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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 73 del 30 maggio 2023


Materia: Enti regionali o a partecipazione regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 526 del 09 maggio 2023

Assemblea ordinaria di Veneto Acque S.p.A. del 19.05.2023, in seconda convocazione.

Note per la trasparenza

Partecipazione all’assemblea ordinaria di Veneto Acque S.p.A. del 19.05.2023 alle ore 10.00, in seconda convocazione, avente all’ordine del giorno: l’approvazione del bilancio al 31.12.2022, la presentazione della relazione annuale dell’organismo di vigilanza ex d.lgs. 231/01; la rendicontazione sugli obiettivi 2022-2024; l’approvazione del Budget 2023, il rinnovo degli organi societari.

L'Assessore Francesco Calzavara riferisce quanto segue.

Veneto Acque S.p.A. è una società “in house” della Regione del Veneto, la quale detiene il 100 % del capitale sociale.

Con nota di Veneto Acque S.p.A. del 13.04.2023 prot. n. 1534 è stata comunicata la convocazione dell'Assemblea ordinaria della società presso la propria sede in Venezia-Mestre, via Torino, 180, per il giorno 28.04.2023 alle ore 9.30, in prima convocazione, ed occorrendo, in seconda convocazione, per il giorno 19.05.2023 stesso luogo, ore 10.00, per discutere e deliberare sul seguente:

ORDINE DEL GIORNO

  1. Bilancio al 31.12.2022, deliberazione ex art. 2364, n. 1, c.c.;
  2. Presentazione relazione annuale organismo di vigilanza ex d.lgs. n. 231/01;
  3. Rendicontazione sugli obiettivi 2022 - 2024;
  4. Approvazione Budget 2023;
  5. Nomina dell’organo amministrativo, del collegio sindacale e del revisore legale per fine mandato e determinazione dei relativi compensi (art. 14-17-20 dello Statuto).

Considerato che il primo punto all’ordine del giorno è l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2022, si rappresenta che, secondo quanto previsto dalla lett. H-I della DGR 2951/2010, come modificata dalla DGR 258/2013, dalla DGR 2101/2014 ed infine dalla DGR 751/2021, l’organo amministrativo della società è tenuto ad illustrare in modo dettagliato, all’interno della relazione al bilancio consuntivo, l’applicazione ed il rispetto di una serie di direttive fornite dalla Giunta regionale.

Al fine di agevolare tale adempimento, la Direzione Partecipazioni Societarie ed Enti regionali, con nota del 10.03.2023 prot. n. 135421, ha trasmesso alla Società apposita tabella da compilare.  

La lettera citata prevede che, nel provvedimento di Giunta regolante la partecipazione del rappresentante regionale all’assemblea societaria di approvazione del bilancio, venga riportata la situazione della società rispetto alle direttive impartite e vengano formulate le opportune osservazioni.

Al fine del controllo sul rispetto delle direttive regionali si deve far riferimento a quanto riportato nella tabella compilata inserita nella documentazione di bilancio (Allegato A), trasmessa con la citata nota di convocazione dell’assemblea, dalla quale si possono ricavare le informazioni di seguito rappresentate:

  • in materia di acquisizione di lavori, forniture e servizi, la Società ha applicato le disposizioni del codice degli appalti D. Lgs. 50/2016. Con determinazione dell’Amministratore Unico del 16.09.2021 è stata aggiornata la procedura per la gestione dell’acquisizione di servizi, forniture e lavori sotto la soglia comunitaria;
  • il costo per studi ed incarichi di consulenza dichiarato in riferimento all’esercizio 2022 è di euro 120.080 (erano euro 119.573 nel 2021) mentre il relativo costo sostenuto nel 2009 era risultato pari ad euro 179.453. La Società ha comunicato come le spese indicate non comprendano gli incarichi:
    • i cui oneri sono capitalizzati e/o coperti da corrispettivi o contributi,
    • per patrocini in giudizio.

Veneto Acque S.p.A. motiva il mancato rispetto, nell’esercizio 2022, del limite del 50 % rispetto agli analoghi costi sostenuti nell’anno 2009 (pari ad euro 89.726), a causa dell’aumento delle attività svolte, le quali hanno reso necessario il ricorso, con maggiore intensità, ad alcuni servizi generali esternalizzati (principalmente per apporti in materia contabile, legale e tributaria). Altresì, la stessa dichiara di aver sostenuto costi straordinari per lo svolgimento delle selezioni di personale nell’ambito del piano triennale dei fabbisogni di personale approvato con DGR n. 1261/2021. Nell’analisi dei dati trasmessi è importante considerare quanto contenuto nella delibera della Corte dei Conti del 15.02.2005, n. 6/CONTR/05. In essa la Corte ha individuato una serie di linee di indirizzo e di criteri interpretativi in materia di incarichi di studio o ricerca ovvero di consulenza, stabilendo che si debba fare riferimento al “contenuto dell’atto piuttosto che alla qualificazione formale adoperata nel medesimo”. In particolar modo non rientrano fra i suddetti incarichi:

•   le prestazioni professionali consistenti nella resa di servizi o adempimenti obbligatori per legge, qualora non vi siano uffici o strutture a ciò deputati;

•    la rappresentanza in giudizio ed il patrocinio dell’amministrazione;

