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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 131 del 04 novembre 2022


Materia: Foreste ed economia montana

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1364 del 02 novembre 2022

Approvazione Accordi di collaborazione tra la Regione del Veneto e l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) e Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione per attività di interesse comune nei settori delle ricerche scientifiche e dell'informazione legate alla strategia di gestione e controllo delle specie esotiche invasive e alla gestione e conservazione della biodiversità nell'ambito di Rete Natura 2000.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approvano gli Accordi di collaborazione con l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) e Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione per la realizzazione di attività di ricerca e di informazione di interesse comune collegate alla strategia di gestione e controllo delle specie esotiche invasive e alla gestione e conservazione della biodiversità nell’ambito di Rete Natura 2000.

L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.

La Direttiva 92/43/CEE "Habitat", relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, e la Direttiva 2009/147/CE "Uccelli", hanno costituito una rete ecologica europea coerente di Zone Speciali di Conservazione e Zone di Protezione Speciale, denominata Rete Natura 2000.

La Direttiva 2009/147/CE prevede all'art. 4 che gli Stati membri classifichino come Zone di Protezione Speciale (ZPS) i territori più idonei alla conservazione delle specie di uccelli di cui all'Allegato I alla stessa direttiva e delle specie migratrici che ritornano regolarmente, adottando misure idonee a prevenire l'inquinamento e il deterioramento degli habitat, nonché le perturbazioni che possano avere conseguenze significativamente dannose per gli stessi uccelli.

Il D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357, modificato con D.P.R. n. 120/2003, riguardante il recepimento nella Legislazione italiana della Direttiva "Habitat", stabilisce conseguentemente che per le ZPS le Regioni adottino le necessarie misure di conservazione comprendenti gli occorrenti Piani di gestione (art. 4).

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con Decreto del 3 settembre 2002 ha stabilito le linee guida per la gestione dei siti Natura 2000 con lo scopo di fornire un supporto tecnico normativo alla elaborazione di appropriate misure di conservazione funzionale e strutturale, tra cui i piani di gestione, per i siti della Rete Natura 2000.

Con D.G.R. n. 786 del 27 maggio 2016, così come modificata ed integrata dalle deliberazioni della Giunta regionale n. 1331 del 16 agosto 2017 e n. 1709 del 24 ottobre 2017, sono stati approvati gli obiettivi e le misure di conservazione per le zone speciali di conservazione (ZSC) delle regioni biogeografiche alpina e continentale.

Con Decreti 27 luglio 2018, 10 maggio 2019 e 20 giugno 2019, il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha designato tutti i Siti di Interesse Comunitario del Veneto (SIC) come Zone di Conservazione Speciale (ZSC).

Con D.G.R. n. 82 del 26 gennaio 2021 è stato approvato il documento "Prioritised Action Framework - PAF" per le aree della Regione del Veneto ricadenti nella Rete Natura 2000, relativo al periodo di programmazione comunitaria 2021-2027 e in linea con quanto previsto dall'art. 8 della Direttiva 92/43/CEE (Direttiva Habitat) individuando una serie di azioni prioritarie per il conseguimento di obiettivi di conservazione di habitat, specie ed habitat di specie.

Il Regolamento (UE) 1143/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, inoltre, reca disposizioni volte a prevenire, ridurre al minimo e mitigare gli effetti negativi sulla biodiversità causati dall’introduzione e dalla diffusione, sia deliberata che accidentale, delle specie esotiche invasive all’interno dell’Unione Europea.

Le specie esotiche invasive, con sinonimo aliene o alloctone, su scala globale costituiscono una causa rilevante di perdita di biodiversità e di servizi ecosistemici ad essa correlati.

