Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 51 del 22 aprile 2022


Materia: Settore secondario

Deliberazione della Giunta Regionale n. 361 del 08 aprile 2022

Sostegno alla liquidità delle imprese per contrastare nell'immediato il "caro energia". Incremento della dotazione finanziaria dell'Intervento straordinario per la concessione di finanziamenti agevolati per esigenze di liquidità delle imprese colpite dall'emergenza epidemiologica da "Covid-19". Deliberazione della Giunta regionale n. 618 del 19 maggio 2020.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento, a supporto delle imprese che hanno subito una crisi di liquidità, non solo a causa delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica, ma anche a seguito dell’aumento dei costi energetici nel contesto dell’attuale crisi geopolitica provocata dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina viene incrementata di ulteriori 10 milioni di euro la dotazione dell'intervento straordinario per supportare le esigenze di liquidità delle imprese colpite dalla crisi economica conseguente all'epidemia di Covid-19, gestito dalla finanziaria regionale Veneto Sviluppo S.p.A.

L'Assessore Roberto Marcato riferisce quanto segue.

Il primo trimestre del 2022 ha fatto registrare un aumento dell’energia elettrica del 55% e del 42% del gas (Fonte: ARERA), con un conseguente rincaro senza precedenti delle bollette energetiche sia per le imprese che per le famiglie. L’aumento della bolletta elettrica è dovuto principalmente all’incremento del prezzo del gas sui mercati internazionali (da cui dipende oltre il 40% della produzione elettrica italiana), ma anche all’emergenza COVID, a fattori meteo sfavorevoli e, da ultimo, alle recenti tensioni geopolitiche internazionali in ambito energetico conseguenti agli avvenimenti che hanno coinvolto la Federazione Russa e la Repubblica Ucraina. 

Al momento non è possibile prevedere la durata delle tensioni sui prezzi energetici, dovute anche alla ripresa economica e, da ultimo, alla necessità di rimpinguare le scorte dopo l’inverno, ma si prevede che, superati i recenti picchi, i livelli ordinari di mercato potranno essere nuovamente raggiunti soltanto nel medio periodo.

Il riflesso a livello dell’economia reale dei maggiori costi energetici rischia di compromettere la ripresa a livello industriale e manifatturiero, assorbendo la forte liquidità e i margini che hanno caratterizzato le imprese nell’anno 2021. Pertanto, è necessario rispondere con immediatezza e in modo concreto alle esigenze delle imprese che necessitano di maggiore liquidità per far fronte al rincaro dei costi energetici.
Invero, già per far fronte all'emergenza Coronavirus, la Regione del Veneto ha adottato una serie di misure, complementari e addizionali a quelle statali, dirette a prevenirne ed arginarne l'espansione e gli effetti sul sistema economico veneto.

In particolare, con deliberazione della Giunta regionale n. 618 del 19 maggio 2020 è stata istituita una nuova forma di operatività dei fondi di rotazione per la concessione di finanziamenti agevolati alle PMI dei settori commercio, secondario, terziario e artigianato, gestiti dalla finanziaria regionale Veneto Sviluppo S.p.A., al fine di attivare un intervento straordinario per la concessione di finanziamenti agevolati per esigenze di liquidità delle imprese colpite dall’emergenza epidemiologica da "Covid-19" (nel seguito per brevità “Intervento”) la cui dotazione finanziaria attuale è di 70 milioni di euro.

La misura si ripromette di intervenire su una fascia di finanziamenti per i quali si riscontra tradizionalmente una notevole difficoltà nell'accesso al credito da parte delle imprese, difficoltà acuitasi dapprima con la crisi generata dall'emergenza sanitaria da "Covid-19" e, ora, con i rincari dei costi energetici.

Pertanto, quale misura di contrasto alle difficoltà di accesso al credito, appare opportuno estendere la possibilità di accedere all’Intervento in parola alle imprese che hanno subito una crisi di liquidità, non solo a causa delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica, ma anche a seguito dell’aumento dei costi energetici nel contesto dell’attuale crisi geopolitica provocata dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina.

L’iniziativa è in linea con il quadro temporaneo di crisi di cui alla Comunicazione C/2022/1890, adottato dalla Commissione europea il 23 marzo 2022 per consentire agli Stati membri di avvalersi pienamente della flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato al fine di sostenere l'economia nel contesto dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Il quadro prevede, infatti, tre tipi di aiuti, tra cui il sostegno alla liquidità delle imprese sotto forma prestiti agevolati che possono riguardare sia il fabbisogno relativo agli investimenti che quello, come è il caso de quo, relativo al capitale di esercizio.

Di seguito si riportano, quindi, i punti caratterizzanti dell’Intervento:

a) l'importo nominale del singolo finanziamento è fissato da un minimo di euro 5.000,00 (cinquemila) ad un massimo di euro 50.000,00 (cinquantamila), con una durata minima del finanziamento di 12 mesi e massima di 72 mesi, compreso il preammortamento massimo di 24 mesi;

b) possono accedere al finanziamento le PMI con sede operativa in Veneto, in regolare attività alla data dell'8 marzo 2020, che hanno subìto una crisi di liquidità a causa dell'emergenza epidemiologica da "Covid- 19" per effetto della sospensione o della riduzione dell'attività e/o dell’aumento dei costi energetici nel contesto dell’attuale crisi geopolitica provocata dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Alle PMI iscritte al registro imprese sono equiparati i lavoratori autonomi titolari di Partita Iva e con domicilio fiscale in Veneto alla data dell'8 marzo 2020, in attuazione dell'articolo 12, comma 1, della legge 22 maggio 2017, n. 81 (c.d. Jobs Act del lavoro autonomo);

