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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 37 del 15 marzo 2022


Materia: Urbanistica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 235 del 08 marzo 2022

Individuazione di un borgo storico a rischio abbandono o abbandonato come Progetto pilota del Veneto per la rigenerazione culturale, sociale ed economica e approvazione dello schema di Intesa con il Comune proponente. Linea di azione A. Investimento 2.1 Attrattività dei Borghi, nel contesto della strategia della componente M1C3 Turismo e Cultura 4.0 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Note per la trasparenza

Con la presente Deliberazione, la Giunta regionale individua, a seguito del parere tecnico espresso dal Nucleo di valutazione, il Progetto pilota di rigenerazione culturale, sociale ed economica di un Borgo a rischio abbandono o abbandonato da presentare al Ministero della cultura entro il 15 marzo 2022, e approva lo schema di Intesa con il Comune in cui è sito il Borgo, per individuare il progetto e regolare i rapporti e i rispettivi impegni. 

L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.

All’interno della componente M1C3 Turismo e Cultura 4.0, compresa nel PNRR, obiettivo n. 2 - Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale, l’intervento di maggior rilievo riguarda un programma di sostegno allo sviluppo sociale ed economico dei contesti territoriali più fragili basato sulla rigenerazione culturale dei piccoli borghi storici (investimento 2.1 – Attrattività dei Borghi). La misura è finalizzata a promuovere progetti per la rigenerazione, valorizzazione e gestione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani, integrando obiettivi di tutela con esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento.

La Linea di azione A dell’Investimento 2.1 - Progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi caratterizzati da un indice di spopolamento progressivo e rilevante, a rischio abbandono o abbandonati-  sostiene la realizzazione di un progetto di carattere esemplare in ogni Regione, di importo attorno a 20 milioni di euro, finalizzato al rilancio economico e sociale di un borgo disabitato o comunque caratterizzato da un avanzato processo di declino o abbandono, per il quale si preveda un progetto di recupero e rigenerazione in grado di integrare politiche di salvaguardia e riqualificazione dei piccoli insediamenti storici con le esigenze di rivitalizzazione e ri-funzionalizzazione degli stessi.

La Regione del Veneto ha avviato con DGR n. 1803 del 15.12.2021 la procedura di individuazione di questo borgo storico da proporre al Ministero della cultura come Progetto pilota del Veneto, invitando con un Avviso di manifestazione di interesse i Comuni a presentare entro il 22 gennaio 2022 la propria proposta progettuale per la realizzazione di un’iniziativa unitaria e integrata di rigenerazione.

 Una prima istruttoria amministrativa ha verificato, oltre alla correttezza formale della procedura, la presenza degli elementi essenziali richiesti in merito ai requisiti del Borgo e della proposta stessa, ritenendo ammissibili tutte le manifestazioni pervenute.

Le proposte sono state successivamente esaminate dal Nucleo di valutazione (di seguito Nucleo) nominato con Decreto del Direttore dell’Area Marketing territoriale, Cultura, Turismo, Agricoltura e Sport n. 1 del 20 gennaio 2022, composto da esperti delle Direzioni competenti nelle materie interessate dagli interventi contenuti nei piani di rilancio del borgo, con il compito di valutare i progetti presentati dai Comuni allo scopo di fornire un parere tecnico alla Giunta regionale.

Il Nucleo si è riunito in seduta il giorno 1.2.2022, per l’esame dei progetti presentati. In prima battuta ha ritenuto di vagliare la rispondenza delle caratteristiche del Borgo e della proposta, così come dichiarate dai Comuni, a quelle richieste nell’Avviso. Ha verificato la presenza dei requisiti primari del Borgo stesso, le caratteristiche del contesto, ambientali e culturali, compresa la vocazione turistica e le potenzialità di sviluppo dell’area; la presenza di attrattori culturali/turistici; la collocazione del Borgo in contesti di particolare eccellenza; le sue caratteristiche storiche, paesaggistiche, culturali, tra cui la presenza di particolari riconoscimenti di interesse nazionale o internazionale; la presenza al suo interno di beni culturali o immobili vincolati, di musei, biblioteche, archivi; l’assegnazione della bandiera arancione o di altri premi; la partecipazione a reti; il partenariato avviato; il riconoscimento UNESCO.

