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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 53 del 14 aprile 2023


Materia: Cultura e beni culturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 416 del 07 aprile 2023

Approvazione del bando per l'assegnazione di contributi destinati a interventi di salvaguardia di beni mobili di particolare valore storico e artistico. DGR n. 235 del 07.03.2023, "Piano annuale degli interventi per la cultura 2023". LR n. 17/2019, art. 17.

Note per la trasparenza

Si approva il bando per il riparto di contributi destinati a sostenere interventi di restauro di beni culturali mobili, di proprietà di Comuni con popolazione inferiore ai trentamila abitanti o di Enti religiosi, in base al Piano annuale degli interventi per la cultura 2023.

L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.

La legge regionale 16 maggio 2019, n. 17 “Legge per la cultura” introduce, all’art. 2, i principi che la ispirano, affermando che la Regione del Veneto riconosce la specificità del patrimonio culturale veneto e del territorio e la valorizzazione dell’identità locale, così come la particolare rilevanza dei beni culturali di interesse religioso nel contesto del patrimonio culturale regionale e della identità locale.

Tale principio si connette alle finalità indicate all’art. 3, comma 1 della legge, riferendosi alla valorizzazione, la conoscenza e la conservazione del patrimonio culturale materiale e immateriale del Veneto, ivi incluso il paesaggio e il patrimonio diffuso, con particolare riguardo al patrimonio di eccellenza e a quello che connota il territorio veneto; nonché alla valorizzazione e alla conservazione del patrimonio culturale di interesse religioso, quale significativa testimonianza della storia, dell’evoluzione artistica e della identità e delle radici cristiane del territorio.

I principi e le finalità sopra ricordate trovano riflesso nel primo degli ambiti di intervento indicati all’art. 4 della legge, che si richiama al patrimonio dei beni culturali così come individuato dal "Codice dei beni culturali e del paesaggio”.

La LR n. 17/2019 prevede, all’art. 7, che la Regione si doti di un Programma triennale, strumento per la programmazione degli interventi in materia di cultura, nonché, all’art. 8, di uno o più piani annuali che individuino interventi, criteri, modalità e strumenti di attuazione di tali interventi. Il Consiglio regionale, su proposta della Giunta regionale, con propria deliberazione n. 17 del 22.02.2022, ha quindi approvato il primo Programma triennale della cultura per il triennio 2022-2024, di seguito Programma. Tale documento, tra i diversi indirizzi di applicazione, include al punto 4.2 “Linee d’intervento specifiche: azioni prioritarie per beni, servizi, arte e attività culturali”, una linea (lett. D) dedicata alla conservazione del patrimonio regionale mobiliare e immobiliare.

In quest’ottica, lo scorso anno, in attuazione del Piano annuale degli interventi per la cultura 2022, è stato proposto un bando per la concessione di contributi per la salvaguardia di beni culturali mobili, aventi particolare valore storico e artistico.

Anche il Piano annuale degli interventi per la cultura 2023, approvato con DGR n. 235/2023 prevede il contributo alla salvaguardia di beni culturali mobili, allo scopo di concorrere a interventi nell’ambito della conservazione del patrimonio, della sua accessibilità e fruibilità, disponendo misure per la salvaguardia di beni culturali mobili (Azione B13), che abbiano particolare valore storico e artistico, estendendo la possibilità di accedere alla misura finanziaria, oltre ai Comuni con popolazione inferiore ai trentamila abitanti, anche a Enti religiosi del territorio.

In particolare, è prevista l’erogazione a mezzo bando di contributi in conto capitale dedicati al recupero e alla valorizzazione di beni mobili di proprietà di Comuni di medio/piccole dimensioni o di Enti religiosi, purché tali beni attualmente non siano inseriti in percorsi o raccolte museali, e risalgano almeno al diciannovesimo secolo. Si tratta pertanto di operazioni conservative su dipinti, sculture, arredi e suppellettili, manufatti delle arti minori, manoscritti, libri antichi e di pregio, documenti archivistici e qualsivoglia altra tipologia di opere aventi particolare valore storico e artistico, datati fino al XIX secolo compreso. 

La dotazione finanziaria complessiva è quantificata in euro 50.000,00 per l’esercizio 2023.

Su queste basi, gli Enti definiti come potenziali beneficiari presentano domanda individuando i beni oggetto di recupero presenti nelle loro proprietà, predisponendo una relazione tecnica, corredata da elaborati grafici e multimediali, che documenti le caratteristiche dei beni, e presentano alla Regione proposte per il restauro di detti beni, unitamente al programma di spesa.

Si propone pertanto l’approvazione del bando per il sostegno a interventi di salvaguardia di beni culturali mobili, secondo le modalità e i criteri di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, in attuazione del Piano annuale degli interventi per la cultura 2023.

Possono presentare domanda i Comuni del territorio veneto con un numero di abitanti inferiore ai trentamila, e gli Enti religiosi. I progetti devono essere finalizzati alla conservazione e alla pubblica fruibilità del patrimonio; i beni per i quali vengano concessi i contributi saranno vincolati, per un periodo di almeno dieci anni dalla data del provvedimento di concessione, al mantenimento in regime di fruizione pubblica, con atto unilaterale d’obbligo prodotto anticipatamente dai Comuni stessi.

Il Bando prevede che la Regione conceda l’intero importo del contributo richiesto, con un tetto massimo di 5.000,00 Euro e fino all’esaurimento delle risorse, ai progetti che risulteranno in possesso degli specifici requisiti richiesti e per i quali gli enti richiedenti garantiscano un impegno minimo al cofinanziamento pari al 20%. I progetti non possono godere ulteriori contributi da parte della Regione del Veneto, a valere su alcun’altra legge regionale.

