Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 149 del 09 dicembre 2022


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1403 del 11 novembre 2022

Prosecuzione misure finalizzate all'inclusione e al reinserimento sociale e/o lavorativo: Reddito di Inclusione Attiva (R.I.A), Sostegno all'abitare (So.A.), Povertà educativa (P.E.) e Fondo nuove vulnerabilità. Determinazioni in merito all'annualità 2022/2023.

Note per la trasparenza

Con il presente atto si propone di dare prosecuzione alle misure: Reddito di Inclusione Attiva (R.I.A), Sostegno all’abitare (So.A.), Povertà educativa (P.E.) e Fondo nuove vulnerabilità, per l’annualità 2022/2023. DGR n. 1240/2021.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

La Regione del Veneto, al fine di contrastare ogni forma di povertà e promuovere l’inclusione sociale, da molti anni sostiene la misura Reddito di Inclusione attiva (R.I.A.) e altri interventi ad essa collegati quali il Sostegno all’Abitare (So.A.) e la Povertà educativa (P.E.), nati sul modello del R.I.A e dalle buone prassi presenti nei territori. Oltre a fornire un supporto economico a persone e famiglie in difficoltà, questi interventi ne incentivano l’attivazione, contrastando così ogni forma di assistenzialismo e promuovono nella presa in carico un approccio multidimensionale, che riguarda le diverse dimensioni del vivere quali la casa, la salute, la formazione, il lavoro, l’educazione dei figli, la cultura, etc.

Nel 2020, ad integrazione delle misure sopra citate, è stato istituito con DGR n. 442/2020 il “Fondo emergenza Covid-19”, rinominato successivamente con DGR n. 1240/2021 “Fondo Nuove Vulnerabilità”.  Questo fondo aveva inizialmente l’obiettivo di rispondere alle istanze provenienti da chi stava subendo le conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria da COVID-19: si trattava di situazioni nuove, non conosciute ai Servizi Sociali, che richiedevano pertanto anche nuove modalità per essere intercettate. Successivamente, si è ritenuto opportuno utilizzare queste risorse anche per far fronte a tutte quelle situazioni di fragilità che qualsiasi evento imprevisto della vita può determinare (ad es. una malattia, una morte improvvisa, una separazione etc…). A tale riguardo, proprio nel momento in cui gli effetti della pandemia stavano progressivamente riducendosi, è emersa una nuova difficoltà che ha colpito le famiglie meno abbienti, ovvero l’aumento dei costi energetici e il conseguente impatto che sta avendo sul bilancio familiare, con particolare riguardo a quei nuclei a basso reddito o a reddito fisso. Questa situazione, come riporta il Rapporto Caritas 2022 sulla povertà ed esclusione sociale in Italia, ha prodotto e sta tuttora producendo una serie di conseguenze misurabili non solamente sul piano umanitario, ma anche su quello del tenore di vita e delle condizioni socio-economiche delle famiglie nel nostro paese.

Le misure in oggetto rappresentano ormai un importante punto di riferimento nel sistema integrato di interventi e Servizi Sociali, socio-sanitari e socio-lavorativi. Con riferimento ai settori del Lavoro e della Formazione, particolarmente significativa è stata la collaborazione che nel corso di questi anni si è costruita tra Servizi Sociali, Centri per l’Impiego e la rete del Terzo Settore. Con quest’ultima, in particolare, si sono pensate e costruite nuove alleanze per rimodulare le diverse attività, dall’accesso alla presa in carico, in maniera sempre più innovativa con un’attenzione particolare al welfare generativo e di comunità.

