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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 80 del 12 luglio 2022


Materia: Enti regionali o a partecipazione regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 530 del 09 maggio 2022

Assemblea ordinaria di Veneto Acque S.p.a. del 12.05.2022.

Note per la trasparenza

Partecipazione all’assemblea ordinaria di Veneto Acque S.p.A. del 12.05.2022 alle ore 10.30, in seconda convocazione, avente all’ordine del giorno: bilancio al 31.12.2021 deliberazione ex art. 2364 n. 1 c.c.; presentazione relazione annuale organismo di vigilanza ex d.lgs. 231/01; rendicontazione sugli obiettivi 2021-2023; approvazione del Budget 2022.

L'Assessore Francesco Calzavara riferisce quanto segue.

Veneto Acque S.p.A. è una società “in house” della Regione del Veneto, la quale detiene il 100 % del capitale sociale.

Con nota 07.04.2022 prot. n. 1255, successivamente integrata con note 19.04.2022 prot. n. 1461 e 26.04.2022 prot. n. 1559, è stata comunicata la convocazione dell'Assemblea ordinaria di Veneto Acque S.p.a. con sede legale in Venezia-Mestre, via Torino, 180, per il giorno 30.04.2022 alle ore 9.30 presso la sede legale della società, in prima convocazione, ed occorrendo, in seconda convocazione, per il giorno 12.05.2022 stesso luogo, ore 10.30, per discutere e deliberare sul seguente:

ORDINE DEL GIORNO

  1. Bilancio al 31.12.2021, deliberazione ex art. 2364, n. 1, c.c.;
  2. Presentazione relazione annuale organismo di vigilanza ex d.lgs. n. 231/01;
  3. Rendicontazione sugli obiettivi 2021 - 2023;
  4. Approvazione Budget 2022.

Considerato che il primo punto all’ordine del giorno è l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2021, si rappresenta che, secondo quanto previsto dalla lett. H-I della DGR 2951/2010, come modificata dalla DGR 258/2013, dalla DGR 2101/2014 ed infine dalla DGR 751/2021, l’organo amministrativo della società è tenuto ad illustrare in modo dettagliato, all’interno della relazione al bilancio consuntivo, l’applicazione ed il rispetto di una serie di direttive fornite dalla Giunta regionale.

Al fine di agevolare tale adempimento, la Direzione Partecipazioni Societarie ed Enti regionali, con nota 11.03.2022 prot. 114610, ha trasmesso alla Società apposita tabella da compilare.  

La lettera citata prevede che, nel provvedimento di Giunta regolante la partecipazione del rappresentante regionale all’assemblea societaria di approvazione del bilancio, venga riportata la situazione della società rispetto alle direttive impartite e vengano formulate le opportune osservazioni.

Al fine del controllo sul rispetto delle direttive regionali si deve far riferimento a quanto riportato nella nota integrativa e nella tabella compilata inserita nella documentazione di bilancio, allegata alla nota della Società del 19.04.2022 prot. 1461, Allegato A, dalla quale si possono ricavare le informazioni di seguito rappresentate.

Da quanto rappresentato nella relazione sulla gestione e nella tabella compilata, Allegato A, emerge che:

  • in materia di acquisizione di lavori, forniture e servizi, la Società applica le disposizioni del codice degli appalti D. Lgs. 50/2016. Con determinazione dell’Amministratore Unico del 16.09.2021 è stata aggiornata la procedura per la gestione dell’acquisizione di servizi, forniture e lavori sotto la soglia comunitaria;
  • il costo per studi ed incarichi di consulenza dichiarato in riferimento all’esercizio 2021 è di euro 119.573 mentre il relativo costo sostenuto nel 2009 era risultato pari ad euro 179.453. La Società ha comunicato come le spese indicate non comprendano gli incarichi:
    • i cui oneri sono capitalizzati e/o coperti da corrispettivi o contributi,
    • per patrocini in giudizio.

