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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 22 del 14 febbraio 2023


Materia: Agricoltura

Deliberazione della Giunta Regionale n. 107 del 30 gennaio 2023

Ricognizione dei beni funzionali alle attività dell'Agenzia veneta per l'innovazione nel settore primario "Veneto Agricoltura" nei settori agricolo, agroalimentare, forestale e turistico e determinazioni sulle attività da intraprendere. L.r. 37 del 28 novembre 2014 e DGR n. 103 del 31 gennaio 2017.

Note per la trasparenza

Il presente atto approva la nuova ricognizione di beni di proprietà regionale in gestione all'Agenzia veneta per l'innovazione nel settore primario "Veneto Agricoltura" individuando i beni che sono funzionali alle attività svolte dall'Agenzia o riconducibili alle funzioni che sono di competenza regionale.

L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.

Tra i compiti dell’Agenzia veneta per l'innovazione nel settore primario, di seguito denominata anche  “Veneto Agricoltura”, vi è quello di provvedere sia alla cura e tutela del patrimonio immobiliare aziendale unitamente a quello regionale affidato alla gestione della stessa  (ai sensi della disposizione di cui all'art. 2 lett. c) della L.r. n. 37 del 28 novembre 2014 - il demanio forestale regionale -), che le aziende agricole funzionali alla attività dell'Ente stesso.

Per le foreste regionali, trattasi di un compendio immobiliare vasto ed eterogeneo, ubicato all’interno del perimetro delle cosiddette “Foreste Regionali” (Cansiglio, Giazza, Piangrande, Sinistra Piave, Destra Piave, Malgonera, Monte Baldo, Val d’Adige, Valmontina), nella cui proprietà la Regione del Veneto è subentrata a seguito della soppressione dell’Azienda di Stato Foreste Demaniali, comprensive di sei riserve naturali integrali (Piaie Longhe – Millifret, Pian di Landro Baldassare, Gardesana, Lastoni Selva Pezzi, Bocche di Po e Bosco Nordio); le aziende agricole pilota-dimostrative, sono: l’Azienda “Diana” di Mogliano Veneto (TV), l’Azienda “Sasse-Rami” di Ceregnano (RO), l’Azienda “Vallevecchia” sita in Caorle (VE) e infine l’Azienda di Villiago a Sedico (BL).

I beni che costituiscono detto compendio immobiliare sono stati indicati negli elenchi C1 e C2 dell’Allegato A della DGR n. 103/2017 di presa d'atto della consistenza patrimoniale, determinando gli atti conseguenti al trasferimento dei beni non funzionali dalla Azienda regionale per i settori agricolo, forestale e agroalimentare "Veneto Agricoltura" in liquidazione alla Regione del Veneto.

La Giunta regionale con deliberazione n. 141 del 15 febbraio 2022 ha approvato le linee di indirizzo e direttive per Veneto Agricoltura, ai sensi dell’articolo 4 della L.r. n. 37/2014, individuando tra l'altro gli indirizzi per la gestione sia dei beni considerati “funzionali” all’attività propria di Veneto Agricoltura, che di quelli riconducibili alle funzioni di competenza regionale nei settori agricolo, agroalimentare, forestale, di tutela della biodiversità, di valorizzazione dei prodotti agricoli nonchè di promozione turistico - ricettiva nelle zone montane e pedemontane. Le direttive prevedono pertanto la redazione di un nuovo aggiornato elenco dei beni in proprietà dell'Agenzia o regionali in gestione alla stessa che, sulla base delle intervenute priorità contenute nelle direttive, siano “funzionali” alle attività istituzionali dell’Agenzia o della Regione.
Veneto Agricoltura ha inviato la disposizione del Direttore n. 278 del 08 novembre 2022 di approvazione della nuova ricognizione dei beni immobili in proprietà e/o affidati in gestione all’Agenzia con individuazione di quelli funzionali alle proprie attività e di competenza regionale, di cui si rappresenta la proposta nell'Allegato A.

