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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 94 del 14 luglio 2023


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 753 del 22 giugno 2023

Piano Sviluppo e Coesione della Regione del Veneto. Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021 - 2027. Accordo Governo - Regioni per la definizione di un "Piano per il finanziamento e l'attuazione dello sviluppo territoriale" e integrazione del PNRR con REPowerEu: proposte della Regione del Veneto.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento, come da accordi intercorsi tra il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR e la Regione del Veneto, si propone di destinare le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, che verranno assegnate alla Regione del Veneto per il ciclo 2021-2027, alla copertura del cofinanziamento regionale dei PR Veneto FESR 2021-2027 e PR Veneto FSE+ 2021-2027, nella misura massima consentita dalla normativa vigente. Si approva inoltre l’elenco delle proposte di progetti che potranno essere oggetto di assegnazione delle risorse FSC 2021-2027 e delle proposte di interventi per l’integrazione del PNRR con REPowerEU per la competitività energetica del Veneto volti a favorire la resilienza, sicurezza e sostenibilità del sistema energetico regionale.

Il Presidente Luca Zaia riferisce quanto segue.

Con il presente provvedimento, come da accordi intercorsi tra il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR e la Regione del Veneto, si propone di destinare le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, che verranno assegnate alla Regione del Veneto per il ciclo 2021-2027, alla copertura del cofinanziamento regionale dei PR Veneto FESR 2021-2027 e PR Veneto FSE+ 2021-2027, nella misura massima consentita dalla normativa vigente. Si approva inoltre l’elenco delle proposte di progetti che potranno essere oggetto di assegnazione delle risorse FSC 2021-2027 e delle proposte di interventi per l’integrazione del PNRR con REPowerEU per la competitività energetica del Veneto volti a favorire la resilienza, sicurezza e sostenibilità del sistema energetico regionale.

Il relatore riferisce quanto segue.

Il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) è, congiuntamente ai fondi strutturali europei, FSE e FESR, il principale strumento finanziario nazionale attraverso cui vengono attuate la coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali tra le diverse aree del Paese, in attuazione dell'articolo 119, comma 5, della Costituzione italiana e dell'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

Il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, precedentemente denominato “Fondo per le aree sottoutilizzate” (FAS), è disciplinato dal D. Lgs. n. 88 del 2011. Le risorse finanziarie in esso iscritte, destinate a finalità di riequilibrio economico e sociale, nonché a incentivi e investimenti pubblici, sono caratterizzate dal requisito dell’aggiuntività, come espressamente precisato dalla disciplina istitutiva del Fondo, laddove si dispone (articolo 2 del D. Lgs. n. 88/2011) che le risorse non possono essere sostitutive di spese ordinarie del bilancio dello Stato e degli enti decentrati, in coerenza con l'analogo criterio dell'addizionalità previsto per i fondi strutturali dell'Unione europea.

La Legge di Bilancio 2021 dello Stato ha individuato la dotazione iniziale del FSC per il ciclo di programmazione 2021-2027, pari a complessivi 50.000 milioni di euro (Legge 30 dicembre 2020, n. 178; art. 1 comma 177), successivamente rifinanziato con Legge di Bilancio 2022 (Legge n. 234/2021), definendo nel successivo comma 178 le disposizioni per l’utilizzo e la programmazione delle risorse.

La Legge di Bilancio 2021, in particolare il comma 178, nel confermare la chiave di riparto territoriale che assegna l’80 per cento delle risorse alle aree del Mezzogiorno e il 20 per cento a quelle del Centro-Nord, ha ridefinito la cornice di programmazione delle risorse FSC 2021-2027, introducendo i seguenti elementi di riferimento strategico, di governance e di procedura:

  • l’impiego della dotazione finanziaria del FSC attraverso i Piani di sviluppo e coesione (PSC) definiti dall’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 e s.m.i., e approvati con deliberazioni del CIPESS. Le aree tematiche e gli obiettivi strategici dei PSC sono stati individuati dal Ministro competente, in collaborazione con le aree territoriali e comunicati alle Commissioni Parlamentari. Il CIPESS ripartisce tra le diverse aree tematiche la dotazione finanziaria del FSC e provvede ad eventuali variazioni della stessa su proposta della Cabina di Regia incaricata di definire specifici piani operativi per ciascuna delle aree tematiche nazionali.
  • la definizione da parte della Cabina di Regia, istituita con DPCM del 25 febbraio 2016, ai fini della successiva proposta di approvazione da parte del CIPESS, dei Piani di sviluppo e coesione articolati per ciascuna area tematica, con l’indicazione dei risultati attesi, delle azioni e degli interventi necessari per il loro conseguimento. Il CIPESS, nelle more della definizione dei PSC, su proposta del Ministro competente, può assegnare risorse per la realizzazione di interventi di immediato avvio dei lavori, nei limiti degli stanziamenti iscritti in bilancio, che confluiranno nei PSC in coerenza con le aree tematiche cui afferiscono.
  • il coordinamento dell’attuazione dei PSC in capo al Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR.

L’allora Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, con nota prot. n. 142216 del 30 marzo 2021, aveva avviato una ricognizione con le Regioni e le Province Autonome al fine di assegnare alle stesse, nelle more del riparto complessivo per l’avvio della nuova programmazione 2021-2027, una prima quota di risorse FSC per la realizzazione di “interventi di immediato avvio dei lavori”, o per il completamento di interventi in corso, fermi restando i requisiti di aggiuntività e di ammissibilità della spesa a decorrere dal 1° gennaio 2021 (FSC 2021-2027 – Stralcio).

A seguito della ricognizione di cui sopra, con DGR n. 623 del 20 maggio 2021 e DGR n. 872 del 30 giugno 2021, attualmente in corso di esecuzione, la Giunta regionale ha individuato n. 12 interventi per un ammontare di risorse FSC 2021-2027 pari a 69,2 milioni di euro; tali interventi sono stati approvati dal CIPESS, con propria Delibera n. 79 del 22 Dicembre 2021.

Successivamente a maggio 2022, l’allora Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, a valle di un percorso condiviso con le amministrazioni interessate, ha provveduto, ai sensi dell’articolo 1, comma 178, lettera b), della legge 30 dicembre 2020, n. 178, a comunicare alle Commissioni Parlamentari il documento concernente l'individuazione delle aree tematiche e degli obiettivi strategici del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione per il periodo di programmazione 2021 - 2027.

Il ciclo di programmazione 2021-2027 prevede l’impiego di risorse pari a 74 miliardi per i programmi cofinanziati con risorse europee, di cui 42,1 di fondi europei e 31,9 di risorse nazionali.

Allo stato attuale il Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 risulta avere risorse da programmare pari a 48,3 miliardi di euro a livello nazionale

Si evidenzia che l’Italia si posiziona al primo posto tra i paesi europei per ammontare di risorse assegnate dal Dispositivo di Ripresa e Resilienza (PNRR) e al secondo posto per le risorse assegnate dalla Politica di coesione europea. Peraltro, ad oggi l’integrazione tra politica di coesione e PNRR è una necessità avvertita a livello europeo, declinata, a livello regolamentare, tra l’altro con:

  • l’introduzione del Regolamento (UE) 2023/435, entrato in vigore il 1° marzo 2023, che ha istituito l’iniziativa REpowerEU, consentendo agli Stati membri di allineare il nuovo capitolo dedicato del PNRR con i programmi della politica di coesione 2021-2027, destinando per le finalità del Piano risorse pari a 2,7 miliardi di euro derivanti dal trasferimento delle risorse ETS (sistema di scambio di quote di emissione dell'UE) e fino ad un massimo del 7,5 per cento delle risorse assegnate all’Italia a titolo del FESR e del FSE Plus;
  • l’art 26 del Regolamento Generale, che consente alle Amministrazioni titolari di programmi di destinare al PNRR il 5 per cento della dotazione nazionale iniziale degli stessi Fondi, tramite la modifica dell’Accordo di Partenariato o dei programmi.