Veneto Acque S.p.A. motiva il mancato rispetto, nell’esercizio 2021, del limite del 50 % rispetto agli analoghi costi sostenuti nell’anno 2009 (pari ad euro 89.726), a causa dell’aumento delle attività svolte, le quali hanno reso necessario il ricorso, con maggiore intensità, ad alcuni servizi generali esternalizzati (principalmente per apporti in materia contabile, legale e tributaria). Altresì, la stessa dichiara di aver sostenuto spese straordinarie per la fase propedeutica alla certificazione di qualità. Nell’analisi dei dati trasmessi è importante considerare quanto contenuto nella delibera della Corte dei Conti del 15.02.2005, n. 6/CONTR/05. In essa la Corte ha individuato una serie di linee di indirizzo e di criteri interpretativi in materia di incarichi di studio o ricerca ovvero di consulenza, stabilendo che si debba fare riferimento al “contenuto dell’atto piuttosto che alla qualificazione formale adoperata nel medesimo”. In particolar modo non rientrano fra i suddetti incarichi:

  • le prestazioni professionali consistenti nella resa di servizi o adempimenti obbligatori per legge, qualora non vi siano uffici o strutture a ciò deputati;
  • la rappresentanza in giudizio ed il patrocinio dell’amministrazione;
  • gli appalti e le esternalizzazioni di servizi, necessari per raggiungere gli scopi dell’amministrazione.
  • il costo per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza, è stato di euro 4.064 rispetto al costo sostenuto nel 2009 pari ad euro 313. La società ha motivato il mancato contenimento dei suddetti costi entro il limite del 50 % dell’importo sostenuto nel 2009 a causa delle spese sostenute per la:
    • realizzazione di una campagna, su rivista a diffusione regionale, volta a consentire una maggiore trasparenza e conoscenza delle attività di Veneto Acque S.p.A. da parte dei soggetti interessati (anche da procedure di esproprio);
    • tentata cessione della partecipazione detenuta in SIFA;
  • le spese sostenute nell’esercizio 2021 per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture, nonché per l’acquisto di buoni taxi, sono pari a euro 6.181 (nel 2011 pari ad euro 18.969);
  • il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001, è stato aggiornato a seguito delle novità introdotte in materia dalla L. 3/2019, dalla L. 157/2019, che ha convertito con emendamenti il D.L. 26.10.2019 n. 124 e dal D. Lgs. 184/2001;
  • anche nel 2021 la Società ha monitorato l’applicazione dell’art. 1, commi da 471 a 475, L.147/2013, non riscontrando casi di superamento dei limiti indicati dai commi citati.

Si propone, pertanto, di prendere atto di quanto comunicato dalla Società nei documenti di bilancio, Allegato A, in merito al rispetto delle direttive regionali di cui alla L.R. 39/2013 e alla DGR 2101/2014, a cui si rimanda per ogni ulteriore dettaglio.

Con riferimento all’obiettivo di contenimento delle spese di funzionamento previsto dall’art. 2, L.R. 39/2013 e dall’art. 19, commi 5 e 6, D. Lgs. 175/2016, assegnato dalla Giunta regionale con DGR 598/2021, esso consisteva nel mantenimento del costo complessivo del personale nel triennio 2021 - 2023 al di sotto del valore medio dell’analogo costo per il triennio 2011-2013 (pari ad euro 1.125.443,00) nel rispetto, comunque, di quanto previsto dall’art. 9 della L.R. 39/2013.

Veneto Acque S.p.A. con nota 19.04.2022 prot. n. 1461 ha rappresentato come l’obiettivo sia stato raggiunto, in quanto il costo complessivo del personale, nell’esercizio 2021, è risultato pari ad euro 641.886.

La Società, con la nota suddetta, ha trasmesso altresì la propria proposta ai fini del contenimento delle spese di funzionamento per il 2022, ai sensi dell’art. 19, commi 5 e 6, D. Lgs. 175/2016 e dell’art. 2 L.R. 39/2013, riproponendo il medesimo obiettivo assegnato per l’esercizio 2021 con DGR 598/2021.

Considerato quanto sopra esposto si propone, in applicazione dell’art. 2, L.R. 39/2013 e dell’art. 19, comma 5, D. Lgs. 175/2016, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di:

  • prendere atto di quanto rappresentato dalla Società in merito al raggiungimento dell’obiettivo per il 2021 (giusta DGR 598/2021) nonché, condividendo la proposta formulata dalla Società sopra riportata,
  • riproporre alla Società, quale obiettivo specifico per l’esercizio 2022, il mantenimento, nel triennio 2021-2023, del costo complessivo del personale al di sotto del valore medio dell’analogo costo per il triennio 2011-2013 (pari ad euro 1.125.443,00) nel rispetto, comunque, di quanto previsto dall’art. 9 della L.R. 39/2013.

