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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 86 del 22 luglio 2022


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 876 del 19 luglio 2022

Approvazione dell'Avviso pubblico "ITS-Academy del Veneto - I Tecnici del futuro - Biennio 2022-2024" e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per lo svolgimento di percorsi di Tecnico Superiore per il biennio 2022-2024. Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 per l'attuazione del PR FSE+ 2021-2027 - priorità 2. "Istruzione e Formazione" - PNRR Missione 4 "Sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria - ITS".

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento approva, nell’ambito del Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 per l’attuazione del PR FSE+ della Regione del Veneto per il periodo 2021-2027 - priorità 2. “Istruzione e Formazione” e del PNRR Missione 4 “Sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria - ITS”, l’Avviso pubblico “ITS-Academy del Veneto - I Tecnici del futuro - Biennio 2022-2024” e la Direttiva di riferimento per la presentazione di progetti formativi per lo svolgimento di percorsi di Tecnico Superiore per il biennio 2022-2024. Il provvedimento non assume impegni di spesa ma ne avvia la procedura.

L'Assessore Federico Caner per l'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) costituiscono il segmento di istruzione terziaria professionalizzante, non universitaria, che risponde alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche per promuovere i processi di innovazione. Rappresentano un'opportunità di assoluto rilievo nel panorama formativo italiano in quanto sono espressione di una strategia nuova fondata sulla connessione delle politiche d'istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali, con l'obiettivo di sostenere gli interventi destinati ai settori produttivi con particolare riferimento ai fabbisogni di innovazione e di trasferimento tecnologico delle piccole e medie imprese.

Sono sei le aree tecnologiche interessate: Efficienza energetica; Mobilità sostenibile; Nuove tecnologie della vita; Nuove tecnologie per il Made in Italy, articolata in sistema agroalimentare, sistema casa, sistema meccanica, sistema moda, servizi alle imprese; Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo; Tecnologie dell'informazione e della comunicazione.

Possono accedere ai corsi, a seguito di selezione, i giovani e gli adulti in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore e coloro che in possesso di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale abbiano frequentato un corso annuale Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS). Almeno il 30% della durata dei corsi è svolto in azienda stabilendo subito un legame molto forte con il mondo produttivo attraverso stage anche all'estero. Il corpo docente proviene per almeno il 50% dal mondo del lavoro. I corsi si articolano di norma in un biennio per uno sviluppo di 1800/2000 ore e si concludono con verifiche finali, condotte da commissioni d'esame costituite da rappresentanti della scuola, dell'università, della formazione professionale ed esperti del mondo del lavoro.

L’esperienza lavorativa in azienda può essere svolta in regime di apprendistato, garantendo una maggiore integrazione tra formazione e lavoro, per ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di figure e competenze professionali.

Al termine del corso si consegue il Diploma di Tecnico Superiore con la certificazione delle competenze corrispondenti al V livello del Quadro europeo delle qualifiche (EQF).

La forte relazione tra le Fondazioni e gli attori del sistema produttivo - relazione che nasce sin dalla fase di coprogettazione dei corsi - permette di definire l’offerta formativa in modo tempestivo ed efficace. La presenza di docenti provenienti dal mondo delle imprese, la flessibilità didattica ed organizzativa, le attività laboratoriali e di stage e la scelta della Regione del Veneto di affidare la presidenza delle Fondazioni ITS ad un imprenditore, possono considerarsi alla base del successo anche a livello di occupazione dei diplomati di questo segmento di formazione terziaria.

Il rilancio del sistema degli ITS è divenuto un obiettivo condiviso a livello nazionale, allo scopo di aumentare il numero di giovani con titolo terziario e allinearsi con la media europea anche per incrementare la competitività rispetto alle altre manifatture europee, come ad esempio Germania e Francia.

In questo contesto va segnalato come il livello di eccellenza raggiunto dal Veneto emerga periodicamente dai dati del monitoraggio nazionale dell’Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa (INDIRE). L’ultimo in ordine di tempo, il monitoraggio 2022 relativo ai corsi terminati nel 2020 e monitorati ad un anno dal diploma, conferma che gli ITS sono il canale formativo che ha maggiore successo in termini di ricaduta occupazionale.

