento del costo della vita.

La restante quota di Euro 200.000,00 sarà destinata ad una progettualità di informazione e comunicazione sul tema del contrasto alla violenza contro le donne, da sviluppare, nei contenuti e nella ripartizione delle risorse, con successivi provvedimenti regionali del Direttore dell’Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile, rivolta al rafforzamento delle attività di prevenzione con la finalità di contribuire alla riduzione del fenomeno in argomento.

  1. FONDI STATALI

Le risorse statali per complessivi Euro 2.830.949,68, secondo quanto previsto dal citato art. 2 della Tabella 1, del DPCM 16 novembre 2023 saranno ripartite per il sostegno delle attività e dei servizi delle strutture operanti sul territorio regionale (come da rilevazione aggiornata comunicata al Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 20 luglio 2023), con le seguenti modalità:

  • Euro 1.403.560,69 in ugual misura tra i 25 centri antiviolenza (la rilevazione aggiornata comunicata al Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri riportava 26 centri antiviolenza ma, a partire dal 1 gennaio 2024, il Comune di Cogollo del Cengio ha comunicato la chiusura del “Centro antiviolenza Cogollo del Cengio”);
  • Euro 1.427.388,99 in ugual misura tra le 31 case rifugio A e B.

Per le risorse pari ad Euro 1.110.000,00, rientranti nella fattispecie dell’art. 3 della Tabella 2 del citato DPCM, le linee di intervento previste sono:

  1. iniziative volte a sostenere la ripartenza economica e sociale delle donne nel loro percorso di  fuoriuscita dal circuito di violenza, nel rispetto delle scelte programmatiche di ciascuna regione;
  2. rafforzamento della rete dei servizi pubblici e privati attraverso interventi di prevenzione, assistenza, sostegno e accompagnamento delle donne vittime di violenza;
  3. interventi per il sostegno abitativo, il reinserimento lavorativo e più in generale per l’accompagnamento nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza;
  4. azioni per migliorare le capacità di presa in carico delle donne migranti anche di seconda generazione e rifugiate vittime di violenza;
  5. progetti rivolti anche a donne minorenni vittime di violenza e a minori vittime di violenza assistita;
  6. azioni di informazione, comunicazione e formazione.

Oltre queste linee di intervento, il citato DPCM ne ha individuate delle ulteriori nell’ambito degli obiettivi di cui alla Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026 e al PNRR nonché al Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023:

  1. iniziative volte a sostenere l’ empowerment femminile, il reinserimento lavorativo, la ripartenza economica e sociale delle donne in particolare nel loro percorso di fuoruscita dalla violenza e delle donne a rischio;
  2. azioni di informazione, comunicazione nonché di sensibilizzazione sulle diverse forme di violenza (economica, digitale, sessuale, psicologica), nel rispetto delle scelte programmatiche di ciascuna regione, anche mediante interventi mentoring e di coaching da realizzare nelle scuole, Università e in altri contesti di apprendimento, all’interno di comunità, nei centri per la famiglia, nei luoghi di lavoro, nei centri antiviolenza e nelle case rifugio, volti a promuovere nuovi modelli positivi per il superamento degli stereotipi esistenti, anche in una prospettiva di prevenzione della violenza;
  3. interventi di formazione, nel rispetto delle scelte programmatiche di ciascuna regione, in particolare anche di educazione finanziaria, come strumento di prevenzione e contrasto della violenza economica;
  4. interventi per il sostegno abitativo.

La proposta di programmazione ha individuato le linee b) e ii) per la destinazione delle risorse di Euro 1.110.000,00, come specificato nel citato Allegato A.

Con riferimento alle risorse statali di cui al citato DPCM 16 novembre 2023, la Direzione Servizi Sociali ha provveduto con nota prot. n. 119333 del 7 marzo 2024 a chiedere l’iscrizione della nuova assegnazione rimpinguando lo stanziamento nei capitoli di entrata E100738 e di uscita U10224 sino a concorrenza dell’assegnazione stessa, tenuto conto delle risorse già iscritte in sede di budget.