L'elenco proposto dall'Agenzia  pone una distinzione tra beni "pertinenti all'attività e/o da valorizzare" e beni "interessati da mera custodia e conservazione", superando il concetto di "mera funzionalità" del bene stesso.  

La nuova proposta è il frutto di una strategia orientata alla salvaguardia e al rilancio dei beni forestali, oltrechè dei centri e delle aziende strettamente funzionali alle attività dell’Agenzia, ed anche delle attività primarie di interesse locale legate ad una contestuale valorizzazione delle strutture produttive, turistiche e ricettive dei luoghi, in conformità alle direttive regionali. 

Nel corso degli ultimi decenni infatti, i territori montani forestali hanno subito un progressivo depopolamento e abbandono delle attività insediative per cui risulta opportuno sviluppare una azione di salvaguardia e rilancio dei beni stessi. In particolare, la foresta del Cansiglio è stata certificata per il servizio ecosistemico della tutela della biodiversità secondo lo standard dell’organizzazione non governativa "Programme for Endorsement of Forest Certification" (PEFC) ed è meta di numerosi escursionisti, scolaresche e varie attività sportive quali mountain bike, passeggiate a cavallo, sci alpino e nordico. Ciononostante ultimamente si è aggravata la situazione di cronica mancanza, in particolare in tale zona, di adeguate strutture ricettive e servizi alla persona, con inevitabili ricadute anche alle altre attività presenti nel territorio (agroforestali, agrituristiche, sportive, museali, ecc.) e ciò ha reso antieconomica la gestione delle aziende agricole dislocate in luoghi disagiati, mettendo a repentaglio la manutenzione del territorio. Per tale ragione nell'elenco proposto da Veneto Agricoltura figurano compendi immobiliari che, pur attualmente non appetibili al mercato privato, risultano tuttavia meritevoli di riqualificazione pubblica, finalizzata a sostenere un piano organico di rilancio dell'area del Cansiglio, come l'Hotel S. Marco (Comune di Tambre) e il Rifugio S. Osvaldo (Comune di Alpago), che potrebbero sopperire alla carente accoglienza della zona attraverso una riqualificazione turistica alberghiera e quale presidio ristorativo, turistico e di accoglienza. Entrambi i cespiti sono attualmente inseriti nel Piano di valorizzazione e/o alienazione del patrimonio immobiliare regionale, di cui alla deliberazione di Giunta n. 787 del 22 giugno 2021, ma, come nel caso dell'Hotel S. Marco, non vi sono state offerte private, ritenute congrue, interessate all'acquisto dell'immobile.

Vi sono inoltre i centri e le aziende sperimentali  gestite da Veneto Agricoltura, che risultano importanti per l'applicazione di sperimentazioni su varie colture, oltrechè essere punti di riferimento  per il mondo produttivo e per il trasferimento del know how, come l’azienda agricola regionale “Diana” di Mogliano Veneto, dove si possono avviare attività innovative e a basso impatto ambientale inerenti le colture erbacee, la vite e le colture legnose forestali ("fuori foresta"), nonché di collegamento al polo di innovazione e sperimentazione in viticoltura di Conegliano. Emerge quindi una nuova necessità di reinserire tale azienda nell'ambito della programmazione delle attività sperimentali e dimostrative, diversamente da quanto espresso con deliberazione n. 686/2019 dalla Giunta regionale che, in ragione delle allora programmate attività istituzionali dell'Agenzia per il triennio 2019-2021 determinava la sola manutenzione ordinaria del bene fondiario.