Il monitoraggio - che tiene conto di una serie di indicatori, quali attrattività, occupabilità, professionalizzazione/permanenza in impresa, partecipazione attiva e capacità di fare rete - evidenzia come gli ITS si confermano una delle novità più significative nel panorama della formazione terziaria professionalizzante.

Nel Veneto l’offerta formativa ITS Academy registra una delle migliori performance a livello nazionale assicurando un immediato inserimento ad oltre l’84% dei diplomati in contesti coerenti con il percorso concluso. Su una classifica nazionale di 142 corsi premiati a livello nazionale, 26 sono stati realizzati da Fondazioni venete e rispetto al totale dei corsi veneti oggetto di valutazione (40) i premiati sono il 65% (26).

Il Sistema ITS Academy del Veneto potrà valorizzare il proprio potenziale anche operando in sinergia con i Poli Tecnico Professionali - previsti dalla D.G.R. n. 508 del 17 aprile 2018 - ovvero quel modello organizzativo in grado di garantire una interconnessione tra i soggetti della filiera formativa e le imprese della filiera produttiva del territorio regionale. Un’interconnessione sempre più necessaria e funzionale all’occupabilità dei giovani in considerazione dell’innovazione tecnologica in atto nel sistema produttivo italiano, propizio all’adozione e all'uso di nuove tecnologie ad alto valore aggiunto. In questo senso la sfida risiede nella capacità di coniugare innovazione, territorio e capitale umano e di porre in atto politiche per il lavoro che promuovano competenze in risposta ai fabbisogni dello sviluppo economico.

A conferma dell’importanza di sviluppare tutte le sinergie possibili tra gli attori presenti nel territorio, nel 2021, l’Amministrazione regionale ha promosso la stipula di un Protocollo d’Intesa tra gli Atenei del Veneto e le Fondazioni ITS Academy Venete riguardante il rafforzamento di un percorso di collaborazione tra sistema di istruzione terziaria e formazione terziaria professionalizzante.

In questi ultimi mesi il dibattito relativo alla riforma del sistema ITS che si inserisce nel quadro disegnato dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che prevede tra l’altro l’impegno di riformare il sistema degli ITS attraverso il potenziamento del modello organizzativo e didattico, il consolidamento degli ITS nel sistema ordinamentale dell'istruzione terziaria professionalizzante, l'incremento del numero di percorsi e l’obiettivo di aumentare il numero degli attuali iscritti del 100%.

L’approvazione della norma consentirà di avviare il processo di attuazione e di definire le modalità di riparto delle risorse che consentiranno di disegnare il perimetro della programmazione regionale dell’offerta formativa, oltre a procedere all’approvazione del nuovo Piano Territoriale Triennale.

In attesa di questa definizione, è comunque indispensabile avviare il percorso programmatorio, consentendo alle Fondazioni ITS Academy del Veneto di presentare la propria proposta la cui integrale finanziabilità, al netto del cofinanziamento regionale anche grazie alle risorse comunitarie del PR FSE + 2021/2027, sarà subordinata al finanziamento ministeriale.

In tale contesto si inserisce la Direttiva, di cui all’Allegato B al presente provvedimento, per la programmazione dei percorsi ITS per il biennio 2022-2024, in continuità con l’offerta formativa fin qui realizzata.

Con il presente provvedimento si intende, altresì, dare esecuzione alla programmazione 2021-2027 e tutte le operazioni sono selezionate e attuate nel rispetto della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea («Carta») e in conformità delle pertinenti disposizioni del regolamento (UE)2021/1060.

L’iniziativa si inserisce nella cornice delle azioni del Programma Regionale (PR) Fondo Sociale Europeo (FSE)+ Veneto 2021-2027, in coerenza con l’obiettivo F che prevede il potenziamento dell’offerta formativa, approvate con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 16 del 15 febbraio 2022 “Programmazione 2021-2027 Obiettivo Investimenti a favore dell'occupazione e della Crescita - PR FESR e PR FSE+ della Regione del Veneto per il Periodo 2021-2027 in attuazione del Reg. (UE) 2021/1060, del Reg. (UE) 2021/1058 e del Reg. (UE) 2021/1057” e attualmente in fase di negoziazione presso la Commissione europea.

Oltre a tali risorse concorreranno al finanziamento dei progetti le risorse messe a disposizione dal Ministero dell’Istruzione attraverso il Fondo per l’istruzione tecnologica superiore di cui all’art. 11 della legge di istituzione del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore, di cui sopra.