•    gli appalti e le esternalizzazioni di servizi, necessari per raggiungere gli scopi dell’amministrazione;

  • il costo per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza, è stato di euro 4.835 mentre il costo sostenuto nel 2009 era pari ad euro 313. La società ha motivato il mancato contenimento dei suddetti costi entro il limite del 50 % dell’importo sostenuto nel 2009 a causa delle spese sostenute per la realizzazione della seconda e ultima fase di una campagna, su rivista a diffusione regionale, volta a consentire una maggiore trasparenza e conoscenza delle attività di Veneto Acque S.p.A. da parte dei soggetti interessati (anche da procedure di esproprio);
  • le spese sostenute nell’esercizio 2022 per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture, nonché per l’acquisto di buoni taxi, sono pari a euro 4.334 (nel 2011 pari ad euro 18.969);
  • il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001, è stato aggiornato a seguito delle novità introdotte in materia dalla L. 3/2019, dalla L. 157/2019, che ha convertito con emendamenti il D.L. 26.10.2019 n. 124 e dal D. Lgs. 184/2001;
  • anche nel 2022 la Società ha monitorato l’applicazione dell’art. 1, commi da 471 a 475, L.147/2013, non riscontrando casi di superamento dei limiti indicati dai commi citati.

In quanto società in house regionale, nella tabella succitata viene indicato che a fronte di un fatturato nel 2022 pari ad euro 25.197.652, la parte derivante dall’attività svolta in favore del socio è stata pari ad euro 24.652.413 (97, 84%).

Si propone, pertanto, di prendere atto di quanto comunicato dalla Società nei documenti di bilancio, Allegato A, in merito al rispetto delle direttive regionali di cui alla L.R. 39/2013 e alla DGR 2101/2014 e s.m.i., a cui si rimanda per ogni ulteriore dettaglio.

Con riferimento all’obiettivo di contenimento delle spese di funzionamento previsto dall’art. 2, L.R. 39/2013 e dall’art. 19, commi 5 e 6, D. Lgs. 175/2016, assegnato dalla Giunta regionale con DGR 530/2022, esso consisteva nel mantenimento anche per l’esercizio 2022 del costo complessivo del personale nel triennio 2021-2023 al di sotto del valore medio dell’analogo costo per il triennio 2011-2013 (pari a euro 1.125.443,00) nel rispetto, comunque, di quanto previsto dall’art. 9 della L.R. 39/2013.

L’obiettivo risulta raggiunto in quanto il costo del personale nel 2022, secondo quanto rappresentato dalla società nell’apposita tabella compilata, è stato pari ad euro 685.154.

La Società con il succitato documento ha trasmesso altresì la propria proposta ai fini del contenimento delle spese di funzionamento per il 2023, ai sensi dell’art. 19, commi 5 e 6, D. Lgs. 175/2016 e dell’art. 2 L.R. 39/2013, riproponendo il medesimo obiettivo assegnato per l’esercizio 2022.

Considerato quanto sopra esposto si propone, in applicazione dell’art. 2, L.R. 39/2013 e dell’art. 19, comma 5, D. Lgs. 175/2016, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea:

  • di prendere atto di quanto rappresentato dalla Società in merito al raggiungimento dell’obiettivo per il 2022;
  • di riproporre alla Società, quale obiettivo specifico per l’esercizio 2023, il mantenimento, nel triennio 2021-2023, del costo complessivo del personale al di sotto del valore medio dell’analogo costo per il triennio 2011-2013 (pari ad euro 1.125.443,00) nel rispetto, comunque, di quanto previsto dall’art. 9 della L.R. 39/2013.

A tal proposito, altresì, si propone di incaricare la Direzione Partecipazioni Societarie ed Enti regionali di pubblicare, ai sensi dell’art. 19, comma 7, D. Lgs. 175/2016 e dell’art. 8, D. Lgs. 33/2013, il presente provvedimento, ad esclusione degli Allegati, nella Sezione “Amministrazione Trasparente” del sito internet regionale.

Dalla documentazione di bilancio trasmessa dalla Società, si evince che Veneto Acque S.p.A. ha chiuso l’esercizio con un utile di euro 513.727, a fronte di un risultato economico positivo conseguito nel 2021 pari ad euro 561.614.

Da un’analisi dei prospetti di bilancio si evidenzia che il “Valore della produzione” si è attestato su euro 25.197.652, facendo registrare un aumento del 58,85% rispetto all’esercizio 2021, quando aveva fatto registrare l’importo di euro 15.862.359.  Tale aumento è dovuta principalmente all’aumento della voce “variazione dei lavori in corso su ordinazione” pari ad euro 16.088.163 nel 2022 rispetto ad euro -192.458 nell’esercizio precedente. Tale voce si riferisce alle prestazioni in corso di esecuzione al 31.12.2022 sia in campo ambientale che verso soggetti gestori di tratte acquedottistiche.

I “Costi della produzione” complessivi ammontano ad euro 24.383.150 in aumento rispetto al valore registrato nell’esercizio precedente quando sono risultati pari ad euro 15.426.300. Tale variazione va attribuita in particolare all’incremento dei costi per servizi, i quali hanno raggiunto il valore di euro 23.396.910 (euro 13.865.023 nel 2021). Tale incremento deriva dai maggiori costi derivanti dalla realizzazione delle condotte acquedottistiche in area PFAS e dalle commesse ambientali in corso di esecuzione.