L’esigenza di flessibilità nell’uso delle risorse europee alla luce del mutato contesto socio - economico, derivante dall’impatto della pandemia da COVID-19 e della guerra in Ucraina, necessaria per potenziare la resilienza economica europea, è emersa in sede di Consiglio europeo che si è pronunciato il 9 febbraio e il 23 marzo 2023 in merito all’importanza di rafforzare la competitività e la produttività a lungo termine dell’Unione, invitando la Commissione e il Consiglio a “garantire la piena mobilitazione dei finanziamenti disponibili e degli strumenti finanziari esistenti, così da fornire sostegno tempestivo e mirato nei settori strategici, senza minare gli obiettivi della politica di coesione”.

Alla luce delle evidenze indicate, il Governo ha ritenuto necessario definire, per il periodo 2021-2027, un coordinamento istituzionale nella programmazione e nell’impiego delle risorse della politica per la coesione europee e nazionali. Così facendo sarà possibile riportare le risorse nazionali della coesione alla loro funzione originaria, di sostegno alla realizzazione di progetti di rilevanza strategica, garantendo il rispetto del principio di “addizionalità” e massimizzando le sinergie e le opportunità di integrazione tra queste e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L'approccio è pertanto quello di una visione comune tra PNRR, Politiche di Coesione e Fondo di Sviluppo e Coesione, tenendo conto del capitolo aggiuntivo del REpower EU, per semplificare e razionalizzare il quadro di programmazione.

Il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR a seguito della Conferenza Stato Regioni del 18 maggio 2023, con nota di cui al prot. regionale n. 291192 del 30 maggio 2023, ha convocato il Presidente della Regione del Veneto per un incontro, tenutosi lo scorso 6 giugno, volto a dare avvio a un percorso di coordinamento con la Regione il cui obiettivo è definire un Accordo tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e le Regioni e Province autonome per l’attuazione di un "Piano per il finanziamento e l’attuazione dello sviluppo territoriale", a valere su tutte le risorse della politica di coesione europea e nazionale, da realizzare in stretta sinergia con il PNRR, e che sarà anche finalizzato alla attribuzione delle risorse del FSC per il ciclo 2021-2027.

Nell’assegnazione delle risorse si terrà conto anche dello stato di avanzamento dei programmi 2014-2020 e del livello di attuazione dei relativi progetti, dei nuovi progetti di investimento proposti e del loro livello di cantierabilità.

Il Piano pluriennale di interventi e il corrispondente fabbisogno finanziario per la sua attuazione saranno definiti a seguito di un’apposita istruttoria tecnica coordinata dal Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri con le Regioni, le Province autonome e i Ministeri competenti, con il supporto di gruppi di lavoro istituiti appositamente costituiti. La concreta definizione delle risorse complessivamente disponibili per gli interventi del Fondo Sviluppo e Coesione sarà elaborata anche sulla base della verifica del conseguimento delle OGV ex art. 56, Decreto Legge 17.05.2022, n. 50.

Con il medesimo Accordo, le Regioni si impegnano a collaborare per l’attuazione coordinata dei programmi 2021 - 2027 cofinanziati dai fondi strutturali dell’Unione europea e alla definizione delle modalità per partecipare all’iniziativa REpowerEU in vista della revisione complessiva del quadro programmatorio.

In merito alle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, che verranno assegnate alla Regione del Veneto per il ciclo 2021-2027, in applicazione di quanto previsto dall’art. 23 del D.L. 6 novembre 2021, n. 152, convertito con modificazioni dalla L. 29 dicembre 2021, n. 233, per la Regione del Veneto è prioritario utilizzare le risorse FSC ai fini del cofinanziamento regionale dei PR Veneto FESR 2021-2027 e PR Veneto FSE+ 2021-2027, fino alla misura massima consentita.

A tal fine si rileva che l’ammontare del cofinanziamento regionale dei programmi FESR e FSE plus 2021-2027 sul bilancio regionale del Veneto è pari a 371 milioni di euro. L’assegnazione ed erogazione di tali risorse è auspicabile che avvenga entro l’esercizio 2024. Con questa richiesta avanzata al Governo s’intende infatti ridurre il peso che grava sul bilancio della Regione del Veneto per il cofinanziamento dei programmi del ciclo di programmazione 2021-2027 con l’obiettivo di liberare risorse per la copertura di misure per la crescita sostenibile del Veneto attualmente non programmabili per mancanza di fondi.