Successivamente ha esaminato le singole proposte, che dovevano contenere un insieme coordinato di interventi con azioni di riqualificazione degli spazi pubblici, restauro del patrimonio storico-architettonico nonché un complesso di iniziative tali da consentire l’insediamento di nuove attività, funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale e della ricerca, da realizzare in modo coerente con le Linee di indirizzo emanate dal Ministero. È stata attentamente analizzata la completezza di ogni progetto, attribuendo un punteggio agli elementi da tenere in particolare considerazione: completezza e innovatività; attenzione agli obiettivi ambientali; definizione degli output e dei risultati attesi; capacità del progetto di incidere sulle condizioni di fragilità del contesto; affidabilità del progetto gestionale; descrizione del piano finanziario;  programma attuativo e cronoprogramma dei processi da sviluppare; cantierabilità, livelli di progettazione, pareri, autorizzazioni  disponibili; disponibilità di risorse proprie e capacità di attrarre risorse private; previsione di una strategia integrata di sviluppo a lungo termine; valorizzazione degli spazi pubblici.

Effettuata questa prima valutazione delle proposte pervenute, con Decreto del Direttore dell’Area Marketing territoriale, Cultura, Turismo, Agricoltura e Sport n. 9 del 7.2.2022 è stata integrata la composizione del Nucleo con un rappresentante di ANCI – Veneto e con un rappresentante del Segretariato regionale del Ministero della Cultura, anche in prospettiva delle successive fasi procedimentali e ai fini di una più ampia condivisione istituzionale. 

In data 9.2.2022 il Nucleo è stato quindi convocato in una nuova seduta nella quale la metodologia e le risultanze generali delle attività istruttorie sono state condivise con i nuovi componenti.

Considerato il valore di alcuni progetti proposti che presentavano tutti, nel complesso e singolarmente la presenza delle caratteristiche richieste e di più elementi premianti, il Nucleo ha evidenziato nove proposte che possedevano in misura rilevante elementi di notevole spessore e apprezzabili fattori di qualità, nonché una previsione di spesa in linea con il finanziamento previsto dal Ministero. I progetti di rigenerazione portati in evidenza dal Nucleo di valutazione, di cui ai verbali delle sedute dell’1.2.2022 e del 9.2.2022 agli atti della Direzione Beni, Attività culturali e Sport sono stati, in ordine alfabetico, quelli dei Comuni di:

Ariano nel Polesine - San Basilio (RO)

Borgo Valbelluna - Mel (BL)

Brenzone sul Garda-  Campo di Brenzone (VR)

Cibiana di Cadore - Cibiana di Sotto, Borgo dei Murales (BL)

Pieve di Soligo - Solighetto (TV)

Recoaro Terme - Borgo storico delle Terme di Recoaro (VI)

Rocca Pietore - Sottoguda (BL)

Sarmede - Borgo Val (TV)

Susegana - Collalto (TV)

In particolare, il Nucleo ha individuato in questi nove progetti le proposte che in grado maggiore esprimevano il potenziale per essere ulteriormente elaborati nel loro sviluppo, perfezionati e redatti secondo il modello degli studi di fattibilità e poter diventare successivamente il Progetto pilota del Veneto.

Ciò premesso con DGR n. 117 del 10.2.2022 la Giunta regionale, in conformità alla valutazione espressa dal Nucleo di valutazione, ha ritenuto opportuno pre-selezionare i nove progetti segnalati dal Nucleo e invitare i Comuni proponenti a completare le proposte presentate, definendole e integrandole con quanto di norma richiesto per uno studio di fattibilità, al fine di disporre di ulteriori elementi di conoscenza e dettaglio da valutare nel loro complesso per poter individuare  il progetto più valido come Progetto pilota.