In caso di finanziamento, il soggetto beneficiario è tenuto agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del D.L. n. 34/2019 convertito in L. n. 58/2019 che ha modificato l’articolo1, commi da 125 a 129 della L. n. 124/2017.

Le risorse destinate all’iniziativa sono pari ad Euro 15.000.000,00. La copertura finanziaria potrà essere soddisfatta tramite l’effettiva disponibilità delle seguenti fonti:

  • Risorse di cui alla priorità 2. “Istruzione e Formazione” di cui al FSE+ 2021-2027, per un totale complessivo pari ad Euro 6.000.000,00, da destinarsi all’obiettivo specifico f) “promuovere la parità di accesso e di completamento di un'istruzione e una formazione inclusive e di qualità, in particolare per i gruppi svantaggiati, dall'educazione e cura della prima infanzia, attraverso l'istruzione e la formazione generale e professionale, fino al livello terziario e all'istruzione e all'apprendimento degli adulti, anche agevolando la mobilità ai fini dell'apprendimento per tutti e l'accessibilità per le persone con disabilità”;
  • Fondi a destinazione vincolata pertinenti i trasferimenti statali previsti dalla Missione 4 del PNRR, relativi alla linea di intervento del Recovery Plan dedicata allo “Sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria – ITS”, per la quota di Euro 9.000.000,00.

L’assunzione degli impegni di spesa da parte del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione è subordinata all’effettiva iscrizione a bilancio dei fondi afferenti il PR FSE+ 2021-2027. In assenza di disponibilità effettiva degli stessi, entro i termini utili per l’esecuzione della fase di spesa, il citato Direttore potrà valutare l’assunzione di obbligazioni per importi inferiori rispetto allo stanziamento sopra esposto, così come disporre l’utilizzo di alternative fonti di finanziamento rientranti nelle assegnazioni del proprio budget ed eligibili al fine della copertura finanziaria delle attività oggetto del presente provvedimento. In particolare potranno essere utilizzate, previa esecuzione delle relative procedure contabili di variazione del bilancio regionale, le risorse disponibili nei capitoli di cui alla L.R. 31/03/2017, n. 8 e s.m.i., nonché le eventuali ripartizioni statali di cui alle residue dotazioni pertinenti il Fondo per l’IFTS ex. L. 27 dicembre 2006, n. 296 e s.m.i..

Il medesimo Direttore potrà quindi modificare le fonti di finanziamento, commutando la ripartizione delle risorse di parte FSE+, statale e regionale, al fine di assicurare la massima impegnabilità delle azioni previste e l’ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse regionali.

Potranno anche essere modificati, per i medesimi fini, il cronoprogramma della spesa, variando in particolare la percentuale dell’anticipo esigibile nel corso del corrente esercizio, nonché le modalità di liquidazione, senza pregiudizio per i beneficiari.

L’imputazione contabile per esercizio, a valere sul Bilancio regionale 2022-2024, approvato con L.R. n. 36 del 29/12/2021, da eseguirsi nel rispetto della declinazione del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D. Lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, sarà definita nello stesso Decreto direttoriale d’impegno.

Si ricorda che con D.G.R. n. 670 del 28/04/2015 è stato approvato il documento recante “Testo Unico dei Beneficiari” (T.U.B.) che definisce le principali disposizioni in materia di selezione, attuazione e rendicontazione degli interventi finanziati nell’ambito del Programma Operativo Regionale (POR) FSE 2014-2020, applicabili di fatto a tutte le attività sovvenzionate aventi caratteristiche analoghe. Il T.U.B. è stato successivamente modificato con Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria n. 38 del 18 settembre 2020. Nelle more dell’adozione del nuovo T.U.B., che sarà perfezionato per l’attuazione del PR FSE+ 2021-2027, le attuali disposizioni di cui al T.U.B., sopra richiamato, continuano a rappresentare la regolamentazione anche per le azioni di cui al presente provvedimento, fatte salve eventuali incompatibilità con la nuova disciplina comunitaria e fermo restando quanto diversamente stabilito nella Direttiva di cui all’Allegato B.

Ferma restando la discrezionalità direttoriale sopra indicata, si dispone che la gestione finanziaria dei progetti preveda l’erogazione di una prima anticipazione per un importo pari al 50% del contributo previsto per ogni progetto, esigibile nel corso del 2023, fatte salve eventuali diverse determinazioni che potranno essere adottate con Decreto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione.

