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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 102 del 23 agosto 2022


Materia: Foreste ed economia montana

Deliberazione della Giunta Regionale n. 989 del 09 agosto 2022

Decreto del Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali 11 novembre 2021, n. 591238, "Fondo per le foreste italiane - annualità 2021" - Avvio delle attività volte alla redazione di Piani Forestali di Indirizzo Territoriale nella Regione del Veneto, previsti dal Decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si intende avviare le attività per la predisposizione di Piani Forestali di Indirizzo Territoriale (PFIT) nel territorio montano della Regione Veneto, il primo afferente alla Unione Montana del Baldo Garda e il secondo all’Unione Montana Feltrina, quali strumenti di pianificazione forestale territoriale di secondo livello, in linea con le disposizioni di cui all’art. 6 del D.lgs. n.34/2018, a valere sulle risorse del “Fondo per le foreste italiane – annualità 2021”, rese disponibili dal DM MIPAAF 11 novembre 2021, n. 591238.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

Il D.lgs. n. 34/2018, Testo Unico in materia di foreste e filiere forestali (TUFF), individua all’art. 6 i diversi livelli di programmazione e pianificazione forestale adottabili a livello locale; tra questi, al comma 3, è posta in capo alle Regioni l’adozione di Piani Forestali di Indirizzo Territoriale (PFIT), di cui definisce in linea generale obiettivi e contenuti. Come si evince dal suddetto Decreto, i PFIT, interessando ambiti di comprensori territoriali omogenei per caratteristiche ambientali, paesaggistiche ed economico-produttive quali possono essere ad esempio i territori afferenti alle Unioni Montane, rappresentano uno strumento utile per individuare, mantenere e valorizzare le risorse silvo-pastorali dell’area. 

La finalità del PFIT è, infatti, quella di coordinare in un quadro conoscitivo e di indirizzo omogeneo le indicazioni di gestione e tutela che vengono poi individuate e realizzate a scala inferiore tramite i piani di livello aziendale, nella regione Veneto definiti “piani di riassetto forestale” (art. 23 della L.R. n. 52/1978). Questo livello di pianificazione forestale, intermedio dunque tra la programmazione a scala regionale e quello puntuale a scala aziendale, è considerato efficace per promuovere la valorizzazione delle risorse silvo-pastorali tramite la gestione attiva e per individuare le specificità e le potenzialità di un territorio costruendo, sulla base di queste, strategie di gestione sostenibile del patrimonio forestale, da applicare sia nella redazione dei piani di riassetto, sia dove le dimensioni delle proprietà boschive (soprattutto private) risultano frammentate e prive di strumenti di pianificazione.

Già secondo le disposizioni della DGR n. 2061/2005, la Regione ha elaborato, in via sperimentale, tre PFIT, che hanno interessato rispettivamente l’Altopiano di Asiago, il territorio dell’Unione Montana Cadore Longaronese Zoldo e l’Unione Montana Valle del Boite.

A seguito dell’entrata in vigore del TUFF, i PFIT sono stati recepiti, quali strumenti di pianificazione di secondo livello, all’articolo 5, comma 2, delle nuove Prescrizioni di Massima e Polizia Forestale (PMPF) della Regione del Veneto, approvate con Regolamento 7 febbraio 2020 n. 2 e s.m.i..

Con DGR n. 1394/2019, a valere sulle risorse disponibili nella misura Assistenza Tecnica del PSR 2020-2014, sono stati avviati in collaborazione con l’Università di Padova i lavori per la redazione di un nuovo PFIT, come iniziativa pilota, secondo le disposizioni del TUFF. Considerati gli eccezionali eventi meteorologici che a fine anno 2018 hanno provocato ingenti danni al patrimonio forestale e alla viabilità silvo-pastorale esistente, la redazione del PFIT pilota è stata rivolta al territorio della Unione Montana Agordina, una tra le più colpite dalla tempesta Vaia.

L’accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e il Dipartimento TESAF dell’Università di Padova è stato approvato con Decreto del Direttore della Direzione AdG FEASR e Foreste n. 17 del 28/02/2020. Nel frattempo sono stati emanati diversi decreti attuativi del D.lgs. n. 34 del 2018, tra cui in particolare il decreto ministeriale MIPAAF del 28 ottobre 2021 “Disposizioni per la definizione dei criteri minimi nazionali per l’elaborazione dei Piani forestali di indirizzo territoriale e dei Piani di gestione forestali”, che hanno dettagliato la normativa esistente e indotto ad integrare in itinere gli assunti tecnici di cui si disponeva all’atto dell’avvio delle attività di redazione del PFIT.

