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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 104 del 26 agosto 2022


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1050 del 23 agosto 2022

Approvazione dell'Avviso pubblico "Restauro 2022: sviluppo capacità professionali per interventi di conservazione del patrimonio storico, artistico, architettonico" e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali. Programma Regionale FSE+ 2021-2027. Regolamenti n.1057 e n.1060 del 24/06/2021 di istituzione e regolamentazione del Fondo Sociale Europeo Plus. Decisione di esecuzione della Commissione europea n. C (2022)5655 del 1/08/2022 relativa all'approvazione del Programma Regionale Veneto per il sostegno del Fondo Sociale Europeo Plus nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti per l'occupazione e la crescita" per il ciclo di programmazione 2021-2027.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento approva nell’ambito del Programma Regionale Veneto per il sostegno del Fondo Sociale Europeo Plus per il ciclo di programmazione 2021-2027 l’Avviso pubblico e la Direttiva per la presentazione di progetti formativi, per l’anno 2022, per Tecnico del restauro nel settore dei beni culturali (progetti di tipologia 1), e di Percorsi di perfezionamento tecnico e/o di specializzazione (progetti di tipologia 2). La delibera non prevede impegno di spesa ma ne avvia la procedura.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

Il Veneto è tra le prime regioni d’Italia per la quantità di opere d'arte presenti nel proprio territorio e si conferma una delle sedi più richieste come evidenzia il flusso turistico con oltre 11 milioni di visitatori all'anno. Un forte interesse viene manifestato dai turisti sia stranieri che connazionali per le città d’arte e proprio a fronte di questo interesse la Regione del Veneto valorizza il suo patrimonio storico artistico e paesaggistico, dalle Ville venete, ai musei anche minori in località meno conosciute, ove si scoprono eccellenze artistiche, architettoniche, paesaggistiche e culturali assieme alle tradizioni e ai prodotti dell’identità veneta.

Il restauro di questo immenso patrimonio risulta essere strategico ancor di più in questo particolare momento, perché concorre alla valorizzazione del nostro territorio non solo direttamente, ma anche collegandosi ad altri settori quali quello culturale e turistico, concorrendo a difendere e valorizzare la grande bellezza artistica e culturale del nostro Paese e della nostra Regione.

Nel corso degli anni, l’offerta formativa regionale ha sempre sostenuto e creduto nella formazione di personale con conoscenze specialistiche nel settore del restauro dei beni culturali. 

Con un accordo approvato in Conferenza Stato-Regioni il 25 luglio 2012 è stato definito lo standard professionale e formativo del Tecnico del restauro di beni culturali di cui all'art.2, comma 2, del DM del 26 maggio 2009, n. 86. Il documento ne descrive il profilo professionale in termini di abilità e conoscenze, definisce gli elementi minimi condivisi per l'organizzazione dei corsi di formazione svolti dalle Regioni per l'acquisizione della qualifica abilitante, le caratteristiche del corpo docente per le discipline tecniche di restauro teorico e di laboratorio/cantiere, nonché i requisiti per le dotazioni ambientali e tecniche dei laboratori di restauro.

In Veneto risultano attivi poco più di 500 restauratori, di cui quasi metà ha più di 50 anni. Sono circa 250 le imprese costituite per la maggior parte da singoli restauratori.  Questi dati meritano una riflessione sul versante del futuro della figura del restauratore e sulla sua preparazione professionale e sulle ipotesi di sviluppo delle interconnessioni tra la figura del tecnico del restauro di beni culturali e la figura del restauratore. A partire dal 2017, accogliendo le istanze delle Associazioni di categoria maggiormente rappresentative, sulla base di un'analisi effettuata a livello regionale sul settore sono stati evidenziati puntuali fabbisogni formativi (relativi agli interventi su materiali lignei, lapidei e derivati, superfici decorate) e in via sperimentale è stata sviluppata l’attivazione di percorsi finalizzati allo sviluppo di competenze relative ad attività complementari al restauro o altre attività di conservazione sia per i beni immobili che per i beni mobili. La strutturazione di tali percorsi formativi è avvenuta in coerenza con le diverse tipologie di materiali previsti dal D.M. del 26 maggio 2009, n.87, ed in relazione alla vocazione/esigenza del territorio regionale. In questi anni anche sulla scorta delle esperienze sviluppate si è riscontrato un elevato interesse da parte dei destinatari/partecipanti, sia per il modello formativo adottato che ha previsto percorsi brevi, monotematici, intensivi, flessibili, sia per i contenuti che hanno evidenziato un elevato grado di approfondimento e ad alto valore specialistico.