A tal proposito, altresì, si propone di incaricare la Direzione Partecipazioni Societarie ed Enti regionali di pubblicare, ai sensi dell’art. 19, comma 7, D. Lgs. 175/2016 e dell’art. 8, D. Lgs. 33/2013, il presente provvedimento nella Sezione “Amministrazione Trasparente” del sito internet regionale.

Dalla documentazione trasmessa dalla Società, si evince che Veneto Acque S.p.A. ha chiuso l’esercizio con un utile di euro 561.614, a fronte di un risultato economico positivo conseguito nel 2020 pari ad euro 2.313.965.

Da un’analisi dei prospetti di bilancio si evidenzia che il “Valore della produzione” si è attestato su euro 15.862.359, subendo un decremento rispetto all’esercizio 2020, quando aveva raggiunto il livello di euro 17.833.700.  Tale riduzione è dovuta principalmente alla riduzione dei “Contributi in conto esercizio” scesi nel 2021 ad euro 859.378 rispetto ad euro 2.483.538 rilevati nell’esercizio precedente.

I “Costi della produzione” complessivi ammontano ad euro 15.426.300 in aumento rispetto al valore registrato nell’esercizio precedente, quando sono risultati pari ad euro 12.213.969. Tale variazione va attribuita all’incremento dei costi per servizi, i quali hanno raggiunto il valore di euro 13.865.023 (euro 10.702.263 nel 2020).

La differenza tra “Valore e costi della produzione” registra quindi un saldo positivo di euro 436.059 in diminuzione rispetto all’esercizio precedente quando era stato pari ad euro 5.619.731.

La gestione finanziaria ha un risultato positivo di euro 169.224, in netto miglioramento rispetto all’esercizio 2020 quanto aveva conseguito un risultato negativo di euro - 2.188.057. Fra i “Proventi finanziari” (euro 2.269.349) sono ricompresi gli interessi attivi riconosciuti dai cessionari dei rami d’azienda S.A.Ve.C. sul pagamento differito di una parte del prezzo di cessione (euro 2.263.458). Essi neutralizzano i corrispondenti oneri finanziari che Veneto Acque S.p.A. è chiamata a corrispondere alla Banca Europea degli Investimenti B.E.I. Fra gli “Interessi ed altri oneri finanziari” (euro 2.100.125) troviamo gli interessi passivi sul finanziamento BEI relativi alle prime sei tranche erogate ed al preammortamento della settima ed ultima tranche di euro 18 milioni.

Il risultato prima delle imposte è pari ad euro 605.283, le imposte gravano per l’importo di euro 43.669, contribuendo a determinare il risultato d’esercizio in euro 561.614.

Per quanto concerne l’andamento patrimoniale-finanziario, si evidenzia che il saldo delle “Immobilizzazioni” alla data di chiusura dell’esercizio 2021 è pari ad euro 78.418.546 in aumento rispetto all’esercizio precedente quanto si era chiuso con un importo di euro 58.570.879.

Tale aumento è dovuto sia all’incremento della “Immobilizzazioni materiali” (da euro 11.335.424 del 2020 ad euro 23.080.445) che delle “Immobilizzazioni finanziarie” (passate da euro 47.225.855 ad euro 55.331.701).

L’“Attivo circolante” registra un importo complessivo pari ad euro 41.529.430 in forte decremento rispetto all’esercizio 2020 quando era risultato pari ad euro 60.318.532. Tale diminuzione è dovuta all’azzeramento nel 2021 delle “Immobilizzazioni materiali destinate alla vendita”, pari ad euro 32.386.362 nel 2020, a seguito della cessione, nel mese di febbraio dell’esercizio 2021, degli ulteriori rami d’azienda funzionalmente autonomi del S.A.Ve.C. (l’importo si riferisce al valore netto contabile dei beni ceduti).

