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Materia: Ambiente e beni ambientali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1045 del 23 agosto 2022
Piano regionale per la Tutela e Risanamento dell'Atmosfera (P.R.T.R.A.). Avvio del progetto "MoVe In" (monitoraggio dei veicoli inquinanti) per il monitoraggio delle percorrenze reali effettuate dai veicoli soggetti alle limitazioni della circolazione mediante l'installazione di dispositivi telematici e disposizioni attuative.
Avvio del progetto denominato “MoVe In – MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti” finalizzato al miglioramento della qualità dell'aria.
L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.
La Regione del Veneto, nel quadro delle attività di gestione della qualità dell'aria, ha posto sempre più attenzione alla necessità di favorire la riduzione dell’inquinamento nel territorio regionale promuovendo misure strutturali per il raggiungimento dei valori limite di particolato e ossidi di azoto in atmosfera previsti dalla vigente normativa in materia.
E’ opportuno ricordare che la direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2008, relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa, recepita con Decreto legislativo 3 agosto 2010 n. 155, persegue l’obiettivo di mantenere e migliorare lo stato della qualità dell’aria per salvaguardare la salute della popolazione, della vegetazione e degli ecosistemi nel loro complesso.
Il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera (P.R.T.R.A.), approvato con deliberazione del Consiglio regionale del Veneto dell'11 novembre 2004 n. 57, successivamente aggiornato con deliberazione consiliare del 19 aprile 2016 n. 90, finalizzato al miglioramento progressivo delle condizioni ambientali e alla salvaguardia della salute dell'uomo e dell'ambiente, ha previsto numerose misure di intervento nei vari settori maggiormente responsabili di emissioni inquinanti tra le quali alcune specifiche a favore della mobilità a basso impatto ambientale.
Inoltre, nel corso degli anni, le Regioni del bacino padano (Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto) hanno definito e coordinato un insieme di azioni comuni, attraverso la sottoscrizione di numerosi Accordi con Amministrazioni statali (sottoscritti negli anni 2005, 2007, 2013, 2017) finalizzati al miglioramento della qualità dell’aria.
In particolare con il “Nuovo accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento per il miglioramento della qualità dell’aria” (di seguito Accordo), approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 836 del 6 giugno 2017, al fine di avviare una nuova e più determinata strategia che si integri con quanto già messo in campo dalle Regioni, sono state definite, in un quadro condiviso, importanti misure addizionali di risanamento da inserire nei piani di qualità dell'aria da applicare in modo coordinato e congiunto nel territorio del bacino padano che riguardano anche il settore della mobilità.
Nonostante i positivi effetti prodotti dai menzionati Accordi, in un arco temporale caratterizzato da una progressiva riduzione del numero delle zone di superamento dei valori limite e dell'entità dei superamenti per il materiale particolato PM10, la Commissione europea, per la procedura di infrazione avviata nel 2014, ha deferito, nel maggio 2018, alla Corte di Giustizia europea lo Stato Italiano condannandolo con sentenza del 10 novembre 2020 per la non corretta applicazione della Direttiva 2008/50/CE. Per quanto riguarda la Regione del Veneto le zone interessate dalla procedura di infrazione, per il superamento del valore limite giornaliero di PM10 sono: IT0508 “Agglomerato Venezia”, IT0509 “Agglomerato Treviso”, IT0510 “Agglomerato Padova”, IT0511 “Agglomerato Vicenza”, IT0512 “Agglomerato Verona”, IT0513 “Pianura e Capoluogo Bassa Pianura”, IT0514 “Bassa Pianura e Colli”.
L'Amministrazione regionale, nel valutare l'importanza del rispetto della citata direttiva 2008/50/CE e delle normative nazionali per le possibili ricadute sulla salute dei cittadini, nell’ambito delle proprie competenze, in linea con le azioni individuate dal P.R.T.R.A. e con le misure previste dal citato Accordo, con deliberazione del 3 marzo 2021 n. 238, ha attivato, in accordo con le regioni del bacino padano, un pacchetto di misure straordinarie per il miglioramento della qualità dell’aria anche per il settore del trasporto privato.
Inoltre, con deliberazione della Giunta regionale dell’11.11.2021 n. 1537 è stato approvato l’avvio della procedura di aggiornamento dell’attuale piano anche alla luce delle varie strategie intraprese a livello nazionale e delle specifiche azioni attivate a livello di bacino padano per il rispetto dei valori stabiliti dalla norma.
Per l’attuazione delle citate misure, la Giunta regionale, già in prima applicazione del Piano, ha finanziato specifiche iniziative finalizzate al rispetto dei valori limite stabiliti dalla normativa di riferimento, proseguendo fino ad oggi con misure inerenti la mobilità, le biomasse, l’efficientamento energetico degli edifici, il trasporto pubblico, la mobilità ciclistica, la cui realizzazione ha richiesto considerevoli investimenti finanziari.
