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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 94 del 05 agosto 2022


Materia: Cultura e beni culturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 967 del 02 agosto 2022

Istituzione del Registro del patrimonio culturale immateriale del Veneto. Approvazione e indizione del bando per il sostegno all'avvio delle attività di popolamento. DGR n. 719 del 14.6.2022. Piano annuale degli interventi per la cultura 2022. LR n. 17/2019, art. 18.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si istituisce il Registro del patrimonio culturale immateriale del Veneto, inventario degli elementi intangibili individuati secondo i criteri definiti dalla Convenzione Unesco 2003 per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, e si approva contestualmente il bando per dare sostegno all’avvio delle attività di popolamento del Registro stesso, in base al Piano annuale degli interventi per la cultura 2022, approvato con DGR n. 719 del 14/06/2022 in attuazione della legge regionale 16 maggio 2019, n. 17, art. 18.

L'Assessore Francesco Calzavara per l'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.

La legge regionale 16 maggio 2019, n. 17 “Legge per la cultura”, individua, all’art. 18, quale ambito di intervento di interesse e rilevanza regionale, la promozione e il sostegno alla conoscenza, all’individuazione, alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale.

La legge prevede altresì che la Regione si doti di un Programma triennale, strumento per la programmazione degli interventi in materia di cultura, nonché di uno o più piani annuali che individuino interventi, criteri, modalità e strumenti di attuazione di tali interventi.

Il Consiglio regionale, dunque, con propria deliberazione n. 17 del 22.02.2022, ha approvato il primo Programma triennale della Cultura per il triennio 2022-2024. Tra le priorità di intervento delineate da tale Programma risulta anche la conservazione del patrimonio culturale immateriale regionale.

Il successivo Piano annuale degli interventi per la cultura 2022, approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 719 del 14 giugno 2022, ha individuato, tra le altre, una specifica linea di azione, la 4.2_A, nell’ambito della valorizzazione del patrimonio culturale, che al primo punto (Intervento A) prevede l’attivazione del Registro del patrimonio culturale immateriale del Veneto, secondo la prassi raccomandata dall’Unesco in ordine alla conservazione e alla promozione delle manifestazioni intangibili della cultura.

La Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, adottata a Parigi il 17 ottobre 2003 e ratificata dall’Italia con legge n. 167/2007, sancisce l’importanza delle forme intangibili della cultura, radicate nella storia e nel tessuto sociale dei Paesi, come risorse fondamentali di identità e diversità culturale, da preservare e tutelare, in quanto patrimonio universale, per garantirne la trasmissione e la continuità di vita.

Come precisato all’art. 2 della Convenzione, la definizione di “patrimonio culturale immateriale” comprende “le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how - come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi - che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale. Questo patrimonio culturale immateriale, trasmesso di generazione in generazione, è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia e dà loro un senso d’identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana”.

Gli artt. 11 e 12 della Convenzione prevedono che gli Stati contraenti concorrano all’individuazione e alla definizione del patrimonio culturale immateriale, istituendo a tal fine appositi inventari dei beni intangibili presenti nei propri territori.

Ai sensi della Convenzione 2003 l’Unesco ha varato specifiche forme di riconoscimento e tutela del patrimonio immateriale, che si declinano nella costituzione di tre diverse Liste: Urgent Safeguarding List, o Lista del Patrimonio Immateriale che necessita di urgente tutela, concentrata sulla impellenza delle misure di conservazione e protezione dei beni; Representative List, o Lista Rappresentativa, che evidenzia i caratteri di esemplarità dei beni; Register of Best Safeguarding Practices, o Registro delle Buone Pratiche di Salvaguardia, a proporre casi di eccellenza nella salvaguardia e nella trasmissione del patrimonio intangibile.

Nelle Linee Guida Operative per l’attuazione della Convenzione 2003 pubblicate dall’Unesco viene indicata come condizione necessaria per la candidatura di un elemento l’iscrizione dello stesso in un “inventario”. Gli Stati parte sono infatti incoraggiati a promuovere la costituzione di inventari o registri correlati a determinati ambiti territoriali, e a favorirne il popolamento e l’arricchimento attraverso dinamiche partecipative, di condivisione e di coinvolgimento di attori soprattutto non istituzionali presso le comunità locali, promuovendo una più ampia sensibilizzazione possibile al tema.