È inoltre prevista l’erogazione di pagamenti intermedi per il 45% del totale, esigibili nel corso dell’esercizio 2023, a seguito di approvazione della attestazione intermedia delle attività svolte, così come il versamento del saldo residuo del 5%, esigibile nel 2024, previa approvazione, con atto direttoriale, dell’attestazione finale delle attività realizzate e/o delle spese sostenute.

Le istanze di pagamento devono essere presentate tramite l’applicativo SIU e devono essere corredate da una nota di richiesta di pagamento in regime fuori campo IVA. Anticipi e pagamenti intermedi devono essere garantiti apposita polizza fideiussoria, redatta su modello regionale approvato con Decreto del Direttore della Direzione Formazione n. 573 del 1° luglio 2009.

In conformità alle disposizioni di cui al Testo Unico dei Beneficiari non potranno essere accettate fideiussioni emesse da soggetti giuridici esteri che non abbiano una stabile organizzazione nel territorio nazionale.

Si propongono pertanto all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico “ITS-Academy del Veneto - I Tecnici del futuro - Biennio 2022-2024”, Allegato A e la Direttiva per la presentazione di progetti formativi per lo svolgimento di percorsi di Tecnico Superiore relativi al biennio 2022-2024, Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.

Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva, Allegato B, entro e non oltre le ore 13.00 del 12 settembre 2022, pena l’esclusione, attraverso l’apposita funzionalità SIU.

Per quanto riguarda le proposte progettuali di tipologia A, così come definite dalla Direttiva, Allegato B, si conferma che, secondo quanto previsto dal PR FSE+ 2021-2027, possono essere utilizzati, in sede di avvio della nuova programmazione, i medesimi criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza del POR FSE 2014-2020.

La valutazione dei progetti che perverranno sarà affidata ad una Commissione di valutazione che sarà appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento. La Commissione prevede la presenza di un rappresentante designato dal Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI:

