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Materia: Servizi sociali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 372 del 08 aprile 2022
Autorizzazione alla partecipazione della Regione del Veneto in qualità di partner associato alla proposta progettuale "STAND BY ME - Rethinking bystanders' role as active players in supporting women and tackling gender violence" nell'ambito del bando della Commissione Europea "Call for proposals to prevent and combat gender-based violence and violence against children" - CERV-2022-DAPHNE".
Con il presente provvedimento la Regione del Veneto aderisce in qualità di partner associato a titolo gratuito alla proposta progettuale “STAND BY ME – Rethinking bystanders’ role as active players in supporting women and tackling gender violence” che sarà presentata da Gruppo R SCS di Padova nell’ambito del bando della Commissione Europea “Call for proposals to prevent and combat gender-based violence and violence against children” della Direzione Generale per la Giustizia e i Consumatori, programma CERV-2022-DAPHNE.
L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.
La Regione del Veneto è impegnata nel garantire e rendere effettivi i diritti inviolabili e le libertà fondamentali delle persone e, con la Legge Regionale n. 5 del 2013 “Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne”, opera per favorire e supportare interventi per prevenire e contrastare la violenza contro le donne, riconosciuta, come affermato anche dalla “Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica” (cosiddetta Convenzione di Istanbul), come una grave violazione dei diritti umani e un fenomeno di carattere strutturale e non episodico o di carattere emergenziale.
Tale violenza ha una matrice forte nella diseguaglianza ancora persistente dei rapporti tra uomini e donne, diseguaglianza già specificatamente individuata a partire dal 1993 dalla “Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne” delle Nazioni Unite e richiamata più di recente, anche nella Strategia per la parità di genere 2020 – 2025 della Commissione Europea. Tale Strategia definisce, tra l’altro, gli obiettivi e le azioni chiavi da realizzare da parte dell’Unione Europea con lo scopo di costruire un'Europa garante della parità di genere, in cui la violenza di genere, la discriminazione sessuale e la disuguaglianza strutturale tra donne e uomini risultino questioni appartenenti al passato. In tal senso è esemplificativo il primo pilastro della Strategia “Liberarsi della violenza e degli stereotipi” che include, nello specifico, l’obiettivo di porre fine alla violenza di genere.
In questo contesto s’inserisce tra l’altro il Programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV) – DAPHNE della Commissione Europea che, per l’anno 2022, ha pubblicato un Bando, con scadenza il 12 aprile prossimo, per il finanziamento di progetti nazionali o transnazionali per “Prevenire e combattere la violenza di genere e nei confronti dei bambini”. Nell’ambito di questo Bando e, nello specifico, della priorità n.3 Primaria prevenzione alla violenza di genere, si inserisce la proposta progettuale “STAND BY ME – Rethinking bystanders’ role as active players in supporting women and tackling gender violence” il cui ente capofila è Gruppo R SCS di Padova.
Gruppo R SCS ha competenza ed esperienza specifica nel tema della prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, tematica di cui si occupa dal 2010. La cooperativa è ente gestore del centro antiviolenza Civico Donna ed ente promotore e gestore della casa rifugio Casa Viola, strutture iscritte negli elenchi regionali di cui alla L.R. n. 5/2013; è ente promotore e gestore del centro dedicato agli autori di violenza Servizio Uomini Maltrattanti – S.U.M.. La cooperativa è stata inoltre partner della Regione del Veneto per il progetto A.S.A.P. (A Systemic Approach for Perpetrators)", finanziato dalla Commissione Europea con l’obiettivo, tra l’altro, di sperimentare un protocollo operativo come forma di un'innovativa e fruttuosa esperienza di integrazione e collaborazione tra i centri antiviolenza e i centri per gli autori delle violenze, ed è attualmente partner del progetto N.E.T.work VS Violence: Nuove Esperienze Territoriali di lavoro contro la violenza finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità volto rafforzare i programmi di intervento preventivo agendo, in primo luogo, sul potenziamento delle relazioni/interazioni tra i 7 Centri per autori di violenza partner di progetto e dei loro modelli di lavoro. Per entrambe queste progettualità la Regione del Veneto è ente capofila.