A oggi gli elementi iscritti nella Lista Rappresentativa per l’Italia sono 15, dei quali uno è specificamente correlato a Venezia, “L’arte delle perle di vetro”, altri mostrano significativi aspetti di pertinenza alla nostra regione, come l’“Alpinismo”, la “Dieta mediterranea”, la “Transumanza”. Inoltre è nella fase conclusiva del percorso di candidatura al Registro delle Buone Pratiche di Salvaguardia il “Tocatì, un programma condiviso per la salvaguardia di giochi e sport tradizionali”, su cui il pronunciamento da parte dell’Unesco è atteso entro la fine del corrente anno.

La presenza di elementi che corrispondono alla definizione di patrimonio culturale immateriale è comunque assai diffusa nel Veneto, tanto da lasciar profilare anche a un primo sommario sguardo una panoramica quanto mai ampia e diversificata di consuetudini, usi, costumi, arti, saperi, mestieri e pratiche, che affondano le loro radici nella storia del territorio e si tramandano di generazione in generazione da secoli. Al tempo stesso si è via via accesa in svariati ambiti della società civile una vivace attenzione da parte di una pluralità di soggetti detentori e praticanti, che fattivamente concorrono alla conservazione e alla valorizzazione di questo prezioso retaggio, per far sì che esso non vada perduto e possa essere consegnato integro a chi verrà dopo di noi.

Si ritiene pertanto di istituire il “Registro del patrimonio culturale immateriale del Veneto”, strumento di ricognizione e inventariazione del patrimonio intangibile presente nel territorio, che viene messo a disposizione delle comunità locali, incoraggiando la loro partecipazione attiva alla individuazione e alla definizione degli elementi significativi e rilevanti, a livello regionale.

Il Registro regionale è strutturato in modo da accogliere proposte di inventariazione di beni culturali immateriali presenti nel territorio, ed è organizzato, sulla base delle linee guida Unesco, in cinque ambiti: a) tradizioni ed espressioni orali; b) arti dello spettacolo; c) pratiche sociali e ritualità; d) cognizioni e prassi su natura e universo (cd. saperi naturalistici); e) artigianato tradizionale (cd. saperi tecnici).

Il popolamento del Registro avviene secondo la modalità partecipativa, coerentemente con l’applicazione della Convenzione Unesco 2003, ed è affidato direttamente alle comunità locali e agli attori interessati. L’inserimento dei record avviene su istanza dei soggetti e organismi proponenti stessi, che a tal fine ricevono le credenziali di accesso all’apposita piattaforma digitale per l’immissione diretta dei dati e di tutta la relativa documentazione a corredo, con il vincolo di garantirne l’attendibilità mediante la validazione di un supervisore scientifico esperto di beni demoetnoantropologici immateriali, e di concedere alla Regione liberatoria d’uso dei contenuti testuali e audiovisivi.

La consultazione del Registro è infatti libera da parte di chiunque vi abbia interesse e le informazioni ivi contenute vengono dalla Regione rese fruibili on line senza necessità di registrazione.

Degli adempimenti attuativi è incaricata la Direzione Beni Attività culturali e Sport, che provvede a costituire il Registro e ad assicurarne l’operatività secondo adeguati standard tecnici e qualitativi, in conformità alle linee guida internazionali e nazionali.

Per l’anno 2022, nella fase di avvio del Registro, il Piano annuale di attuazione della LR 17/2019 prevede (Intervento B) una misura destinata a sostenerne il popolamento, per contribuire alle spese necessarie alla creazione e alla validazione scientifica dei record. Lo stanziamento, che ammonta complessivamente a euro 20.000,00, è previsto sia per la redazione della scheda descrittiva e la produzione della necessaria documentazione a corredo, sia per la corresponsione della prestazione professionale da parte dell’esperto cui compete la validazione dei contenuti.

Possono partecipare soggetti pubblici e privati non aventi fini di lucro, che nell’ambito delle comunità locali, si configurino come depositari, detentori, praticanti, deputati e/o interessati alla salvaguardia e alla continuità della conservazione di elementi culturali immateriali secondo la definizione dell’Unesco.

Per essere ammessa a valutazione, è necessario che: la proposta riguardi uno o più elementi del patrimonio culturale immateriale del Veneto, come definiti dalla Convenzione Unesco 2003; l’elemento o gli elementi oggetto della proposta rientrino in una delle cinque classi ivi individuate; il contenuto della proposta sia validato dalla supervisione scientifica di un esperto di beni demoetnoantropologici immateriali.

La valutazione delle domande verrà effettuata sulla base dei seguenti parametri: completezza e qualità di esposizione e descrizione della proposta; grado di coerenza con la definizione di patrimonio culturale immateriale data dalla Convenzione Unesco 2003; epoca di probabile datazione documentata dell’elemento; continuità e integrità; carattere d’urgenza, per la presenza di eventuali rischi o minacce alla salvaguardia dell’elemento; rilevanza dell’elemento, suo radicamento nel tessuto sociale e ampiezza della sua diffusione territoriale in ambito veneto; unicità o peculiarità dell’elemento rispetto ad altre regioni o territori.