Merita infine di essere segnalato che anche grazie ad un confronto con gli operatori del settore, con D.G.R. n. 1498 del 15/10/2019 è stato istituito un elenco regionale per “Tecnici del restauro di beni culturali con competenze settoriali” che hanno partecipato a interventi formativi nell’ambito della programmazione regionale dell’offerta formativa. L’elenco, che si propone di favorire la trasparenza delle capacità professionali nell’esecuzione delle attività conservative, di garantire la competitività del sistema imprenditoriale e di assicurare il massimo valore aggiunto all’investimento regionale, è periodicamente aggiornato a cura degli uffici regionali.

In questo contesto si inserisce l’avviso approvato unitamente alla presente Direttiva, che risponde alle sfide che il nuovo PR FSE+ 2021 - 2027 ha colto in termini di sviluppo delle competenze del capitale umano del territorio regionale. In particolare intende promuovere l'accesso all'occupazione e le misure di attivazione per tutte le persone in cerca di lavoro, in particolare i giovani e l'apprendimento permanente attraverso le opportunità di miglioramento del livello delle competenze e di riqualificazione.

Con la presente iniziativa si intende dare esecuzione alla programmazione 2021-2027, e tutte le operazioni sono selezionate e attuate nel rispetto della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea («Carta») e in conformità delle pertinenti disposizioni del regolamento (UE) 2021/1060.

La presente proposta trova rispondenza e finanziabilità nell’ambito del Programma Regionale Veneto per il sostegno del Fondo Sociale Europeo Plus nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti per l'occupazione e la crescita” per il ciclo di programmazione 2021-2027, approvato con decisione di esecuzione della Commissione europea n. C (2022)5655 del 1/08/2022.

La Direttiva per la presentazione delle proposte progettuali, Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, stabilisce i soggetti che possono aderire all’iniziativa nonché le caratteristiche, le modalità operative per la presentazione dei progetti e i criteri per la relativa valutazione.

Con nota n. 359714 del 12 agosto 2022 la Direzione Autorità di Gestione FSE ha espresso il parere di conformità della proposta in oggetto in ordine alla coerenza con il Programma Regionale Veneto per il sostegno del Fondo Sociale Europeo Plus nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti per l'occupazione e la crescita” per il ciclo di programmazione 2021-2027, approvato con decisione di esecuzione della Commissione europea n. C (2022) 5655 del 1/08/2022.

Lo stanziamento proposto è pari ad Euro 2.500.000,00 massimi a valere sui fondi afferenti il PR FSE+ 2021-2027, in relazione alle priorità I - Occupazione, Obiettivo Specifico a) e II - Istruzione e Formazione, Obiettivo Specifico g). La ripartizione dei fondi tra le due priorità I e II è stimata rispettiva in Euro 2.310.000,00 e 190.000,00, ma sarà esattamente definita in sede di adozione del provvedimento direttoriale di impegno di spesa.

Nel rispetto del principio contabile applicato della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D. Lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa saranno assunte nel corrente anno con atti giuridicamente vincolanti del Direttore della Direzione Formazione e Istruzioni, previa iscrizione delle dotazioni comunitarie nel Bilancio Regionale 2022-2024, approvato con L.R. 36 del 20/12/2021, nei seguenti termini:

  • Esercizio di imputazione 2022 – Euro 1.750.000,00;
  • Esercizio di imputazione 2023 – Euro   625.000,00;
  • Esercizio di imputazione 2024 - Euro    125.000,00.

Il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà disporre le modifiche del cronoprogramma sopra esposto al fine del più coerente utilizzo delle risorse regionali.

