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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 63 del 12 maggio 2023


Materia: Ambiente e beni ambientali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 543 del 09 maggio 2023

Attuazione progetti finalizzati al miglioramento della qualità dell'aria. Bando per la concessione di contributi finalizzati alla rottamazione di stufe inquinanti a biomasse legnose e all'acquisto ed installazione di impianti termici domestici alimentati a biomasse con migliori prestazioni emissive oppure di pompe di calore elettriche. Approvazione del bando e della convenzione con Veneto Innovazione S.p.A. per la gestione operativa del bando - annualità 2023.

Note per la trasparenza

La proposta riguarda l’approvazione del bando finalizzato a incentivare la sostituzione dei generatori di calore domestici alimentati a biomasse combustibili solide e relativo acquisto e installazione di nuovi generatori di calore certificati ed innovativi alimentati a biomasse combustibili solide di potenza termica nominale inferiore o uguale ai 35 kW, oppure di pompe di calore elettriche di potenza massima inferiore o uguale ai 35 kW. Contestualmente viene approvata la convenzione con Veneto Innovazione S.p.A. per la gestione operativa del bando medesimo.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

La Regione del Veneto, nel quadro delle attività di gestione della qualità dell'aria, ha posto sempre più attenzione alla necessità di favorire la riduzione dell’inquinamento nel territorio regionale promuovendo misure strutturali per il raggiungimento dei valori limite di particolato e ossidi di azoto in atmosfera previsti dalla vigente normativa in materia.

Il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera (P.R.T.R.A.), approvato con deliberazione del Consiglio regionale del Veneto n. 57 del 11 novembre 2004, successivamente aggiornato con deliberazione consiliare n. 90 del 19 aprile 2016, finalizzato al miglioramento progressivo delle condizioni ambientali e alla salvaguardia della salute dell'uomo e dell'ambiente, ha previsto numerose misure di intervento nei vari settori maggiormente responsabili di emissioni inquinanti.

Per l’attuazione delle citate misure, la Giunta regionale, già in prima applicazione del Piano, ha finanziato specifiche iniziative finalizzate al rispetto dei valori limite stabiliti dalla normativa di riferimento, proseguendo fino ad oggi con misure inerenti la mobilità, le biomasse, l’efficientamento energetico degli edifici, il trasporto pubblico, la mobilità ciclistica, la cui realizzazione ha richiesto considerevoli investimenti finanziari.

Le azioni previste sono coerenti con le misure definite in modo coordinato dalle Regioni del bacino padano (Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto), attraverso la sottoscrizione di numerosi Accordi con le Amministrazioni statali (sottoscritti negli anni 2005, 2007, 2013, 2017) finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria.

In particolare con il “Nuovo accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento per il miglioramento della qualità dell’aria” (di seguito Accordo), approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 836 del 6 giugno 2017, al fine di avviare una nuova e più determinata strategia che si integri con quanto già messo in campo dalle Regioni, sono state  definite, in un quadro condiviso, importanti misure addizionali di risanamento da inserire nei piani di qualità dell'aria da applicare in modo coordinato e congiunto nel territorio del bacino padano.

Nonostante i positivi effetti prodotti dai menzionati Accordi, in un arco temporale caratterizzato da una progressiva riduzione del numero delle zone di superamento dei valori limite e dell'entità dei superamenti per il materiale particolato PM10,  la Commissione europea per la  procedura di infrazione  avviata nel 2014,  ha deferito, nel maggio 2018, alla Corte di Giustizia europea lo Stato Italiano condannandolo con sentenza del 10 novembre 2020 per la non corretta applicazione della Direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008 , relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa, recepita nell’ordinamento giuridico italiano con il Decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155.

Con l'obiettivo di rafforzare ulteriormente le diverse azioni già in essere, l'Amministrazione regionale - con deliberazione n. 238 del 2 marzo 2021 - ha attivato, anche in questo caso in accordo con le Regioni del bacino padano, un pacchetto di misure straordinarie per il miglioramento della qualità dell’aria, con particolare attenzione alla sostituzione di autoveicoli privati considerati inquinanti, al trasporto pubblico (sia ferroviario che su gomma), alla sostituzione di apparecchi termici civili alimentati a biomassa e agli interventi sulle attività zootecniche, prevedendo l’utilizzo di apposite risorse statali messe a disposizione per l’adozione di misure di contrasto all’inquinamento atmosferico sopra elencate, in particolare quelle previste dal programma di finanziamento istituito con Decreto direttoriale MATTM-CLEA n. 412 del 18 dicembre 2020.