Sulla base dell’accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’Università degli Studi di Padova, la redazione del PFIT pilota “Unione Montana Agordina” è accompagnato dalla predisposizione di linee guida, attualmente in corso di perfezionamento, per la redazione di piani forestali di indirizzo territoriale ai sensi del D.lgs. n. 34 del 2018. Tali linee guida, che saranno recepite con apposita deliberazione non appena disponibili nella versione consolidata, costituiranno una buona base per l’elaborazione dei capitolati tecnici che saranno impiegati nelle procedure di affidamento del servizio di elaborazione di altri PFIT.

Infatti, il successivo decreto del MIPAAF n. 591238 del 11 novembre 2021 ha disciplinato le condizioni, criteri e modalità di ripartizione del Fondo per le foreste italiane – anno 2021, finanziato con Legge n. 145/2018 e destinato, ai sensi dell’art. 1 del DM medesimo, alla concessione di contributi alle Regioni per favorire l’adozione dei PFIT.

In base al riparto, commisurato all’estensione della superficie forestale in ettari di ciascuna regione stimata dall’ultimo Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi forestali di Carbonio, le risorse messe a disposizione della Regione del Veneto ammontano complessivamente a 191.250,00 euro (tabella A allegata al decreto suddetto), introitati nel capitolo n. 1016477 Assegnazione statale per la realizzazione di piani forestali ad indirizzo territoriale (Art. 1 comma 663 L 30.12.2018, n. 145 DM 11.11.2021)” del bilancio di previsione 2021-2023 della Regione del Veneto per l’esercizio 2021 e riaccertati con DGR n. 728 del 21 giugno 2022.

Il contributo deve intendersi assegnato quale partecipazione alle spese connesse alle attività da svolgere affinché i piani forniscano un adeguato quadro conoscitivo che tenga conto dei fattori ambientali, paesaggistici, sociali ed economici dell’area, con l’obiettivo di tutelare e valorizzare le funzioni protettive, economiche, ecologiche, naturalistiche, paesaggistiche e socioculturali del patrimonio forestale e silvo-pastorale. Secondo quanto disposto all’art. 2, comma 4, del DM n. 591238/2021 a titolo esemplificativo, ma non esaustivo, tali attività possono espletarsi nella:

  • realizzazione di rilievi forestali, quantitativi e qualitativi, dettagliati e distribuiti sul territorio, sulle principali formazioni/tipologie forestali presenti, anche previa raccolta della base dati conoscitiva indispensabile all’attività in campo;
  • elaborazione o reperimento della cartografia in formato digitale, georiferita e sovrapponibile, con strati informativi su allestimento cartografico regionale di riferimento, che dovrà costituire il necessario corredo dei piani;
  • acquisizione di ortofoto e immagini satellitari dal territorio utili alla stesura dei “piani forestali di indirizzo territoriale”;
  • analisi paesaggistica al fine di individuare i caratteri dell’identità paesaggistica locale di lungo periodo e le direzioni evolutive presenti nelle recenti trasformazioni dei paesaggi boschivi;
  • analisi socioeconomica al fine di promuovere una serie di strategie che, oltre alla salvaguardia del territorio, siano in grado di valorizzare le risorse umane, culturali e le attività economiche e turistico-ricreative della zona;
  • consultazione e coinvolgimento degli enti e dei portatori di interessi locali nella predisposizione dei piani;
  • procedimento di verifica di assoggettabilità alla valutazione ambientale strategica.

Grazie all’esperienza che la Direzione Uffici Territoriali per il Dissesto Idrogeologico sta acquisendo nell’elaborazione del progetto pilota PFIT U.M. Agordina, sopra riportato, è possibile stimare che il contributo messo a disposizione della Regione consenta la stesura di due ulteriori PFIT riferiti a unità territoriali omogenee, completi della procedura connessa alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS), nonché l’acquisizione di immagini satellitari e rilievi LIDAR del territorio montano, necessari a completare ed aggiornare il quadro conoscitivo dei tematismi di interesse forestale di base indispensabili per la stesura dei piani.

