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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 47 del 12 aprile 2022


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 320 del 29 marzo 2022

Approvazione dello schema di Protocollo d'Intesa tra la Regione del Veneto e la Regione Marche finalizzato allo sviluppo dei sistemi di istruzione e formazione professionale, di formazione terziaria professionalizzante e delle azioni di transizione al lavoro. Legge regionale 31 marzo 2017, n. 8 e s.m.i. Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i., art. 15.

Note per la trasparenza

Con il presente atto si approva lo schema di Protocollo d’Intesa tra la Regione del Veneto e la Regione Marche finalizzato all’accrescimento del livello di interazione tra i sistemi di istruzione e formazione professionale, di formazione terziaria professionalizzante e delle azioni di transizione al lavoro, con particolare attenzione allo scambio di buone pratiche, all’applicazione di nuove metodologie didattiche e di apprendimento, alla valorizzazione dei talenti e delle capacità individuali ed al passaggio dal momento formativo al mondo del lavoro.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

Lo sviluppo dei sistemi dell’istruzione, della formazione e dell’apprendimento permanente, al fine di mantenere e acquisire competenze per gestire con successo le transizioni nel mercato del lavoro, rappresenta per la Regione del Veneto e per la Regione Marche un elemento di comune interesse.

Questa visione comune trova fondamento in primis nel Pilastro europeo dei diritti sociali, che stabilisce principi e diritti fondamentali essenziali per sostenere mercati del lavoro e sistemi di protezione sociale equi e ben funzionanti e rappresenta la strategia sociale dell’Unione Europea (UE) affinché la transizione alla neutralità climatica, la digitalizzazione e il cambiamento demografico siano socialmente equi e giusti. In particolare il Principio 1 del Pilastro stabilisce che “ogni persona ha diritto a un'istruzione, a una formazione e a un apprendimento permanente di qualità e inclusivi, al fine di mantenere e acquisire competenze che consentono di partecipare pienamente alla società e di gestire con successo le transizioni nel mercato del lavoro”.

La trasformazione dei principi previsti dal Pilastro europeo dei diritti sociali in azioni concrete a beneficio dei cittadini prevista dal correlato Piano d’azione fissa ambiziosi obiettivi che l’UE dovrà raggiungere entro il 2030 (almeno 78% della popolazione di età compresa tra i 20 e i 64 anni dovrebbe essere occupata e almeno 60% di tutti gli adulti dovrebbe partecipare a corsi di formazione ogni anno). La realizzazione di queste azioni è una responsabilità condivisa delle istituzioni dell’UE, delle autorità nazionali, regionali e locali, delle parti sociali e della società civile.

Parallelamente, sempre in un’ottica di sviluppo dei sistemi regionali di istruzione, formazione, apprendimento permanente e di transizione nel mercato del lavoro, la nuova Agenda europea per le competenze per la competitività sostenibile, l’equità sociale e la resilienza fissa obiettivi quantitativi ambiziosi per lo sviluppo delle competenze (miglioramento delle competenze esistenti) e la riqualificazione (formazione volta all’acquisizione di nuove competenze) da conseguire entro il 2025.

L’Agenda realizza uno degli obiettivi del Pilastro europeo dei diritti sociali, in particolare con riferimento al primo principio, ed è saldamente ancorata al Patto Verde europeo (Green Deal), alla nuova strategia digitale e alle nuove strategie industriali e per le piccole e medie imprese. Infatti le competenze sono fondamentali per il successo delle strategie citate, anche nell’ottica della transizione verso un’economia verde, così come definito nel nuovo Piano d'azione per l'economia circolare e la Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030.

Anche le azioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), approvato il 13 luglio 2021 con Decisione di esecuzione del Consiglio dell’UE, sono trasversalmente volte a recuperare il potenziale delle nuove generazioni e a costruire un ambiente istituzionale e d’impresa in grado di favorire il loro sviluppo. Ciò con particolare riferimento agli interventi sulla digitalizzazione, relativi tra l’altro a completare la connettività delle scuole, agli investimenti ed alle riforme sulla transizione ecologica, agli interventi su tutto il ciclo dell’istruzione e della ricerca.

Si tratta di interventi in risposta alle raccomandazioni specifiche della Commissione europea all’Italia che invitano a promuovere gli studi in campi attinenti ai settori ad alta intensità di conoscenza. In particolare, il Piano intende migliorare le competenze di base e la riduzione dei tassi di abbandono scolastico e permettere allo stesso tempo di ridurre le distanze tra istruzione e lavoro, anche grazie alla riforma e allo sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria degli Istituti Tecnici Superiori (ITS).

Inoltre va sottolineato come la Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese preveda un processo di complessiva trasformazione strutturale e radicale del nostro Paese che va dalle infrastrutture digitali ai servizi della Pubblica Amministrazione ed alla collaborazione tra pubblico e privato nel generare innovazione.

E’ quindi in questa cornice che la Regione del Veneto e la Regione Marche intendono valorizzare al massimo la loro collaborazione, oltre che attraverso lo scambio di esperienze e buone pratiche, anche mediante lo scambio di strumenti, metodologie e modelli nella prospettiva di un arricchimento reciproco e di una fattiva collaborazione allo sviluppo dei sistemi di istruzione e formazione professionale, di formazione terziaria professionalizzante e delle azioni di transizione al lavoro.