La competente Struttura regionale, attraverso l’attività istruttoria, verificherà l’ammissibilità delle domande, accertandone completezza, regolarità formale, nonché la sussistenza di ciascuno dei requisiti specificamente richiesti nel Bando all’art. 5, tra i quali l’età dei beni risalente almeno al XIX secolo compreso, il loro valore storico-artistico, il non essere inseriti in percorsi o raccolte museali, un regime di fruizione pubblica che duri per almeno 10 anni, il possesso dell’autorizzazione della Soprintendenza competente, o quantomeno la richiesta, l’apporto di professionisti qualificati, una compartecipazione finanziaria minima.

I progetti risultati ammissibili formalmente e dotati degli elementi citati saranno valutati da un apposito Nucleo nominato dal direttore della struttura regionale competente. Saranno tenuti in particolare considerazione gli interventi maggiormente significativi e qualitativamente apprezzabili, in via prioritaria riferiti alle testimonianze di datazione più alta, di attribuzione più significativa; su manufatti che per lo stato di conservazione necessitino di misure più urgenti a salvaguardia. Si terrà conto inoltre della rilevanza e importanza storica dei beni nel contesto territoriale di riferimento. Verranno inoltre considerati gli aspetti legati al livello della progettualità, privilegiando quelli già esecutivi. Costituirà infine elemento di premialità il grado di cofinanziamento garantita dal richiedente con fondi propri o terzi, in modo da promuovere il maggiore impegno, oltre al livello di percentuale minima del 20% stabilita come requisito obbligatorio.

Il termine individuato per l’invio delle proposte progettuali viene fissato entro le ore 12:00 del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del Bando nel Bollettino ufficiale della Regione del Veneto.

Le domande vanno presentate con la procedura indicata nel Bando all’art. 6, utilizzando esclusivamente l’apposita modulistica, disponibile nella sezione “Bandi Avvisi e Concorsi” del sito internet istituzionale della Regione del Veneto e nel Portale Cultura Veneto. Alla scadenza del termine indicato, la Direzione Beni Attività culturali e Sport provvederà a svolgere l’attività istruttoria d’ufficio, per verificare la regolarità delle domande, la presenza degli specifici requisiti richiesti e l’ammissibilità delle stesse.

Al termine delle procedure di istruttoria amministrativa, la valutazione dei progetti risultati ammissibili verrà effettuata, sulla base dei criteri predeterminati dal Bando, da un Nucleo di valutazione nominato dal Direttore della Direzione Beni attività culturali e sport. 

Il Direttore della Struttura regionale competente, con proprio decreto, preso atto degli esiti istruttori e della valutazione del Nucleo, approva la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento, indicando il contributo concesso, sino ad esaurimento delle risorse disponibili, nonché l’elenco dei progetti esclusi, con la relativa motivazione. 

In caso di disponibilità di ulteriori risorse derivanti da rinunce, nuovi stanziamenti o economie, l’Amministrazione si riserva la facoltà di procedere allo scorrimento della graduatoria, autorizzando il Direttore della Direzione Beni attività culturali e Sport a provvedere con proprio atto.

Le attività oggetto del sostegno regionale dovranno essere compiutamente realizzate e rendicontate entro il 31.12.2023, fatta salva la possibilità di concedere proroga, su motivata richiesta, per particolari e giustificate situazioni.

La dotazione finanziaria è pari a complessivi Euro 50.000,00, da imputare sul cap. 104522 “Interventi regionali in materia di valorizzazione dei beni e servizi e del patrimonio culturale – Contributi agli investimenti (art. 8, L.R. 16/05/2019, n. 17)”, del bilancio di previsione 2023-2025, con riferimento all’esercizio finanziario 2023.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la legge regionale 16 maggio 2019, n. 17 “Legge per la cultura”, e in particolare l’art. 17;

VISTA la deliberazione del Consiglio Regionale n. 17/2022 “Programma triennale della cultura 2022-2024. Articolo 7, comma 3, legge regionale 17/2019”;

VISTA la DGR n. 235/2023 “Piano annuale degli interventi per la cultura 2023”; 

VISTA la legge regionale n. 39/2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;

VISTO il D.lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii.;

VISTE le leggi regionali n. 30/2022, n. 31/2022 e n. 32/2022;

VISTO l’art. 2 co. 2, della legge regionale n. 54 del 31.12.2012 e ss.mm.ii.;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare il Bando per il sostegno a interventi di salvaguardia di beni culturali mobili, così come riportato nell’Allegato A al presente provvedimento, di cui forma parte integrante e sostanziale; 
  3. di determinare in Euro 50.000,00 l’importo massimo complessivo delle obbligazioni di spesa, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Beni attività culturali e sport, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 104522 “Interventi regionali in materia di valorizzazione dei beni e servizi e del patrimonio culturale - Contributi agli investimenti (art. 8, L.R. 16/05/2019, n. 17)”, del bilancio di previsione 2023-2025, con imputazione all’esercizio 2023; 
  4. di dare atto che la Direzione Beni Attività culturali e sport, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza; 
  5. di determinare che in caso di disponibilità di ulteriori risorse derivanti da rinunce, nuovi stanziamenti o economie, l’Amministrazione si riserva la facoltà di procedere allo scorrimento della graduatoria con decreto del Direttore della Direzione Beni attività culturali e sport;
  6. di incaricare il direttore della Direzione Beni attività culturali e sport di approvare la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento e di disporre i conseguenti benefici con proprio decreto;
  7. di incaricare il Direttore della Direzione Beni attività culturali e sport dell’esecuzione del presente atto; 
  8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, co. 1 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  9. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione e nel sito internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_416_23_AllegatoA_500541.pdf

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