Le specie animali e vegetali esotiche sono trasferite dall’uomo al di fuori delle loro aree naturali in modo deliberato o accidentale; circa il 10–15% di esse è ritenuto invasivo, sono indicate in ambito internazionale come IAS – Invasive Alien Species – e sono rappresentate da specie animali e vegetali in grado di riprodursi ed espandersi a scapito delle specie autoctone, causando danni alla biodiversità ma anche alla salute umana, alle produzioni agricole e ai manufatti. La rapidità della loro diffusione a scapito delle specie autoctone è favorita da attività quali il commercio mondiale, i trasporti, il turismo e dal cambiamento climatico, che alterando gli ecosistemi crea le condizioni favorevoli al loro insediamento.

Il Regolamento di esecuzione (UE) 2016/1141 della Commissione europea del 13 luglio 2016 ha adottato un elenco di specie esotiche invasive di rilevanza unionale. L’elenco è stato successivamente integrato con i Regolamenti di esecuzione (UE) 2017/1263 del 12 luglio 2017, 2019/1262 del 25 luglio 2019 ed infine 2022/1203 del 12 luglio 2022.

Il Decreto Legislativo 15 dicembre 2017, n. 230, pubblicato sulle Gazzetta Ufficiale il 30 gennaio 2018 ed entrato in vigore il 14 febbraio 2018, ha adeguato la normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 1143/2014.

Il Decreto Legislativo n. 230/2017 affida alle Regioni e alle province Autonome, tra l’altro, le seguenti funzioni:

  • attuare gli adempimenti del D. Lgs. 230/2017 per conto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM, ora Ministero della Transizione Ecologica, MiTE);
  • attuare controlli all’importazione nei punti di entrata per impedire l’ingresso e la diffusione delle specie vegetali (art. 15);
  • attuare le misure di rilevamento precoce e di eradicazione rapida delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale o nazionale (art. 19);
  • attuare misure di gestione delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale o nazionale ampiamente diffuse con specifici programmi d’azione (art. 22);
  • attuare il ripristino degli ecosistemi danneggiati dalle specie esotiche invasive di rilevanza unionale o nazionale (art. 23);
  • promuovere programmi di informazione ed educazione per la gestione degli animali da compagnia appartenenti a specie esotiche invasive, con particolare riferimento alla possibilità per i proprietari di consegnare a strutture pubbliche o private autorizzate, gli esemplari che non possono essere detenuti (art. 27).

La Regione, nell’ambito delle proprie competenze, intende proseguire nella realizzazione e promozione di concrete azioni di conservazione e valorizzazione degli habitat, delle specie e degli habitat di specie così come previsto dai Piani di Gestione redatti, dal “PAF - Prioritised Action Framework” ed in coerenza con le Misure di Conservazione approvate.

Considerate le competenze affidate dallo Stato in materia di Rete Natura 2000, congiuntamente alle citate funzioni assegnate alle Regioni ex D. Lgs. 230/2017, è necessario sviluppare strategie, obiettivi ed azioni prioritarie per il contrasto alle specie esotiche invasive, con particolare attenzione alla conservazione della biodiversità in Rete Natura 2000 e nelle altre aree protette.

La Regione del Veneto, Direzione Turismo, U.O. Strategia Regionale della Biodiversità e Parchi, già con Deliberazione n. 1700 del 9 dicembre 2020 ha approvato l’attivazione del centro regionale di ricerca scientifica per il recupero delle testuggini palustri americane (Trachemys scripta spp.), nel quale sviluppare protocolli e best practice per il contrasto e controllo di questa specie esotica invasiva, in coerenza ed attuazione con il citato art. 27 del D. Lgs. 230/2017.

Con nota n. 0124412.07 del 7 ottobre 2022 il Ministero della Transizione Ecologica ha comunicato che in attuazione di quanto previsto dal comma 2, art. 2, del Decreto del Ministro della transizione ecologica 17 giugno 2022 “Modalità di ripartizione del fondo per il controllo delle specie esotiche invasive” ha proceduto al trasferimento a ciascuna Regione e Provincia autonoma delle somme, secondo la ripartizione di cui al comma 1, art. 2, del Decreto citato, che per la Regione del Veneto ammontano ad Euro 305.000,00 per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024.

