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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 53 del 14 aprile 2023


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 400 del 07 aprile 2023

Programmazione interventi in materia di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne anno 2023. Legge regionale 23 aprile 2013, n. 5. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 settembre 2022 "Ripartizione delle risorse del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità - Annualità 2022".

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva la programmazione regionale annuale in materia di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, individuando le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie dedicate a valere sullo stanziamento regionale di cui alla Legge regionale 23 aprile 2013, n. 5 e sul finanziamento statale di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 settembre 2022 con il quale sono state ripartite le risorse del Fondo anno 2022 per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per gli interventi previsti agli articoli 5 e 5 bis del  Decreto - legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito con modificazioni dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119. 

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

La Legge regionale 23 aprile 2013, n. 5 “Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne” riconosce ogni forma di violenza contro le donne come una violazione dei diritti umani fondamentali e ne afferma la natura strutturale, in quanto basata sul genere, individuando in questo il principale ostacolo al raggiungimento della parità tra i sessi in coerenza con i principi costituzionali, le leggi nazionali, le convenzioni e le risoluzioni europee ed internazionali, in particolare la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza adottata a Istanbul l’11 maggio 2011. La legge regionale è altresì inserita in modo armonico nel quadro normativo e programmatorio nazionale delineato, tra gli altri, dal Decreto legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito con modificazioni dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119 e dal Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021 – 2023.

Al fine di prevenire e contrastare tale violazione di diritti, la Regione con la citata legge regionale promuove, in collaborazione con Enti pubblici e privati che abbiano tra i loro scopi prioritari la lotta e la prevenzione alla violenza di genere e che abbiano sviluppato esperienza e competenze specifiche, le strutture di sostegno per donne vittime di violenza e loro figlie e figli minori quali i centri antiviolenza e le case rifugio, interventi volti alla tutela e al recupero di condizioni di vita normali per le donne vittime, nonché attività di divulgazione, sensibilizzazione ed educazione mirate al contrasto del fenomeno, anche relativamente ad interventi di recupero dei soggetti responsabili degli atti di violenza.

Con riferimento particolare ai centri antiviolenza e alle case rifugio, con l’Intesa del 14 settembre 2022, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano e gli enti locali, di modifica dell’intesa n. 146/CU del 27 novembre 2014, relativa ai requisiti minimi dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio - Rep. Atti n. 146/CU del 14 settembre 2022, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 25 novembre 2022 (di seguito Intesa) sono stati aggiornate e definite le caratteristiche strutturali e organizzative che le citate strutture devono rispettare.

Per raggiungere le finalità sopra descritte, la Legge regionale 23 dicembre 2022, n. 32 “Bilancio di previsione 2023-2025” ha stanziato sul capitolo 101877 “Trasferimenti per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne (art. 2 L.R. 23/04/2013, n. 5)” risorse per complessivi Euro 1.000.000,00 per l’anno 2023.

Al finanziamento degli interventi in argomento concorrono anche le risorse statali di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (di seguito DPCM) del 22 settembre 2022 Ripartizione delle risorse del “Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità” di cui agli articoli 5 e 5 bis del Decreto legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito con modificazioni dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119 – annualità 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 10 novembre 2022. In particolare, alla Regione del Veneto sono stati riconosciuti complessivamente Euro 2.908.168,00 articolati nel seguente modo: 

  • Euro 1.093.942,00 per il finanziamento dei centri antiviolenza pubblici e privati già esistenti sul territorio regionale ed Euro 1.086.226,00 per le case rifugio pubbliche e private già esistenti sul territorio regionale, per complessivi Euro 2.180.168,00 (articolo 2 e Tabella 1 DPCM 22 settembre 2022);
  • Euro 728.000,00 (Tabella 2 DPCM 22 settembre 2022) da impiegare nell’ambito delle linee di intervento di cui all’articolo 3 del medesimo DPCM di seguito specificate:
  1. iniziative volte a sostenere la ripartenza economica e sociale delle donne nel loro percorso di fuoriuscita dal circuito di violenza, nel rispetto delle scelte programmatiche di ciascuna regione;
  2. rafforzamento della rete dei servizi pubblici e privati attraverso interventi di prevenzione, assistenza, sostegno e accompagnamento delle donne vittime di violenza;
  3. interventi per il sostegno abitativo, il reinserimento lavorativo e più in generale per l’accompagnamento nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza;
  4. azioni per migliorare le capacità di presa in carico delle donne migranti anche di seconda generazione e rifugiate vittime di violenza;
  5. progetti rivolti anche a donne minorenni vittime di violenza e a minori vittime di violenza assistita;
  6. azioni di informazione, comunicazione e formazione.

Il “Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza contro le donne”, previsto all’articolo 8 della L.R. n. 5/2013, con funzioni di promozione, supporto e consultazione nei confronti della Giunta regionale per l’attuazione della Legge in argomento, è stato convocato in data 18 gennaio 2023. Con il suddetto Tavolo è stata condivisa la proposta di programmazione regionale, approvata all’unanimità.