  • il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, relativo al Fondo Sociale Europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio, che sostiene l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 240 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • il Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento e del Consiglio europeo del 27/4/2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE;
  • il Regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio del 17 dicembre 2020 che stabilisce il Quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo 2021-2027;
  • il Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti;
  • il Regolamento (UE) 2021/1057 del parlamento europeo e del consiglio del 24 giugno 2021 che istituisce il fondo sociale europeo Plus (FSE+) e che abroga il regolamento (UE) n. 1296/2013;
  • il Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza;
  • la Decisione di esecuzione del Consiglio 10160 del 6/7/2021 di approvazione del PNRR Italia e s.m.i.;
  • la Comunicazione della Commissione europea Europa 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva – Bruxelles, 3.3.2010 COM(2010)2020 Italia 2020 – Piano di azione per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro – 16 giugno 2010;
  • la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea («Carta») e in conformità delle pertinenti disposizioni del regolamento (UE) 2021/1060;
  • la Delibera CIPESS 22 dicembre 2021 n. 78 recante "Programmazione della politica di coesione 2021-2027 - Approvazione della proposta di accordo di partenariato 2021-2027 e definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei programmi europei per il ciclo di programmazione 2021-2027;
  • la Legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” e s.m.i.;
  • la Legge 10 dicembre 2014, n. 183 “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”;
  • il D.P.R. n. 22 del 5 febbraio 2018 “Regolamento recante i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei per il periodo di programmazione 2014/2020”;
  • la Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ed in particolare l’art.1, comma 631 e 875, che ha previsto la riorganizzazione del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore nel quadro del potenziamento dell’alta formazione professionale e delle misure per valorizzare la filiera tecnico-scientifica e l’istituzione del Fondo per l’istruzione e formazione tecnica superiore;
  • il Decreto legislativo 15 giugno 2015 n. 81 recante la "disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione in tema di mansioni a norma dell’art.1, comma 7, della legge 10/12/2014 n. 183” ;
  • la Legge 13 luglio 2015, n. 107 - Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ed in particolare l’art. 1 commi 45-52;
  • il D.P.C.M. 25 gennaio 2008 “Linee guida per la riorganizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli istituti tecnici superiori”;
  • il Decreto Interministeriale 7 settembre 2011, prot. n. 8327, adottato ai sensi della Legge 17 maggio 1999, n. 144, articolo 69, comma 1, recante norme generali concernenti i diplomi degli Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.) e relative figure nazionali di riferimento, la verifica e la certificazione delle competenze di cui agli articoli 4, comma 3, e 8, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008;
  • il Decreto Interministeriale 5 febbraio 2013, n. 82 concernente la revisione degli ambiti di articolazione dell’area “Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo” degli Istituti Tecnici Superiori, delle relative figure nazionali di riferimento e dei connessi standard delle competenze tecnico – professionali”;
  • il Decreto Interministeriale 7 febbraio 2013, n. 93 “Linee guida di cui all’art. 52, commi 1 e 2, della legge n. 35 del 4 aprile 2012, contenente misure di semplificazione e di promozione dell’istruzione tecnico professionale e degli Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.)” e successive modifiche ed integrazioni;
  • il Decreto Interministeriale 30 giugno 2015 “Definizione di un quadro operativo per il riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali e delle relative competenze, nell’ambito del Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13”;
  • il Decreto Interministeriale 12 ottobre 2015 “Definizione degli standard formativi dell’apprendistato e criteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato, in attuazione dell’articolo 46, comma 1, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81”;
  • il Decreto Interministeriale n. 713 del 16 settembre 2016 “Linee guida in materia di semplificazione e promozione degli Istituti Tecnici Superiori a sostegno delle politiche di istruzione e formazione sul territorio e dello sviluppo dell’occupazione dei giovani, a norma dell’articolo 1, comma 47, della Legge 13 luglio 2015, n. 107” recante la Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti;
  • il Decreto del Ministro dell’istruzione n. 394 del 16 maggio 2018;
  • il Decreto Interministeriale del 23 gennaio 2018 “Disposizioni per lo svolgimento delle prove di verifica finale delle competenze acquisite dagli allievi degli Istituti Tecnici Superiori – I.T.S.”, costituiti per l’area tecnologica della Mobilità sostenibile, ambiti “mobilità delle persone e delle merci” e “gestione degli apparati e degli impianti di bordo”, unificate con le prove di esame per il conseguimento delle certificazioni di competenza di Ufficiale di coperta e di Ufficiale di macchina;
  • il Decreto direttoriale MIUR prot. n. 1284 del 28 novembre 2017 sulla definizione delle unità di costo standard (UCS) dei percorsi I.T.S.;