Si ricorda che con D.G.R. n. 670 del 28/04/2015 è stato approvato il documento recante “Testo Unico dei Beneficiari” (T.U.B.) che definisce le principali disposizioni in materia di selezione, attuazione e rendicontazione degli interventi finanziati nell’ambito del Programma Operativo Regionale (POR) FSE 2014-2020, applicabili di fatto a tutte le attività sovvenzionate aventi caratteristiche analoghe. Il T.U.B. è stato successivamente modificato con Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria n. 38 del 18 settembre 2020. Nelle more dell’adozione del nuovo T.U.B., che sarà perfezionato per l’attuazione del PR FSE+ 2021-2027, le attuali disposizioni di cui al T.U.B., sopra richiamato, continuano a rappresentare la regolamentazione anche per le azioni di cui al presente provvedimento, fatte salve eventuali incompatibilità con la nuova disciplina comunitaria e fermo restando quanto diversamente stabilito nella Direttiva di cui all’Allegato B.

Conformemente alle disposizioni di cui alla medesima D.G.R. n. 670 del 28/04/2015 e s.m.i., con la Direttiva di cui all’Allegato B si dispone che la gestione finanziaria dei progetti preveda l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 70% del contributo finanziato, esigibile nel corso del 2022, anziché della misura ordinaria del 40%.

Inoltre è prevista l’erogazione di pagamenti intermedi per il 25% del totale nel corso dell’esercizio 2023, così come il versamento del saldo residuo del 5%, previa rendicontazione della spesa, nel corso dell’anno 2024.

Le istanze di pagamento devono essere presentate tramite l’applicativo SIU e devono essere corredate da una

nota di richiesta di pagamento in regime fuori campo IVA. Anticipi e pagamenti intermedi devono essere garantiti apposita polizza fideiussoria, redatta su modello regionale approvato con Decreto del Direttore della Direzione Formazione n. 573 del 1 luglio 2009. In conformità alle disposizioni di cui al T.U.B non potranno essere accettate fideiussioni emesse da soggetti giuridici esteri che non abbiano una stabile organizzazione nel territorio nazionale.

Si propongono quindi all’approvazione della Giunta Regionale l’Avviso pubblico “Restauro 2022: sviluppo capacità professionali per interventi di conservazione del patrimonio storico, artistico, architettonico” (Allegato A) e la Direttiva di riferimento (Allegato B), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.

Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B) entro e non oltre le ore 13.00 del giorno 30 settembre 2022, pena l’esclusione.

La valutazione dei progetti che perverranno sarà affidata ad una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

VISTO il Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, relativo al Fondo Sociale Europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio, che sostiene l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»;

VISTO il Regolamento delegato (UE) n. 240 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;

VISTO il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;

VISTO il Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento e del Consiglio europeo del 27/4/2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE;

VISTO il Regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio del 17 dicembre 2020 che stabilisce il Quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo 2021-2027;

VISTO il Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti;

VISTO il Regolamento (UE) 2021/1057 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 che istituisce il fondo sociale europeo Plus (FSE+) e che abroga il regolamento (UE) n. 1296/2013;

VISTO il Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza;

VISTA la Decisione di esecuzione del Consiglio 10160 del 6/7/2021 di approvazione del PNRR Italia e s.m.i.;

VISTA la Decisione di esecuzione della Commissione europea n. C(2022)5655 del 1/08/2022 relativa all’approvazione del Programma Regionale Veneto per il sostegno del Fondo Sociale Europeo Plus nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti per l'occupazione e la crescita” per il ciclo di programmazione 2021-2027;

VISTA la Comunicazione della Commissione europea Europa 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva – Bruxelles, 3.3.2010 COM (2010)2020 Italia 2020 – Piano di azione per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro – 16 giugno 2010;

VISTA la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea («Carta») e in conformità delle pertinenti disposizioni del regolamento (UE) 2021/1060;

VISTO il D. Lgs n. 42 del 22 gennaio 2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’art. 10 della L. 6 luglio 2002, n 137”;

VISTO il Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modifiche e integrazioni;

VISTA la Legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” e s.m.i.;

