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Materia: Agricoltura
Deliberazione della Giunta Regionale n. 443 del 19 aprile 2022
Approvazione del progetto "Valutazioni agronomiche ed enologiche sui nuovi vitigni PIWI nell'ambiente veneto" e dello schema di accordo con l'Università di Padova - Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia, ai sensi dell'art. 15 della L. 241/1990.
Con il presente provvedimento, si approva il progetto proposto dal Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia, Universita' di Padova, denominato “Valutazioni agronomiche e enologiche sui nuovi vitigni PIWI nell’ambiente veneto" e considerato l'interesse della Regione del Veneto a condurre l'attività prevista dal progetto presentato, si propone la stipula di apposito accordo di collaborazione il cui schema è parte integrante del presente provvedimento.
L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.
L’attuale scenario di cambiamento climatico sta mettendo a grave rischio la viticoltura e la sostenibilità dell’intera filiera vitivinicola nazionale e internazionale. In molte regioni vitivinicole, l’incidenza della siccità e l’aumento della temperatura stanno influenzando le prestazioni dei vigneti alterando la fisiologia della vite, accelerando lo sviluppo fenologico e interferendo con il metabolismo dell’uva. In questo scenario, anche la diffusione di malattie crittogamiche varia a seconda dell’evoluzione meteorologica stagionale e l’aumento delle temperature medie amplia la finestra temporale disponibile per patogeni e parassiti per completare ulteriori cicli biologici.
Nella nostra regione, caratterizzata da condizioni di temperatura e umidità dell’aria spesso favorevoli ai patogeni, risulta difficile ridurre l’utilizzo di prodotti fitosanitari a causa dell’elevata suscettibilità della vite alle malattie crittogamiche, soprattutto peronospora e oidio, e risulta pertanto necessario provvedere ad una adeguata difesa antiperonosporica e/o antioidica su tutti i vigneti. In tale contesto, il miglioramento genetico della vite ha permesso negli ultimi anni, ad istituti di ricerca pubblici e privati di portare al rilascio e alla iscrizione nel Registro varietale italiano di 37 varietà tolleranti a oidio e/o peronospora, di cui 24 autorizzate ad oggi in Veneto. I vitigni cosiddetti ‘PIWI’ (viti resistenti ai funghi) rappresentano oggi un’interessante opportunità.
I dati riguardanti la sensibilità, la suscettibilità e la gestione di queste nuove varietà ai fitofagi o ad altri agenti infettivi della vite sono tuttora scarsi, pertanto è necessario attivare un lavoro di cooperazione tra gli enti di ricerca e le istituzioni per caratterizzare la risposta e la resistenza/tolleranza di questi nuovi genotipi in condizioni pedo-climatiche diverse e mettere a punto le più opportune tecniche di gestione del vigneto per verificare e garantire la stabilità delle caratteristiche di tolleranza nel medio periodo e, allo stesso tempo, accertarne e valorizzarne il risultato dal punto di vista della qualità delle uve e dei vini.
Va in questa direzione, la proposta di un progetto sperimentale avanzata dall' Università di Padova - Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia (CIRVE) denominato “Valutazioni agronomiche ed enologiche sui nuovi vitigni PIWI nell’ambiente veneto” (Allegato A). Tale progetto ha lo scopo di acquisire conoscenze dettagliate sul comportamento in campo delle varietà PIWI, sia in termini di effettiva tolleranza/suscettibilità ai patogeni fungini, ai parassiti fitofagi e ad altri fitopatie secondarie, sia in termini di gestione agronomica di tali varietà, considerando che a partire dal 2023 le varietà ibride resistenti potranno essere utilizzate anche nella produzione dei vini a DO. L’obiettivo finale del progetto è pertanto quello di avviare un monitoraggio sul comportamento dei PIWI in campo, in cantina e a livello economico e di mettere a punto protocolli di gestione mirati sia per la difesa e la gestione dei vigneti, sia per le tecniche enologiche alla luce delle prospettive di sostenibilità ambientale ed economica di queste produzioni.
Se per la Regione del Veneto l’attuazione del progetto è rilevante per garantire una sostenibilità integrata di lungo periodo che rappresenti anche un percorso virtuoso, riconoscibile e premiante in termini di competitività delle imprese venete nei mercati europei ed internazionali, e che possa valorizzare la qualità delle produzioni DO, per il CIRVE rappresenta un obiettivo di ricerca in campo vitivinicolo a cui il Centro universitario è vocato.
Considerato l'interesse da parte di entrambi gli enti e la coincidenza delle finalità istituzionali di entrambi, la Regione ritiene quindi di portare avanti detto progetto, in collaborazione con il medesimo soggetto proponente CIRVE mediante la stipula di un accordo di collaborazione ai sensi di quanto previsto dall’art. 15 della L. n. 241/1990 e s.m.i., di cui si propone lo shema in allegato (Allegato B).
Richiamato inoltre l'art. 5, comma 6, del D.lgs. n. 50/2016 - secondo cui un accordo concluso esclusivamente tra due o più amministrazioni aggiudicatrici non rientra nell'ambito di applicazione del codice dei contratti pubblici purché siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni: «a) l'accordo stabilisce o realizza una cooperazione tra le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti, finalizzata a garantire che i servizi pubblici che essi sono tenuti a svolgere siano prestati nell'ottica di conseguire gli obiettivi che essi hanno in comune; b) l'attuazione di tale cooperazione è retta esclusivamente da considerazioni inerenti all'interesse pubblico; c) le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti svolgono sul mercato aperto meno del 20 per cento delle attività interessate dalla cooperazione» - la Regione del Veneto e il CIRVE, ritengono utile e necessario attivare una reciproca collaborazione al fine di realizzare il progetto di cui all'Allegato A.
Il costo complessivo preventivato dagli enti in base alle proprie attività è di euro 59.000,00, di cui euro 52.170,00 a carico della Regione del Veneto. Tale cifra trova copertura nel capitolo di spesa 12600 “Interventi regionali per favorire la ricerca e la sperimentazione nel settore primario (art. 4, L.R. 09/08/1999, n.32)” del bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2022-2024, quale ristoro delle spese sostenute dall’Università degli Studi di Padova - CIRVE.
L’Amministrazione regionale partecipa al progetto mettendo a disposizione le competenze e la professionalità del personale della Direzione Agroalimentare per la realizzazione delle azioni necessarie al raggiungimento dei risultati, anche tramite il coordinamento istituzionale delle attività e la partecipazione alle attività di comunicazione e diffusione dei risultati.
L’importo previsto sarà liquidato al CIRVE previa presentazione di domanda di pagamento e di idonea rendicontazione, secondo le modalità stabilite dallo schema di Accordo di cui all’Allegato B.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la legge regionale 29 novembre 2001, n. 39 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione”;
VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi" ed in particolare l'art. 15 "Accordi fra pubbliche amministrazioni";
VISTO l'art. 5, comma 6, del d.lgs. 50/2016 “Codice dei contratti pubblici”;
VISTA la Legge regionale 9 agosto 1999, n. 32 “Organizzazione dei servizi di sviluppo agricolo”;
VISTA la proposta pervenuta dall'università di Padova, Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia (CIRVE), prot. 163443 dell' 8.04.2022;
VISTA la legge regionale 20 dicembre 2021, n. 36 “Bilancio di previsione 2022-2024”;
VISTO l’art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e smi;
delibera
(seguono allegati)
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