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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 146 del 03 novembre 2023


Materia: Ambiente e beni ambientali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1257 del 17 ottobre 2023

Approvazione dello schema di "Protocollo d'Intesa per la definizione di proposte operative per l'attuazione dell'economia circolare nei settori produttivi del Veneto" tra Regione del Veneto, A.R.P.A.V., Università Ca' Foscari, Università degli studi di Padova e Università degli studi di Verona.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento approva lo schema di “Protocollo d’Intesa per la definizione di proposte operative per l’attuazione dell’economia circolare nei settori produttivi del Veneto” tra Regione del Veneto, A.R.P.A.V., Università Ca’ Foscari, Università degli studi di Padova e Università degli studi di Verona, con l’obbiettivo di attivare strategie condivise e complementari che favoriscano l’applicazione dell’economia circolare nei diversi settori produttivi.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

Nel rispetto del principio di responsabilità nei confronti delle generazioni future, sancito dell’art. 8 comma 1 dello Statuto, il Veneto opera per assicurare la conservazione e il risanamento dell’ambiente, attraverso un governo del territorio volto a tutelare l’aria, la terra, l’acqua, la flora e la fauna quali beni e risorse comuni. Per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, il Veneto riconosce tra gli obiettivi da conseguire un modello di sviluppo sostenibile che tenga conto delle esigenze di protezione ambientale, di uso efficiente delle risorse e di riduzione della produzione dei rifiuti.

Con la “Strategia nazionale per l’economia circolare”, sono stati definiti i nuovi strumenti amministrativi e fiscali per potenziare il mercato delle materie prime seconde, affinché siano competitive in termini di disponibilità, prestazioni e costi rispetto alle materie prime vergini, agendo sulla catena di acquisto dei materiali (Criteri Ambientali Minimi per gli acquisti verdi nella Pubblica Amministrazione), sui criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste), sulla responsabilità estesa del produttore, sul ruolo del consumatore, sulla diffusione di pratiche di condivisione e di “prodotto come servizio”.

In ambito pianificatorio regionale con D.G.R.V. n. 988 del 09.08.2022, si è provveduto all’“Approvazione dell’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali a seguito della conclusione delle procedure di verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica (VAS) e di Valutazione d'Incidenza Ambientale (VINCA). DGR n. 69/CR del 5/07/2022”. In particolare, l’Allegato A alla succitata delibera contiene, tra l’altro, il paragrafo “Focus di approfondimento n. 1 –  Risorse circolari per il comparto produttivo: incentivazione dei sottoprodotti e end of waste”, che prevede l’attivazione di tavoli di confronto e l’adozione di strumenti regolatori, al fine di individuare ambiti di miglioramento nella gestione degli scarti risultanti da determinate attività produttive.

Pertanto in adempimento a quanto previsto dallo strumento di pianificazione regionale, con DGR n. 148/2023 si è istituito il Tavolo per l’edilizia sostenibile e circolare con l'obiettivo di attivare strategie condivise e complementari che favoriscano l’applicazione dell’economia circolare nel settore dell’edilizia. Successivamente con DGR n. 448/2023 si è costituito il Coordinamento Regionale per l’Economia e lo Sviluppo Circolare (CRESC), finalizzato al raggiungimento degli obiettivi strategici delle politiche regionali connesse all’economia circolare, il Tavolo Tecnico per il Coordinamento Regionale per i Sottoprodotti e il Tavolo Tecnico di riferimento per gli End of Waste. Inoltre con DGR n. 1000/2023 si è approvato lo schema di Accordo di Collaborazione tra Regione del Veneto e Università degli Studi di Verona per la realizzazione di un progetto finalizzato alla costituzione di un centro dipartimentale per la ricerca e l’innovazione sui temi dell’economia circolare.

Per perseguire le finalità di tutela dell’ambiente e di sostenibilità, occorre sostenere l’economia circolare con azioni concrete, in uno scenario contraddistinto dall’allarmante aumento del consumo di materie prime e dalle drammatiche tensioni internazionali dell’ultimo periodo. Occorre inoltre riconoscere il beneficio sociale e il valore economico per la collettività dell’economia circolare.

A fronte di una società civile sempre più sensibile alla sostenibilità ed all’impatto ambientale delle proprie scelte di consumo, la transizione verso un sistema economico circolare offre l’opportunità alle aziende venete di guadagnare un vantaggio competitivo e di riposizionarsi all’interno di un mercato attento non solo alla qualità di prodotti e servizi ma anche alla loro impronta ambientale.

