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Materia: Sanità e igiene pubblica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1226 del 10 ottobre 2023
Istituzione del "Coordinamento Regionale Centro Antiveleni".
Con il presente provvedimento si istituisce il "Coordinamento Regionale Centro Antiveleni", presso la Direzione Programmazione Sanitaria.
L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.
L'Accordo della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 28 febbraio 2008 (Rep. Atti n. 56/CSR/2008) ha definito le regole per il funzionamento dei Centri Antiveleni (CAV) e per il loro riconoscimento nelle sedi istituzionalmente competenti, con riferimento alle indicazioni del decreto legislativo del 14 marzo 2003, n. 65, ed in particolare dell'articolo 15 e dell'allegato XI, che indicano alcune caratteristiche minime dei Centri Antiveleni in Italia per l'accesso alla Banca Dati Preparati Pericolosi dell'Istituto Superiore di Sanità.
La Regione del Veneto con la Deliberazione n. 637 del 11 maggio 2016 ha recepito il su citato Accordo ed ha istituito, presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, il Centro regionale specializzato Antiveleni.
I centri specializzati garantiscono un adeguato supporto alle reti clinico/assistenziali sulla base degli indirizzi formulati dalla Regione, concorrono al raggiungimento degli obiettivi di programmazione sanitaria e svolgono attività formativa e di aggiornamento al personale sanitario al fine di svilupparne le conoscenze e competenze, garantendo nel tempo la continuità e la qualità delle attività svolte.
Dall’analisi dei dati e dalle valutazioni effettuate dalla Direzione Programmazione Sanitaria è emerso che l’istituzione del Centro regionale specializzato Antiveleni ha consentito, nell’arco di alcuni anni, un elevato grado di presa in carico dei pazienti, sia in età adulta che in età pediatrica, una maggiore e migliore appropriatezza prescrittiva e clinica, lo sviluppo di importanti sinergie tra i vari professionisti coinvolti. Si consideri che solo nel primo trimestre del 2023 sono state evase 3018 richieste (con una media giornaliera di 34 richieste) segnando un aumento del 73% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Notevole è stata, inoltre, l’attività formativa rivolta agli studenti della scuola di medicina, agli specializzandi in Medicina d’urgenza e in Pediatria oltre all’attività formativa svolta ai medici ed infermieri di Pronto Soccorso e Terapia Intensiva. Tale attività ha permesso di delineare il miglior percorso di diagnosi e cura per il paziente.
Alla luce di quanto finora rappresentato, considerate le positive valutazioni tecniche della Direzione Programmazione Sanitaria, si ritiene opportuno addivenire ad un nuovo modello organizzativo delle attività del Centro regionale specializzato Antiveleni con l’istituzione del “Coordinamento Regionale Centro Antiveleni”, che sarà monitorato dalla Direzione Programmazione Sanitaria. Questo in analogia con quanto già posto in essere per le attività di emergenza ed urgenza (Coordinamento regionale per l’emergenza e urgenza - CREU), per le attività trapiantologiche (Coordinamento regionale per i trapianti - CRT) e per le attività relative alle malattie rare (Coordinamento regionale per le malattie rare).
L’istituzione del Coordinamento oggetto del presente atto conferma l’importanza e l’attenzione dell’amministrazione regionale nel campo delle attività dedicate alla cura ed alla prevenzione delle intossicazioni e degli effetti avversi delle sostanze chimiche, compreso quelle d'abuso, in tutti i suoi aspetti quali in particolare: tempestività, appropriatezza, personalizzazione della diagnostica e della cura.
Al Coordinamento Regionale Centro Antiveleni spettano in particolare le seguenti attività:
Premesso quanto sopra rappresentato con il presente atto, il Responsabile Scientifico del Coordinamento Regionale Centro Antiveleni invierà annualmente al Direttore della Direzione Programmazione Sanitaria un piano di attività del Coordinamento medesimo, ove dovranno essere esplicitate le attività, gli indicatori per il monitoraggio delle attività, i risultati attesi e l’arco temporale.
Si propone, inoltre, di rinviare a successivo provvedimento, da adottare unitamente al piano annuale delle attività, l’eventuale assegnazione di un finanziamento per lo svolgimento delle attività medesime.
Ciò premesso, si propone di nominare il Dott. Giorgio Ricci quale Responsabile Scientifico del Coordinamento Regionale Centro Antiveleni, in considerazione dell’esperienza ultratrentennale maturata nell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona sia come Direttore dell'UOC Pronto Soccorso con la gestione del paziente traumatizzato, sia nell'ambito della specializzazione in tossicologia clinica con la gestione dei pazienti intossicati e viste le varie pubblicazioni in materia sulle riviste internazionali.
Al fine di garantire l'operatività del Coordinamento Regionale Centro Antiveleni, si propone la durata triennale della nomina del Responsabile Scientifico, eventualmente rinnovabile.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il Decreto interministeriale 22 novembre 2007;
VISTO l’Accordo della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 28 febbraio 2008;
VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 637 del 11 maggio 2016;
VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 36 del 21.1.2019;
VISTO il Piano Nazionale di Prevenzione 2020/25;
VISTO l’art. 2 comma 2, della Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
delibera
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