  • il Decreto MIUR in attuazione dell’articolo 1, comma 67, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 relativo agli ITS trasmesso con nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri DAR 0005471 P-4. 37.2.2 del 18 aprile 2018;
  • l’Accordo repertorio atti n. 133/CU del 17 dicembre 2015 tra Governo, Regioni ed Enti locali, per la ripartizione del finanziamento nazionale destinato ai percorsi degli Istituti Tecnici Superiori, previsto dall’articolo 1, comma 875, legge n. 296 del 2006, così come modificato dall’articolo 7, comma 37-ter del decreto-legge n. 95 del 2012. Modifiche ed integrazione al sistema di monitoraggio e valutazione dei percorsi degli Istituti Tecnici Superiori ai sensi dell’articolo 14 del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008 e del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dello sviluppo economico e il Ministro dell’economia e delle finanze 7 febbraio 2013;
  • l’art. 35 del Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito nella Legge 28 giugno 2019, n. 58, che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della Legge n.124/2017;
  • il Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito nella Legge 17 luglio 2020, n. 77 ed in particolare gli artt. 241 e 242;
  • il Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modifiche e integrazioni;
  • la Legge regionale 29 novembre 2001, n. 39 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e s.m.i.;
  • la Legge regionale 13 marzo 2009, n. 3 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla legge regionale 8 giugno 2012, n. 21;
  • la Legge regionale 31 marzo 2017, n. 8 “Il sistema educativo della Regione Veneto”, come modificata con legge regionale 20 aprile 2018, n. 15;
  • la Legge Regionale n. 34 del 15 dicembre 2021 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2022”;
  • la Legge Regionale n. 35 del 17 dicembre 2021 “Legge di stabilità regionale 2022”;
  • la Legge Regionale n. 36 del 20 dicembre 2021 “Bilancio di previsione 2022-2024”;
  • la D.G.R. n. 1821 del 23 dicembre 2021 “Approvazione del Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2022-2024”;
  • il D.S.G.P. n. 19 del 28 dicembre 2021 “Bilancio Finanziario Gestionale 2022-2024”;
  • la D.G.R. n. 42 del 25 gennaio 2022 “Direttive per la gestione del bilancio di previsione 2022- 2024”;
  • la D.G.R. n. 2895 del 28/12/2012 “Approvazione Linee guida per la validazione di competenze acquisite in contesti non formali e informali. Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri relative ai principi comuni europei concernenti l'individuazione e la convalida dell'apprendimento non formale e informale del 18 maggio 2004. Legge 28 giugno 2012, n. 92 Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”;
  • la D.G.R. n. 1020 del 17/6/2014 recante l’approvazione del “Documento di Strategia Regionale della Ricerca e l'Innovazione” in ambito di Specializzazione Intelligente RIS3 (Research and Innovation Strategy, Smart Specialisation)”, revisionato il 3 luglio 2015 a seguito delle osservazioni CE (C (2014)7854 final);
  • la D.G.R. n. 474 del 29/04/2022 “Approvazione del documento "Strategia di specializzazione Intelligente (S3) della Regione del Veneto 2021 – 2027”;
  • la D.G.R. n. 669 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e s.m.i.;
  • la D.G.R. n. 670 del 28/4/2015 “Approvazione documento Testo Unico dei Beneficiari Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e s.m.i.;
  • la D.G.R. n. 671 del 28/04/2015 “Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard”;
  • la D.G.R. n. 2120 del 30/12/2015 “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di Accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.” e s.m.i.;
  • la D.G.R. n. 1816 del 7/11/2017 “Disposizioni in materia di tirocini, ai sensi dell’accordo Conferenza Stato Regioni e Province autonome del 25 maggio 2017. Deliberazione/CR n. 104 del 12 ottobre 2017”;
  • la D.G.R. n. 508 del 17/4/2018 “Approvazione degli Avvisi e della Direttiva per la presentazione di progetti per la costituzione di Poli Tecnico Professionali (PTP) e di percorsi sperimentali di specializzazione tecnica –Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS). DGR n. 2212 del 29 dicembre 2017”;
  • la D.G.R. n. 764 del 4/06/2019 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 1 - Occupabilità. Approvazione del Piano Territoriale Triennale 2019-2022 per gli ITS-Academy del Veneto, dell'Avviso pubblico "ITS-Academy del Veneto - I Tecnici del futuro - Biennio 2019-2021" e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per percorsi di tecnico superiore per il biennio 2019-2021. "ITS-Academy del Veneto - I Tecnici del futuro - Biennio 2019-2021”;
  • la D.G.R. n. 598 del 12/05/2020 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse I – Occupabilità. Approvazione dell’Avviso pubblico “ITS-Academy del Veneto - I Tecnici del futuro - Biennio 2020-2022” e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per percorsi di tecnico superiore per il biennio 2020-2022;
  • la D.G.R. n. 733 dell’8/06/2021 “Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 in continuità con il Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse I Occupabilità. Approvazione dell'Avviso pubblico "ITS-Academy del Veneto - I Tecnici del futuro - Biennio 2021-2023" e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per percorsi di tecnico superiore per il biennio 2021-2023”;
  • la D.G.R. n. 608 dell’11/05/2021 “Approvazione dello schema di Protocollo d’Intesa tra la Regione del Veneto, l’Università degli Studi di Padova, l’Università degli Studi di Verona, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università IUAV di Venezia e le Fondazioni ITS Academy del Veneto per il rafforzamento di un percorso di collaborazione tra sistema di istruzione terziaria e formazione terziaria professionalizzante. Legge 7 agosto 1990, n. 241, art. 15 e s.m.i.”;