La priorità dell’obiettivo di riduzione dei fattori di inquinamento dell’aria è confermata anche dal suo inserimento nel Documento di economia e finanza Regionale (DEFR) 2023-2025 approvato con DACR n. 163 del 6 dicembre 2022: i progetti che si intendono realizzare con i finanziamenti di cui al citato Decreto direttoriale n. 412/2020 sono considerati strategici per le politiche ambientali dell’Amministrazione regionale. 

Tra le azioni previste dalla menzionata DGR n. 238 sono incluse iniziative, considerate prioritarie, rispetto ad altre, da attuare con i fondi del suddetto programma finalizzate ad incentivare il rinnovo degli apparecchi domestici alimentati a biomassa legnosa in quanto l’apporto emissivo degli apparecchi obsoleti risulta particolarmente significativo per il superamento del parametro PM10. A tal proposito il provvedimento in parola prevede per il triennio 2021-2024 interventi quantificati complessivamente in euro 12.000.000,00 e finalizzati all’incentivazione su tutto il territorio regionale della rottamazione delle stufe obsolete.

Con particolare riferimento alle azioni specifiche a favore della sostituzione degli apparecchi domestici alimentati a biomassa particolarmente inquinanti, la Giunta regionale, già con deliberazioni n. 126 del 12 febbraio 2019 e n. 738 del 21 giugno 2022, aveva approvato specifici programmi per la concessione, a favore di privati cittadini residenti nel Veneto e con riferimento ad immobili ubicati nel territorio regionale,  di contributi destinati all’acquisto di apparecchi in linea con gli standard europei, secondo la classificazione ambientale come definita dal  Decreto ministeriale MATTM  n. 186 del 7 novembre 2017.

Pertanto, in linea con le determinazioni di cui al citato provvedimento n. 238 e in analogia con l’iniziativa approvata dalla Giunta regionale con deliberazione n. 738 del 21 giugno 2022 per l’annualità 2022, come integrata con successiva deliberazione n. 150 del 24 febbraio 2023, si intende procedere con un nuovo bando per le annualità 2023 per un importo pari a euro 4 milioni di euro, rivolto ai soggetti privati residenti nel territorio regionale con una situazione economica familiare (da dimostrare con ISEE ordinario 2023) non superiore a euro 50.000,00. Gli immobili presso i quali dovrà avvenire la rottamazione devono essere ubicati nell’ambito del territorio regionale.

Come nel bando 2022, saranno erogati contributi per l’acquisto e l’installazione di nuovi generatori alimentati a biomassa combustibile solida, appartenenti alla classe ambientale “5 stelle” di cui al citato D.M. MATTM n. 186/2017. Il nuovo bando, rispetto al precedente, introduce nuove condizioni di partecipazione che riguardano, in particolare:

- l’estensione della rottamazione anche agli impianti con classificazione ambientale uguale a 3 stelle (come definita dal D.M. MATTM n. 186/2017);

- l’estensione del contributo all’acquisto di pompe di calore elettriche che utilizzano energia aerotermica, geotermica o idrotermica di potenza massima uguale o inferiore a 35 kW con requisiti prestazionali e ambientali conformi a quelli indicati nelle Regole Applicative GSE (Gestore dei Servizi Energetici), in quanto considerate maggiormente performanti per il basso valore di emissione rispetto ai generatori di calore in questione;

- la previsione, esclusivamente per la Zona “Prealpi e Alpi” (di cui alla zonizzazione approvata con Deliberazione di Giunta Regionale n. 1855 del 29 dicembre 2020), del contributo regionale per l’acquisto di generatori a biomassa appartenenti anche alla classe ambientale “4 stelle”. Detta zona infatti non è stata assoggettata alla citata procedura di infrazione avviata nel 2014 per il rispetto del valore limite giornaliero stabilito dalla menzionata Direttiva 2008/50/CE. I Comuni appartenenti alla predetta zona vengono riportati nell’Allegato C che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

Il contributo regionale verrà quantificato in rapporto alla spesa ritenuta ammissibile dal GSE (detratto l’incentivo lordo indicato nella scheda-contratto), alla situazione economica familiare, nonché sulla base di un coefficiente commisurato alle emissioni di Particolato Primario del nuovo apparecchio installato; per le pompe di calore, che non producono emissioni di polveri, verrà attribuito il coefficiente pari a 1. L’agevolazione regionale è aggiuntiva rispetto all’incentivo assegnato dal GSE, rispettivamente alla misura “Conto Termico – 2B” (generatore di calore alimentato a biomasse) ed alla misura “Conto Termico – 2A” (pompe di calore elettriche). 