Le “Disponibilità liquide” sono aumentate da euro 21.678.912 ad euro 32.502.640. L’incremento è legato essenzialmente all’incasso, nel mese di ottobre 2021, dell’acconto corrisposto ai sensi dell’art. 5.2 lett. a) della Convezione stipulata con la controllante Regione del Veneto per l’intervento di messa in sicurezza e bonifica della discarica Cà Filissine nel Comune di Pescantina (VR) pari ad euro 11.365.636.

 Il valore del “Patrimonio netto” ammonta ad euro 8.577.549 in linea con il valore assunto al termine del precedente esercizio (euro 8.015.936).

I “Debiti” pari a complessivi euro 95.636.389 registrano un incremento di euro 10.535.379, principalmente a causa dell’aumento dei “Debiti Vs. controllanti” (da euro 4.582.301 del 2020 ad euro 16.474.286 nel 2021). Trattasi di anticipi corrisposti dal socio unico per l’esecuzione di opere in campo ambientale ed acquedottistico.

In merito all’attività svolta nel corso del 2021, è proseguita l’estensione delle ulteriori infrastrutture acquedottistiche del Mo.S.A.V. oggetto di concessione da parte della Regione del Veneto, la realizzazione di interventi in campo ambientale e di difesa del suolo e l’attività di supporto a favore delle strutture regionali.

Per quanto concerne i fatti di rilievo avvenuti dopo la conclusione dell’esercizio, i primi mesi del 2022 sono stati caratterizzati dal perdurare dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19, dall’aumento del prezzo dei materiali da costruzione e dagli effetti geopolitici, economici e sociali derivanti dalle recenti tensioni geopolitiche internazionali nell’Europa orientale. Eventuali impatti negativi sull’evoluzione futura della gestione dovranno essere valutati nel corso dell’esercizio.

La relazione del Revisore legale al bilancio al 31.12.2021, pur richiamando l’attenzione a come la capacità della Società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento rimanga connessa al contributo economico-finanziario della Regione, esprime un giudizio di conformità del Bilancio ai principi contabili e alle norme applicate, nonché dichiara che lo stesso fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa della Società.

Il Collegio Sindacale nella propria relazione, propone all’assemblea di approvare la proposta di bilancio d’esercizio al 31.12.2021, come redatta dall’Amministratore Unico della Società, concordando con la proposta di destinazione del risultato d’esercizio ivi formulata. Il Collegio pone l’attenzione sul “rischio prezzo” legato alle attuali tensioni geopolitiche presenti nell’Europa orientale, il quale potrebbe portare alla necessità di rivedere i quadri economici delle commesse.

L’attività di verifica degli esiti della riconciliazione delle partite creditorie/debitorie è stata conclusa da parte della Società, la quale ha prodotto l’asseverazione del Revisore unico dei crediti e dei debiti della Società nei confronti della Regione del Veneto ai sensi dell’art. 11, comma 6, lett. j), D. Lgs. 118/2011.

Tutto ciò rappresentato, in relazione al primo punto all’ordine del giorno dell’Assemblea ordinaria, si propone, di approvare, nel suo complesso, per quanto a conoscenza del socio Regione del Veneto, il bilancio di esercizio al 31.12.2021, Allegato A e la proposta formulata dall’Amministrazione Unico della Società di destinare l’utile di euro 561.613,61 a riserva straordinaria.

Sempre con riferimento al primo punto all’ordine del giorno, si rappresenta quanto segue.

L’art. 6, comma 2, D. Lgs. 175/2016, prevede che le società a controllo pubblico predispongano specifici programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale informando l’assemblea dei Soci in occasione della relazione sul Governo societario pubblicata contestualmente al bilancio. Nella stessa relazione devono essere illustrati gli strumenti di governo societario integrativi previsti all’art. 6, comma 3, medesima legge, che le società a controllo pubblico hanno adottato, ovvero vengono fornite le ragioni per le quali le società stesse hanno valutato di non adottarli. Detti strumenti integrativi fanno riferimento a:

  • regolamenti interni per garantire la tutela della concorrenza, della proprietà industriale ed intellettuale;
  • un ufficio di controllo interno a supporto dell’organo di controllo statutariamente previsto;
  • codici di condotta;
  • programmi di responsabilità sociale d'impresa.