Al fine di allinearsi alle istanze di sostenibilità fortemente presenti nel territorio, la Regione del Veneto, in collaborazione con gli altri sottoscrittori del presente protocollo, intende assumere il ruolo di facilitatore nella transizione verso un’economia circolare, attivando strumenti di governance inclusivi che intercettino e rispondano al meglio ai bisogni delle aziende, del settore educativo, della società civile e degli enti locali.

In tale contesto la Regione del Veneto, A.R.P.A.V. e le Università assumono un ruolo fondamentale per la condivisione di strategie unitarie e per l’attuazione di azioni mirate al superamento di ostacoli tecnici e normativi ai fini della promozione e attuazione dei principi dell’economia circolare nei diversi settori produttivi.

Tra le azioni del Piano di gestione dei Rifiuti, la Regione del Veneto ha individuato per la riduzione dei rifiuti speciali:

  • la promozione della collaborazione tra soggetti pubblici e privati ed istituti di ricerca, per lo sviluppo di attività di ricerca e la diffusione di sistemi innovativi e virtuosi di gestione dei rifiuti in linea con i principi dell’economia circolare, del Green Deal e del PNRR;
  • l’attivazione di tavoli di confronto e di progetti sperimentali con il mondo produttivo, finalizzati al sostegno e all’introduzione di modelli di produzione e di prodotti sostenibili e circolari.

Sulla base di questo interesse comune e degli obiettivi pianificatori sopracitati è stato avviato un confronto con le Strutture regionali competenti in relazione alle tematiche trattate, l’Università Ca’ Foscari, l’Università degli studi di Padova, l’Università degli studi di Verona e l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (A.R.P.A.V.), che ha portato alla stesura condivisa di un “Protocollo d’Intesa per la definizione di proposte operative per l’attuazione dell’economia circolare nei settori produttivi del Veneto” il cui schema, Allegato A, costituisce parte integrante e sostanziale al presente provvedimento.

L’obiettivo del Protocollo è quello di attivare strategie condivise e complementari che favoriscano l’applicazione dell’economia circolare nei diversi settori produttivi, in particolare promuovendo:

  • la riduzione del consumo di risorse naturali attraverso una maggiore efficienza dei processi produttivi e l’utilizzo di materiali di recupero in sostituzione degli analoghi materiali vergini;
  • l’utilizzo di risorse naturali rinnovabili;
  • lo sviluppo di un’industria del recupero di alta qualità e concorrenziale che orienti il mercato verso una maggiore ed assestata fiducia nella qualità del materiale recuperato;
  • la lettura analitica dell’attuale quadro normativo vigente individuando le relative criticità e le possibili iniziative volte al loro superamento;
  • l’analisi del processo progettuale e realizzativo del processo produttivo, dalla progettazione al rilascio del prodotto, in diversi settori produttivi, per verificare se quanto residuato da un settore produttivo possa diventare risorsa per settore diverso, in una visione strategica fondata sull’ottimizzazione dei processi e di economia circolare;
  • la promozione di strumenti tecnici operativi per promuovere il raggiungimento degli obiettivi di circolarità, attraverso una efficace valutazione “Life-Cycle Assessment”;
  • la possibilità di sviluppare una piattaforma web, finalizzata alla raccolta e alla condivisione delle attività svolte dai singoli sottoscrittori, da rendere eventualmente disponibile agli operatori del settore;
  • la promozione, lo sviluppo e il sostegno di modelli di business circolari fondati, anche, sui principi del design circolare;
  • la promozione, lo sviluppo e il sostegno di modelli di business che prevedano l’affermazione e il potenziamento delle catene di valore in senso circolare;
  • lo studio e lo sviluppo di strumenti tecnologici abilitanti in un’ottica per la quale la digitalizzazione e l’innovazione siano strumento efficace ed efficiente per il superamento del modello lineare e l’affermazione del modello circolare.

Il Protocollo d’Intesa istituisce, al fine del raggiungimento dell’obiettivo sopra citato, il Tavolo per l’economia circolare, coordinato dalla Regione del Veneto, al quale partecipano i referenti designati per ogni singolo sottoscrittore del protocollo.

Per la Regione del Veneto il referente designato è il Direttore della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica o suo delegato.