Considerata l’entità dello stanziamento complessivo, nell’ottica di una distribuzione quanto più possibile ampia delle risorse disponibili, si stabilisce un tetto massimo di euro 1.000,00 per ciascun elemento.

Sulla base di quanto sopra esposto, si propone pertanto l’approvazione del bando per il sostegno ad attività di popolamento del Registro del patrimonio culturale immateriale del Veneto, secondo le modalità e i criteri di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, in attuazione del Piano annuale degli interventi per la cultura 2022.

Il termine individuato per la presentazione delle proposte progettuali, viene fissato entro il giorno 15 settembre 2022.

Alla scadenza del termine indicato la Direzione Beni Attività culturali e Sport provvederà a svolgere l’attività istruttoria d’ufficio per verificare la regolarità delle domande e l’ammissibilità delle stesse.

La valutazione delle domande risultate ammissibili verrà effettuata da un Nucleo di valutazione, nominato dal Direttore di Direzione, sulla base dei criteri predeterminati di cui al Bando medesimo.

L’esito della valutazione delle domande e la relativa concessione dei contributi verranno approvati con decreto del Direttore della Direzione Beni Attività culturali e Sport e gli esiti delle stesse notificate ai soggetti richiedenti.

La spesa prevista per la Regione sarà pari a complessivi Euro 20.000,00, da imputare sul cap. 104520 “Azioni regionali prioritarie per beni, servizi, arte e attività culturali - Trasferimenti correnti (artt. da 17 a 30, L.R. 16/05/2019, n. 17), del bilancio di previsione 2022-2024, con riferimento all’esercizio finanziario 2022.

Le attività oggetto del sostegno regionale dovranno essere compiutamente realizzate e rendicontate entro e non oltre il 31.12.2022.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la legge n. 241/1990 e ss.mm.ii.;

VISTA la Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, adottata a Parigi il 17 ottobre 2003 e ratificata dall’Italia con legge n. 167/2007;

VISTA la legge regionale 16 maggio 2019, n. 17 “Legge per la cultura”;

VISTO in particolare l’art. 18 della suddetta legge regionale;

VISTA la deliberazione del Consiglio Regionale n. 17/2022 “Programma triennale della cultura 2022-2024. Articolo 7, comma 3, legge regionale 17/2019”;

VISTA la DGR n. 719 del 14 giugno 2022 “Piano annuale degli interventi per la cultura 2022”;

VISTA la legge regionale n. 39/2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;

VISTO il D.lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii.;

VISTE le leggi regionali n. 34/2021, n. 35/2021 e n. 36/2021;

VISTA la DGR n. 1821 del 23 dicembre 2021 che approva il Documento tecnico di accompagnamento al Bilancio di previsione 2022-2024;

VISTO il decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 19 del 28.12.2021 di approvazione del Bilancio Finanziario Gestionale 2022-2024;

VISTA la DGR n. 42 del 25.1.2022 che ha adottato le direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2022-2024;

VISTO l’art. 2 co. 2, della legge regionale n. 54 del 31.12.2012 e ss.mm.ii.;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di istituire il Registro del patrimonio culturale immateriale del Veneto, per l’individuazione e la definizione degli elementi intangibili ai sensi della Convenzione Unesco 2003, come descritto in premessa;
  3. di approvare il Bando per il sostegno alle attività di popolamento del Registro di cui al precedente punto, così come riportato nell’Allegato A al presente provvedimento, di cui forma parte integrante e sostanziale;
  4. di determinare in Euro 20.000,00 l’importo massimo complessivo delle obbligazioni di spesa, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Beni Attività culturali e Sport, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 104520 “Azioni regionali prioritarie per beni, servizi, arte e attività culturali - Trasferimenti correnti (art. da 17 a 30, L.R. 16/05/2019, n. 17), del bilancio di previsione 2022-2024, con imputazione all’esercizio 2022;
  5. di dare atto che la Direzione Beni Attività culturali e Sport, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
  6. di incaricare la Direzione Beni Attività culturali e Sport dell’esecuzione del presente atto;
  7. di incaricare il direttore della Direzione Beni Attività culturali e Sport di approvare la graduatoria e disporre i conseguenti benefici con proprio decreto;
  8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, co. 1 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  9. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_967_22_AllegatoA_482443.pdf

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