In proposito, nella documentazione di bilancio, Allegato A, in cui sono inserite la “Relazione sul governo societario” e il “Programma di valutazione del rischio di crisi aziendale”, la Società rappresenta di aver ritenuto opportuno di non appesantire il funzionamento societario attraverso l’individuazione di organi e regolamentazioni ridondanti e/o poco efficaci rispetto alla natura delle attività svolte e alle dimensioni della Società, per le seguenti motivazioni:

  • la Società opera sulla base di concessioni o affidamenti della Regione, nel rispetto della disciplina dell’in house providing, e non fornisce beni o servizi sul mercato. Vengono acquisiti beni, servizi e forniture in conformità a quanto prevede la disciplina in materia di contratti pubblici di cui al D. Lgs. 50/2016 e al regolamento interno per gli affidamenti di contratti pubblici di valore inferiore alla soglia comunitaria;
  • la Società è dotata di un Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001 e di un Collegio Sindacale composto da n. 3 membri. Dal 2017, la revisione legale, precedentemente tra le competenze del Collegio Sindacale, è stata affidata ad un revisore. Inoltre, l'organizzazione societaria è stata ridefinita con deliberazione del C.d.A. del 31.01.2017 e con l’attribuzione di procure speciali al Responsabile legale e amministrativo e al Responsabile tecnico. In ragione di tali evidenze e del fatto che l'organico sociale si pone al di sotto delle dieci unità, la Società non ritiene indispensabile la strutturazione di un ufficio di controllo interno;
  • La società si è dotata di un Codice Etico e di Comportamento (aggiornato con delibera del 30.03.2021) rilevante sotto i profili indicati, la cui applicazione è richiesta: ai dipendenti, agli organi amministrativi, nonché a tutti i fornitori (mediante apposita clausola negoziale, assistita dalla possibilità di recesso in caso di violazione);
  •  la Società ritiene opportuno esaminare l'eventuale adozione di programmi di responsabilità sociale d’impresa, in conformità alle raccomandazioni della Commissione dell’Unione europea, una volta completata la fase di adeguamento della struttura organizzativa alle nuove esigenze operative derivanti dall’aumento delle attività affidate.

Con riferimento al “Programma di valutazione del rischio di crisi aziendale” la Società, sulla base di un’analisi prospettica fondata sul budget approvato per l’esercizio 2022, prevede un risultato economico positivo e la generazione di flussi di cassa adeguati al finanziamento della gestione corrente e alla copertura del perseguimento del piano degli investimenti programmato.

La Società, infine, ha provveduto all’elaborazione, a favore del Socio e degli altri portatori di interessi nell’impresa, degli indicatori individuati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti nel documento 20.10.2019 per la verifica dell'eventuale sussistenza di uno stato di crisi, ai sensi dell’art. 13, commi 1 e 2, D. Lgs. 14/2019 applicabili a tutte le imprese. Essi sono, in particolare:

  1. Consistenza del Patrimonio Netto (PN);
  2. Debt Service Coverage Ratio (DSCR) a sei mesi.

In sintesi al 31.12.2021, la Società presenta un PN positivo e un indice DSCR a sei mesi ampiamente superiore a uno.

Si propone di prendere atto di quanto rappresentato dalla Società con riferimento ai programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale (art. 6, comma 2, D. Lgs. 175/2016), alle informazioni fornite sugli strumenti di governo societario integrativi (art. 6, commi 3 e 5, D. Lgs. 175/2016) e agli indicatori sulla sussistenza di eventuale stato di crisi (art. 13, commi 1 e 2, D. Lgs. 14/2019) contenuti nell’Allegato A.

Con riferimento al secondo punto all’ordine del giorno si rappresenta quanto segue.

La Società ha adottato il “Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo” previsto dal D. Lgs. 231/2001. Essa ha in programma per il 2022 una rivisitazione della parte speciale relativa ai reati ambientali, per effetto della nuova commessa “Moranzani”.

L’Organismo di Vigilanza, nel corso dell’attività svolta nell’esercizio 2021, non ha riscontrato illeciti o criticità, illustrando gli esiti delle verifiche svolte in apposita relazione (Allegato B).  

Appare opportuno incaricare il rappresentante regionale in assemblea di prendere atto di quanto contenuto nella relazione dell’Organismo di Vigilanza (Allegato B) e di quanto sarà portato a conoscenza dei soci nel corso dell’assemblea.