Sulla scorta della conoscenza del territorio montano veneto e degli strumenti di pianificazione forestale, in primis i piani di riassetto forestale presenti nelle proprietà di estensione superiore a 100 ettari, l’individuazione dei bacini idrografici dove indirizzare prioritariamente l’utilizzo delle risorse disponibili per la redazione della pianificazione in argomento è orientata ai contesti dove la presenza degli attuali strumenti di pianificazione è più frammentaria, al fine di colmare la lacuna conoscitiva e di indirizzi gestionali del patrimonio forestale. Sono stati quindi identificati due ambiti territoriali: il primo afferente alla Unione Montana del Baldo Garda, il secondo all’Unione Montana Feltrina. Entrambi i territori, infatti, presentano un’elevata percentuale di proprietà privata, frammentata e non soggetta a piani di riassetto forestali o a interventi gestionali e quindi poco conosciuta dal punto di vista selvicolturale, su cui risulta più difficile elaborare indirizzi selvicolturali e di autorizzazione ai tagli boschivi.

Preliminarmente alla redazione dei PFIT è necessario provvedere all’ottenimento degli strati informativi aggiornati, sui quali basare l’analisi conoscitiva, attraversol’acquisizione di immagini satellitari e di voli LIDAR dei bacini idrografici afferenti alle due Unioni montane suddette al fine di predisporre il quadro conoscitivo necessario per avviare la stesura dei PFIT.

Per la realizzazione di dette attività si stima una spesa complessiva di 65.000,00 € (IVA esclusa), che trova copertura nel capitolo di spesa n. 104479 “Azioni in materia di pianificazione forestale finanziati dal fondo delle foreste italiane – acquisto di beni e servizi Art. 1 comma 663 L 30.12.2018, n. 145 DM 11.11.2021)” dell’esercizio 2021, del bilancio di previsione 2021-2023, la cui disponibilità ammonta a complessivi 191.250,00 €, reiscritti con DGR n. 728/2022 nel bilancio 2022-2024, per l’esercizio 2022.

Ai fini dei successivi adempimenti, si propone di individuare quale Responsabile Unico del Procedimento, ai sensi del D.lgs. n. 50/2016 e s.m.i., il Direttore della Direzione Uffici Territoriali per il Dissesto idrogeologico, il quale curerà ogni adempimento necessario per l’attuazione della presente deliberazione.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 e ss.mm.ii. "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59";

VISTO l’art. 2, comma 2, della Legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54 “Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 "Statuto del Veneto";

VISTO il D.lgs. 3 aprile 2018, n. 34, Testo Unico in materia di foreste e filiere forestali;

VISTA la Legge n. 145 del 30 dicembre 2018 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019 – 2021;

VISTO il Decreto del Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali del 28 ottobre 2021, “Disposizioni per la definizione dei criteri minimi nazionali per l’elaborazione dei Piani forestali di indirizzo territoriale e dei Piani di gestione forestali”;

VISTO il Decreto del Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali del 11 novembre 2021, “Fondo per le foreste italiane – 2021”;

VISTA la Legge regionale 20 dicembre 2021, n. 36, “Bilancio di previsione 2022-2024”;

VISTA la DGR n. 728 del 21 giugno 2022 di variazione di Bilancio;

VISTA la Legge n. 241 del 7 agosto 1990 “Nuove norme sul procedimento ammnistrativo”;

VISTO il Dlgs n. 50/2016 e s.m.i., “Codice dei contratti pubblici”;

delibera

  1. di approvare le premesse che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di autorizzare l’avvio delle attività volte alla redazione di due Piani Forestali di Indirizzo Territoriale (PFIT), afferenti alle Unioni Montane Baldo-Garda e Feltrina, provvedendo all’acquisto di immagini satellitari e di voli LIDAR, necessari alla redazione dei medesimi, al fine di dare esecuzione all’articolo 6 del D.lgs. n. 34/2018 e alle disposizioni di cui al DM MIPAAF 28 ottobre 2021;
  3. di determinare in euro 65.000,00 € (IVA esclusa) l’importo massimo delle obbligazioni di spesa per l’acquisizione dei servizi di cui al punto 2), alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Uffici Territoriali per il dissesto idrogeologico, entro il corrente esercizio finanziario, a valere sul capitolo n. 104479 “Azioni in materia di pianificazione forestale finanziati dal fondo delle foreste italiane – acquisto di beni e servizi Art. 1 comma 663 L 30.12.2018, n. 145 DM 11.11.2021)” dell’esercizio 2021, del bilancio di previsione 2021-2023, che presenta sufficiente disponibilità;
  4. di individuare quale Responsabile Unico del Procedimento, ai sensi del D.lgs. n. 50/2016 e s.m.i., il Direttore della Direzione Uffici Territoriali per il Dissesto Idrogeologico, il quale curerà ogni adempimento necessario per l’attuazione della presente deliberazione;
  5. di incaricare la Direzione Uffici Territoriali per il Dissesto Idrogeologico dell’esecuzione del presente atto;
  6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 23 del D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e ss.mm.ii.;
  7. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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