Alla luce di quanto sopra esposto, si propone l’approvazione della seguente programmazione regionale, per l'importo complessivo di Euro 3.908.168,00, riportata in sintesi nell’Allegato A “Sintesi proposta programmazione risorse regionali e fondi statali”, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

  1. FONDI REGIONALI  - Euro 1.000.000,00

I fondi regionali saranno suddivisi secondo le seguenti due linee di intervento.

L’importo di Euro 700.000,00 sarà destinato al finanziamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio A e B esistenti sul territorio regionale e che risulteranno iscritti negli elenchi regionali a seguito dell’attività di mappatura che, secondo quanto previsto dall’articolo 7 della L.R. n. 5/2013, viene svolta con cadenza annuale. In particolare, queste risorse regionali costituiranno, anche per l’anno 2023, un contributo per l’autonomia delle donne vittime di violenza, prese in carico dai centri antiviolenza e dalle case rifugio, favorendo i loro percorsi di uscita. La modalità di assegnazione delle risorse e l’elenco delle tipologie di spese ammissibili, sostenute nel periodo gennaio – novembre 2023, sono riportati nel citato Allegato A.

La restante quota di Euro 300.000,00 sarà destinata a riprendere l’attività formativa per il personale sanitario e socio-sanitario delle Aziende ULSS, con particolare attenzione a coloro che prestano servizio presso i Dipartimenti di emergenza e i Pronto soccorso degli ospedali. Con il progetto “La violenza di genere nel sistema dell’urgenza: dal riconoscimento alla risposta operativa” di cui alle DGR n. 1759 del 7 novembre 2017 e n. 1876 del 17 dicembre 2019, attuato dalla Regione del Veneto con il Coordinamento Regionale Emergenza Urgenza – CREU e la Fondazione Scuola di Sanità Pubblica - Fondazione S.S.P.,  sono stati formati, sui temi della violenza contro le donne, più di tremila operatori sanitari e socio sanitari con il fine sia di contribuire al riconoscimento del fenomeno, sia di rafforzare la rete multidisciplinare di intervento su questa tematica esercitando anche un’azione concreta di prevenzione delle possibili recidive. La complessità della tematica della violenza contro le donne e l’elevato turn over del personale sanitario avvenuto negli ultimi anni nelle Aziende ULSS del Veneto, rendono necessaria la ripresa dell’attività formativa, sia per consolidare la formazione già ricevuta da parte degli operatori sia per coinvolgere e formare il nuovo personale. La formazione, con il coordinamento dell’Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile, sarà realizzata, per la parte organizzativa e gestionale, dalla Fondazione S.S.P. con successiva individuazione di specifico comitato scientifico.

  1. FONDI STATALI - Euro 2.908.168,00

Le risorse statali per complessivi Euro 2.180.168,00, secondo quanto previsto dal citato articolo 2, Tabella 1, del DPCM 22 settembre 2022, saranno ripartite per il sostegno delle attività e dei servizi delle strutture operanti sul territorio regionale (come da rilevazione aggiornata comunicata al Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per il tramite del Coordinamento tecnico della Commissione Politiche sociali, in data 7 luglio 2022), con le seguenti modalità:

  • Euro 1.093.942,00 in ugual misura tra i 26 centri antiviolenza;
  • Euro 1.086.226,00 in ugual misura tra le 28 case rifugio A e B.

Le risorse pari ad Euro 728.000,00, rientranti nella fattispecie dell’articolo 3, Tabella 2, del citato DPCM, saranno invece destinate ad interventi nella linea b) specificati nel citato Allegato A.

Relativamente al funzionamento degli sportelli dei centri antiviolenza, destinatari di parte delle risorse statali secondo quanto riportato nell’Allegato A, e facendo seguito a quanto previsto dalla DGR n. 373 del 8 aprile 2022 che aveva stabilito di sospendere, al termine dell’attività di mappatura anno 2022, il riconoscimento ed inserimento negli elenchi regionali di ulteriori sportelli fino all’approvazione di apposita regolamentazione, si propone anche l’approvazione della disciplina di cui all’Allegato B “Disciplina sportelli di centri antiviolenza”.

Si propone inoltre di demandare al Direttore dell’Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile:

  • l’accertamento in entrata sul capitolo 100738 “Assegnazione statale per Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (art. 19, c. 2, D.L. 04/07/2006, n. 223 - D.L. 14/08/2013, n. 93)” delle risorse di cui al DPCM 22 settembre 2022;
  • la gestione tecnica, amministrativa e finanziaria dei procedimenti relativi alle citate risorse regionali e statali.

Si evidenzia inoltre che, in applicazione della L.R. n. 5/2013, con DGR n. 1254 del 16 luglio 2013 erano state definite le disposizioni operative per la rilevazione dei centri antiviolenza e delle case rifugio operanti in Veneto, procedura tra l’altro antecedente la prima Intesa sui requisiti delle strutture del 27 novembre 2014. Considerata dunque l’Intesa del 14 settembre 2022 sopra richiamata, si propone di modificare la DGR n. 1254/2013 come di seguito riportato.