VISTA la Legge 10 dicembre 2014, n. 183 “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”;

VISTO l’art. 35 del Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito nella Legge 28 giugno 2019, n. 58, che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della Legge n.124/2017;

VISTO il D.P.R. n. 22 del 5 febbraio 2018 “Regolamento recante i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei per il periodo di programmazione 2014/2020”;

VISTO il D.M. 3 agosto 2000, n. 294 “Regolamento concernente individuazione dei requisiti di qualificazione dei soggetti esecutori dei lavori di restauro e manutenzione dei beni mobili e delle superfici decorate di beni architettonici”;

VISTO il D.M. 24 ottobre 2001, n. 420 “Regolamento recante modificazioni e integrazioni al decreto del Ministro per i beni e le attività culturali 3 agosto 2000, n. 294 concernente l’individuazione dei requisiti di qualificazione dei soggetti esecutori dei lavori di restauro e manutenzione dei beni mobili e delle superfici decorate di beni architettonici”;

VISTO il D.M. 30 marzo 2009, n. 53 “Regolamento recante la disciplina delle modalità per lo svolgimento della prova di idoneità utile all’acquisizione della qualifica di restauratore di beni culturali, nonché della qualifica di “Collaboratore restauratore di beni culturali” in attuazione dell’art. 182, comma 1-quinquies del Codice”;

VISTO il D.M. 26 maggio 2009, n. 86. “Regolamento concernente la definizione dei profili di competenza dei restauratori e degli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro o altre attività di conservazione dei beni culturali mobili e delle superfici decorate di beni architettonici, ai sensi dell’art. 29, comma 7, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante il codice dei beni culturali e del paesaggio”;

VISTO il D.M. 26 maggio 2009, n. 87 “Regolamento concernente la definizione dei criteri e livelli di qualità cui si adegua l'insegnamento del restauro, nonché delle modalità di accreditamento, dei requisiti minimi organizzativi e di funzionamento dei soggetti che impartiscono tale insegnamento, delle modalità della vigilanza sullo svolgimento delle attività didattiche e dell'esame finale, del titolo accademico rilasciato a seguito del superamento di detto esame, ai sensi dell'articolo 29, commi 8 e 9, del Codice dei beni culturali e del paesaggio”;

VISTO il D.M. n. 112 del 10 agosto 2019 “Regolamento recante la disciplina delle modalità per lo svolgimento di idoneità, con valore di esame di Stato abilitante, finalizzata al conseguimento della qualifica di restauratore di beni culturali”;

VISTA la Delibera CIPESS 22 dicembre 2021 n. 78 recante "Programmazione della politica di coesione 2021-2027 - Approvazione della proposta di accordo di partenariato 2021-2027 e definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei programmi europei per il ciclo di programmazione 2021-2027;

VISTA l’Intesa del 15 marzo 2007 in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano dello schema di Decreto del Ministero per i beni e le attività culturali, recante il regolamento concernente la definizione dei profili di competenza dei restauratori e degli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro o altre attività di conservazione dei beni culturali mobili e delle superfici decorate di beni architettonici, ai sensi dell’art. 29, comma 7 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modifiche;

VISTO l’Accordo tra il Ministero dei beni e le attività culturali, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della ricerca, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la definizione dello standard professionale e formativo del Tecnico del restauro di beni culturali di cui all'art.2, comma 2, del DM del 26 maggio 2009, n. 86” approvato dalla Conferenza Stato-Regioni in data 25 luglio 2012;

VISTA la Legge regionale 29 novembre 2001, n. 39 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e s.m.i.;

VISTA la Legge regionale 13 marzo 2009, n. 3 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla legge regionale 8 giugno 2012, n. 21;

VISTA la Legge regionale 31 marzo 2017, n. 8 “Il sistema educativo della Regione Veneto”, come modificata con legge regionale 20 aprile 2018, n. 15;

VISTA la Legge Regionale n. 34 del 15 dicembre 2021 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2022”;

VISTA la Legge Regionale n. 35 del 17 dicembre 2021 “Legge di stabilità regionale 2022”;

VISTA la Legge Regionale n. 36 del 20 dicembre 2021 “Bilancio di previsione 2022-2024”;