Sempre in merito alla collaborazione con l’area Lavoro, un importante risultato ha riguardato l’istituzione, con L.R. n. 5/2022, del Sistema Informativo Lavoro Sociale (SILS), con l’obiettivo di disporre, in collaborazione con Veneto Lavoro e gli Ambiti Territoriali Sociali, di una compiuta conoscenza dei bisogni sociali e delle prestazioni erogate dal sistema integrato degli interventi dei servizi sociali e del lavoro, a partire dalle misure R.I.A. sopra citate. A tale riguardo, i dati più recenti estrapolati dal SILS relativi all’annualità 2020-2021 (DGR n. 442/2020), hanno rilevato più di 9.000 beneficiari di cui una parte molto importante riguarda il R.I.A. Sostegno (32%), confermando come questo intervento sia ormai diventato una buona prassi in grado di generare esperienze virtuose nel territorio. Seguono gli interventi relativi al “Fondo Emergenza Covid-19” (29%) chiaramente dovuti all’emersione delle nuove vulnerabilità, il So.A. (20%), la P.E (16%) e il R.I.A. Inserimento (3%).

Per quanto riguarda l’ultima annualità 2021-2022 (DGR n. 1240/2021) nel corso dei numerosi incontri di monitoraggio e interviste somministrate a tecnici del territorio, è emerso un aumento esponenziale di nuove domande di aiuto, anche collegate alla più recente e grave crisi energetica, che riguardano la casa, il sostegno economico e socioeducativo e la necessità di reinserirsi in un contesto lavorativo o sociale. E’ fra l’altro il fatto che le richieste siano provenienti in particolare da anziani soli, persone sole o con fragilità psicologica che si trovano a vivere una situazione di disagio a preoccupare maggiormente. Emerge un crescente divario fra chi riesce ad arrivare a fine mese e chi non ce la fa: divario in particolare accentuato dall’aumento dei prezzi dei beni di consumo e dal caro bollette.

Quanto riscontrato dai territori, rispetto all’aumento delle domande di aiuto è confermato dall’andamento dei dati ISTAT 2021 che rilevano come a livello nazionale siano in povertà assoluta poco più di 1,9 milioni di famiglie, 5,6 milioni di individui, confermando i massimi storici toccati nel 2020. Preoccupante è l’incidenza della povertà assoluta per chi abita in affitto (45,3% di tutte le famiglie povere). Il Rapporto Caritas 2022 sopra citato rileva come il 42% degli accessi ai centri di ascolto sia costituito dai nuovi poveri. In questo documento si sottolinea altresì la presenza di un nucleo consistente di famiglie che manifesta aspetti di fragilità e debolezza a seguito del peggioramento della propria situazione di vita.

Alla luce di quanto sopra espresso, con il presente atto si propone pertanto di dare prosecuzione, per l’annualità 2022/2023, alle misure Reddito di Inclusione Attiva (R.I.A.), Sostegno all’abitare (So.A.), Povertà educativa (P.E.) e Fondo Nuove Vulnerabilità, che rappresentano ormai un’esperienza consolidata nel rafforzamento dei percorsi di inclusione sociale delle persone e delle famiglie più fragili.

Si precisa che nel corso di questa annualità, per rafforzare nei territori l’approccio del welfare generativo e di comunità, già ribaditi quali principi posti alla base di importanti documenti regionali come, per esempio, le linee guida regionali sui Piani di Zona, la Regione ha avviato un percorso laboratoriale che vede coinvolti i referenti tecnici degli Ambiti Territoriali Sociali; percorso che a partire dalla condivisione delle buone prassi, sarà funzionale alla programmazione regionale rispetto all’implementazione di modalità sempre più efficaci di intervento. Tale percorso è stato anche previsto nell’Atto di programmazione regionale per il contrasto alla povertà adottato con DGR n. 593/2022, all’interno del quale tutte le misure regionali in materia di povertà sono state inserite, messe a sistema e considerate in modo complementare a quelle nazionali, tra cui si sottolineano gli interventi del PNRR.    

Per quanto sopra esposto, si determina in Euro 6.000.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, di natura non commerciale, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della U.O. Dipendenze, Terzo Settore, Nuove Marginalità e Inclusione Sociale entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico del capitolo di spesa n. 103383 “Fondo nazionale per le politiche sociali – Interventi per soggetti a rischio esclusione sociale – Trasferimenti correnti (Art. 20, L. 8/11/2000, n. 328 – art. 80, co. 17, L.23/12/2000, n. 388)” del Bilancio regionale di previsione 2022-2024, esercizio 2022.