Nello specifico, la DGR n. 1254/2013 stabiliva il 28 febbraio di ogni anno, il termine entro il quale i responsabili dei centri antiviolenza e delle case rifugio devono comunicare alla Struttura regionale competente le informazioni sulla loro esistenza e operatività. L’Intesa prevede, all’articolo 2, che le Regioni aggiornino e rendano pubblici i registri/albi con cadenza almeno semestrale e, all’articolo 14, l’obbligo di comunicare entro il 1 febbraio alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità, i dati aggiornati sul numero dei centri antiviolenza e case rifugio operanti sul territorio e rispondenti ai suoi requisiti.

Per le prossime annualità, si propone quindi di fissare al 30 giugno e al 31 dicembre i termini entro i quali comunicare alla Regione, da parte dei responsabili dei centri antiviolenza e delle case rifugio, ai fini della successiva approvazione regionale, eventuali variazioni sostanziali alle strutture già inserite negli elenchi e la richiesta di riconoscimento di nuove strutture operanti. A tal riguardo, si propone inoltre di demandare al Direttore dell’Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile la predisposizione delle schede di rilevazione, incaricandolo anche di eventuali futuri aggiornamenti delle medesime al fine di renderle funzionali all’attività di mappatura regionale. Le schede di rilevazione saranno funzionali anche alla verifica del rispetto, da parte degli sportelli dei centri antiviolenza, della disciplina di cui all’Allegato B, condizione necessaria per il loro inserimento negli elenchi regionali.

La pubblicazione degli elenchi approvati dalla Regione e la pubblicità data agli stessi sul sito regionale dedicato alla materia della prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne sono da considerare nulla osta per gli enti promotori dei centri antiviolenza e relativi sportelli e delle case rifugio al riconoscimento della loro operatività in Veneto.

L’iscrizione agli elenchi regionali sarà condizione di accesso ai finanziamenti, a valere sulle risorse regionali e statali destinate al sostegno e alle attività dei centri antiviolenza e relativi sportelli e delle case rifugio.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il Decreto legge 14 agosto 2013, n. 93 convertito con modifiche nella legge 15 ottobre 2013, n. 119;

VISTA la L.R. del 23 aprile 2013, n. 5 e ss.mm. e ii;

VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 settembre 2022;

VISTA la L.R. 29 novembre 2011, n. 39 e ss.mm. e ii.;

VISTO il D.Lgs. 23 giugno 2011 n. 118  e ss.mm. e ii.;

VISTO il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e ss.mm. e ii.;

VISTA l’Intesa sui requisiti dei centri antiviolenza e delle case rifugio del 14 settembre 2022;

VISTA la L.R. 23 dicembre 2022, n. 32;

VISTA la DGR n. 60 del 26 gennaio 2023 “Direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2023 - 2025”;

VISTO l’articolo, 2, comma 2, della L.R. 31 dicembre 2012, n. 54;

delibera

  1. di approvare le premesse quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  2. di approvare la programmazione regionale relativa alle risorse regionali di cui alla Legge regionale 23 aprile 2013, n. 5 per Euro 1.000.000,00 e ai fondi statali di cui al DPCM 22 settembre 2022 per Euro 2.908.168,00, per l'importo complessivo di Euro 3.908.168,00, come individuata nelle premesse e riportata nell’Allegato A “Sintesi proposta programmazione risorse regionali e fondi statali”, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  3. di determinare in Euro 1.000.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa per gli interventi di cui alla L.R. n. 5/2013, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 101877 “Trasferimenti per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne (art. 2 L.R. 23/04/2013, n. 5)” del Bilancio di previsione 2023-2025;
  4. di dare atto che la Direzione Servizi sociali, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente disponibilità;
  5. di approvare la disciplina per gli sportelli dei centri antiviolenza di cui all’Allegato B “Disciplina sportelli di centri antiviolenza”, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  6. di incaricare il Direttore dell’Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile di provvedere con propri atti all’assunzione degli impegni di spesa relativi all’attuazione della programmazione in argomento a valere sulle risorse statali di cui al DPCM 22 settembre 2022, previo accertamento in entrata delle stesse sul capitolo 100738 “Assegnazione statale per Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (art. 19, c. 2, D.L. 04/07/2006, n. 223 - D.L. 14/08/2013, n. 93)” e che saranno trasferite alla Regione a seguito della verifica da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità della scheda di programmazione inviata in data 24 gennaio 2023;
  7. di modificare la DGR n. 1254 del 16 luglio 2013 individuando i nuovi termini del 30 giugno e del 31 dicembre entro i quali le strutture dovranno comunicare alla Regione le informazioni relative alla loro esistenza e operatività;
  8. di stabilire che l’iscrizione agli elenchi regionali sarà condizione di accesso ai finanziamenti, a valere sulle risorse regionali e statali destinate al sostegno e alle attività dei centri antiviolenza e relativi sportelli e delle case rifugio;
  9. di incaricare il Direttore dell’Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile dell’esecuzione del presente provvedimento, riservando al medesimo la gestione tecnica, amministrativa e finanziaria dei procedimenti derivanti dall’adozione della presente deliberazione;
  10. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  11. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_400_23_AllegatoA_500536.pdf
Dgr_400_23_AllegatoB_500536.pdf

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