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Materia: Sanità e igiene pubblica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1715 del 30 dicembre 2022
Proroga di azioni previste con DGR n. 8 del 04.01.2022 ad oggetto: "Disposizioni temporanee ed eccezionali in materia di Assistenza Primaria e Continuità assistenziale in virtù dello stato emergenziale in corso e dell'attuale carenza di medici" e disposizioni ulteriori per assicurare la copertura assistenziale territoriale.
La presente deliberazione proroga azioni già previste con DGR n. 8 del 04.01.2022 e fornisce disposizioni ulteriori per assicurare i livelli essenziali di assistenza (LEA) nel territorio regionale, in virtù anche dell’attuale carenza di medici.
L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.
Negli ultimi anni, sia a livello nazionale che nel Veneto, si riscontrano difficoltà ad assicurare la copertura assistenziale primaria territoriale.
Le cause devono essere individuate in primis nel numero chiuso a livello universitario che ha determinato un vero e proprio “imbuto formativo”.
A ciò si sono aggiunti i molteplici pensionamenti in corso dei professionisti operanti e la nota carenza di medici disponibili a ricoprire gli incarichi, sebbene annualmente siano presenti parecchie centinaia di professionisti nella graduatoria regionale di Medicina Generale (922 nel 2020 e 663 nel 2021). A fronte di 561 carenze di Assistenza Primaria e di 522 incarichi di Continuità Assistenziale (24 ore sett.li) nel 2021, infatti, solo il 40% degli incarichi di Assistenza Primaria e il 4% degli incarichi di Continuità Assistenziale sono stati assegnati, nonostante siano state avviate ed espletate tutte le procedure previste dall'Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina Generale vigente (ACN) per l'attribuzione degli incarichi.
La stessa figura del medico Unità Speciale di Continuità Assistenziale (USCA), introdotta a livello nazionale per la gestione della pandemia con D.L. n. 18/2020 convertito in L. n. 27/2020, a causa del compenso economico (40 euro/ora) più appetibile rispetto ai compensi riconosciuti ex ACN per gli incarichi di Continuità Assistenziale, ha contribuito a determinare una crescente distorsione nel mercato e una crescente indisponibilità ad accettare incarichi di Continuità Assistenziale e di Assistenza Primaria.
Per cercare di risolvere la criticità sopra descritta sono state presentate alcune proposte di integrazione dell'ACN per la Medicina Generale sopra citato, chiedendo che a livello nazionale vengano previste specifiche forme di incentivazione all'accettazione e/o penalizzazioni in caso di mancata accettazione/rinuncia alle zone carenti/incarichi vacanti tuttora al vaglio nelle competenti sedi.
Al contempo, anche grazie ai fondi previsti dal Piano Nazionale Resistenza Resilienza - PNRR, da parte regionale si è, inoltre, provveduto ad incrementare il più possibile il numero degli studenti ammessi al corso di formazione specifica in Medicina Generale, che ad oggi annovera circa 500 medici in formazione nel triennio.
In attesa delle necessarie definizioni a livello nazionale, considerato l’impatto della gestione del post- emergenza Covid-19 sulla sostenibilità stessa del sistema sanitario (cfr. aumento di attività assistenziale diagnostica e non, tamponi, vaccini, tracciamenti, certificazioni ecc...), al fine di assicurare nell'immediato l'adeguata copertura assistenziale sanitaria di base nel territorio regionale, con DGR n. 8 del 04/01/2022 - previa condivisione con le OO.SS. per la Medicina Generale – e successiva proroga di cui al Decreto del Direttore dell’Area Sanità e Sociale n. 79 del 06/06/2022, sono state disposte in via eccezionale fino al 31/12/2022 misure temporanee ed eccezionali in materia di Assistenza Primaria e Continuità assistenziale in virtù dello stato emergenziale in corso e dell'attuale carenza di medici.
Con il presente atto, pertanto, vista la delicata situazione assistenziale in essere, per scongiurare interruzioni di pubblico servizio, sentite le OO.SS per la Medicina generale, si propone di prorogare le misure sopra citate anche per l’anno 2023 con le modificate e le integrazioni di cui all’Allegato A), parte integrante ed essenziale del presente provvedimento.
In relazione alla quantificazione degli oneri che si prevedono di sostenere nel periodo considerato per le misure previste dal citato Allegato A):
Alla luce di quanto sopra, per la realizzazione delle misure rappresentate si stima, pertanto, un fabbisogno finanziario complessivo massimo su base annua, pari ad euro 29.000.000,00
Con il presente provvedimento, si propone, quindi, di assegnare alle Aziende ULSS del Veneto, in via del tutto temporanea ed eccezionale legata alla situazione in atto, un finanziamento complessivo fino ad un massimo di euro 29.000.000,00 per l’anno 2023 a valere sulle risorse per i finanziamenti della Gestione Sanitaria Accentrata (GSA) afferenti al capitolo di spesa 103285 del bilancio di previsione 2023-2025, da erogare per il tramite di Azienda Zero in base a quanto disposto dalla L.R. n. 19/2016 art. 2, comma 1.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
delibera
(seguono allegati)
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