Relativamente al terzo punto all’ordine del giorno, la Società ha relazionato in merito agli obiettivi di medio lungo termine (2021-2023), assegnati con DACR n. 127 del 17.12.2020. 

L’art 58, L.R. 39/2001 dispone, tra l’altro, che la Giunta regionale debba presentare al Consiglio regionale il bilancio di esercizio delle società con partecipazione maggioritaria della Regione ed una relazione dimostrativa del raggiungimento degli obiettivi di cui ai programmi aziendali. 

In linea con quanto disposto dall’art. 36, comma 3, D. Lgs. 118/2011 e in attuazione del principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio di cui all’Allegato 4/1 del suddetto decreto, nella nota di aggiornamento al DEFR, approvata dal Consiglio regionale con DACR n. 127 del 17.12.2020, sono stati definiti e assegnati alle Società controllate gli obiettivi per il triennio 2021 -2023. 

Per quanto concerne la rendicontazione degli obiettivi e delle attività svolte dalla Società, questa è effettuata in sede di assemblea societaria nell’esercizio successivo, contestualmente all’approvazione del bilancio d’esercizio, a seguito di espresso provvedimento giuntale; quest’ultimo provvedimento, congiuntamente al verbale assembleare, sarà trasmesso al Consiglio regionale ai sensi dell’art. 58, L.R. 39/2001. 

In proposito si ricorda come l’art. 3, comma 3, L.R. 39/2013 preveda che “La Giunta regionale effettua almeno annualmente una valutazione circa il raggiungimento delle finalità e la stima dei costi e degli effetti prodotti dall’affidamento di funzioni, servizi e compiti a società controllata e ne informa la competente commissione consiliare.” 

In attuazione del dettato normativo testé citato, le schede predisposte per l’espressione del parere sugli obiettivi societari prevedono che le strutture regionali competenti formulino proprie valutazioni in riferimento alle attività affidate, alla loro economicità e convenienza, al raggiungimento delle finalità prefissate e alla valutazione degli effetti prodotti, secondo la ratio dell’art. 3, comma 3, L.R. 39/2013. 

Complessivamente gli obiettivi programmati per l’esercizio 2021 sono stati perseguiti da Veneto Acque S.p.A. 

Per quanto finora esposto, con riferimento al terzo punto all’ordine del giorno, si propone di prendere atto della documentazione relativa alla rendicontazione degli obiettivi di medio lungo termine (2021 - 2023) e dei relativi pareri formulati dalle strutture regionali competenti, Allegato C, cui si rinvia per una disamina più approfondita. 

In merito al quarto punto all’ordine del giorno, si rappresenta che, ai sensi dell’art 13 dello statuto, l’Assemblea ordinaria approva il budget annuale, predisposto dall’organo amministrativo della Società.

Con nota 19.04.2022 prot. n. 1461 Veneto Acque S.p.A. ha trasmesso la propria proposta di budget per l’esercizio 2022 (Allegato D).

Viene ad essere previsto un significativo sviluppo, nel mantenimento dell’equilibrio economico finanziario, delle principali commesse relative agli interventi di risanamento ambientale, di bonifica di siti contaminati e di costruzione delle reti acquedottistiche del Mo.S.A.V. con particolare riferimento agli interventi di:

  • rimozione rifiuti presso l’Ex impianto C & C di Pernumia;
  • messa in sicurezza e gestione “post mortem” della discarica Cà Filissine in comune di Pescantina (VR);
  • messa in sicurezza e marginamento delle aree Alcoa ed Enel di Porto Marghera.

Proseguirà altresì l’avanzamento delle opere di costruzione dei rami acquedottistici funzionalmente autonomi posti sulla direttrice Lonigo – Piazzola sul Brenta, al fine di contribuire al superamento dell’emergenza PFAS.  È inoltre prevedibile l’avvio effettivo della gestione della discarica “Moranzani”.

