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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 5 del 13 gennaio 2023


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1752 del 30 dicembre 2022

Piano di sorveglianza sulla popolazione esposta alle sostanze perfluoroalchiliche. Previsione dosaggi ematici volontari (PFAS) per i residenti nell'area arancione, in regime di compartecipazione alla spesa.

Note per la trasparenza

Con la presente deliberazione si prevede, per i cittadini residenti nell’Area Arancione, la possibilità di effettuare volontariamente l’effettuazione dei dosaggi ematici di PFAS presso il laboratorio autorizzato di ARPAV in regime di compartecipazione alla spesa.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

A seguito della contaminazione idro-potabile da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), la Regione del Veneto ha adottato gli interventi a tutela della salute della popolazione esposta, volti prioritariamente alla riduzione dei livelli di esposizione.

Con la D.G.R. n. 2133 del 23/12/2016 è stata avviata la sorveglianza sanitaria e la presa in carico della popolazione esposta a PFAS, mediante l'adozione di un Piano ad hoc, contenuto nell'Allegato "A" alla citata Deliberazione, per la prevenzione, diagnosi precoce e presa in carico delle patologie cronico-degenerative potenzialmente associate a PFAS, attraverso la determinazione su siero di parametri ematochimici definiti e la determinazione delle concentrazioni di dodici sostanze PFAS per valutare il loro bioaccumulo nei soggetti valutati.

L’Area Rossa, così definita di massima esposizione sanitaria, sulla quale insiste la sorveglianza e la presa in carico della popolazione è stata individuata, insieme all’Area Arancione, gialla e verde successivamente al primo studio di biomonitoraggio condotto dalla Regione del Veneto in collaborazione con   l’Istituto Superiore di Sanità. Tale studio  è stato condotto  nei comuni  di Brendola, Sarego Lonigo, Montecchio Maggiore, che risultavano nel 2013, essere più compromessi per la contaminazione delle acque sotterranee. I Comuni dell’ambito di controllo dello studio di biomonitoraggio sono stati: Mozzecane, Dueville, Carmignano, Fontaniva, Loreggia, Resana e Treviso. Questi sono stati individuati tra quelli situati in zona con caratteristiche ambientali e geologiche simili a quella dell’area d’impatto ovvero area agricola di media pianura, comunque laddove vi sia anche la presenza di acque di captazione ed in assenza di sostanze PFAS rilevate dai monitoraggi ambientali.

I risultati dello studio di biomonitoraggio hanno consentito di individuare un gradiente nell’esposizione, partendo dai Comuni con la più significativa concentrazione di PFOA nel sangue della popolazione monitorata che  nello specifico erano i comuni di Brendola, Lonigo e Sarego.    

La relazione finale dello studio di biomonitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità del 2016, mette in chiara evidenza la differenza di concentrazioni di PFAS nel sangue della popolazione residente nei Comuni di Brendola, Lonigo, Sarego, Montecchio Maggiore (attualmente appartenenti all’Area Rossa) con quelle dei Comuni di Arzignano , Sovizzo, Creazzo ed Altavilla(attualmente appartenenti all’Area Arancione).

Per individuare l’area di massima esposizione sanitaria è stato considerato come valore di riferimento la media di PFAS totali nel giugno 2013, pari a 1213 ng/L nelle acque potabili distribuite negli acquedotti nei tre Comuni di Lonigo, Brendola e Sarego  in cui si erano riscontrate nello studio di  Biomonitoraggio le più alte concentrazioni di PFOA nel sangue.

Si è proceduto, quindi, alla individuazione di tutti Comuni che avevano avuto la stessa esposizione idropotabile nel 2013, avendo,  nel frattempo, gli Enti Gestori del Servizio Idrico Integrato prodotto una mappa della filiera acquedottistica. Lo stesso procedimento basato sulle concentrazioni di PFAS nelle acque potabili è stato applicato alle concentrazioni delle stesse sostanze sugli approvvigionamenti ad uso potabile derivanti dalle captazioni autonome ad uso potabile, sulla base dei dati disponibili.