La proposta progettuale in oggetto, è focalizzata sul ruolo dei “testimoni attivi”. Un testimone attivo è, in termini generali, una persona che riconosce un problema e decide di intervenire in modo sicuro ed appropriato e questo include, come elemento fondamentale, il sostegno e l’assistenza alle vittime. Un approccio attivo da testimone, dà ai membri della comunità un ruolo specifico e cruciale nella prevenzione: un testimone può assistere ad un abuso, può affrontare situazioni di disagio personale che potrebbero essere collegati a violenze e, più comunemente, può assistere a un commento sessista, a un’osservazione o qualsiasi altra parola o comportamento che puòcontribuire ad una cultura della violenza. Il ruolo dei testimoni attivi è riconosciuto, sia dalle operatrici e operatori del settore sia dalla letteratura accademica, come un elemento che contribuisce al contrasto alla violenza e alle molestie fisiche e psicologiche nei confronti delle donne.
L’obiettivo generale della proposta progettuale è, pertanto, promuovere azioni di formazione e sensibilizzazione della comunità per l’individuazione di testimoni attivi fornendo loro competenza e motivazione e adeguato sostegno affinché il loro ruolo sia duraturo nel tempo, con il fine ultimo della prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne.
Gli obiettivi specifici sono:
Le azioni previste per la realizzazione dei citati obiettivi sono:
Il progetto, che avrà una durata di 24 mesi, si svolgerà sul territorio regionale e prevede come partenariato, oltre Gruppo R SCS: Glocal Factory, con sede a Verona, rete di esperti che lavorano per l'inclusione e l'innovazione in Europa specializzata in particolare nella scrittura e realizzazione di progetti europei in diversi campi e la Camera di Commercio di Padova. Come partner associato è prevista, oltre alla Regione del Veneto, Confcooperative Unione Regionale Del Veneto.
Per la Regione del Veneto è previsto il supporto alla campagna di divulgazione e sensibilizzazione e l’impegno a informare i Comuni, enti promotori dei centri antiviolenza e case rifugio iscritte nei citati elenchi regionali, della possibilità di diventare luoghi di formazione per i testimoni attivi e supporto alle loro nascenti reti.
I contenuti della proposta progettuale sono coerenti con le finalità perseguite con la Legge Regionale n. 5 del 2013 “Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne” e con le azioni già intraprese e in corso in questo ambito, tra cui il rafforzamento dei centri antiviolenza e case rifugio, la creazione e potenziamento di reti territoriali tra gli attori che a vario titolo sono coinvolti nel problema della violenza contro le donne, l’investimento nella conoscenza e approfondimento di aspetti emergenti del fenomeno come la cyberviolenza e lo stalkerware attraverso, ad esempio, il progetto DeStalk (Detecting and removing Stalkerware in intimate relationships)”, finanziato sempre dalla Commissione Europea.
L’adesione al partenariato non comporta apporti economici a carico della Regione del Veneto.
Tutto ciò premesso, con il presente provvedimento si propone di aderire alla proposta progettuale “STAND BY ME – Rethinking bystanders’ role as active players in supporting women and tackling gender violence” in qualità di partner associato a titolo gratuito e di individuare quale struttura regionale competente per l’adesione all’iniziativa, la Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile incaricandone il Direttore allo svolgimento di ogni attività successiva e conseguente, qualora la proposta progettuale superi le prossime fasi di valutazione da parte dei competenti uffici della Commissione Europea.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO l’art. 2, comma 2, lett. a, della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012 e ss.mm. e ii.;
VISTA la Legge regionale 23 aprile 2013, n. 5 e ss.mm. e ii.;
delibera
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