L’incentivo al GSE dovrà essere stato richiesto a partire dalla data di pubblicazione del bando regionale e dovrà risultare assegnato dal GSE entro il termine di chiusura del bando regionale medesimo.

Le condizioni per la partecipazione al bando, nonché le caratteristiche tecniche degli apparecchi da rottamare e quelli da acquistare, sono riportate nell’Allegato A che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

Il bando prevede due fasi: la prima riguarda la manifestazione di interesse dei cittadini da presentare in modalità telematica nel periodo dal 16/05/2023 al 17/07/2023, che si concluderà con la formazione della relativa graduatoria determinata in base all’ISEE familiare del richiedente e del Comune ove sarà installato l’apparecchio, moltiplicando  il valore  risultante dell’ISEE ordinario 2023 per un coefficiente pari a 0,8 in caso di Comuni  che abbiano adottato, dal 01.10.2020 al 31.01.2023, ordinanze  per il miglioramento della qualità dell’aria, il cui elenco è rappresentato nell’Allegato B al presente atto – altrimenti pari a 1 per i Comuni  che non ne abbiano adottate.

La seconda fase prevede la presentazione in via telematica delle domande di contributo da parte dei soggetti in graduatoria, da presentare entro il 07/05/2024. Detta fase si concluderà, previa istruttoria della documentazione prevista dal bando, con la liquidazione del contributo assegnato fino ad esaurimento delle risorse economiche stanziate. 

È opportuno evidenziare che la programmazione a breve e a lungo termine degli interventi da attuare con i fondi ministeriali, richiede una adeguata organizzazione che consenta all’Amministrazione di realizzare i progetti nel rispetto dei tempi pianificati. In tal senso, appare imprescindibile prevedere per la struttura competente l’opportunità di avvalersi di una struttura organizzata per l’espletamento delle attività afferenti agli interventi di prossima predisposizione.

Infatti, eventuali ritardi nella definizione ed attuazione delle misure potrebbero far venir meno quelle condizioni di efficacia delle medesime, considerate determinanti per il rispetto dei valori limite previsti dalla Direttiva 2008/50/CE oltre che decisive per attenuare gli effetti negativi della sanzione della Corte europea in esito alla sopra citata procedura di infrazione.

Considerato che, da una attenta analisi, la struttura regionale competente a predisporre i progetti secondo le indicazioni del citato Decreto direttoriale n. 412 del 2021, non dispone di un apparato organizzativo idoneo all’espletamento delle attività necessarie per la loro realizzazione, si propone di affidare a Veneto Innovazione S.p.A., società in house della regione del Veneto, le attività operative previste per l’espletamento del bando in oggetto.

La Direzione Ambiente e Transizione Ecologica, competente per materia, a seguito della ricognizione effettuata per verificare la fattibilità dell’affidamento, ha attestato che la Società Veneto Innovazione S.p.A. possiede i requisiti di professionalità e tecnico – giuridici per assolvere tale compito.

Si rammenta che la Regione del Veneto, per la realizzazione di iniziative similari, si è già avvalsa in diverse occasioni, con esito positivo, della collaborazione e della professionalità degli addetti della Società in house providing Veneto Innovazione S.p.A., a partecipazione regionale totalitaria il cui statuto societario esclude la possibilità che privati, ovvero imprese private, partecipino alla compagine societaria. Le previsioni contenute nello statuto sociale configurano l’esistenza di un controllo da parte della Regione sulla Società assimilabile a quello esercitato nei confronti dei propri servizi e che essa svolge un’attività prevalentemente rivolta alla Regione del Veneto.

Infatti Veneto Innovazione S.p.A., istituita con legge regionale del 6 settembre 1988 n. 45, nell’ambito delle proprie funzioni indicate dall’art. 3 lettera b) dello Statuto, prevede la gestione di progetti regionali e azioni a regia regionale di elevato valore strategico.

La Direzione competente ritiene che, rispetto a possibili concorrenti, l’affidamento risulta motivato dalle specifiche competenze interne di Veneto Innovazione S.p.A.  e dalla capacità della Società di organizzare e coordinare servizi ad alto valore aggiunto, in quanto la capitalizzazione avvenuta negli anni del know how maturato risulta essere un asset intangibile e importante per la tipologia e la specificità delle attività previste nella presente deliberazione.