  • la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 16 del 15/02/2022 “Programmazione 2021-2027 Obiettivo "Investimenti a favore dell'occupazione e della Crescita" - PR FESR e PR FSE+ della Regione del Veneto per il Periodo 2021-2027 in attuazione del Reg. (UE) 2021/1060, del Reg. (UE) 2021/1058 e del Reg. (UE) 2021/1057;
  • l’art. 2, comma 2, lettera f) della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012, come modificata con L.R. n. 14 del 17 maggio 2016;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare l’Avviso pubblico “ITS-Academy del Veneto - I Tecnici del futuro – Biennio 2022-2024” Allegato A, e la Direttiva, Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, per la presentazione di progetti formativi per lo svolgimento di percorsi per Tecnico Superiore relativi al biennio 2022-2024;
  3. di determinare in Euro 15.000.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, aventi natura non commerciale, alla cui assunzione provvederà, con propri atti, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione disponendo la copertura finanziaria a carico del Bilancio regionale 2022-2024, secondo la seguente ripartizione:
    • Risorse di cui alla priorità 2. “Istruzione e Formazione” di cui al FSE+ 2021-2027, per un totale complessivo pari ad Euro 6.000.000,00, da destinarsi all’obiettivo specifico f) “promuovere la parità di accesso e di completamento di un'istruzione e una formazione inclusive e di qualità, in particolare per i gruppi svantaggiati, dall'educazione e cura della prima infanzia, attraverso l'istruzione e la formazione generale e professionale, fino al livello terziario e all'istruzione e all'apprendimento degli adulti, anche agevolando la mobilità ai fini dell'apprendimento per tutti e l'accessibilità per le persone con disabilità”;
    • Fondi a destinazione vincolata pertinenti i trasferimenti statali previsti dalla Missione 4 del PNRR, la linea di intervento del Recovery Plan dedicata allo "Sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria - ITS", per la quota di Euro 9.000.000,00;
  1. di dare atto che l'assunzione degli impegni previsti dal presente provvedimento da parte del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione sono subordinati all’effettiva iscrizione a bilancio dei fondi afferenti di cui al punto 3. In assenza di disponibilità effettiva degli stessi entro i termini utili per l’esecuzione della spesa prevista, il medesimo Direttore potrà valutare l’assunzione di obbligazioni per importi inferiori rispetto allo stanziamento esposto in premessa sulla base della graduatoria risultante dagli esiti dell’istruttoria del procedimento di valutazione dei progetti pervenuti, così come approvata dalla Commissione di valutazione incaricata di cui al punto 9;
  2. di dare atto del cronoprogramma di spesa e delle modalità di liquidazione, per ciascuna delle attività di cui sopra, come esposte in premessa al presente provvedimento;
  3. di stabilire che le fideiussioni poste a garanzia delle eventuali anticipazioni e/o acconti intermedi, coerentemente con le disposizioni di cui al paragrafo 4 “Aspetti Finanziari” di cui alla D.G.R. n. 670 del 28/04/2015 e s.m.i., possono essere presentate da fideiussori stranieri solo qualora questi ultimi abbiamo una stabile organizzazione operativa in Italia;
  4. di dare atto che, nell’attuale fase di avvio del PR FSE+ della Regione del Veneto, con riferimento agli adempimenti per la gestione e rendicontazione delle attività, sono applicabili le disposizioni contenute nel “Testo Unico dei Beneficiari” approvato con D.G.R. n. 670 del 28/04/2015 e s.m.i., fatte salve le disposizioni riportate nella Direttiva, di cui all’Allegato B al presente provvedimento;
  5. di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva, Allegato B, alla Giunta regionale del Veneto – Direzione Formazione e Istruzione entro e non oltre le ore 13.00 del 12 settembre 2022, pena l’esclusione, attraverso l’apposita funzionalità del Sistema Informativo Unificato (SIU);
  6. di affidare la valutazione dei progetti che perverranno ad una Commissione di valutazione che sarà appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto. Tale Commissione prevede la presenza di un rappresentante designato dal Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto;
  7. di dare atto che la presente iniziativa è riconducibile all’obiettivo strategico prioritario 04.05.01 “Sostenere l’istruzione tecnica superiore” del DEFR 2022-2024;
  8. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore conseguente provvedimento che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto della presente deliberazione, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma della spesa e delle modalità di liquidazione. Il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà anche modificare le fonti di finanziamento, commutando la ripartizione di utilizzo tra risorse statali di cui al PNRR, regionali e comunitarie, al fine di assicurare la massima impegnabilità delle azioni previste e l’ottimale utilizzo delle risorse di competenza disponibili;
  9. dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, comma 1, del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, così come modificato dal Decreto Legislativo 25 maggio 2016, n. 97;
  10. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione nonché nel sito Internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_876_22_AllegatoA_481500.pdf
Dgr_876_22_AllegatoB_481500.pdf

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