VISTA la D.G.R. n. 1821 del 23 dicembre 2021 “Approvazione del Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2022-2024”;

VISTA la D.G.R. n. 42 del 25 gennaio 2022 “Direttive per la gestione del bilancio di previsione 2022- 2024”;

VISTA la D.G.R. n. 2895 del 28/12/2012 “Approvazione Linee guida per la validazione di competenze acquisite in contesti non formali e informali. Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri relative ai principi comuni europei concernenti l'individuazione e la convalida dell'apprendimento non formale e informale del 18 maggio 2004. Legge 28 giugno 2012, n. 92 Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”;

VISTA la D.G.R. n. 2120 del 30/12/2015 “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di Accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.” e s.m.i.;

VISTA la D.G.R. n. 1020 del 17/6/2014 recante l’approvazione del “Documento di Strategia Regionale della Ricerca e l'Innovazione” in ambito di Specializzazione Intelligente RIS3 (Research and Innovation Strategy, Smart Specialisation)”, revisionato il 3 luglio 2015 a seguito delle osservazioni CE (C (2014)7854 final);

VISTA la D.G.R. n. 474 del 29/04/2022 “Approvazione del documento "Strategia di specializzazione Intelligente (S3) della Regione del Veneto 2021 – 2027”;

VISTA la D.G.R. n. 1816 del 07 novembre 2017 “Disposizioni in materia di tirocini, ai sensi dell’accordo Conferenza Stato Regioni e Province autonome del 25 maggio 2017. Deliberazione/CR n. 104 del 12 ottobre 2017”;

VISTA la D.G.R. n. 1498 del 15/10/2019 Istituzione di un elenco regionale dei “Tecnici del restauro di beni culturali con competenze settoriali”, partecipanti ad interventi formativi nell’ambito della programmazione regionale relativa al Fondo Sociale Europeo e dell’offerta formativa regionale. Decreto Ministeriale 26 maggio 2009, n. 86, art. 3”;

VISTA la D.G.R. n. 1117 del 30 luglio 2019 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 1 Occupabilità. Approvazione dell’Avviso pubblico “Lo sviluppo delle competenze nel Settore Restauro - Anno 2019” e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali;

VISTA la  D.G.R. n. 293 del 10 marzo 2020 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 1 Occupabilità. Approvazione dell’Avviso pubblico “Lo sviluppo delle competenze nel Settore Restauro - Anno 2020” e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali”;

VISTA la D.G.R. n. 433 del 06/04/2021 “Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 in continuità con POR FSE Veneto 2014-2020 Asse 1 Occupabilità. Approvazione dell’Avviso pubblico “Restauro 2021: sviluppo capacità professionali per interventi di conservazione del patrimonio storico, artistico, architettonico” e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali”;

VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 16 del 15/02/2022 “Programmazione 2021-2027 Obiettivo “Investimenti a favore dell'occupazione e della Crescita” - PR FESR e PR FSE+ della Regione del Veneto per il Periodo 2021-2027 in attuazione del Reg. (UE) 2021/1060, del Reg. (UE) 2021/1058 e del Reg. (UE) 2021/1057”;

VISTO il D.S.G.P. n. 19 del 28 dicembre 2021 “Bilancio Finanziario Gestionale 2022-2024”;

VISTO il Decreto del Dirigente della Direzione Formazione n. 46 del 14/01/2011 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo - Competitività Regionale e Occupazione - Reg. 1081/2006 - Asse II Occupabilità - D.G.R. 2304 del 3/8/2010 Formazione Professionale Superiore - Settore Restauro. Approvazione modello di valutazione delle competenze”;

VISTO il Decreto del Dirigente della Direzione Formazione n. 250 del 26/04/2011 “Programma Operativo Regionale – Fondo Sociale Europeo - Competitività Regionale e Occupazione - Reg. 1081/2006 - Asse II Occupabilità - D.G.R. 2034 del 3/8/2010 Formazione Professionale Superiore – Settore Restauro. Linee Guida esami per “Collaboratore restauratore dei beni culturali”;

