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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 136 del 18 novembre 2022


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1402 del 11 novembre 2022

Prosecuzione dell'Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l'ente strumentale Veneto Lavoro, approvato con DGR n. 389 del 30 marzo 2021, per la realizzazione di attività di assistenza tecnica a supporto dell'Ufficio regionale del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, istituito ai sensi della DGR n. 704/2020, in attuazione dell'art. 45 del D.Lgs. 117/2017.

Note per la trasparenza

Con il presente atto si approva la prosecuzione dell’Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’ente strumentale Veneto Lavoro, approvato con DGR n. 389 del 30 marzo 2021, per la realizzazione di attività di assistenza tecnica a supporto dell’Ufficio regionale del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, istituito ai sensi della DGR n. 704/2020, in attuazione dell'art. 45 del D.Lgs. 117/2017.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Con DGR n. 2027 del 6 dicembre 2017 la Regione del Veneto ha dato avvio ad un Accordo di collaborazione con l'ente strumentale Veneto Lavoro, poi proseguito con DGR n. 673/2020, ai fini del rafforzamento della rete dei servizi sociali, per l'attuazione delle progettualità nazionali e regionali di promozione dell'inclusione sociale.

L’Accordo è nato nel contesto dell’evoluzione normativa nazionale che con il D.lgs. n. 147 del 15 settembre 2017 ha introdotto per la prima volta dei livelli essenziali delle prestazioni nell'area della povertà, assegnando alle Regioni e alle Province autonome un ruolo di programmazione e coordinamento per la loro attuazione negli Ambiti territoriali sociali.

In tale contesto assume un ruolo rilevante, nel garantire ai cittadini un sistema integrato di interventi e di servizi sociali il cosiddetto Terzo Settore, anch’esso oggetto di una riforma epocale ai sensi della L. 6 giugno 2016 n. 106. Nel corso degli ultimi decenni si è assistito, infatti, ad una crescita notevole degli enti del terzo settore nella costruzione con le comunità locali di progetti di innovazione sociale in termini di welfare generativo e di comunità, oltre che nella lettura dei nuovi bisogni della collettività. Tale risultato trae origine dalla Legge quadro 328/2000 e dal DPCM del 30 marzo 2001, che, in un’ottica di sussidiarietà, pongono le basi per la concretizzazione di tale principio, affinché istituzioni ed enti del terzo settore siano cointeressati e corresponsabili nel perseguire finalità di interesse generale. Il contributo di tali soggetti si è pienamente manifestato nell’affrontare i diversi momenti di crisi, sia quella pandemica che quella internazionale, giocando un ruolo centrale, collocandosi tra Stato e mercato e presentandosi come il nuovo terzo pilastro da coinvolgere tanto nella governance che nella gestione di beni comuni. Il terzo settore pur esistendo da anni è stato giuridicamente riconosciuto con la Legge 106/2016 che ne definisce i confini e le regole di funzionamento. L’articolo 4 del D.Lgs. 117/2017, avente a oggetto il “Codice del Terzo settore”, amplia la platea dei possibili enti del terzo settore includendo non solo le associazioni di volontariato, di promozione sociale, gli enti filantropici, le imprese sociali, le cooperative sociali, le società di mutuo soccorso ma tutti quegli enti di carattere privato, diversi dalle società, costituiti per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante la realizzazione, in via esclusiva o principale, di attività di interesse sociale, in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi, iscritti al Registro unico nazionale del terzo settore (RUNTS).

Al fine di uniformare la registrazione dei diversi enti del Terzo settore, tra cui le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale e le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus) precedentemente iscritte nei registri regionali o nazionale, il D.Lgs. 117/2017 ha istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, gestito operativamente su base territoriale da ciascuna Regione e Provincia autonoma. La Regione del Veneto con DGR n. 704 del 4 giugno 2020 ha quindi provveduto ad istituire l’Ufficio regionale del RUNTS, incardinandolo presso la Direzione Servizi Sociali - U.O. Dipendenze, Terzo Settore, Nuove Marginalità ed Inclusione sociale.

Con DGR n. 389 del 30 marzo 2021, la Regione del Veneto ha quindi sottoscritto un accordo di collaborazione con l’ente strumentale Veneto Lavoro, in scadenza a fine anno 2022, per la realizzazione di attività di assistenza tecnica a supporto del RUNTS, nelle tre seguenti macro aree: la trasmigrazione nel nuovo portale dei dati importati dai Registri regionali del volontariato e della promozione sociale; il sostegno alle attività di interesse generale promosse dalle organizzazioni di volontariato (ODV), dalle associazioni di promozione sociale (APS) e dalle Fondazioni del Terzo settore, mediante la realizzazione di progetti da promuoversi nell’ambito di una programmazione regionale a finanziamento ministeriale (ex artt. 72 e 73 D.Lgs. 117/2017); il controllo sugli enti del Terzo settore, in termini di sussistenza e permanenza dei requisiti necessari all’iscrizione al RUNTS, di verifica del perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale nonché degli adempimenti in capo agli stessi.