E’ opportuno evidenziare che in relazione alle azioni ambientali per la riduzione del PM10, la Giunta regionale in coerenza con gli impegni assunti con l’Accordo, con deliberazione n. 698 del 4 giugno 2020 aveva avviato le procedure per l’attuazione di un progetto sperimentale da definire con le amministrazioni del bacino padano, per il monitoraggio della circolazione dei veicoli nelle aree assoggettate a limitazione del traffico. Tale progetto, nel promuovere modalità innovative per il controllo delle emissioni attraverso la possibilità di avvalersi di una soglia chilometrica misurabile e controllabile per tutti i giorni della settimana e per tutte le 24 ore del giorno, consente di programmare un possibile risparmio emissivo, correlato all’uso effettivo del veicolo e allo stile di guida adottato.
In continuità con quanto approvato con la suddetta deliberazione n. 698/2020, si ritiene ora di realizzare il progetto in una strategia condivisa con le Regioni Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna, al fine di fronteggiare l’inquinamento atmosferico presente in tale ambito territoriale e assicurare così il rispetto degli obblighi comunitari con modalità più efficaci ed efficienti, oltre all’opportunità di acquisire nuovi dati per migliorare gli input ai modelli di definizione delle emissioni.
A tal proposito, la Regione Lombardia, con deliberazione della Giunta regionale del 25.02.2019 n. XI/1318, ha già avviato un progetto denominato “MoVe In” (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti), che consente ai proprietari di veicoli, nelle aree oggetto di limitazioni, di installare, volontariamente, sui propri veicoli una scatola nera o “black box”, che ne misura le percorrenze e le trasmette attraverso un collegamento satellitare ad un’infrastruttura tecnologica dedicata; inoltre, in funzione della classe emissiva dei veicoli, viene attribuita una corrispondente soglia annua di percorrenza chilometrica su quelle porzioni di territorio regionale oggetto di limitazioni. Il progetto quindi offre eque condizioni di mobilità ai cittadini, applicando limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti, graduandole in base all’uso effettivo del veicolo ed al suo contributo all’inquinamento atmosferico. In un secondo momento la Giunta Regionale della Lombardia, con deliberazione del 30 dicembre 2020 n. XI/4173, ha previsto, tra l’altro, la possibilità di estensione del servizio “MoVe In” alle altre Regioni del bacino padano, avvalendosi della collaborazione di ARIA S.p.A., società a totale capitale pubblico della Regione Lombardia.
Il progetto “MoVe In” prevede l’individuazione di specifici requisiti per i fornitori dei servizi telematici e dei dispositivi da installare e un percorso per l’accreditamento dei fornitori stessi idonei ad assicurare la fornitura alle condizioni specifiche previste dal progetto; la società accreditata si impegna a proporre il servizio di controllo telematico ad un prezzo finale per il cittadino che non potrà superare il costo di 50 € (di cui 30 € costo di installazione e 20 € fornitura servizio) al primo anno di installazione (o 20 € nel caso in cui un cittadino disponga già di un dispositivo installato a bordo del proprio veicolo) e di 20 € (fornitura servizio) per gli anni successivi.
Per quanto sin qui esposto, perseguendo la finalità di sperimentare modalità più efficaci, modulabili ed eque per la riduzione delle emissioni degli inquinanti connessi alla circolazione di persone e merci, si prevede di utilizzare anche nella Regione del Veneto un sistema informativo atto a rilevare e monitorare le percorrenze chilometriche dei mezzi di trasporto soggetti a limitazione del traffico, correlandole alle rispettive emissioni.
A tal proposito, ARPAV, nell'ambito delle attività istituzionali di monitoraggio delle azioni di disinquinamento dell'aria, con nota prot. n. 284595 del 24.06.2022 ha trasmesso una relazione tecnica valutando positivamente l’eventuale partecipazione al progetto “MoVe In”, in termini di riduzione delle emissioni dei veicoli sottoposti a limitazione.
Si reputa pertanto opportuno aderire al progetto “MoVe In”, utilizzando la stessa infrastruttura tecnologica e lo stesso servizio già messo a punto dalla Regione Lombardia nell’ambito del progetto in parola.
L’adesione al progetto “MoVe In” comporta la sottoscrizione di uno specifico Accordo con la Regione Lombardia, ai sensi della legge 7 agosto 1990 n. 241, che prevede di:
A tal fine dovrà essere predisposto da parte della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica un documento tecnico contenente gli elementi necessari per la suddetta implementazione, conforme a quanto già previsto nelle operazioni di accreditamento effettuate dalle altre Regioni.