La caratterizzazione completa delle aree di esposizione ha richiesto che ai dati sulle acque potabili venissero associati i dati ambientali sulle acque superficiali e sotterranee forniti da ARPAV. 

Sono elencate di seguite le aree di impatto interessate dalla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) suddivise secondo un gradiente di rischio:

- "Area Rossa" di massima esposizione sanitaria, comprendente i comuni (o frazioni di comuni) serviti dalla rete acquedottistica contaminata; in tale Area sulla base dei dati ambientali nelle acque sotterranee e superficiali è stato possibile differenziare un’area rossa dove è maggiore la concentrazione di sostanze perfluoroalchiliche in tutta la matrice acqua, denominata “Area Rossa A” ed un’area dove la contaminazione delle acque superficiali e sotterranee è minore, denominata “Area Rossa B”.

- "Area Arancione" delle captazioni autonome ad uso potabile: riferita ad ambiti comunali dove sono stati rilevati superamenti di PFAS nelle captazioni autonome censite; in tale area la filiera acquedottistica non è stata interessata dalla contaminazione in quanto le fonti di captazione sono localizzate al di fuori del plume di inquinamento delle acque sotterranee;

- "Area Gialla" di attenzione: riferita al sistema di controllo delle reti ambientali per acque superficiali e sotterranee inclusive dell'uso irriguo e per abbeverata;

- "Area Verde" di approfondimento: area con solo presenza di PFAS in matrici ambientali, che necessita di ulteriori monitoraggi e studi.

Successivamente, con la D.G.R. n. 691 del 21 maggio 2018, a seguito della ricostruzione aggiornata del plume di inquinamento si è proceduto all’aggiornamento delle aree.

Relativamente all'Area Arancione, il criterio utilizzato per riprofilare quest'area si è basato sull’analisi della reale diffusione dell’inquinamento (criterio idrogeologico), piuttosto che sui limiti geografici comunali. In particolare, tale delimitazione si è basata sulla ricostruzione aggiornata del plume di inquinamento a cui si è aggiunta una ulteriore “fascia perimetrale cautelativa” di 500 metri di ampiezza, in considerazione dell’incertezza nella misurazione e delle possibili variazioni geometriche del plume, in relazione a fattori idrochimici, idrologici e storici, come rappresentato nelle cartografie allegate alla DGR 691/2018.

Pertanto, la nuova Area Arancione comprende i seguenti Comuni:

Altavilla Vicentina (VI)

Interessamento parziale del Comune

Area Arancione

Arcugnano (VI)

Interessata una frazione minima del Comune

Area Arancione

Arzignano (VI)

Interessamento parziale del Comune (Confine est)

Area Arancione

Creazzo (VI)

Interessamento parziale del Comune

Area Arancione

Gambellara (VI)

Interessata una frazione minima del Comune

Area Arancione

Montebello Vicentino (VI)

Interessamento parziale del Comune

Area Arancione

Montecchio Maggiore (VI)

Interessamento parziale del Comune

Area Arancione

Monteviale (VI)

Interessata una frazione minima del Comune

Area Arancione

San Bonifacio (VR)

Interessamento parziale del Comune (Locara- Lobia)

Area Arancione

Sovizzo (VI)

Interessamento parziale del Comune

Area Arancione

Trissino (VI)

Interessamento parziale del Comune (Colombara)

Area Arancione

Vicenza

Interessamento parziale del Comune (Vicenza Ovest)

Area Arancione


L’applicazione del Piano di Sorveglianza Sanitaria e di presa in carico, di cui alla D.G.R. n. 2133/2016, è stato avviato per la popolazione dell’area a maggiore esposizione sanitaria “Area Rossa” e per gli ex-dipendenti della ditta che produceva tali sostanze. La maggiore esposizione sanitaria è stata confermata da valutazioni epidemiologiche. Gli elementi caratterizzanti di cui sopra non sono stati identificati, allo stato delle attuali conoscenze, nelle altre aree identificate.