La differenza tra “Valore e Costo della Produzione” registra quindi un saldo positivo di euro 814.502 in aumento rispetto all’esercizio precedente quando era stato pari ad euro 436.059.

La gestione finanziaria ha un risultato negativo di euro – 84.408 mentre l’anno precedente era stato pari ad euro 169.224.

Fra i “Proventi finanziari” (euro 1.916.640) sono ricompresi in particolare gli interessi attivi riconosciuti dai cessionari dei rami d’azienda S.A.Ve.C. sul pagamento differito di una parte del prezzo di cessione (euro 1.840.114). Essi neutralizzano i corrispondenti oneri finanziari che Veneto Acque S.p.A. è chiamata a corrispondere alla Banca Europea degli Investimenti B.E.I.

Fra gli “Interessi ed altri oneri finanziari” (euro 2.001.048) troviamo gli interessi passivi sul finanziamento BEI relativi alle prime sei tranche erogate ed al preammortamento della settima ed ultima tranche di euro 18 milioni.

Il risultato prima delle imposte è pari ad euro 712.971, le imposte gravano per l’importo di euro 199.244, contribuendo a determinare il risultato d’esercizio in euro 513.727.

Per quanto concerne l’andamento patrimoniale-finanziario, si evidenzia che il saldo delle “Immobilizzazioni” alla data di chiusura dell’esercizio 2022 è pari ad euro 88.822.853 in aumento rispetto all’esercizio precedente quanto si era chiuso con un importo di euro 78.418.546.

Tale aumento è dovuto in particolare all’incremento delle “Immobilizzazioni materiali”, passate da euro 23.080.445 ad euro 30.143.654.

L’“Attivo circolante” registra un importo complessivo pari ad euro 55.795.425 in forte aumento rispetto all’esercizio 2021 quando era risultato pari ad euro 41.529.430. Tale aumento è in particolare dovuto alla voce “Rimanenze”, che si riferisce a prestazioni in campo ambientale in corso di esecuzione al 31 dicembre 2022, passate da euro 2.609.750 ad euro 18.697.913.

Le “Disponibilità liquide” sono rimaste pressoché invariate passando da euro 32.502.640 ad euro 31.859.966.

 Il valore del “Patrimonio netto” è aumentato passando da euro 8.577.549 ad euro 9.091.275.

I “Debiti” pari a complessivi euro 112.595.920 registrano un incremento di euro 16.959.531, principalmente a causa dell’aumento dei “Debiti Vs. controllanti” costituiti da anticipi corrisposti dal socio unico per l’esecuzione di opere, in particolare in campo ambientale.

In merito all’attività svolta nel corso del 2022, si fa presente che Regione del Veneto ha dato corso al provvedimento di sdemanializzazione dei diritti reali afferenti alle porzioni funzionalmente autonome del SAVEC, rendendo possibile la successiva cessione di tali diritti ai gestori del servizio idrico integrato, perfezionatasi nel mese di gennaio 2023.

È proseguita l’estensione delle ulteriori infrastrutture acquedottistiche del Mo.S.A.V. oggetto di concessione con la Regione del Veneto, lungo la direttrice prioritaria Lonigo-Piazzola sul Brenta, funzionale a contribuire al superamento dell’emergenza derivante dalla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche, il cui effetto in conto economico rimane neutro in esito alla capitalizzazione dei relativi costi.

 Numerosi gli interventi realizzati in campo ambientale e relativi alla difesa del suolo.

Non sono intervenuti fatti di rilievo dopo la chiusura dell’esercizio che abbiano inciso in maniera rilevante sull'andamento patrimoniale, finanziario ed economico dell’impresa.

Le incertezze di contesto derivanti dalle tensioni geopolitiche nell’Europa orientale e dall’incremento del tasso di inflazione (generato dall’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia), sono monitorate con attenzione dall’Organo Amministrativo al fine di adottare con tempestività eventuali misure necessarie a salvaguardare la condizione di equilibrio economico e finanziario della Società.

Con nota prot. n. 1706 del 2.05.2023 la Società ha trasmesso la relazione del Revisore legale e del Collegio Sindacale.

La relazione del Revisore legale al bilancio al 31.12.2022 esprime un giudizio di conformità del Bilancio ai principi contabili e alle norme applicate, nonché dichiara che lo stesso fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa della Società.

Il Collegio Sindacale nella propria relazione, propone all’assemblea di approvare la proposta di bilancio d’esercizio al 31.12.2022, come redatta dall’Amministratore Unico della Società, concordando con la proposta di destinazione del risultato d’esercizio ivi formulata. Il Collegio pone l’attenzione sul “rischio prezzo”, il quale potrebbe portare alla necessità di rivedere i quadri economici delle commesse.

In attuazione dell'art. 11 comma 6, lett. j) del D. Lgs. 118/2011, si segnala che è stata conclusa l'attività di verifica dei crediti e debiti reciproci al 31/12/2022 ed in data 18/04/2023 è stata rilasciata la relazione di asseverazione da parte del Revisore legale di Veneto Acque S.p.a. (prot. reg. 211370 del 19/04/2023); la procedura si è conclusa con la relazione di asseverazione del Collegio dei Revisori dei Conti della Regione del Veneto, di cui alla nota informativa Allegato A) al verbale n. 138 del 24/04/2023.