Successivamente, nell’attesa di ricevere la rielaborazione e il perfezionamento dei citati progetti portati in evidenza dal Nucleo e agli atti della Direzione Beni, Attività culturali e Sport, è emersa un’ulteriore proposta inviata in riscontro alla manifestazione di interesse di cui alla DGR n. 1803/2022, non registrata a causa di un disallineamento del sistema del protocollo. Ai 41 progetti valutati si è aggiunto quindi il progetto pervenuto dal Comune di Ponte nelle Alpi con nota prot. reg. n. 24961 del 20.1.2022, per un totale di n. 42 proposte.

Nell’occasione dell’ultima seduta del Nucleo di valutazione effettuata in data 3.3.2022 per l’esame finale dei progetti rielaborati e perfezionati secondo il modello dello studio di fattibilità tecnico-economica, nel frattempo trasmessi dai nove Comuni, il Nucleo ha preso atto di quanto comunicato dagli uffici e delle caratteristiche del progetto presentato dal Comune di Ponte nelle Alpi che risultava, nel suo importo, di molto inferiore al finanziamento previsto dal Ministero e pertanto non selezionabile in base ai criteri adottati dal Nucleo e applicati anche ad altre proposte con le medesime caratteristiche. Ha preso atto inoltre del fatto che l'integrazione al progetto, pervenuta con nota prot. n. 79228 del 21.2.2022, e che comunque lo colloca ancora al di sotto della soglia di finanziamento pur se in misura meno significativa, non può essere presa in considerazione in quanto pervenuta fuori termine. La relativa documentazione sarà tenuta agli atti della Direzione Beni, Attività culturali e Sport unitamente alle altre manifestazioni di interesse non selezionate con DGR 117/2022.

I nove progetti di fattibilità pervenuti entro il termine di scadenza del 1.3.2022 sono stati messi progressivamente a disposizione dei componenti del Nucleo che, nella seduta conclusiva del 3.3.2022 ha formulato un parere tecnico esprimendo le proprie valutazioni in ordine a ciascuno, ai fini dell’individuazione - da parte della Giunta regionale - del Comune designato a realizzare il Progetto pilota di rigenerazione culturale, sociale ed economica di un Borgo storico a rischio abbandono o abbandonato, come riportato nel verbale della seduta stessa, Allegato A al presente provvedimento.

Il Progetto pilota sarà presentato al Ministero della cultura (MiC) entro il 15 marzo 2022, previa intesa con il Comune, il cui schema è riportato nell’Allegato B al presente provvedimento. Seguirà una fase negoziale condotta da un Comitato tecnico, istituito dal MiC stesso, per la verifica della coerenza delle proposte progettuali con i processi e le tempistiche attuative previste dal PNRR, finalizzata anche a favorire la costruzione di eventuali accordi inter-istituzionali necessari per l’attuazione dell’iniziativa; entro maggio 2022 il percorso negoziale si concluderà con un Decreto Ministeriale di ammissione a finanziamento.

In ordine a quanto descritto si riportano di seguito le valutazioni finali espresse dal Nucleo di valutazione per ciascuno dei nove progetti selezionati con DGR 117/2022,


ARIANO NEL POLESINE – SAN BASILIO

Il progetto così come sviluppato, pur pregevole nella sua impostazione e negli obiettivi che si prefigge, risulta non del tutto aderente alle finalità di rivitalizzazione di un borgo così come definito nelle linee guida. Si tratta infatti di interventi finalizzati prioritariamente alla realizzazione di un Parco naturalistico archeologico nell’area di San Basilio, con l’obiettivo di valorizzare le interessanti aree archeologiche, di riqualificare le aree naturalistiche e realizzare infrastrutture di collegamento ciclabile fra i siti.

Non esattamente stimabile appare la ricaduta occupazionale e la probabilità di insediamento di attività produttive e commerciali a sostegno di una piena riqualificazione dell’area e della sua attrattività residenziale.