Si dà atto, infine, che la Direzione Servizi Sociali, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza nel bilancio 2022-2024 e che il suddetto ammontare è finanziato con trasferimenti statali dal Fondo nazionale per le politiche sociali, con copertura della obbligazione assicurata dall’accertamento in entrata n. 3408/2022 di complessivi euro 28.558.500,17, disposto con DDR n. 9 del 23/08/2022, ai sensi dell’art. 53 del D.lgs. n. 118/2011 e s.m.i. a valere sul capitolo di entrata n. 1623 “Assegnazione del Fondo nazionale per le politiche sociali – risorse indistinte (art. 20, L. 8/11/2000, n. 328 – art. 80, co. 17, L. 23.12.2000, n. 388)”.

Nell’Allegato A, parte integrante e necessaria del presente atto, sono riportate le determinazioni con i criteri di natura tecnica per l’annualità 2022/2023, e nell’Allegato B, anch’esso parte integrante e necessaria del presente atto, sono contenute le disposizioni in merito alla ripartizione dei fondi e alle modalità di monitoraggio e rendicontazione.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI gli artt. n. 20 della L. 328/2000 e n. 80 della L. 388/2000;

VISTI il D.lgs n. 126/2014 integrativo e correttivo del D. Lgs. n. 118/2011;

VISTA la legge regionale 29 novembre 2001, n. 39; 20 dicembre 2021 n. 36; 4 marzo 2022, n. 5;

VISTO l’art. 2 co. 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTO il Regolamento regionale n. 1/2016;

VISTA la DGR n. 442 del 7 aprile 2020;

VISTA la DGR n. 1240 del 14 settembre 2021;

VISTA la DGR n. 42 del 25 gennaio 2022;

VISTA la DGR n. 593 del 20 maggio 2022;

delibera

  1. di approvare le premesse come parti integranti e necessarie del presente atto;
  2. di approvare, per le motivazioni indicate in premessa, la prosecuzione per l’annualità 2022/2023 delle misure finalizzate all’inclusione e al reinserimento sociale e/o lavorativo: Reddito di Inclusione Attiva (R.I.A), Sostegno all’abitare (So.A.), Povertà educativa (P.E.) e Fondo nuove vulnerabilità;
  3. di approvare l’Allegato A, parte integrante e necessaria del presente atto, in cui sono indicate le determinazioni con i criteri di natura tecnica per l’annualità 2022/2023;
  4. di approvare l’Allegato B, parte integrante e necessaria del presente atto, in cui sono contenute le disposizioni relative alla ripartizione dei fondi e alle modalità di monitoraggio e rendicontazione;
  5. di determinare in Euro 6.000.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, di natura non commerciale, a favore dei 21 Ambiti Territoriali Sociali come riportato nell’Allegato B, parte integrante e necessaria del presente atto, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della U.O. Dipendenze, Terzo Settore, Nuove Marginalità e Inclusione Sociale entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico del capitolo 103383 “Fondo nazionale per le politiche sociali – Interventi per soggetti a rischio esclusione sociale – Trasferimenti correnti (Art. 20, L. 8/11/2000, n. 328 – art. 80, co. 17, L.23/12/2000, n. 388)” del Bilancio di previsione 2022-2024, esercizio 2022. La Direzione Servizi Sociali, a cui è stato assegnato il capitolo citato, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
  6. di incaricare il Direttore della U.O. Dipendenze, Terzo settore, Nuove marginalità e Inclusione dell’esecuzione del presente atto;
  7. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
  8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26, co. 1, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  9. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_1403_22_AllegatoA_489488.pdf
Dgr_1403_22_AllegatoB_489488.pdf

Torna indietro