Le prime proposte per progettualità potenzialmente inquadrabili in FSC 2021-2027, esito di una ricognizione tecnica, coordinata dall'Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria, che ha visto il contributo di tutte le Aree regionali, validata da parte degli assessorati competenti, evidenziano un fabbisogno complessivo di 2.253 milioni di euro a valere sulle risorse FSC 2021 – 2027.

Tali idee progettuali, riepilogate nell’Allegato A parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, riguardano interventi potenzialmente inquadrabili nelle seguenti Aree Tematiche e Settori FSC 2021-2027:

02 Digitalizzazione (2.02 Connettività Digitale)

03 Competitività e Imprese (3.01 Industria e Servizi e 3.02 Turismo e Ospitalità)

05 Ambiente e Risorse naturali (5.01 Rischi e Adattamento climatico, 5.02 Risorse idriche, 5.04 Bonifiche, e 5.05 Natura e Biodiversità)

06 Cultura (6.01 Patrimonio e Paesaggio)

07 Trasporti e Mobilità (7.01 Trasporto stradale, 7.06 Impianti a Fune)

08 Riqualificazione Urbana (edilizia e Spazi pubblici)

09 Lavoro e Occupabilità (9.01 Servizi per il lavoro)

10 Sociale e Salute (10.1 Strutture sociali)

11 Istruzione e Formazione (11.1 Strutture educative e Formative)

Si tratta di una prima ricognizione che dovrà essere sottoposte a istruttoria tecnica, in coerenza con quanto sarà disposto dal Dipartimento per le politiche di coesione, e che dovrà essere affinata a concorrenza dell’effettiva disponibilità di risorse FSC per il ciclo 2021-2027 per il Veneto, considerando le risorse FSC 2021-2027 già assegnate con il cd. FSC 2021-2027 – Stralcio, di cui alla citata Delibera CIPESS n. 79 del 22 Dicembre 2021, nonché le risorse FSC 2021-2027 che saranno utilizzate a copertura della quota di cofinanziamento regionale dei Programmi Regionali FSE+ e FESR 2021-2027.

In tale ricognizione sono al momento comprese n. 150 idee progettuali relative a interventi/iniziative, riepilogate nell’Allegato B parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che potranno contribuire a superare carenze infrastrutturali che compromettono gli obiettivi di competitività sostenibile, in particolare di talune aree del Veneto, legate al settore dei trasporti e della mobilità. In esito a tale prima ricognizione risulta inoltre necessario prevedere un importante sostegno al sistema imprenditoriale veneto, che come è noto è caratterizzato da piccole e piccolissime imprese che, anche per il loro posizionamento sui mercati internazionali, hanno subito, più di altre aree, l’impatto degli effetti dell’emergenza pandemica e dei turbamenti del mercato derivanti dalla crisi energetica e del conflitto ucraino ancora in corso. Elemento chiave della politica di coesione regionale risulta inoltre essere l’adattamento ai cambiamenti climatici e loro mitigazione attraverso interventi, per intervenire per contrastare i fenomeni di siccità e scarsità idrica, comprendenti la salvaguardia della biodiversità, anche in area urbana, affiancati a importanti investimenti per la cultura,  l’istruzione e la formazione, al fine di perseguire la più ampia finalità, che la Regione del Veneto si è posta per il ciclo di programmazione 2021-2027, di elevare la qualità della vita delle persone.

Tali proposte saranno successivamente oggetto di istruttoria nell’ambito di uno specifico tavolo tecnico appositamente costituito e coordinato dal Dipartimento per le politiche di coesione, che ha preso avvio il giorno 21 giugno 2023. Saranno inserite nell’Accordo Governo - Regioni per la definizione di un "Piano per il finanziamento e l’attuazione dello sviluppo territoriale" le proposte che avranno superato positivamente la valutazione istruttoria fino a concorrenza delle risorse che saranno effettivamente assegnate alla Regione del Veneto. L’elenco delle proposte definito in esito di questa prima fase di ricognizione, dovrà pertanto essere rivisto sulla base di valutazioni tecniche di ammissibilità nonché rispetto alle priorità che verranno assegnate agli interventi fin qui proposti.