Per quanto riguarda l’Area Arancione, non è stata allo stato attuale inclusa nel Piano di sorveglianza e presa in carico  in quanto non interessata dalla contaminazione idro-potabile attraverso la rete acquedottistica e pertanto esposta a un livello minore di contaminazione rispetto all’Area Rossa. Tale scelta, basata sulla ricostruzione della filiera acquedottistica contaminata e delle sue fonti di captazione, ha trovato conferma nei risultati dello studio di biomonitoraggio umano effettuato dall’Istituto Superiore di Sanità: esso infatti ha evidenziato concentrazioni sieriche di PFAS nettamente inferiori nei residenti dei comuni ricompresi nell’Area Arancione rispetto ai residenti dei comuni dell’Area Rossa. Anche lo studio di biomonitoraggio umano effettuato nel 2022 su alcune coorti della popolazione di Trissino, comune parzialmente ricompreso nell’Area Arancione, non ha fornito evidenze di una significativa sovra-esposizione della popolazione di Trissino rispetto all’esposizione di fondo della popolazione veneta, in quanto le concentrazioni sieriche di PFAS sono risultate nettamente inferiori a quelle dei residenti dell’Area Rossa e paragonabili a quelle dei soggetti non esposti arruolati nello studio di biomonitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità. Inoltre, le analisi sul profilo di salute della popolazione residente nell’area di contaminazione idro-potabile da PFAS, effettuate dal Servizio Epidemiologico Regionale nel 2018, non hanno evidenziato alcun eccesso di mortalità nell’Area Arancione rispetto al riferimento regionale, a differenza di quanto osservato per l’Area Rossa.

Tuttavia, in via precauzionale, per garantire e tutelare la salute della popolazione nell'utilizzo delle acque sotterranee prelevate con pozzi privati ad uso potabile, con la D.G.R. n. 618 del 29 Aprile 2014 sono stati dati indirizzi operativi ai Comuni delle Province interessate dalla presenza di sostanze perfluoroalchiliche (PFASs) nelle acque destinate al consumo umano.

E’ stata prevista, inoltre, una valutazione del rischio relativamente all'esposizione alimentare, D.G.R. n. 1494 del 15 ottobre 2019, con conseguente  eventuale, presa in carico della popolazione all’emergere di elementi di rischio espositivo di bioaccumulo.

A seguito di varie interlocuzioni con i cittadini dell’Area Arancione che richiedono di poter effettuare i dosaggi ematici di PFAS e valutazioni circa la possibilità di fare una rivalutazione del rischio di esposizione  con nota del 18/10/2022 prot. n.485202 a firma del Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale  è stato portato a conoscenza del Ministero della Salute - Direzione Generale Prevenzione Sanitaria l’ipotesi di consentire di usufruire di tali prestazioni, ai cittadini richiedenti residenti nelle aree limitrofe a quelle incluse nel piano di sorveglianza sanitaria, denominata Area Arancione, fatta salva e considerata ogni eventuale e diversa osservazione o precisazione venisse comunicata.

Si ritiene quindi di prevedere per i cittadini residenti nell’Area Arancione la possibilità di effettuare volontariamente la determinazione dei dosaggi ematici di PFAS presso il laboratorio autorizzato di ARPAV in regime di compartecipazione della spesa, entro 90 giorni dall’adozione del presente provvedimento, tempo necessario all’adeguamento dei flussi informativi e alla definizione delle misure organizzative.

La popolazione interessata dell’Area Arancione dei Comuni coinvolti (Istat 1/01/2022) è la seguente.

Comune

9 - 65 anni

Popolazione Totale

San Bonifacio

15.576

21.476

Altavilla Vicentina

8.823

11.832

Arcugnano

5.668

7.772

Arzignano

18.307

25.210

Creazzo

8.072

11.272

Gambellara

2.429

3.417

Montebello Vicentino

4.575

6.351

Montecchio Maggiore

16.831

23.206

Monteviale

2.064

2.800

Sovizzo

5.519

7.501

Trissino

6.269

8.656

Vicenza

77.068

110.675

Totale  12 comuni

171.201

 240.168


La tariffa astrattamente applicabile alle citate prestazioni è la seguente “Determinazione sostanze organiche fluorurate (PFAS), codice 4.2.00.115, costo: 130 euro”, di cui al tariffario ARPAV, approvato con D.G.R. n. 46 del 25/1/2022. Tuttavia gli interessati potranno usufruire delle prestazioni con compartecipazione alla spesa ad una tariffa calmierata di € 90,00 (euro novanta/00). A tale scopo il tariffario Arpav  verrà integrato inserendo la specifica tariffa calmierata.