BORGO VALBELLUNA – MEL

Il borgo possiede le caratteristiche richieste quanto a riconoscibilità della sua struttura insediativa e condizioni di marginalità (decremento demografico, perdita di attività commerciali e necessità di riqualificazione di patrimonio immobiliare di pregio). Progetto integrato equilibrato, ben costruito, con attenzione tanto alla riqualificazione di immobili anche di significativa valenza culturale, di cui si immaginano destinazioni funzionali appropriate e coerenti, quanto all’insediamento di diversificate attività. Il progetto è caratterizzato da buona visione circa la vocazione e le prospettive di sviluppo dell’area. C’è disponibilità documentata alla conclusione di accordi di partenariato con diversi qualificati soggetti quali istituzioni culturali, universitarie, associazioni di categoria e altri. Di particolare interesse, fra le altre, appare la previsione dell’insediamento delle attività formative di una fondazione che opera nel campo delle eccellenze culinarie. Buona anche la previsione dello strumento di gestione. Discreta la prospettiva di positive ricadute economiche sull’area interessata.


BRENZONE SUL GARDA – CAMPO DI BRENZONE

Il borgo possiede sicuramente le caratteristiche richieste quanto a riconoscibilità della struttura insediativa e stato di abbandono del patrimonio immobiliare. L’intero borgo è sostanzialmente disabitato. L’area e il Comune di appartenenza sono caratterizzati da una già forte vocazione turistica tali da non considerarsi in senso stretto come aree marginali.

Il progetto integrato risulta molto concentrato su interventi di recupero del patrimonio immobiliare e meno su attività innovative di rivitalizzazione sociale e culturale che possano dare garanzia di significative ricadute economiche e occupazionali. Buona la previsione dello strumento di gestione. Sono presenti accordi con diversi soggetti quali la Fondazione che gestirà il progetto e alcune realtà che si occuperanno di attività che però si presentano marginali nella progettazione complessiva.


CIBIANA DI CADORE – CIBIANA DI SOTTO, BORGO DEI MURALES

Il borgo possiede le caratteristiche richieste quanto a riconoscibilità della struttura insediativa e condizioni di marginalità (decremento demografico e conseguente perdita di attività economiche).

Il progetto integrato è ben costruito, presenta caratteri di innovatività rappresentando una chiara visione del ruolo del borgo in prospettiva ma fondata su vocazioni già presenti. Non manca uno sguardo alle opportunità rappresentate dal futuro svolgimento delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Prevede processi di progettazione partecipata, azioni a favore del recupero della residenzialità, azioni basate sul concetto di rigenerazione a base culturale con attenzione alle politiche di coinvolgimento delle imprese culturali e creative. Più modesta la componente di interventi sul patrimonio immobiliare, peraltro non ancora disponibile.

Presenti già alcuni accordi di collaborazione, altri in via di definizione con istituzioni universitarie e soggetti attivi nel settore culturale. Previsto un modello di governance.

Importante previsione di rigenerazione culturale, più limitate le prospettive di rigenerazione economica per il borgo e l’area circostante mediante l’insediamento di nuove attività.


PIEVE DI SOLIGO – SOLIGHETTO

Buona la riconoscibilità del borgo, di cui si attesta uno spopolamento, tuttavia collocato in area che non presenta esattamente caratteri di marginalità.

Il progetto si caratterizza per diverse componenti che lo definiscono come integrato, intende agire sul fronte della riqualificazione dei luoghi e della innovazione digitale, con la previsione di un metaborgo e di attività innovative negli studi in ambito turistico, della ospitalità diffusa e dell’attrattività residenziale. Buono anche il collegamento con vocazioni e componenti fondanti il tessuto culturale locale.

Presenti già alcuni accordi di collaborazione e accordi per la cessione di immobili. Prevista anche una governance di progetto.


RECOARO TERME – BORGO STORICO DELLE TERME DI RECOARO

Il borgo si presenta come una parte ben identificata per caratteristiche di riconoscibilità del tessuto storico urbano, connotato dalla presenza di edifici in stile liberty di ambito montano e di gusto neoclassico, di un Comune di poco superiore alla dimensione dei 5.000 abitanti. Rilevante il fenomeno dello spopolamento e della perdita di attività economiche e produttive del borgo e dell’area circostante. L’area infatti ha sempre gravitato sul compendio termale da tempo in difficoltà e bisognoso di un importante intervento di riqualificazione.