La Direzione Agroalimentare, struttura incaricata della vigilanza dell'Agenzia veneta per l'innovazione nel
settore primario, ai sensi della deliberazione di Giunta n. 1771 del 27 novembre 2018, ha richiesto parere alle strutture competenti come individuate dalla DGR n. 141/2022. La Direzione Gestione del Patrimonio ha espresso parere favorevole all’elenco approvato dall’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario con disposizione del Direttore n. 278 del 08 novembre 2022, condividendo - per i beni di proprietà regionale in gestione a Veneto Agricoltura - la valutazione effettuata circa la loro riconducibilità alle funzioni istituzionali dell’Agenzia o comunque la loro strumentalità rispetto alle funzioni di competenza regionale nei settori agroalimentare-agricolo-turistico e posponendo lo stralcio dal Piano di valorizzazione e/o alienazione del patrimonio immobiliare regionale all'atto di aggiornamento dello stesso. La Direzione Turismo, in relazione sia all'edificio già sede dell’Hotel San Marco (Comune di Tambre), sia all’edificio già sede del c.d. Rifugio S. Osvaldo (Comune di Alpago), ha espresso per entrambi un parere favorevole, valutando la possibilità che i suddetti edifici siano nuovamente classificabili come alberghi.Assunti i pareri favorevoli di entrambe le strutture, la Direzione Agroalimentare propone all'approvazione della Giunta regionale l'elenco dei beni immobili in proprietà e/o affidati in gestione all’Agenzia con individuazione di quelli funzionali alle proprie attività e di competenza regionale nei settori agricolo, agroalimentare e forestale e con la nuova proposta di utilizzo ivi esplicitata, come da Allegato A alla presente deliberazione.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la legge regionale 28 novembre 2014, n. 37 "Istituzione dell'Agenzia veneta per l'innovazione nel settore primario";

VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 103 del 31 gennaio 2017 "DGR 931/2016. Trasferimento in favore della Regione del Veneto dei cespiti dell'Azienda regionale per i settori agricolo, forestale e agroalimentare "Veneto Agricoltura" in liquidazione, non funzionali alla neo-costituenda "Agenzia Veneta per l'Innovazione nel Settore Primario". Presa d'atto della consistenza patrimoniale e determinazioni sulle attività da intraprendere";

VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 787 del 22 giugno 2021 "Aggiornamento Piano di valorizzazione e/o alienazione del patrimonio immobiliare. L.R. 7/2011, art. 16. Deliberazione/CR n. 37 del 11/05/2021";

VISTA la deliberazione di Giunta n. 686 del 28 maggio 2019 "Approvazione del Programma triennale di attività 2019-2021 e del Piano annuale per l'anno 2019 dell'Agenzia veneta per l'innovazione nel settore primario "Veneto Agricoltura". DGR/CR n. 33 del 02/04/2019. Art. 10, Legge regionale 28 novembre 2014, n. 37.";

VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 141 del 15 febbraio 2022 "Approvazione indirizzi e direttive all'Agenzia veneta per l'innovazione nel settore primario, Veneto Agricoltura (anni 2022-2025). Art. 4 Legge regionale 28 novembre 2014, n. 37. Deliberazione/CR n. 2 del 25/01/2022";

VISTA la Disposizione del direttore dell'Agenzia veneta per l'innovazione nel settore primario n. 278 del 08 novembre 2022 " DGRV n. 141 del 15/02/2022. Ricognizione dei beni immobili in proprietà’ e/o affidati in gestione all’agenzia ed individuazione dei funzionali all’attività’ della stessa";

VISTI i pareri della Direzione Gestione del Patrimonio prot. n. 535068 del  18 novembre 2022 e Direzione Turismo n. 533979 del  17 novembre 2022 e n. 561463 del 5 dicembre 2022;

VISTO l'art. 2 co. 2 della Legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e ss.mm.ii.;

delibera

  1. di approvare le premesse, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare l'elenco dei beni immobili in proprietà e/o affidati in gestione all’Agenzia con individuazione di quelli funzionali alle proprie attività e di competenza regionale come da Allegato A, parte integrante della presente deliberazione;
  3. di dare mandato alla competente Direzione Gestione del Patrimonio di modificare il Piano di valorizzazione e/o alienazione del patrimonio immobiliare di cui alla DGR n. 787/2021, stralciando i cespiti Hotel San Marco (Comune di Tambre) e Rifugio S. Osvaldo (Comune di Alpago) in occasione del prossimo aggiornamento;
  4. di incaricare la Direzione Agroalimentare dell’esecuzione del presente provvedimento; 
  5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio;
  6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_107_23_AllegatoA_495726.pdf

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