La società prevede di realizzare un “Valore della produzione” di euro 22.945.272 con un incremento rispetto al valore rilevato al 31.12.2021 (euro 15.862.359) di euro 7.082.913, grazie alla crescita delle “Variazioni dei lavori in corso su ordinazione”, per le quali è previsto un incremento di euro 14.905.677 rispetto all’esercizio 2021. Tale aumento è attribuibile in larga parte agli interventi di “messa in sicurezza sponde “Alcoa ed Enel” (crescita prevista di euro 8.361.809) ed all’attività di “rimozione rifiuti presso l’ex impianto C & C di Pernumia” (aumento previsto di euro 5.200.000).

I “Costi della produzione” previsti ammontano ad euro 22.446.645, con un incremento di euro 7.020.345 rispetto ai valori rilevati al 31.12.2021 (dove sono risultati pari ad euro 15.426.300). L’aumento è imputabile principalmente ai “Costi per servizi” (pari ad euro 13.865.023 nel 2021) per i quali si ipotizza, nel 2022, un valore di euro 21.290.514, di cui euro 450.000 riferibili alla commessa “Moranzani”.

La “Differenza tra valore e costi della produzione” si prevede sia pari ad euro 498.627 (in linea con l’esercizio 2021, in cui si è assestata ad un valore di euro 436.059).

Viene prevista una “Differenza fra proventi ed oneri finanziari” negativa per euro – 115.370.

Il risultato previsto prima delle imposte è pari ad euro 383.257.

L’utile d’esercizio previsto è pari ad euro 283.823.

Alla luce di quanto sopra esposto, appare opportuno proporre di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di approvare, nel suo complesso, per quanto a conoscenza del Socio, il budget per l’esercizio 2022, Allegato D, il quale prevede di chiudersi con un utile di euro 283.823, invitando la Società:

  • congiuntamente alle strutture regionali competenti, a verificare lo sviluppo dei progetti pluriennali e delle relative convenzioni, al fine di perseguire l’equilibrio economico – finanziario;
  •  a procedere all’aggiornamento del budget 2022 approvato, sia in sede di trasmissione dei dati di reporting gestionale che al verificarsi di eventi significativi i quali alterino l’attendibilità delle previsioni ivi contenute.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il D. Lgs. 14.03.2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”; VISTO il D. Lgs. 19.08.2016, n. 175 “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica” e s.m.i.;

VISTO l’art. 2, comma 2, L.R. 31.12.2012, n. 54 “Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17.04.2012, n. 1 "Statuto del Veneto"”;

VISTA la L.R. 24.12.2013, n. 39 “Norme in materia di società regionali”;

VISTO l’art. 15, della L.R. 20.04.2021, n. 5 “Legge regionale di semplificazione e di adeguamento ordinamentale 2021 in materia di ordinamento ad attribuzione delle strutture della Giunta regionale affari istituzionali, contabilità regionale e società regionali”;

VISTO lo statuto di Veneto Acque S.p.a.;

VISTA la DGR 29.12.2020 n. 1843 “Stralcio definitivo di tutte le attività, i lavori ed i servizi previsti dall'Accordo di Programma 31/03/2008 "Moranzani" inseriti nel rapporto concessorio con S.I.F.A. S.C.p.A. per la costruzione e la gestione del "Progetto Integrato Fusina". Adempimenti conseguenti alla DGR n. 1188 del 18.08.2020. Regolamentazione e definizione della fase transitoria”;

VISTA la DGR 11.05.2021, n. 598 “Assemblea ordinaria di Veneto Acque del 13.05.2021 ore 09.30”;

VISTA la DGR 29.11.2021 n. 1658 “Accordo di Programma per la gestione dei sedimenti di dragaggio dei canali di grande navigazione e la riqualificazione ambientale, paesaggistica, idraulica e viabilistica dell'area di Venezia - Malcontenta - Marghera (A.d.P. "Moranzani") del 31/03/2008. Attività in capo a Veneto Acque S.p.A. ai sensi della DGR n. 1843 del 29/12/2020. Rimodulazione delle risorse finanziarie.”