A tal riguardo la medesima Direzione evidenzia che, ai sensi dell’art. 5, comma 1, del D. Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici), è possibile procedere all’affidamento diretto a Veneto Innovazione S.p.A., in quanto dal 31 ottobre 2019 la Società è iscritta nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie Società in house, secondo gli adempimenti di cui all’art. 192 del citato D.Lgs n. 50/2016, e come tale opera in affidamento diretto del socio.

Con nota prot. n. 0076108 del 8 febbraio 2023 integrata con successiva nota prot. n. 162523 del 23.03.2023 è stata richiesta, ai sensi del citato art. 192, la presentazione di una proposta operativa e relativa valutazione economica per la gestione dell’iniziativa. Con nota acquisita al protocollo regionale n. 190077 del 06.04.2023, la Società ha presentato un Piano delle attività coerente con le tempistiche del bando rappresentate e la relativa proposta economica pari a euro  115.256,82 (costituita da euro 74.797,59 riferita a tipologie di spese invariabili rispetto al numero di domande presentate e da euro 40.459,23 riferita a tipologie di spese variabili in funzione del numero di domande presentate fino a concorrenza del budget disponibile) per lo svolgimento delle attività riportate in via esemplificativa quali:

  • ricezione delle manifestazioni di interesse e rispettive verifiche di ricevibilità e ammissibilità (tecniche e di merito);
  • ricezione delle domande di contributo e rispettive verifiche di ricevibilità e ammissibilità (tecniche e di merito);
  • liquidazione del contributo fino ad esaurimento dello stanziamento, ai beneficiari individuati con decreto del Direttore della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica.

Per un maggior dettaglio degli adempimenti richiesti alla società si rinvia allo schema di convenzione di cui all’Allegato D.

Ai fini dell'assolvimento di quanto previsto dall'articolo 3, comma 2, della legge regionale 24 dicembre 2013, n. 39 e dal citato D. Lgs. n. 50/2016 in materia di "in house providing", in particolare l'articolo 192, la Direzione competente ha valutato che per l'attività da svolgersi Veneto Innovazione S.p.A. non richiederà alcun mark up (ricarica) commerciale. Inoltre, sulla base della documentazione acquisita agli atti e dalla valutazione effettuata dalla medesima Direzione sul prospetto delle tariffe e sui costi generali standard di Veneto Innovazione S.p.A. per attività di “senior project manager”, “project assistant”, “analista senior o amministrativo”, necessaria per la realizzazione delle attività da affidare, queste risultano inferiori rispetto al pricing medio/giornata rilevati nel mercato.

Si fa presente infine che per le attività e i servizi non svolti direttamente dalla Società affidataria, e in relazione alle procedure di affidamento di servizi/forniture dalla medesima autonomamente gestite, la stessa, in quanto Società partecipata pubblica, dovrà attenersi alla normativa statale vigente sugli appalti di servizi e forniture di cui al Codice dei contratti pubblici.

In conclusione, si ritiene che Veneto innovazione S.p.A., in quanto società in house dell’ente regionale e con comprovata esperienza nel settore di cui si tratta, sia un soggetto particolarmente qualificato in termini di struttura tecnico-organizzativa e del know-how ad oggi acquisito per lo svolgimento delle attività indicate nello schema di convenzione.

Si propone pertanto di affidare a Veneto Innovazione S.p.A. la gestione operativa delle attività di supporto tecnico-organizzativo e di tutte le attività connesse alla realizzazione del bando secondo quanto stabilito nello schema di convenzione di cui all’Allegato D, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, prevedendo il riconoscimento alla società Veneto Innovazione S.p.A. del corrispettivo di euro 115.256,82 comprensivo di ogni onere fiscale, a titolo di compenso per le attività complessivamente previste e commisurate al raggiungimento dell’importo messo a bando, la cui copertura finanziaria è garantita dalle risorse provenienti dal capitolo di spesa n. 104259 del bilancio regionale 2023-2025.     