Laddove gli esiti dei dosaggi effettuati volontariamente dai cittadini rilevino valori sierici di PFAS superiori ai limiti di riferimento già stabiliti con D.G.R. n. 2133/2022 gli interessati potranno effettuare gratuitamente gli esami ematochimici previsti dalla disposizioni contenute nella medesima deliberazione. Per coloro che dovessero presentare valori significativi di bioaccumulo di Pfas ed esami ematochimici con valori alterati, essi potranno eseguire  gratuitamente attraverso il medico di medicina generale (MMG) il programma di presa in carico sanitaria, come previsto dalle disposizioni contenute nelle deliberazioni della Giunta Regionale n. 2133 del 23 dicembre 2016 e n. 691 del 21 maggio 2018.

Va precisato che la peculiare situazione del Comune di Trissino (VI), sede della Ditta Miteni SpA è stata oggetto di uno specifico provvedimento, la D.G.R. n. 801 del 22 giugno 2021 avente ad oggetto “Approvazione studio osservazionale avente ad oggetto la "Valutazione dell'esposizione a sostanze perfluoroalchiliche nella popolazione del Comune di Trissino" in provincia di Vicenza”  ha infatti disposto un apposito studio di monitoraggio biologico, in analogia al Piano sanitario della presa in carico della popolazione di cui alla D.G.R. n. 2133/2016, da eseguirsi sui soggetti residenti nel Comune di Trissino (VI), la stessa fa pertanto eccezione alla previsione sopra illustrata per la popolazione dell’Area Arancione relativamente alle coorti di nascita incluse nel progetto specifico di presa in carico di cui alla Deliberazione n.801/2021 sopra citata .

Si precisa infine che è in atto una revisione di tutti i dati ambientali che hanno caratterizzato le Aree interessate dalla contaminazione, allo scopo di ridefinirne i confini anche in considerazione della cessazione dell’attività da parte della ditta produttrice e degli interventi di mitigazione del rischio avviati.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la D.G.R. n.681 del 29/04/2014, Approvazione di "Primi indirizzi operativi per l'utilizzo dei pozzi privati ai Comuni delle Province interessate dalla presenza di sostanze perfluoroalchiliche (PFASs) nelle acque destinate al consumo umano";

VISTA la D.G.R. n. 764 del 27/05/2014, Approvazione dello schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) finalizzato al "Supporto tecnico scientifico, analitico e consultivo per l'Analisi di rischio correlato alla contaminazione da PFAS di matrici ambientali e filiera idro-potabile in talune circostanze territoriali, e potenziale trasferimento di PFAS alla filiera alimentare e allo studio di biomonitoraggio;

VISTA la D.G.R. n. 565 del 21/04/2015, Biomonitoraggio di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in alcuni ambiti del territorio della Regione del Veneto;

VISTA la D.G.R. n. 2133 del 23/12/2016, Approvazione del "Piano di sorveglianza sanitaria sulla popolazione esposta alle sostanze perfluoroalchiliche" e del "Piano di campionamento per il monitoraggio degli alimenti in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in alcuni ambiti della Regione del Veneto";

VISTA la D.G.R. n. 1191 del 21/08/2017, Disposizioni relative al piano di sorveglianza PFAS sui lavoratori: approvazione del progetto di ricerca avente ad oggetto la "Valutazione della biopersistenza e dell'associazione con indicatori dello stato di salute di sostanze fluorurate (benzotrifluoruri, perfluorurati, fluoroammine) in addetti alla loro produzione", realizzazione del biomonitoraggio PFAS ed affidamento all'Azienda Ulss n. 8 Berica;