La prima attività promossa dal Protocollo sarà un progetto pilota per effettuare un’attività di testing sulle aziende individuate all’interno del progetto volta a valutare il grado di circolarità della singola azienda e della filiera di riferimento per meglio valutare le policy da sviluppare e le azioni da intraprendere. Tale progetto dovrà ricercare, analizzare e sviluppare modelli di economia circolare che siano rispondenti alle specifiche esigenze del territorio e delle piccole /medie imprese venete e sarà coordinato e monitorato da un Comitato tecnico interdisciplinare, formato da esperti in materia designati dal Tavolo, che ha anche lo scopo di gestire e di coordinare tutte le iniziative che nasceranno sulla base dei risultati del progetto pilota medesimo.

Tra gli impegni della Regione del Veneto, quello principale è il coordinamento delle attività del Tavolo, che costituisce una valida opportunità di confronto, di condivisione e di concertazione per tutte le azioni che ciascuno dei sottoscrittori del presente Protocollo d’intesa si impegna a realizzare, con le attività di programmazione volte alla gestione dei Fondi Europei e altre attività intraprese per l’attuazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti.

Tra gli impegni di ARPAV si evidenzia la valutazione della fattibilità dell’implementazione di un applicativo (anche in collaborazione con altre Agenzie Regionali per la protezione dell’Ambiente) che agevoli l’incontro tra domanda e offerta di materiali riciclati.

Le Università aderenti al Protocollo d’Intesa effettueranno attività di ricerca, studio e analisi sui migliori strumenti tecnologici abilitanti per l’affermazione e lo sviluppo del modello circolare e sulle criticità delle filiere produttive al fine di definire un equilibrio e una sinergia tra gli obiettivi di sostenibilità e di competitività e la razionalizzazione dei costi.

Eventuali ulteriori organizzazioni e associazioni potranno aderire anche successivamente alla sottoscrizione del Protocollo.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile adottata nel 2015 dall’Assemblea Generale dell’ONU;

VISTO il pacchetto di iniziative Green Deal 10 approvato dalla Commissione Europea l’11 dicembre 2019;

VISTA la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile approvata dal CIPE il 22 dicembre 2017, che costituisce lo strumento di coordinamento dell’attuazione dell’Agenda 2030 in Italia;

VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n.152;

VISTO il Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti approvato con D.M. 24 giugno 2022, n.257;

VISTO lo Statuto del Veneto, art. 8, comma 1;

VISTA la Legge Regionale 21 gennaio 2000, n. 3, "Nuove norme in materia di gestione dei rifiuti";

VISTA La Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile approvata con Delibera del Consiglio regionale n. 80 del 20 luglio 2020, concepita in attuazione e in coerenza con la Strategia Nazionale;

VISTA la D.G.R. n. 988 del 09 agosto 2022 “Approvazione dell’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali a seguito della conclusione delle procedure di verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica (VAS) e di Valutazione d'Incidenza Ambientale (VINCA). DGR n. 69/CR del 5/07/2022”;

VISTE le D.G.R. n. 148/2023, n.448/2023 e n. 1000/2023;

VISTO l’art.2, comma 2 della Legge Regionale 31 dicembre 2012, n. 54, “Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 "Statuto del Veneto"”.

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente atto;
  2. di approvare lo schema di “Protocollo d’Intesa per la definizione di proposte operative per l’attuazione dell’economia circolare nei settori produttivi del Veneto” tra Regione del Veneto, A.R.P.A.V., Università Ca’ Foscari, Università degli studi di Padova e Università degli studi di Verona, di cui all’Allegato A al presente provvedimento, del quale costituisce parte integrante e sostanziale;
  3. di incaricare il Presidente della Giunta o suo delegato della sottoscrizione del Protocollo d’Intesa;
  4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spese a carico del bilancio regionale;
  5. di incaricare il Direttore della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica dell’esecuzione della presente deliberazione, nonché dell’adozione degli atti conseguenti o connessi allo stesso e necessari per l’attuazione degli interventi previsti nell’approvando schema di Protocollo d’Intesa, ivi compresa la convocazione del Tavolo per l’economia circolare;
  6. di autorizzare il Direttore della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica ad apportare allo schema di Protocollo allegato al presente provvedimento eventuali modifiche, non sostanziali, che si rendessero necessarie;
  7. di stabilire che il Protocollo avrà durata di tre anni a partire dalla data di notifica del Protocollo sottoscritto, salvo proroghe concordate dai firmatari;
  8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del D.Lgs. n. 33/2013, come modificato dal D.Lgs. n. 97/2016;
  9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1257_23_AllegatoA_514785.pdf

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