E’ opportuno precisare che per la realizzazione del progetto ed in particolare per l’effettuazione dei controlli e per il monitoraggio dell'efficacia delle misure in questione, il progetto “Move In” tratta dati personali per verificare il rispetto dei chilometri percorribili individuati in fase di adesione all’uso dei dispositivi telematici; pertanto, saranno attivate le opportune procedure per il rispetto del Regolamento (UE) 2016/679 per il trattamento di dati correlati al progetto “MoVe In”.
Al contempo, al fine di avere a disposizione la piattaforma “MoVe In” nel più breve tempo possibile, si ritiene di dare avvio all’adozione dei preliminari provvedimenti necessari all’implementazione del progetto.
A decorrere dal primo ottobre 2022 troveranno attuazione le misure di limitazione alla circolazione ai veicoli privati previste dalla richiamata D.G.R. n. 238/2021 in particolare quelle relative ai veicoli privati (categorie M, N come definite dal D.Lgs n. 285/1992) diesel fino a euro 4 e benzina fino a euro 1 nei Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti e nei Comuni degli agglomerati, nonché le limitazioni previste per i veicoli privati diesel fino ad euro 2 e benzina fino a euro 1 nei Comuni con popolazione compresa tra i 10.000 e 30.000 abitanti.
Le misure restrittive sul traffico possono avere impatti negativi sulla competitività imprenditoriale e territoriale, in particolare nell’attuale contesto economico e sociale legato anche al conflitto russo-ucraino; il progetto permetterebbe di contemperare le esigenze dei cittadini e le finalità di tutela dell’ambiente e della qualità dell’aria, atteso che l’eventuale partecipazione al progetto “MoVe-In” comporterebbe una complessiva riduzione delle emissioni dei veicoli sottoposti a limitazione.
A tal proposito con nota acquisita al protocollo regionale n. 276024 del 20.06.2022, la Regione Lombardia ha comunicato la disponibilità alla sottoscrizione di un accordo di collaborazione, ai sensi dell’art. 15 della L. n. 241/1990, per il co-uso della piattaforma, a decorrere dal 1 luglio 2022 al 31 dicembre 2024, con modalità analoghe a quanto già realizzato per la Regione Piemonte, quantificando le spese per le attività di gestione manutenzione e assistenza generate dall’estensione del servizio sul territorio regionale del Veneto per l’importo di euro 250.703,00 ottenuti parametrizzando la necessità di risorse umane da dedicare alle attività di gestione e di manutenzione del servizio e i costi di assistenza proporzionalmente al numero di veicoli soggetti a limitazioni immatricolati nella Regione (stimati in 0,10 € a veicolo sulla base dell’esperienza sin qui acquisita); le risorse umane da dedicare alle attività di gestione e manutenzione sono quantificate come 30% del FTE “Full Time Equivalent”, per ciascuna delle due attività, per il primo anno solare di avvio del co-uso e 10% del FTE “Full Time Equivalent” per ciascuna delle due attività, per le annualità successive.
Le risorse necessarie per la copertura delle spese sopraindicate sono allocate al capitolo di spesa n. 100051 “Finanziamento delle attività di informazione, sperimentazione, e monitoraggio nel campo della Tutela Ambientale - acquisto di beni e servizi (art. 70 D.Lgs. 112/1998, L.R. n. 3/2000)”, Missione 09 “Sviluppo sostenibile e Tutela dell’ambiente”, Programma 02 “Tutela, valorizzazione e recupero ambientale”, Titolo I spese correnti, del bilancio regionale 2022-2024 che presenta sufficiente disponibilità.
Alla luce di quanto sopra esposto, si ritiene, pertanto, di aderire al progetto “MoVe In” (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti) per la misurazione e trasmissione delle percorrenze dei veicoli privati, adeguandolo alla realtà della Regione del Veneto, per un primo periodo di 2 anni a decorrere dalla sottoscrizione dell’Accordo con la Regione Lombardia il cui schema sarà approvato con successivo atto della Giunta regionale.
A tal fine si demandano al Direttore della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica l’adozione degli atti necessari all’implementazione del progetto, secondo quanto previsto nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, nonché di provvedere agli adempimenti necessari a norma del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016 e del D.lgs.30/06/2003, n. 196.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la deliberazione del Consiglio regionale n. 57 dell’11.11.2004 e il successivo aggiornamento del P.R.T.R.A., approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 90 del 16.04.2016;
VISTA la deliberazione della Giunta Regionale del 06.06.2017 n. 836;
VISTA la deliberazione della Giunta Regionale del 02.03.2021 n. 238;
VISTO l'art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
delibera
(seguono allegati)
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