VISTA la D.G.R. n. 691 del 21/05/2018, Modifica del "Piano di sorveglianza sulla popolazione esposta alle sostanze perfluoroalchiliche", di cui all'Allegato A alla D.G.R. n. 2133 del 23/12/2016;

VISTA la D.G.R. n. 1162 del 06/08/2019 Approvazione dello schema di Protocollo d’Intesa tra la Regione del Veneto e l’Istituto Superior di Sanità, avente ad oggetto la “Valutazione del rischio per la salute umana associato alla presenza di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in matrici ambientali e alimentari: valutazione dell'esposizione e dell'impatto sulla salute umana, controllo e comunicazione sul rischio”;

VISTA la D.G.R. n. 801 del 22/01/2021 avente ad oggetto “Approvazione studio osservazionale avente ad oggetto la "Valutazione dell'esposizione a sostanze perfluoroalchiliche nella popolazione del Comune di Trissino" in provincia di Vicenza

VISTA la D.G.R. n. 46 del 25/01/2022, Approvazione del Tariffario delle prestazioni e dei servizi forniti dall'ARPAV. Art. 6 comma 9 della L.R. 18.10.1996, n. 32;

VISTA la D.G.R. n. 706 del 14/06/2022, Approvazione dello schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) per il supporto alle azioni di sorveglianza e di monitoraggio dei PFASs nelle filiere agroalimentari, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione, gestione e comunicazione del rischio e del "Piano di sorveglianza di PFAS nei prodotti agroalimentari delle zone rossa e arancione: alimenti di origine animale". DGR 1494 del 15 ottobre 2019 ;

VISTO l’art. 2, comma 2, lettera o, della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012, come modificata con L.R. n.14 del 17 maggio 2016;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di autorizzare per i cittadini, tra i 9-65 anni, residenti in aree limitrofe a quelle inserite nel piano regionale di sorveglianza sanitaria (cd. area arancione) l’effettuazione volontaria dei dosaggi ematici di PFAS a pagamento presso il laboratorio autorizzato di ARPAV, entro 90 giorni dall’adozione del presente provvedimento;
  3. di prevedere che alle prestazioni di cui al precedente punto 2) si applichi la tariffa calmierata pari ad € 90,00 (euro novanta/00), demandando alla Direzione Ambiente e Transizione Ecologica l’attuazione di questa previsione mediante l'integrazione del Tariffario Arpav, approvato con D.G.R. n. 46 del 25.01.2022;
  4. di stabilire che laddove gli esiti dei dosaggi effettuati volontariamente dai cittadini rilevino valori sierici di PFAS superiori ai limiti di riferimento, già stabiliti con D.G.R. n. 2133/2022, gli interessati potranno effettuare gratuitamente gli esami ematochimici previsti dalla disposizioni contenute nella medesima deliberazione;
  5. di prevedere che i cittadini di cui al precedente punto 2) con valori significativi di bioaccumulo di Pfas ed esami ematochimici con valori alterati potranno seguire gratuitamente, attraverso il medico di medicina generale (MMG), il programma di presa in carico sanitaria previsto dalle disposizioni contenute nelle deliberazioni della Giunta Regionale n. 2133 del 23 dicembre 2016 e n. 691 del 21 maggio 2018;
  6. di confermare che per la popolazione del Comune di Trissino (VI), sede della Ditta Miteni SpA, si applicano  invece le previsioni di cui alla specifica  D.G.R. n. 801 del 22 giugno 2021 avente ad oggetto “Approvazione studio osservazionale avente ad oggetto la "Valutazione dell'esposizione a sostanze perfluoroalchiliche nella popolazione del Comune di Trissino" in provincia di Vicenza;
  7. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  8. di incaricare il Direttore della Direzione Prevenzione Sicurezza Alimentare, veterinaria dell’esecuzione del presente atto e di ogni ulteriore e conseguente provvedimento che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto della presente deliberazione;
  9. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione, nonché nel sito istituzionale della Regione del Veneto.

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