Si propone inoltre di demandare al Direttore dell’Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile:

  • l’accertamento in entrata sul capitolo 100738 “Assegnazione statale per Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (art. 19, c. 2, D.L. 04/07/2006, n. 223 - D.L. 14/08/2013, n. 93)” delle risorse di cui al DPCM 16 novembre 2023;
  • la gestione tecnica, amministrativa e finanziaria dei procedimenti relativi alle citate risorse regionali e statali, tra cui l’assunzione degli impegni di spesa relativi all’attuazione della programmazione in argomento ed inclusa la definizione e sottoscrizione degli accordi di collaborazione con le Università per l’apertura di sportelli di centri antiviolenza nonché la predisposizione dei provvedimenti inerenti la progettualità di informazione e comunicazione sul tema del contrasto alla violenza contro le donne.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il Decreto Legge 14 agosto 2013, n. 93 convertito con modifiche nella Legge 15 ottobre 2013, n. 119;

VISTO il D.Lgs. 23 giugno 2011 n. 118 e ss.mm. e ii.;

VISTO il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e ss.mm. e ii.;

VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 novembre 2023;

VISTA la L.R. 29 novembre 2011, n. 39 e ss.mm. e ii.;

VISTO l’art. 2, comma 2, della L.R. 31 dicembre 2012, n. 54;

VISTA la L.R. del 23 aprile 2013, n. 5 e ss.mm. e ii;

VISTA la L.R. 22 dicembre 2023, n. 32;

VISTA la DGR n. 36 del 23 gennaio 2024 “Direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2024 - 2026”;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare la programmazione regionale anno 2024 in materia di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, individuando le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie dedicate a valere sullo stanziamento di cui alla Legge regionale 23 aprile 2013, n. 5 e sul finanziamento statale di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 novembre 2023;
  3. di approvare la programmazione regionale anno 2024 per un importo complessivo di Euro 5.490.949,68, relativa alle risorse regionali di cui alla Legge regionale 23 aprile 2013, n. 5 e ai fondi statali di cui al DPCM 16 novembre 2023, come riportata nell’Allegato A “Sintesi proposta programmazione risorse regionali e fondi statali”, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  4. di determinare in Euro 1.550.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa per gli interventi di cui alla L.R. n. 5/2013, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 101877 “Trasferimenti per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne (art. 2 L.R. 23/04/2013, n. 5)” del Bilancio di previsione 2024-2026;
  5. di determinate in Euro 3.940.949,68 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa a valere sulle risorse statali di cui al DPCM 16 novembre 2023, previo accertamento in entrata delle stesse sul capitolo 100738 “Assegnazione statale per Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (art. 19, c. 2, D.L. 04/07/2006, n. 223 - D.L. 14/08/2013, n. 93)” e che saranno trasferite alla Regione a seguito della verifica da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità della scheda di programmazione inviata in data 12 febbraio 2024;
  6. di dare atto che la Direzione Servizi sociali, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al punto 4., ha attestato che il medesimo presenta sufficiente disponibilità;
  7. di incaricare il Direttore dell’Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile dell’esecuzione del presente provvedimento, riservando al medesimo la gestione tecnica, amministrativa e finanziaria dei procedimenti derivanti dall’adozione della presente deliberazione, tra cui l’assunzione degli impegni di spesa relativi all’attuazione della programmazione in argomento ed inclusa la definizione e sottoscrizione degli accordi di collaborazione con le Università per l’apertura di sportelli di centri antiviolenza nonché la predisposizione dei provvedimenti inerenti la progettualità di informazione e comunicazione sul tema del contrasto alla violenza contro le donne;
  8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1, del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;
  9. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_230_24_AllegatoA_526083.pdf

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