Si precisa che l’Amministrazione si riserva di corrispondere l’importo dovuto in tre tranche, l’ultima delle quali potrà essere suscettibile di riduzione in proporzione delle eventuali minori spese sostenute in relazione all’effettiva adesione degli utenti all’iniziativa.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 238 del 2 marzo 2021;

VISTO il Decreto direttoriale MATTM-CLEA 18 dicembre 2020, n. 412;

VISTO il Decreto ministeriale MATTM n. 186 del 7 novembre 2017, n. 186;

VISTA la legge regionale 6 settembre 1988 n. 45, istitutiva di Veneto Innovazione S.p.A.;

VISTO l'art. 2, comma 2 della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54;

VISTO il Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;

VISTO l'art. 229, comma 2 del Decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, ai sensi del quale le disposizioni  del nuovo Codice dei contratti pubblici acquistano efficacia il 1° luglio 2023; 

delibera

  1. di dare atto che le premesse costituiscono parte integrante del presente atto;
  2. di approvare il bando inerente alla concessione di contributi finalizzati alla rottamazione di generatori alimentati a biomasse combustibili solide e diretti all’acquisto ed installazione di nuovi generatori di calore domestici certificati ed innovativi alimentati a biomasse combustibili solide a migliori prestazioni emissive oppure di pompe di calore elettriche di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  3. di dare atto dell’elenco ricognitivo dei Comuni della regione del Veneto che hanno adottato misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel proprio territorio dal 1° ottobre 2020 al 31 gennaio 2023 di cui all’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  4. di dare atto altresì dell’elenco dei Comuni inseriti nella Zona “Prealpi e Alpi” (di cui alla zonizzazione approvata con Deliberazione di Giunta Regionale n. 1855 del 29 dicembre 2020), riportati nell’Allegato C che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  5. di demandare al Direttore della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica l’approvazione, con successivi atti, della graduatoria delle manifestazioni di interesse e dell’elenco dei richiedenti ammessi e non ammessi a contributo;
  6. di determinare nella somma di Euro 4.000.000,00 (quattromilioni/00), l’importo massimo delle obbligazioni di spesa per l’attuazione del bando, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica, così suddivisa:
  • euro 3.884.743,18 per la dotazione finanziaria del Bando disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo 104259 denominato "Interventi per il disinquinamento delle Regioni del Bacino Padano - Contributi agli investimenti (art. 30, c. 14 ter, D.L. 30/04/2019, n. 34) del bilancio regionale 2023 -2025 che presenta sufficiente disponibilità;
  • euro 115.256,82 quale corrispettivo all’ente gestore disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo 104579 “Azioni per il disinquinamento delle Regioni del Bacino Padano - Acquisto di beni e servizi (art. 30, c. 14 ter, D.L. 30/04/2019, n. 34, D.M. 412/2020 art.3) del bilancio regionale 2023-2025 che presenta sufficiente disponibilità;
  1. di affidare a Veneto Innovazione S.p.A., ai sensi dell’articolo 192 del D. Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, la gestione operativa del bando per la concessione di contributi finalizzati alla rottamazione ed acquisto di impianti termici domestici alimentati a biomassa legnosa, come disciplinato dallo schema di convenzione di cui all’Allegato D al presente provvedimento;
  2. di approvare lo schema di convenzione tra la Regione del Veneto e Veneto Innovazione S.p.A, di cui all’Allegato D che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento
  3. di riconoscere alla Società Veneto Innovazione S.p.A. il corrispettivo di euro 115.256,82 comprensivo di ogni onere fiscale, a titolo di compenso per le attività disciplinate dalla convenzione di cui all’Allegato D al presente provvedimento la cui copertura finanziaria è garantita dalle risorse allocate al capitolo 104579 “Azioni per il disinquinamento delle Regioni del Bacino Padano - Acquisto di beni e servizi (art. 30, c. 14 ter, D.L. 30/04/2019, n. 34, D.M. 412/2020 art.3) del bilancio regionale 2023-2025;
  4. di stabilire che la somma di cui al punto precedente sia erogata, sulla base di report delle attività svolte e dei correlati risultati raggiunti, in tre tranche, prevedendo l’eventuale riduzione della stessa in funzione del livello di effettivo utilizzo della dotazione finanziaria messa a bando;
  5. di incaricare la Direzione Ambiente e Transizione Ecologica dell’esecuzione del presente atto ivi compresa la modifica dell’Allegato B, per la correzione di eventuali errori materiali o integrazioni;
  6. di provvedere alla pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_543_23_AllegatoA_502793.pdf
Dgr_543_23_AllegatoB_502793.pdf
Dgr_543_23_AllegatoC_502793.pdf
Dgr_543_23_AllegatoD_502793.pdf

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