Le somma relativa all’anno 2022 è stata trasferita dal Ministero e riscossa sul neo costituito capitolo di entrata del bilancio regionale n. 101735 "Assegnazione statale per prevenire l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive (D. Lgs. 15/12/2017, n. 230)".

Con nota prot. n. 100224.10 del 10 agosto 2022 il Ministero della Transizione Ecologica ha inoltre evidenziato che, ai sensi dell’art. 3, comma 1 del Decreto 17 giugno 2022, le attività che le Regioni e le Province autonome devono svolgere utilizzando le risorse del fondo, sono con particolare riferimento quelle dedicate, ad interventi tempestivi per l’effettiva eradicazione delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale a livello di Regione o Provincia autonoma, ovvero dedicate alla significativa riduzione della consistenza nel caso di specie esotiche invasive di rilevanza unionale ampiamente diffuse.

Si ritiene pertanto utile, al fine di un efficace e corretto utilizzo delle risorse trasferite, acquisire le conoscenze scientifiche necessarie allo sviluppo di una strategia regionale di contrasto alle specie esotiche invasive, così da individuare obiettivi ed azioni prioritarie per il controllo, il contrasto ed il monitoraggio delle stesse.

Il Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione dell’Università degli Studi di Padova include professionalità medico-veterinarie, biologiche ed agrarie, indirizzate, tra l’altro, alla gestione sanitaria e alla conservazione delle specie animali.

Il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) si occupa, tra l’altro, di attività di ricerca in ambito ecologico, fitopatologico, selvicolturale, specificatamente anche in riferimento agli habitat di interesse comunitario, individuazione delle azioni per il mantenimento e miglioramento del loro stato di conservazione.

Da un confronto tra la Direzione Turismo, U.O. Strategia Regionale della Biodiversità e Parchi, e l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Biomedicina comparata e Alimentazione e Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF), è emerso l’interesse a collaborare in questo specifico ambito.

Tale interesse comune ha trovato espressione nella proposta di collaborazione, prot. regionale n. 496295 del 25 ottobre 2022, da parte del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) e nella proposta di collaborazione, prot. regionale n. 489555 del 20 ottobre 2022, da parte del Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione.

La collaborazione tra Regione del Veneto ed i due dipartimenti dell’Università di Padova riguarderà in sintesi:

  • aumentare il livello di conoscenza e consapevolezza della problematica delle Specie esotiche invasive (IAS) nella popolazione regionale al fine di prevenire comportamenti o azioni scorrette che possono favorire l’ingresso di nuove specie sul territorio regionale o l’ulteriore diffusione di quelle già presenti;
  • rilevare la presenza e la distribuzione delle IAS in Regione e nelle aree contermini da cui potrebbero poi diffondersi e lo stato degli ecosistemi potenzialmente impattati;
  • rilevare la presenza e la distribuzione delle IAS in Regione con particolare riferimento alle aree Natura 2000 e alle altre aree protette con verifica della eventuale potenziale riduzione della conservazione della biodiversità;
  • definire i criteri generali in funzione dei quali stabilire la priorità d’intervento (obblighi formali di prevenzione e gestione, specie che potenzialmente sono dannose per la salute dell’uomo).

I due dipartimenti collaboreranno nella stesura di un unico documento finale contenente la strategia regionale per le specie esotiche invasive per il quinquennio 2022-2026.

Ciò premesso, ritenuta l’attività in argomento di interesse comune, con il presente provvedimento si propone di attivare un rapporto di collaborazione con l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) e Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione, mediante la sottoscrizione, ai sensi dell’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, di un Accordo di collaborazione, secondo le modalità individuate negli Schemi di Accordo, di cui rispettivamente agli Allegati A e B parti integranti e sostanziali del presente atto, conferendo a ciascun Dipartimento la somma di euro 12.500,00 a titolo di rimborso delle spese sostenute.

In ordine all’aspetto finanziario l’importo massimo delle obbligazioni di spesa indicato in euro 25.000,00, trova copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati per l’esercizio finanziario corrente sul capitolo n. 100556 "Interventi strutturali per la Rete Natura 2000 (D.P.R. 8/9/1997, n. 357 – Art. 4 L.R. 29/11/2001, n. 39)" del bilancio pluriennale 2022-2024.