La collaborazione tra la Regione del Veneto e la Regione Marche è già in corso mediante altre iniziative quale ad esempio la strategia macroregionale UE per la Regione Adriatico Ionica (EUSAIR), adottata dalla Commissione europea e approvata dal Consiglio europeo nel 2014 che mira alla promozione di “una prosperità economica e sociale sostenibile nella regione mediante la crescita e la creazione di posti di lavoro e il miglioramento della sua attrattività, competitività e connettività, preservando al tempo stesso l'ambiente e assicurandosi che gli ecosistemi costieri e marini restino sani ed equilibrati”.

Entrambe le Regioni si sono dotate di una Smart Specialisation Strategy per sostenere i processi di sviluppo e la competitività dei rispettivi tessuti produttivi in un’ottica di specializzazione intelligente, fornendo risposte concrete ai bisogni del tessuto imprenditoriale ed hanno sviluppato una Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS) che mira ad individuare i principali strumenti per contribuire al raggiungimento degli obiettivi della Strategia Nazionale per lo Sviluppo sostenibile (SNSvS) nonché ai goals ed ai target contenuti nella Risoluzione “Agenda 2030 sullo Sviluppo Sostenibile” adottata nel 2015 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Inoltre la Regione del Veneto e la Regione Marche, nell’ambito dei rispettivi Programmi Operativi Regionali Fondo Sociale Europeo 2014-2020, hanno sperimentato l’attuazione di politiche di lifelong learning tese a garantire a tutti i cittadini:

  • migliori condizioni di accesso alle opportunità formative e di apprendimento in qualsiasi momento della vita,
  • accesso e integrazione nel mercato del lavoro, di occupabilità e mobilità professionale,

anche attraverso il miglioramento dei sistemi di formazione professionale, di istruzione, di orientamento, di incontro domanda-offerta di lavoro e di rafforzamento dell’integrazione tra i diversi servizi.

Alla luce del quadro sopra delineato, la Regione del Veneto e la Regione Marche hanno avviato un’interlocuzione che ha condotto alla definizione dei contenuti per l’accordo oggetto del presente provvedimento.

Tale accordo prevede l’individuazione e la progettazione congiunta, con particolare riferimento alla programmazione 2021-2027, di strumenti e modelli finalizzati ad accrescere il livello di interazione tra sistema di istruzione e formazione professionale, di formazione terziaria professionalizzante e delle azioni di transizione al lavoro, con particolare attenzione allo scambio di buone pratiche, all’applicazione di nuove metodologie didattiche e di apprendimento, alla valorizzazione dei talenti e delle capacità individuali ed al passaggio dal momento formativo al mondo del lavoro.

Ulteriori elementi dell’accordo prevedono:

  • l’individuazione di competenze e di figure professionali particolarmente innovative e orientate all’ideazione di prodotti e servizi ad elevato valore tecnologico, con particolare riferimento alla transizione verde, digitale ed ai temi della sostenibilità;
  • l’avvio di azioni sperimentali congiunte finalizzate alla mobilità lavorativa (interregionale e transnazionale) e allo sviluppo di azioni sinergiche per l’occupabilità in determinati settori produttivi e rivolte a target specifici;
  • l’attivazione di reti collaborative tra attori del sistema di istruzione e formazione professionale e di formazione terziaria professionalizzante finalizzate al miglioramento, alla diversificazione e all’innovazione dell’offerta formativa in specifici settori produttivi anche in funzione dell’innovazione e dell’internazionalizzazione.

Infine, per il raggiungimento delle finalità previste dalle disposizioni contenute nello schema di Protocollo d’Intesa e per ogni altra iniziativa di collaborazione di interesse delle Parti, si prevede l’istituzione di una Cabina di Regia composta da due rappresentanti per ciascuna di esse.

Si propone pertanto all’approvazione della Giunta regionale lo schema di Protocollo d’Intesa tra la Regione del Veneto e la Regione Marche, riportato nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che per conto della Regione sarà firmato dal Presidente o da un suo delegato, finalizzato allo sviluppo dei sistemi di istruzione e formazione professionale, di formazione terziaria professionalizzante e delle azioni di transizione al lavoro.

Si rinvia ad un successivo provvedimento la valutazione dell’utilizzo di eventuali risorse per la realizzazione delle attività previste dal Protocollo oggetto del presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’articolo 15 della L. 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i., che prevede che le amministrazioni pubbliche possano sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;

VISTO il D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, art. 138 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;

VISTA la L.R. 31 marzo 2017, n. 8 “Il sistema educativo della Regione Veneto”, come modificata con legge regionale 20 aprile 2018, n. 15;

VISTO l’art. 2, comma 2, della L.R. 31 dicembre 2012, n. 54, come modificata con L.R. 17 maggio 2016, n. 14;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare lo schema di Protocollo d‘Intesa tra la Regione del Veneto e la Regione Marche, riportato nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, finalizzato allo sviluppo dei  sistemi di istruzione e formazione professionale, di formazione terziaria professionalizzante e delle azioni di transizione al lavoro;
  3. di stabilire che il Protocollo sarà firmato, per conto della Regione del Veneto, dal Presidente o da un suo delegato;
  4. di rinviare ad un successivo provvedimento la valutazione dell’utilizzo di eventuali risorse per la realizzazione delle attività previste dal protocollo di cui al punto 2);
  5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  6. di incaricare la Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto;
  7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, così come modificato dal Decreto Legislativo 25 maggio 2016, n. 97;
  8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_320_22_AllegatoA_473654.pdf

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