Tutto ciò rappresentato, in relazione al primo punto all’ordine del giorno dell’Assemblea ordinaria, si propone, di approvare, nel suo complesso, per quanto a conoscenza del socio Regione del Veneto, il bilancio di esercizio al 31.12.2022, Allegato A e la proposta formulata dall’Amministrazione Unico della Società di destinare l’utile di euro 513.726,78 a riserva straordinaria.

Sempre con riferimento al primo punto all’ordine del giorno, si rappresenta quanto segue.

L’art. 6, comma 2, D. Lgs. 175/2016, prevede che le società a controllo pubblico predispongano specifici programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale informando l’assemblea dei Soci in occasione della relazione sul Governo societario pubblicata contestualmente al bilancio. Nella stessa relazione devono essere illustrati gli strumenti di governo societario integrativi previsti all’art. 6, comma 3, medesima legge, che le società a controllo pubblico hanno adottato, ovvero vengono fornite le ragioni per le quali le società stesse hanno valutato di non adottarli. Detti strumenti integrativi fanno riferimento a:

  • regolamenti interni per garantire la tutela della concorrenza, della proprietà industriale ed intellettuale;
  • un ufficio di controllo interno a supporto dell’organo di controllo statutariamente previsto;
  • codici di condotta;
  • programmi di responsabilità sociale d'impresa.

In proposito, nella documentazione di bilancio, Allegato A, in cui sono inserite la “Relazione sul governo societario” e il “Programma di valutazione del rischio di crisi aziendale”, la Società rappresenta di aver ritenuto opportuno di non appesantire il funzionamento societario attraverso l’individuazione di organi e regolamentazioni ridondanti e/o poco efficaci rispetto alla natura delle attività svolte e alle dimensioni della Società, in quanto essa:

  • opera sulla base di concessioni o affidamenti ricevuti dal Socio unico Regione del Veneto, nel rispetto della disciplina dell’in house providing, e non fornisce beni o servizi sul mercato. L’acquisizione di beni, servizi e forniture avviene in conformità a quanto previsto dalla disciplina in materia di contratti pubblici di cui al D. Lgs. 50/2016 ed al regolamento interno per gli affidamenti di contratti pubblici di valore inferiore alla soglia comunitaria. In ragione di ciò non appare necessario dotarsi di regolamenti interni per la tutela della concorrenza;
  • è dotata di un Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001 e di un Collegio Sindacale composto da n. 3 membri. Dal 2017, la revisione legale, precedentemente tra le competenze del Collegio Sindacale, è stata affidata ad un revisore. Inoltre, l'organizzazione societaria è stata ridefinita con deliberazione del C.d.A. del 31.01.2017 e con l’attribuzione di procure speciali al Responsabile legale e amministrativo e al Responsabile tecnico. Nel 2022 la Società ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001:2015. In ragione di tali evidenze e del fatto che l’organico sociale si pone al di sotto delle quindici unità la Società non ritiene indispensabile la strutturazione di un ufficio di controllo interno;
  • è dotata di un Codice Etico e di Comportamento (aggiornato con delibera del 30.03.2021) la cui applicazione è richiesta: ai dipendenti, agli organi amministrativi, nonché a tutti i fornitori (mediante apposita clausola negoziale, assistita dalla possibilità di recesso in caso di violazione);
  • ritiene opportuno esaminare l'eventuale adozione di programmi di responsabilità sociale d’impresa, in conformità alle raccomandazioni della Commissione dell’Unione europea, una volta completata la fase di adeguamento della struttura organizzativa alle nuove esigenze operative derivanti dall’aumento delle attività affidate.

Con riferimento al “Programma di valutazione del rischio di crisi aziendale” la Società prevede un risultato economico positivo e la generazione di flussi di cassa adeguati al finanziamento della gestione corrente e alla copertura del perseguimento del piano degli investimenti programmato.

La Società, infine, ha provveduto all’elaborazione, a favore del Socio e degli altri portatori di interessi nell’impresa, degli indicatori individuati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti nel documento 20.10.2019 per la verifica dell'eventuale sussistenza di uno stato di crisi, ai sensi dell’art. 13, commi 1 e 2, D. Lgs. 14/2019 applicabili a tutte le imprese, essi sono, in particolare:

  1. consistenza del Patrimonio Netto (PN);
  2. Debt Service Coverage Ratio (DSCR) a sei mesi.

In sintesi al 31.12.2022, la Società presenta un PN positivo e pari a euro 9.091.275 e un indice DSCR a sei mesi ampiamente superiore a uno (9,72).

Si propone di prendere atto di quanto rappresentato dalla Società con riferimento ai programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale (art. 6, comma 2, D. Lgs. 175/2016), alle informazioni fornite sugli strumenti di governo societario integrativi (art. 6, commi 3 e 5, D. Lgs. 175/2016) e agli indicatori sulla sussistenza di eventuale stato di crisi (art. 13, commi 1 e 2, D. Lgs. 14/2019) contenuti nell’Allegato A.

Con riferimento al secondo punto all’ordine del giorno si rappresenta quanto segue.

La Società ha adottato il “Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (MOG)” previsto dal D. Lgs. 231/2001.