VISTO il progetto di bilancio chiuso al 31.12.2021, la nota integrativa, la scheda di controllo del rispetto delle direttive della Giunta regionale e la proposta di contenimento delle spese di funzionamento, la relazione del Collegio Sindacale e la relazione del Revisore Legale, la relazione sul governo societario, comprensiva del programma di valutazione del rischio di crisi aziendale (Allegato A);

VISTA la relazione annuale 2021 dell’Organismo di Vigilanza (Allegato B);

VISTO la relazione sul raggiungimento degli obiettivi di medio lungo termine 2021/2023 ed i relativi pareri delle competenti strutture regionali, (Allegato C);

VISTA la proposta di budget formulata dalla società per l’esercizio 2022 (Allegato D);

delibera

  1. di dare atto che le premesse, compresi gli allegati A, B, C e D, formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di dare atto che, ai sensi dell’art. 61, comma 3, dello Statuto del Veneto, il Presidente della Giunta regionale o suo delegato, parteciperà all’assemblea;
  3. con riferimento al primo punto all’ordine del giorno, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea:
    1. di prendere atto di quanto comunicato dalla Società in merito al rispetto delle direttive regionali;
    2. in applicazione dell’art. 2, L.R. 39/2013 e dell’art. 19, comma 5, D. Lgs. 175/2016:
      1. di prendere atto di quanto rappresentato dalla Società in merito al rispetto dell’obiettivo di contenimento delle spese di funzionamento per l’esercizio 2021 assegnato con DGR 598/2021;
      2. di riproporre alla Società per l’esercizio 2022, quale obiettivo specifico, il mantenimento nel triennio 2021-2023 del costo complessivo del personale al di sotto del valore medio dell’analogo costo per il triennio 2011-2013 (pari a euro 1.125.443,00) nel rispetto, comunque, di quanto previsto dall’art. 9 della L.R. 39/2013;
    3. di approvare, nel suo complesso e per quanto a conoscenza del Socio, il bilancio di esercizio al 31.12.2021 (Allegato A) che presenta un utile di euro 561.613,61 e la proposta, formulata dall’Amministratore Unico della Società, di destinare l’utile d’esercizio a riserva straordinaria;
    4. di prendere atto di quanto rappresentato dalla Società con riferimento al “Programma di valutazione del rischio di crisi aziendale” (art. 6, comma 2, D. Lgs. 175/2016), alla “Relazione sul governo societario” (art. 6, commi 3 e 5, D.lg. 175/2016) ed agli indicatori sulla sussistenza di un’eventuale stato di crisi (art. 13, commi 1 e 2, D. Lgs. 14/2019) (Allegato A);
  4. di incaricare la Direzione Partecipazioni Societarie ed Enti regionali di pubblicare, ai sensi dell’art. 19, comma 7, D. Lgs. 175/2016 e dell’art. 8, D. Lgs. 33/2013, il presente provvedimento nella Sezione “Amministrazione Trasparente” del sito internet regionale;
  5. relativamente al secondo punto all’ordine del giorno, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di prendere atto di quanto riportato nella “Relazione annuale 2021 dell’Organismo di Vigilanza” (Allegato B) e di quanto sarà portato a conoscenza del socio nel corso dell’assemblea;
  6. Per quanto concerne il terzo punto all’ordine del giorno, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di prendere atto della documentazione relativa alla rendicontazione degli obiettivi di medio lungo termine (2021 - 2023), e dei relativi pareri formulati dalle Strutture regionali competenti (Allegato C);
  7. Riguardo al quarto punto all’ordine del giorno, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di approvare, nel suo complesso, per quanto a conoscenza del Socio, il budget per l’esercizio 2022 (Allegato D), il quale prevede di chiudersi con un utile di euro 283.823, invitando la Società:
    • congiuntamente alle strutture regionali competenti, a verificare lo sviluppo dei progetti pluriennali e delle relative convenzioni, al fine di perseguire l’equilibrio economico – finanziario;
    •  a procedere all’aggiornamento del budget 2022 approvato, sia in sede di trasmissione dei dati di reporting gestionale che al verificarsi di eventi significativi i quali alterino l’attendibilità delle previsioni ivi contenute;
  8. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  9. di pubblicare il presente provvedimento, ad esclusione degli Allegati A, B, C e D sul Bollettino ufficiale della Regione e sul sito regionale.

Allegati (omissis)

(seguono allegati)

Dgr_530_22_AllegatoA_476643.pdf  (omissis)
Dgr_530_22_AllegatoB_476643.pdf  (omissis)
Dgr_530_22_AllegatoC_476643.pdf  (omissis)
Dgr_530_22_AllegatoD_476643.pdf  (omissis)

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