VISTO il Decreto del Dirigente della Direzione Formazione n. 104 del 10/02/2020 “Criteri e modalità per la tenuta dell’Elenco regionale dei Tecnici del restauro di beni culturali con competenze settoriali (artigiani) partecipanti ad interventi formativi nell’ambito della programmazione regionale (D.M. 26 maggio 2009, n. 86 art. 3) istituito con D.G.R. n. 1498 del 15/10/2019;

VISTE inoltre, in considerazione dell’attuale fase transitoria verso il nuovo PR FSE+ della Regione del Veneto, Programmazione 2021-2027, le seguenti disposizioni che continuano a trovare applicazione: la D.G.R. n. 669 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e s.m.i.; la D.G.R. n. 670 del 28/4/2015 “Approvazione documento Testo Unico dei Beneficiari Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e s.m.i. e la D.G.R. n. 671 del 28/04/2015 “Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard”;

VISTA la nota prot. n. 359714 del 12 agosto 2022 del Direttore della Direzione Autorità di Gestione FSE;

VISTO l’art. 2, comma 2, lettera f, della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54, come modificata con legge regionale 17 maggio 2016, n. 14;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrale e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare l’Avviso pubblico “Restauro 2022: sviluppo capacità professionali per interventi di conservazione del patrimonio storico, artistico, architettonico”, Allegato A, e la relativa Direttiva, Allegato B, per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  3. di stabilire che lo stanziamento previsto è pari ad Euro 2.500.000,00 a valere sui fondi afferenti il PR FSE+ 2021-2027, in relazione alle priorità I - Occupazione, Obiettivo Specifico a) e II - Istruzione e Formazione, Obiettivo Specifico g), secondo la ripartizione indicata in premessa;
  4. di determinare in Euro 2.500.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, aventi natura non commerciale, alla cui assunzione provvederà, con propri atti giuridicamente vincolanti, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzioni, previa iscrizione delle dotazioni comunitarie nel Bilancio Regionale 2022-2024, approvato con L.R. 36 del 20/12/2021, nei seguenti termini:
  • Esercizio di imputazione 2022 – Euro 1.750.000,00;
  • Esercizio di imputazione 2023 – Euro   625.000,00;
  • Esercizio di imputazione 2024 - Euro    125.000,00;
  1. di approvare il cronoprogramma di spesa e delle modalità di liquidazione, per ciascuna delle attività di cui sopra, come esposte in premessa al presente provvedimento;
  2. di stabilire che le fideiussioni poste a garanzia delle eventuali anticipazioni e/o acconti intermedi, coerentemente con le disposizioni di cui al paragrafo 4 “Aspetti Finanziari” di cui alla D.G.R. n. 670 del 28/04/2015 e s.m.i., possono essere presentate da fideiussori stranieri solo qualora questi ultimi abbiamo una stabile organizzazione operativa in Italia;
  3. di dare atto che, nell’attuale fase di avvio del PR FSE+ della Regione del Veneto, con riferimento agli adempimenti per la gestione e rendicontazione delle attività, sono applicabili le disposizioni contenute nel “Testo Unico dei Beneficiari” approvato con D.G.R. n. 670 del 28/04/2015 e s.m.i., fatte salve le disposizioni riportate nella Direttiva, di cui all’Allegato B al presente provvedimento;
  4. di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva, Allegato B, alla Giunta regionale del Veneto – Direzione Formazione e Istruzione entro e non oltre le ore 13.00 del giorno 30 settembre 2022 pena l’esclusione;
  5. di affidare la valutazione dei progetti che perverranno ad una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento;
  6. di dare atto che la presente iniziativa è riconducibile all’obiettivo gestionale di cui al DEFR 2022-2024 15.02.01 “Sostenere lo sviluppo delle competenze del capitale umano”;
  7. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente atto che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma dei pagamenti e delle modalità di liquidazione;
  8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, comma 1, del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, così come modificato dal Decreto Legislativo 25 maggio 2016, n. 97;
  9. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione nonché nel sito Internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_1050_22_AllegatoA_483867.pdf
Dgr_1050_22_AllegatoB_483867.pdf

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