c) il finanziamento è concesso dalle Banche e dai Confidi e/o Intermediari finanziari iscritti all'albo degli intermediari finanziari di cui all'articolo 106 del Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia approvato con il decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 (TUB), all'uopo selezionati dal Gestore, Veneto Sviluppo S.p.A., tramite avviso pubblico e con il medesimo convenzionati, con utilizzo al 100% della provvista regionale e rischio impresa a carico del finanziatore;

d) per la concessione del finanziamento è previsto un costo massimo omnicomprensivo, incluso il costo dell'eventuale garanzia aggiuntiva da parte del Confidi o ad opera di uno strumento di garanzia pubblica, non superiore all'1,90 per cento annuo dell'importo del finanziamento. Tale percentuale tiene conto dei costi di istruttoria e di gestione della pratica, delle commissioni previste dal contratto e di tutte le altre spese fisse o variabili previste dall'accordo tra le parti;

e) l'aiuto è concesso a titolo "de minimis", ai sensi del Regolamento (UE) 1407/2013, sotto forma di finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto. Quest'ultimo è erogato una tantum ed è pari al 100% dei costi del finanziamento sino ad un importo massimo di euro 3.000,00 per ciascun beneficiario;

f) obbligo del Confidi finanziatore di concedere il finanziamento anche alle PMI non associate e non iscritte ad alcuna associazione di categoria, senza obbligo di pagamento della quota associativa.

La concessione del finanziamento è senza alcun costo a carico dell'impresa richiedente, considerato che l'erogazione della provvista pubblica è a tasso zero e che il contributo a fondo perduto, sino a un massimo di 3.000 euro, permette al beneficiario di coprire le spese di istruttoria e di gestione della pratica di finanziamento, nonché dell'eventuale garanzia aggiuntiva da parte del Confidi o ad opera di uno strumento di garanzia pubblica.

A riguardo, si ricorda che la legge regionale 28 maggio 2020, n. 21 all’articolo 1, comma 6, come modificato dalla legge regionale 25 giugno 2021, n. 17, al fine di supportare la liquidità delle imprese colpite dall’epidemia Covid-19. ha prorogato sino al 31 dicembre 2022 la gestione degli strumenti finanziari regionali da parte di Veneto Sviluppo S.p.A.

Ciò posto, dai dati del monitoraggio trasmesso dalla finanziaria regionale con mail del 18 marzo 2022, si evince che l’iniziativa ha registrato un forte riscontro tanto che, in pari data, le istanze deliberate erano 1619 per un controvalore di quasi 63 milioni di euro (di cui 3,5 ca. per contributi).

Per quanto sopra, al fine di garantire la continuità dell’operatività dello strumento nell’attuale contesto di forte aumento dei costi energetici, si propone di aumentare l’attuale dotazione dell’Intervento di ulteriori 10 milioni di euro portando, quindi, la dotazione complessiva della misura a 80 milioni di euro. A tal fine Veneto Sviluppo S.p.A. è autorizzata ad utilizzare, sino alla concorrenza massima di 10 milioni di euro, le risorse rivenienti dall'Azione 1.2.3 “Costituzione di un fondo di rotazione per il finanziamento agevolato degli investimenti innovativi delle PMI” e dall'Azione 2.1.3 “Fondo di Rotazione per investimenti finalizzati al contenimento dei consumi energetici” del POR FESR 2007-2013, la cui operatività è oramai cessata a seguito della chiusura delle misure e della conclusione delle singole operazioni finanziarie effettuate.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la Comunicazione C/2022/1890 della Commissione del 23 marzo 2022 “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina”;

VISTA la legge 22 maggio 2017, n. 81;

VISTO il decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385;

VISTO il Regolamento (UE) 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013;

VISTE le leggi regionali 28 maggio 2020, n. 21 e 25 giugno 2021, n. 17;

RICHIAMATA la deliberazione della Giunta regionale n. 618 del 19 maggio 2020;

VISTO l'articolo 2, comma 2, della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54;

delibera

1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di stabilire che possono accedere al finanziamento le PMI che hanno subìto una crisi di liquidità per effetto della sospensione o della riduzione dell'attività a causa dell'emergenza epidemiologica da "Covid- 19" e/o per l’aumento dei costi energetici nel contesto dell’attuale crisi geopolitica provocata dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina;

3. di aumentare la dotazione dell'intervento straordinario per la concessione di finanziamenti agevolati per esigenze di liquidità dei soggetti colpiti dall'emergenza epidemiologica da "Covid-19", di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 618 del 2020, di ulteriori 10 milioni di euro portando la dotazione complessiva della misura a 80 milioni di euro autorizzando a tal fine Veneto Sviluppo S.p.A. ad utilizzare, sino alla concorrenza massima di 10 milioni di euro, le risorse rivenienti dall'Azione 1.2.3 “Costituzione di un fondo di rotazione per il finanziamento agevolato degli investimenti innovativi delle PMI” e dall'Azione 2.1.3 “Fondo di Rotazione per investimenti finalizzati al contenimento dei consumi energetici” del POR FESR 2007-2013, la cui operatività è oramai cessata a seguito della chiusura delle iniziative e della conclusione delle singole operazioni finanziarie effettuate;

4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

5. di incaricare la Direzione Industria Artigianato Commercio e Servizi e Internazionalizzazione delle Imprese dell'esecuzione del presente atto;

6. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

Torna indietro