L’Organismo di Vigilanza ha pertanto redatto l’apposita relazione per l’anno 2022 (Allegato B) dove formula nel complesso un giudizio positivo nel sistema di gestione ex D.lgs. 231/2001. 

Tra le altre cose la relazione segnala come la Società abbia avviato un’attività di verifica per tutti i collaudi attribuiti in seguito ad una citazione della Procura presso la Corte dei Conti del Veneto riferita ad un collaudatore per presunta violazione dell’art. 61, comma 9, del D.L. 112/2008, che prevede il riversamento di una parte del compenso all’Ente di appartenenza.

Come già riportato, nel 2022 la Società ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001:2015 anche grazie ad un aggiornamento delle procedure aziendali formalizzate con delibera dell’Amministratore Unico del 14.10.2022 e le conseguenti istruzioni operative degli uffici competenti.

All’aggiornamento sopra citato l’Organismo di Vigilanza ritiene opportuno si accompagni anche una rivisitazione dell’analisi dei rischi, che potrebbe anche far emergere la necessità di rivedere la Parte Generale e quella Speciale del MOG.

Per quanto rappresentato, appare opportuno incaricare il rappresentante regionale in assemblea di prendere atto di quanto contenuto nella relazione dell’Organismo di Vigilanza (Allegato B) e di quanto sarà portato a conoscenza dei soci nel corso dell’assemblea e di dare indicazione alla Società di procedere ad un aggiornamento dell’analisi dei rischi.

Relativamente al terzo punto all’ordine del giorno, la Società ha relazionato in merito agli obiettivi di medio lungo termine (2022-2024), assegnati con DACR n. 143 del 30/11/2021. 

L’art 58, L.R. 39/2001 dispone, tra l’altro, che la Giunta regionale debba presentare al Consiglio regionale il bilancio di esercizio delle società con partecipazione maggioritaria della Regione ed una relazione dimostrativa del raggiungimento degli obiettivi di cui ai programmi aziendali. 

Inoltre, come accennato, in linea con quanto disposto dall’art. 36, comma 3, D. Lgs. 118/2011 e in attuazione del principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio di cui all’Allegato 4/1 del suddetto decreto, nella nota di aggiornamento al DEFR, approvata dal Consiglio regionale con DACR n. 143 del 30/11/2021, sono stati definiti e assegnati alle Società controllate gli obiettivi per il triennio 2022 -2024. 

Per quanto concerne la rendicontazione degli obiettivi e delle attività svolte dalla Società, questa è effettuata in sede di assemblea societaria nell’esercizio successivo, contestualmente all’approvazione del bilancio d’esercizio, a seguito di espresso provvedimento giuntale; quest’ultimo provvedimento, congiuntamente al verbale assembleare, sarà trasmesso al Consiglio regionale ai sensi dell’art. 58, L.R. 39/2001. 

In proposito si ricorda come l’art. 3, comma 3, L.R. 39/2013 preveda che “La Giunta regionale effettua almeno annualmente una valutazione circa il raggiungimento delle finalità e la stima dei costi e degli effetti prodotti dall’affidamento di funzioni, servizi e compiti a società controllata e ne informa la competente commissione consiliare.” 

In attuazione del dettato normativo testé citato, le schede predisposte per l’espressione del parere sugli obiettivi societari prevedono che le strutture regionali competenti formulino proprie valutazioni in riferimento alle attività affidate, alla loro economicità e convenienza, al raggiungimento delle finalità prefissate e alla valutazione degli effetti prodotti, secondo la ratio dell’art. 3, comma 3, L.R. 39/2013. 

Complessivamente gli obiettivi programmati per l’esercizio 2022 sono stati perseguiti dalla Società. 

Per quanto finora esposto, con riferimento al terzo punto all’ordine del giorno, si propone di prendere atto della documentazione relativa alla rendicontazione degli obiettivi di medio lungo termine (2022 - 2024) e dei relativi pareri formulati dalle strutture regionali competenti, Allegato C, cui si rinvia per una disamina più approfondita. 

In merito al quarto punto all’ordine del giorno, si rappresenta che, ai sensi dell’art 13 dello statuto, l’Assemblea ordinaria approva il budget annuale, predisposto dall’organo amministrativo della Società.

In data 30.03.2023 l’Amministratore Unico di Veneto Acque S.p.A. ha approvato l’ultimo aggiornamento al budget 2023 (Allegato D).

Per il 2023 viene previsto un ulteriore e significativo sviluppo delle principali commesse relative agli interventi di risanamento ambientale e bonifica di siti contaminati per conto della Regione del Veneto e un altrettanto importante avanzamento delle attività di costruzione delle reti acquedottistiche sovra ambito di interesse regionale del Mo.S.A.V., con un valore della produzione che dovrebbe superare, al netto dei contributi, i 27 milioni di euro, con un incremento di oltre il 17% rispetto all’anno precedente.

Il documento presentato tra le questioni in evidenza pone quella della discarica “Moranzani”, per la quale, a fronte di incertezze sull’avvio della gestione viene posto uno stanziamento di un fondo di importo pari al valore delle attività previste dalla Società nel corso del 2023. Ciò al fine di offrire adeguata copertura, secondo prudenza, al rischio di un mancato riconoscimento delle attività svolte.