L’attività svolta dall’ente Veneto Lavoro, in termini di assistenza tecnico-specialistica, gestionale e informatica a supporto dell’Ufficio regionale del RUNTS, ha consentito un primo popolamento del Registro attraverso la trasmigrazione di circa 7.600 enti, tra ODV e APS e il consolidamento dell’iscrizione di circa 2.900 enti, nonché l’iscrizione di nuovi enti del terzo settore, tra cui Fondazioni, enti filantropici, altri enti del terzo settore, per un numero complessivo di oltre 500.

Ciò è stato possibile anche grazie alla realizzazione di procedure e sistemi incrociati che hanno facilitato le operazioni di verifica e consolidamento degli enti trasmigrati o dei nuovi soggetti istanti.

E’ necessario ora avviare ulteriori attività che consentano di giungere ad un popolamento completo del RUNTS, mediante il consolidamento dell’iscrizione degli ulteriori 3.000 enti, attualmente in fase istruttoria, sia in termini di gestione anagrafiche digitalizzate che di implementazione dell’archivio informatico, per il deposito della documentazione integrativa che gli enti stessi dovranno produrre, nonché di verificare l’effettivo adempimento degli obblighi di cui all’art. 20 del DM 106/2020, conseguenti all’iscrizione al RUNTS, funzionali anche per la gestione dell’area progettuale.

È inoltre facilmente prevedibile che nel corso dei prossimi anni, in linea con la realtà nazionale, gli enti interessati ad entrare nel circuito del terzo settore aumentino notevolmente, tenuto conto che il dato Istat delle istituzioni non profit, ultima rilevazione 2016, è di n. 31.087.

Nell’ottica quindi di concretizzare uno degli obiettivi della Riforma del Terzo settore, ovvero la piena operatività del RUNTS, quale strumento primario di conoscibilità e di pubblicità degli enti del terzo settore, è necessario implementare le attività oggetto dell’accordo, come sopra specificato e dettagliato nell’Allegato A, proponendo di proseguire nella collaborazione approvata con DGR n. 389 del 30.03.2021, per una ulteriore annualità, a decorrere dal 1 gennaio 2023.

Per quanto sopra illustrato, si propone di approvare, entro la cornice istituzionale di cui all’art. 15 della L. 241/1990, lo schema di Accordo di collaborazione di cui all’Allegato A che impegna l’ente Veneto Lavoro a presentare, entro 30 giorni dalla sottoscrizione, un progetto esecutivo in linea con il precedente, contenente la descrizione dettagliata degli interventi, i costi analitici ed il cronoprogramma delle attività, da sottoporre all’approvazione dell’Unità Organizzativa Dipendenze, Terzo settore, Nuove marginalità e Inclusione sociale.

Per le attività che l’ente Veneto Lavoro, con sede in Mestre (VE) via Ca’ Marcello, 67/B – C.F. 03180130274, dovrà realizzare, nel rispetto dei contenuti dell’Accordo nonché della normativa sugli appalti, sulla pubblicità, sulla trasparenza e sulla privacy, si destinano risorse pari a € 800.000,00 a titolo di rimborso spese onnicomprensive.

Con la deliberazione n. 862 del 19 luglio 2022 è stata disposta la variazione al Bilancio di previsione 2022-2024 e al Documento tecnico di accompagnamento al Bilancio di previsione 2022-2024, per l’utilizzo della quota vincolata e accantonata del risultato di amministrazione, ai sensi dell’art. 42 del D.Lgs. 118/2011 e dell’art. 22, co. 3 della L.R. 39/2001 (Provvedimento di variazione n. BIL032), a seguito dell’approvazione del Rendiconto Generale della Regione per l'esercizio finanziario 2021. Con nota della Direzione Servizi Sociali dell’11 ottobre 2022, prot. 473213, è stato chiesto l’utilizzo avanzo - compensativo di euro 548.048,56 dal capitolo di spesa 104343 al capitolo di spesa 104154 che comporta una disponibilità complessiva in conto avanzo in quest’ultimo capitolo di euro 2.429.277,66. L’importo di euro 800.000,00 è compreso e deriva dalla suddetta re-iscrizione nel capitolo di spesa n. 104154, come chiesto con nota della Direzione Servizi Sociali n. 309998 del 12 luglio 2022.