Si propone infine di incaricare il Direttore della Direzione Turismo della sottoscrizione degli Accordi di collaborazione di cui agli Allegati A e B al presente provvedimento nonché della gestione tecnica finanziaria e amministrativa dei procedimenti derivanti dall'adozione del presente atto.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTE le Direttive 92/43/CEE e 2009/147/CEE;

VISTO il D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 e ss.mm.ii.;

VISTO il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 3 settembre 2002;

VISTE le DD.GG.RR. n. 786 del 27 maggio 2016, n. 1331 del 16 agosto 2017 e n. 1709 del 24 ottobre 2017;

VISTA la D.G.R. n. 82 del 26 gennaio 2021;

VISTO il Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 3 settembre 2002;

VISTO il Regolamento (UE) 1143/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014 e ss.mm.ii.;

VISTO il D. Lgs. 15 dicembre 2017, n. 230 e ss.mm.ii.;

VISTA la D.G.R. n. 1700 del 9 dicembre 2020;

VISTA la Legge 6 dicembre 1991, n. 394;

VISTA la Legge Regionale 6 luglio 2012, n. 24;

VISTA la Legge Regionale 21 settembre 2021, n. 27;

VISTA la Legge Regionale 20 dicembre 2021, n. 36 “Bilancio di previsione 2022-2024”;

VISTA la D.G.R. n. 1821 del 23 dicembre 2021 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2022-2024”;

VISTO il D.S.G.P. n. 19 del 28 dicembre 2021 “Bilancio Finanziario Gestionale 2022-2024”;

VISTA la D.G.R. n. 42 del 25 gennaio 2022 “Direttive per la gestione del bilancio di previsione 2022-2024”;

VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241, art. 15 che prevede che le amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro accordi in collaborazione per disciplinare lo svolgimento di attività di interesse comune;

VISTO l’art. 2 co. 2 della L. R. n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
     
  2. di approvare l’attivazione di Accordi di collaborazione, di cui all’articolo 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241, con l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) e Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione per la realizzazione di attività di ricerca e di informazione di interesse comune collegate alla strategia di gestione e controllo delle specie esotiche invasive e alla gestione e conservazione della biodiversità nell’ambito di Rete Natura 2000;
     
  3. di approvare lo Schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF), per la realizzazione delle attività richiamate al punto 2, di cui all’Allegato A, parte integrante del presente provvedimento;
     
  4. di approvare lo Schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione, per la realizzazione delle attività richiamate al punto 2, di cui all’Allegato B, parte integrante del presente provvedimento;
     
  5. di assegnare all’Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF), una somma di euro 12.500,00 a titolo di ristoro delle spese che saranno sostenute per la realizzazione delle attività richiamate al punto 2;
     
  6. di assegnare all’Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione, una somma di euro 12.500,00 a titolo di ristoro delle spese che saranno sostenute per la realizzazione delle attività richiamate al punto 2;
     
  7. di incaricare il Direttore della Direzione Turismo alla sottoscrizione degli Accordi di collaborazione di cui al punto 3 e al punto 4, autorizzandolo ad apportarvi le eventuali modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie, e che avverrà, a pena di nullità, con firma digitale, ai sensi dell'articolo 15, comma 2-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241;
     
  8. di determinare in euro 25.000,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Turismo, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati per l’esercizio corrente sul capitolo n. 100556 "Interventi strutturali per la Rete Natura 2000 (D.P.R. 8/9/1997, n. 357 – Art. 4 L.R. 29/11/2001, n. 39)” del bilancio pluriennale 2022-2024;
     
  9. di dare atto che la Direzione Turismo, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
     
  10. di incaricare la Direzione Turismo dell’esecuzione del presente provvedimento;
     
  11. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
     
  12. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1364_22_AllegatoA_488309.pdf
Dgr_1364_22_AllegatoB_488309.pdf

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