Un'altra questione è quella relativa alla natura e misura degli interventi normativi volti a fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione. Vi è infatti il rischio che l’impossibilità di accedere ai limitati plafond ministeriali previsti per la compensazione dei prezzi, possa influire sulle tempistiche di realizzazione delle opere assegnate.

Una terza questione è quella della mancata dismissione della società “SIFA S.c.p.a.” che rimarrà pertanto anche nel 2023 tra le “Immobilizzazioni finanziarie”.

La società prevede di realizzare un “Valore della produzione” di euro 28.958.933 con un incremento rispetto al valore rilevato al 31.12.2022 (euro 25.197.652) di euro 3.761.281, grazie alla crescita in particolare dei “Ricavi delle vendite e prestazioni”, per le quali è previsto un incremento di euro 10.923.412 rispetto all’esercizio 2022. Tale aumento è attribuibile in larga parte alla rendicontazione finale – che si prevede approvata entro il 31 dicembre 2023 – relativa alla commessa ambientale riferibile all’attività di rimozione dei rifiuti presso il sito nel Comune di Pernumia (euro 10.842.027).

I “Costi della produzione” previsti ammontano ad euro 28.776.381, con un incremento di euro 4.393.231 rispetto ai valori rilevati al 31.12.2022 (dove sono risultati pari ad euro 24.383.150).

La “Differenza tra valore e costi della produzione” si prevede sia pari ad euro 182.552 (in diminuzione rispetto all’esercizio 2022, in cui si è assestata ad un valore di euro 814.502).

Il risultato previsto prima delle imposte è pari ad euro 202.806.

L’utile d’esercizio previsto è pari ad euro 29.561.

Alla luce di quanto sopra esposto, appare opportuno proporre di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di approvare, nel suo complesso, per quanto a conoscenza del Socio, il budget per l’esercizio 2023, Allegato D, il quale prevede di chiudersi con un utile di euro 29.561, invitando la Società a procedere all’aggiornamento del budget 2023 approvato, sia in sede di trasmissione dei dati di reporting gestionale che al verificarsi di eventi significativi che alterino l’attendibilità delle previsioni ivi contenute.

Per quanto concerne il quinto punto all’ordine del giorno, si fa presente che con l’approvazione del bilancio al 31.12.2022 vengono a scadere gli attuali organi societari e che l’assemblea deve procedere alla loro nomina.

In merito si ricorda che l’art. 11, comma 15, D.Lgs. 175/2016 prevede che agli organi di amministrazione e di controllo delle società in house, si applichi il D.L. 293/1994, convertito con modifiche dalla L. 444/1994: tale normativa prevede che gli organi non ricostituiti possano rimanere in carica non più di 45 giorni dalla scadenza, ove disporranno comunque solo dei poteri di ordinaria amministrazione, e che oltre tale termine decadano.

Ai sensi dell'art. 14 dello statuto societario l'organo amministrativo può essere costituito da un consiglio di amministrazione composto da tre membri o da un amministratore unico.

L’art. 11, comma 2, D.lgs. 175/2016 prevede che l’organo amministrativo delle società a controllo pubblico

sia costituito, di norma, da un amministratore unico.

Per quanto concerne il rinnovo del Collegio Sindacale l'art. 20 dello statuto societario prevede che sia composto da tre membri effettivi, tra cui il Presidente, e due supplenti, nominati dall'assemblea secondo le disposizioni di legge.

Al fine di poter procedere al rinnovo degli organi sono stati pubblicati gli avvisi n. 9 e n. 10 del 26.01.2023 sul BUR n. 14 del 30.01.2023 per la designazione da parte del Consiglio regionale, rispettivamente, dell’Amministratore Unico e del Collegio Sindacale, secondo quanto previsto dall’art. 2 della L.R. 27/1997.

In merito alla retribuzione dell’organo amministrativo si fa presente che attualmente spetta all’Amministratore Unico un compenso annuo lordo onnicomprensivo di euro 20.000,00 e il diritto al rimborso delle spese sostenute e documentate per l'esercizio del mandato e per l'espletamento delle funzioni assegnate nella misura prevista dall’art. 7, comma 1bis, L.R. 39/2013.

Per quanto concerne il Collegio Sindacale attualmente spetta al Presidente un compenso annuo lordo onnicomprensivo di euro 8.000,00 e a ciascun altro componente effettivo un compenso annuo lordo onnicomprensivo di euro 6.000,00, oltre al diritto al rimborso delle spese sostenute e documentate per l'esercizio del mandato e per l'espletamento delle funzioni assegnate nella misura prevista dall’art. 7, comma 1bis, L.R. 39/2013.

Per quanto concerne la nomina del revisore legale, si fa presente che l'art. 13, D.Lgs. 39/2010 prevede che l'Assemblea, su proposta motivata dell'organo di controllo, conferisca l'incarico di revisione legale e determini il corrispettivo spettante al revisore legale o alla società di revisione legale per l'intera durata dell'incarico e gli eventuali criteri per l'adeguamento di tale corrispettivo durante l'incarico.

In proposito si fa presente che la Società con nota prot. n. 1742 del 3.05.2023 ha trasmesso la proposta del Collegio Sindacale, formulata in data 2.05.2023.