Per quanto sopra esposto, si determina in € 800.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con proprio atto il Direttore della U.O. Dipendenze, Terzo settore, Nuove Marginalità ed Inclusione sociale, nel corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 104154 “Azioni per l'avvio e la gestione del registro unico nazionale del Terzo settore - trasferimenti correnti (art. 53, c. 3, D.lgs. 03/07/2017, n.117)", del Bilancio di previsione 2022-2024, esercizio 2023, con istituzione a copertura del Fondo pluriennale vincolato.

Il Direttore della Direzione Servizi Sociali, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza.

L’ammontare di € 800.000,00 è finanziato con trasferimenti statali dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il funzionamento del RUNTS, con copertura della obbligazione assicurata dalle re iscrizioni di cui alla nota del Direttore della Direzione Servizi Sociali del 12 luglio 2022, n. 309998, a valere sugli accertamenti dell’entrata n. 3117/2020 e n. 2467/2021 rispettivamente di complessivi € 1.613.348,00 e € 2.619.665,00, disposti con DDR n. 41 dell’11 agosto 2020 e n. 26 dell’11 giugno 2021, ai sensi dell’art. 53 del D.lgs. n. 118/2011 e s.m.i. a valere sul capitolo di entrata n. 101486 “Assegnazione statale per l'avvio e la gestione del registro unico nazionale del terzo settore (art. 53, c. 3, d.lgs. 03/07/2017, n.117)”.

Tutto ciò premesso, con il presente atto, si propone di approvare lo schema di Accordo di cui all’Allegato A, parte integrale e sostanziale del presente provvedimento, contenente la descrizione dettagliata degli interventi, i costi analitici ed il cronoprogramma delle attività, da attuare in continuità con le azioni progettuali, oggetto dell’Accordo approvato con DGR n. 389 del 30 marzo 2021 e di individuare, quale struttura regionale competente in materia, l’Unità Organizzativa Dipendenze, Terzo settore, Nuove marginalità e Inclusione sociale, autorizzandone il Direttore alla sottoscrizione dell’Accordo.

Si propone altresì di incaricare il Direttore dell’Unità Organizzativa Dipendenze, Terzo settore, Nuove marginalità e Inclusione sociale allo svolgimento di tutte le attività previste per l’attuazione dell’Accordo, provvedendo di conseguenza all’espletamento di tutte le procedure amministrative e contabili che dovranno essere assunte nell’arco temporale di durata dell’Accordo stesso.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

Visto l’art. 15 della L. n. 241/1990;

Visto il D.lgs n. 126/2014 integrativo e correttivo del D.lgs n. 118/2011;

Visti i D.Lgs. n. 117/2017;

Viste le L.R. n. 39/2011; n. 54/2012, art. 2, co. 2 e n. 36/2021;

Visto il regolamento regionale 31 maggio 2016, n. 1;

Vista la DGR 704/2020;

Vista la DGR 389/2021;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
     
  2. di approvare, in prosecuzione delle attività oggetto della collaborazione di cui alla DGR n. 389 del 30 marzo 2021, lo schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’ente strumentale Veneto Lavoro, di cui all’Allegato A, parte integrante del presente provvedimento;
     
  3. di stabilire che l’ente Veneto Lavoro dovrà presentare, entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell’Accordo di cui al punto 2, un progetto esecutivo a supporto della piena operatività del RUNTS, contenente la descrizione dettagliata degli interventi, i costi analitici ed il cronoprogramma delle attività;
     
  4. di autorizzare il Direttore dell’Unità Organizzativa Dipendenze, Terzo settore, Nuove Marginalità ed Inclusione sociale alla sottoscrizione dell’Accordo di collaborazione con l’ente Veneto Lavoro;
     
  5. di determinare in € 800.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con proprio atto il Direttore della U.O. Dipendenze, Terzo settore, Nuove Marginalità ed Inclusione sociale, nel corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 104154 “Azioni per l'avvio e la gestione del registro unico nazionale del Terzo settore - trasferimenti correnti (art. 53, c. 3, D.lgs. 03/07/2017, n.117)", del Bilancio di previsione 2022-2024, esercizio 2023, con istituzione a copertura del Fondo pluriennale vincolato;
     
  6. di dare atto che la Direzione Servizi Sociali, a cui è stato assegnato il capitolo di spesa citato, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
     
  7. di incaricare il Direttore della U.O. Dipendenze, Terzo settore, Nuove marginalità e Inclusione sociale allo svolgimento di tutte le attività previste per l’attuazione dell’Accordo, incluso l’espletamento di tutte le procedure amministrative e contabili che dovranno essere assunte nell’arco temporale di durata dell’Accordo stesso;
     
  8. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall'avvenuta conoscenza, ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni, fatte salve diverse determinazioni da parte degli interessati;
     
  9. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 e 26 comma 1 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
     
  10. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1402_22_AllegatoA_489594.pdf

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