Cogliendo l’opportunità prospettata dal Governo di una riprogrammazione delle risorse del PNRR, integrando gli obiettivi europei di transizione verso un'economia a zero emissioni propri di REPowerEU, sono stati infine proposti n. 10 interventi volti al conseguimento di obiettivi di efficientamento energetico e diffusione delle energie rinnovabili, con particolare attenzione alle soluzioni legate all’idrogeno verde, per un ammontare complessivo di 1.615 milioni di euro, riepilogati nell’Allegato C parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

Le proposte progettuali inquadrabili in REPowerEU mirano a sostenere la competitività energetica del Veneto, in particolare in termini di aumento della quota di energie sostenibili e rinnovabili nel mix energetico, prevedendo interventi coerenti con le tre principali linee di intervento previste dal piano europeo che prevede una più rapida diffusione delle energie rinnovabili (in sostituzione dei combustibili fossili), risparmio energetico e diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico, che comprendono, tra gli altri, l’efficientamento energetico dello stock edilizio pubblico-residenziale nonché di attività commerciali in ambito urbano e di attività industriali in ambito peri-urbano e l’efficientamento dei consumi nei processi produttivi delle imprese,  investimenti per la realizzazione di nuovi impianti di produzione di biometano, la diffusione della produzione di idrogeno verde, l’installazione di impianti fotovoltaici per autoconsumo e la decarbonizzazione degli impianti di riscaldamento civili per la riduzione dell’inquinamento atmosferico.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il REGOLAMENTO (UE) 2023/435 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 27 febbraio 2023 che modifica il regolamento (UE) 2021/241 per quanto riguarda l'inserimento di capitoli dedicati al piano REPowerEU nei piani per la ripresa e la resilienza e che modifica i regolamenti (UE) n. 1303/2013, (UE) 2021/1060 e (UE) 2021/1755, e la direttiva 2003/87/CE;

VISTO l’art. 44 del D.L. 34/2019 (convertito, con modificazioni, con L. 58/2019);

VISTA la Legge 30 dicembre 2020, n. 178 “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”, art. 1 commi 177 e 178;

VISTE le Delibere CIPESS n. 2/2021, n. 30/2021, n. 79/2021 e n. 86/2021;

VISTA la DGR n. 623/2021;

VISTA la DGR n. 872/2021;

VISTA la DGR n. 1508/2021;

VISTE le DGR n. 571/2021 e n. 715/2021 di definizione dell’articolazione amministrativa della Giunta Regionale;

VISTO l’art. 2, comma 2, della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di autorizzare l’avvio delle attività preordinate alla definizione dell’Accordo Governo - Regione del Veneto per la definizione di un "Piano per il finanziamento e l’attuazione dello sviluppo territoriale" che verrà sottoscritto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, compresa la trasmissione degli Allegati A e C;
  3. di dare atto che la versione definitiva del sopracitato Accordo verrà sottoposto all’approvazione della Giunta regionale ai fini della sottoscrizione;
  4. di destinare nell’ambito del citato accordo le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, che verranno assegnate alla Regione del Veneto per il ciclo 2021-2027, alla copertura del cofinanziamento regionale dei PR Veneto FESR 2021-2027 e PR Veneto FSE+ 2021-2027, nella misura massima consentita dalla normativa vigente;
  5. di approvare il riepilogo delle idee progettuali per Aree Tematiche e Settori FSC 2021-2027 di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che potranno essere oggetto di assegnazione delle risorse FSC 2021-2027;
  6. di approvare l’elenco delle idee progettuali di cui all’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che potranno essere oggetto di assegnazione delle risorse FSC 2021-2027;
  7. di approvare l’elenco dei progetti di cui all’Allegato C, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che potranno essere oggetto di assegnazione delle risorse REPowerEU;
  8. di incaricare il Direttore dell’Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria dell'esecuzione del presente provvedimento, compresa la partecipazione al tavolo tecnico per la definizione dell’Accordo della Regione del Veneto, con il supporto della Direzione Programmazione Unitaria, Autorità di Gestione FESR e Autorità Responsabile del PSC, e della Direzione Autorità di Gestione FSE;
  9. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spese a carico del bilancio regionale;
  10. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_753_23_AllegatoA_507256.pdf
Dgr_753_23_AllegatoB_507256.pdf
Dgr_753_23_AllegatoC_507256.pdf

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