Nella sua proposta il Collegio Sindacale constatata la quasi equivalenza meramente economica delle offerte prese in considerazione, individua quella presentata dalla Dott.ssa Sabrina Rigo (per ogni esercizio euro 13.300 oltre al 4% di c.n.p.d.c. corrispondenti a 190 ore di lavoro) quale migliore in virtù della notevole esperienza maturata dalla medesima nel campo delle società a prevalente capitale pubblico.

Si propone, pertanto, di incaricare il rappresentante regionale, nel caso in cui il Consiglio regionale comunichi le nomine di spettanza regionale in tempo utile per la partecipazione all’assemblea, di:

  • comunicare tali nominativi, per la presa d’atto da parte dell’Assemblea, al fine del rinnovo dell’Amministratore Unico e del Collegio Sindacale per il triennio 2023 – 2025;
  • determinare il compenso annuo lordo onnicomprensivo spettante all’Amministratore Unico, tenuto conto del limite previsto dall’art. 7, comma 1, L.R. 39/2013 e di quello stabilito dal comma 4 dell’art. 4 del D.L. 95/2012, richiamato dall’art. 11 del D.Lgs 175/2016, riconoscendo, inoltre, il diritto al rimborso delle spese sostenute e documentate per l’esercizio del mandato e per l’espletamento delle funzioni assegnate entro i limiti previsti dall’art. 7, comma 1 bis, L.R. 39/2013;
  • determinare ìl compenso annuo lordo onnicomprensivo spettante ai componenti del Collegio sindacale, tenuto conto del limite previsto dall’art. 7, comma 1, L.R. 39/2013, riconoscendo, inoltre, il diritto al rimborso delle spese sostenute e documentate per l’esercizio del mandato e per l’espletamento delle funzioni assegnate entro i limiti previsti dall’art. 7, comma 1 bis, L.R. 39/2013;
  • votare in assemblea per il conferimento dell'incarico di revisione legale per il triennio 2023-2025 al soggetto individuato con la proposta motivata formulata dal Collegio Sindacale, riconoscendogli quale compenso l'importo ivi previsto.

Laddove il Consiglio regionale non comunicasse le nomine di spettanza regionale in tempo utile, si propone di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di votare per il conferimento dell'incarico di revisione legale per il triennio 2023-2025 al soggetto individuato con la proposta motivata formulata dal Collegio Sindacale, riconoscendogli quale compenso l'importo ivi previsto, e di chiedere il rinvio di tutti gli altri argomenti iscritti al quinto punto dell’ordine del giorno ad una successiva assemblea, da tenersi ad avvenuta comunicazione delle nomine di spettanza regionale, confermando gli organi attualmente in carica in regime di prorogatio.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il D. Lgs. 14.03.2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”; VISTO il D. Lgs. 19.08.2016, n. 175 “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica” e s.m.i.;

VISTA la L.R. 22.07.1997, n. 27 “Procedure per la nomina e designazione a pubblici incarichi di competenza regionale e disciplina della durata degli organi;

VISTO l’art. 2, comma 2, L.R. 31.12.2012, n. 54 “Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17.04.2012, n. 1 "Statuto del Veneto"”;

VISTA la L.R. 24.12.2013, n. 39 “Norme in materia di società regionali”;

VISTO l’art. 15, della L.R. 20.04.2021, n. 5 “Legge regionale di semplificazione e di adeguamento ordinamentale 2021 in materia di ordinamento ad attribuzione delle strutture della Giunta regionale affari istituzionali, contabilità regionale e società regionali”;

VISTA la DGR 9.05.2022 n. 530 “Assemblea ordinaria di Veneto Acque S.p.A. del 12.05.2022”;

VISTO lo statuto di Veneto Acque S.p.A.;

VISTO il progetto di bilancio chiuso al 31.12.2022, la nota integrativa, la scheda di controllo del rispetto delle direttive della Giunta regionale e la proposta di contenimento delle spese di funzionamento, la relazione del Collegio Sindacale e la relazione del Revisore Legale, la relazione sul governo societario, comprensiva del programma di valutazione del rischio di crisi aziendale (Allegato A);

VISTA la relazione annuale 2022 dell’Organismo di Vigilanza (Allegato B);

VISTA la relazione sul raggiungimento degli obiettivi di medio lungo termine 2022/2024 ed i relativi pareri delle competenti strutture regionali, (Allegato C);

VISTA la proposta di budget formulata dalla società per l’esercizio 2023 (Allegato D);

VISTA la proposta motivata del Collegio Sindacale per il conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti formulata il 2.05.2023 e trasmessa dalla società con nota prot. n. 1742 del 3.05.2023, agli atti dei competenti uffici regionali;

delibera

  1. di approvare le premesse, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di dare atto che, ai sensi dell’art. 61, comma 3, dello Statuto del Veneto, il Presidente della Giunta regionale o suo delegato, parteciperà all’assemblea ordinaria di Veneto Acque S.p.A. da tenersi presso la propria sede, in Venezia-Mestre, via Torino, 180, in seconda convocazione, il giorno 19.05.2023, alle ore 10.00;
  3. con riferimento al primo punto all’ordine del giorno, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea:
    1. di prendere atto di quanto comunicato dalla Società in merito al rispetto delle direttive regionali;
    2. in applicazione dell’art. 2, L.R. 39/2013 e dell’art. 19, comma 5, D. Lgs. 175/2016, di:
      1. prendere atto di quanto rappresentato dalla Società in merito al rispetto dell’obiettivo di contenimento delle spese di funzionamento per l’esercizio 2022 assegnato con DGR 530/2022;
      2. riproporre alla Società per l’esercizio 2023, quale obiettivo specifico, il mantenimento nel triennio 2021-2023 del costo complessivo del personale al di sotto del valore medio dell’analogo costo per il triennio 2011-2013 (pari ad euro 1.125.443,00) nel rispetto, comunque, di quanto previsto dall’art. 9 della L.R. 39/2013;
    3. di approvare, nel suo complesso e per quanto a conoscenza del Socio, il bilancio di esercizio al 31.12.2022 (Allegato A) che presenta un utile di euro 513.726,78 e la proposta, formulata dall’Amministratore Unico della Società, di destinare l’utile d’esercizio a riserva straordinaria;
    4. di prendere atto di quanto rappresentato dalla Società con riferimento al “Programma di valutazione del rischio di crisi aziendale” (art. 6, comma 2, D. Lgs. 175/2016), alla “Relazione sul governo societario” (art. 6, commi 3 e 5, D.lg. 175/2016) ed agli indicatori sulla sussistenza di un eventuale stato di crisi (art. 13, commi 1 e 2, D. Lgs. 14/2019) (Allegato A);
  4. di incaricare la Direzione Partecipazioni Societarie ed Enti regionali di pubblicare, ai sensi dell’art. 19, comma 7, D. Lgs. 175/2016 e dell’art. 8, D. Lgs. 33/2013, il presente provvedimento, ad esclusione degli Allegati, nella Sezione “Amministrazione Trasparente” del sito internet regionale;
  5. relativamente al secondo punto all’ordine del giorno, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di prendere atto di quanto riportato nella “Relazione annuale 2022 dell’Organismo di Vigilanza” (Allegato B) e di quanto sarà portato a conoscenza dei soci nel corso dell’assemblea e di dare indicazione alla Società di procedere ad un aggiornamento dell’analisi dei rischi;
  6. per quanto concerne il terzo punto all’ordine del giorno, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di prendere atto della documentazione relativa alla rendicontazione degli obiettivi di medio lungo termine (2022 - 2024), e dei relativi pareri formulati dalle Strutture regionali competenti (Allegato C);
  7. riguardo al quarto punto all’ordine del giorno, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di approvare, nel suo complesso, per quanto a conoscenza del Socio, il budget per l’esercizio 2023 (Allegato D), il quale prevede di chiudersi con un utile di euro 29.561, invitando la Società a procedere all’aggiornamento del budget 2023 approvato, sia in sede di trasmissione dei dati di reporting gestionale che al verificarsi di eventi significativi che alterino l’attendibilità delle previsioni ivi contenute;
  8. in merito al quinto punto all’ordine del giorno, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea:
  • di votare per il conferimento dell'incarico di revisione legale per il triennio 2023-2025 al soggetto individuato con la proposta motivata formulata dal Collegio Sindacale indicata nelle premesse, riconoscendogli quale compenso l'importo ivi previsto;
  • nel caso in cui il Consiglio regionale:
    • comunichi le nomine di spettanza regionale in tempo utile per la partecipazione all’assemblea:
      • di comunicare tali nominativi, per la presa d’atto da parte dell’Assemblea, al fine del rinnovo dell’Amministratore Unico e del Collegio Sindacale per il triennio 2023 – 2025;
      • di determinare il compenso annuo lordo onnicomprensivo spettante all’Amministratore Unico nell’importo di euro 20.000,00, oltre al rimborso delle spese sostenute e documentate per l’esercizio del mandato e per l’espletamento delle funzioni assegnate entro i limiti previsti dall’art. 7, comma 1 bis, L.R. 39/2013;
      • di procedere alla determinazione del compenso annuo lordo onnicomprensivo spettante ai componenti del Collegio sindacale, riconoscendo:
        • al Presidente del Collegio sindacale un compenso annuo lordo onnicomprensivo di euro 8.000,00 oltre al diritto al rimborso delle spese sostenute e documentate per l’esercizio del mandato e per l’espletamento delle funzioni assegnate entro i limiti previsti dall’art. 7, comma 1 bis, L.R. 39/2013;
        • ai componenti effettivi del Collegio sindacale, un compenso annuo lordo onnicomprensivo di euro 6.000,00 oltre al diritto al rimborso delle spese sostenute e documentate per l’esercizio del mandato e per l’espletamento delle funzioni assegnate entro i limiti previsti dall’art. 7, comma 1 bis, L.R. 39/2013;
    • non comunichi le nomine di spettanza regionale in tempo utile, di chiederne il rinvio ad una successiva assemblea, da tenersi ad avvenuta comunicazione delle stesse, confermando gli organi attualmente in carica in regime di prorogatio;
  1. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  2. di pubblicare il presente provvedimento, ad esclusione degli Allegati,  nel Bollettino ufficiale della Regione e nel sito internet regionale.

Allegati (omissis)

(seguono allegati)

Dgr_526_23_AllegatoA_503467.pdf  (omissis)
Dgr_526_23_AllegatoB_503467.pdf  (omissis)
Dgr_526_23_AllegatoC_503467.pdf  (omissis)
Dgr_526_23_AllegatoD_503467.pdf  (omissis)

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