Il progetto integrato si focalizza sul recupero di immobili del compendio termale ma anche su edifici caratteristici del borgo cui viene assegnata funzione di aggregazione sociale e culturale oltre alla previsione di un polo formativo specializzato sui temi del termalismo.

Presente una discreta previsione di attività di rigenerazione culturale a favore di residenti e turisti.

Previsto un modello di gestione secondo accordi di partnership pubblico-privata tanto per il compendio termale quanto per i luoghi vocati a ospitare attività culturali. Da segnalare il potenziale di attrattività di capitali privati nella ristrutturazione di parti del compendio non direttamente interessate dal progetto.

Il progetto si presenta come particolarmente significativo per il Comune in cui insiste il borgo e per tutta l’area circostante con previsione di rilancio dell’attività economica tradizionale, insediamento di nuove attività, di incremento dei livelli occupazionali e conseguente recupero di residenzialità.


ROCCA PIETORE – SOTTOGUDA

Il borgo è ben identificato e presenta le caratteristiche di riconoscibilità del tessuto edilizio storico e accertati processi di spopolamento.

Il progetto integrato, pur caratterizzato da una coerenza di azioni rispetto all’ambiente naturale e sociale in cui intende agire, si presenta come non adeguatamente sviluppato e orientato a soluzioni innovative. Apprezzabile la suddivisione in quattro sottoprogetti di cui si indagano potenzialità rigenerative infrastrutturali, economiche e sociali senza però arrivare a definire modelli di governance o cronoprogrammi di attività definiti. Sono previsti accordi con realtà locali ma appaiono ancora allo stato embrionale.

Il grado di sviluppo del progetto non consente di fondare una attendibile previsione circa la sua effettiva potenzialità di rigenerazione del tessuto economico e sociale.


SARMEDE – BORGO VAL

Il borgo presenta le caratteristiche richieste quanto a riconoscibilità e processi di spopolamento in atto. Le azioni non si concentrano tuttavia solo su Val ma includono altre località del Comune, accrescendone le relazioni già esistenti.

Il progetto integrato è sicuramente ben strutturato e caratterizzato da una chiara visione del borgo e della sua vocazione, individuata nello sviluppo di attività caratteristiche già presenti che lo hanno reso noto a livello internazionale per le iniziative legate ai suggestivi temi dell’illustrazione per l’infanzia e della fiaba.

Presenti accordi significativi per l’attuazione del progetto con istituzioni universitarie e ordini professionali (interessante lo strumento del concorso di architettura per l’intervento su immobili) oltreché con la Fondazione Stefan Zavrel, da tempo attiva sul territorio; previsti accordi pubblico privato per la realizzazione degli interventi. Buono il coinvolgimento della comunità locale già in fase progettuale. Buona potenzialità di attrazione di investimenti privati.

Significativi interventi su patrimonio di edilizia privata ai fini della realizzazione di un sistema di ospitalità diffusa.

Presente un modello di governance e di monitoraggio dell’attuazione del progetto. Buone le possibilità di rigenerazione economica dovuta all’aumento dell’attrattività turistica, contrasto all’esodo demografico. Discreta la prospettiva di insediamento di attività imprenditoriali.


SUSEGANA – COLLALTO

Borgo ben identificato nella continuità del suo tessuto edilizio e immediatamente riconoscibile per la presenza del castello. Non particolarmente significativo l’indice di spopolamento o la collocazione in area caratterizzata da marginalità.

Progetto ben costruito anche se non presenta spiccate caratteristiche di innovatività. Comunque attento alla sostenibilità ambientale, al miglioramento del livello dei servizi per la cittadinanza, all’accrescimento dell’attrattività turistica e all’esigenza di conservazione del patrimonio storico, anche di proprietà privata.

Il progetto concentra infatti gli investimenti sulla ristrutturazione di immobili, anche di valenza storica, seppur in gran parte di proprietà privata.

Discreta la previsione di sviluppo di attività culturali, buona la componente digitale nelle attività di valorizzazione dei beni.

Esistenti accordi di collaborazione con associazionismo locale, Università e Istituto Regionale Ville Venete; previsti accordi con ulteriori realtà, anche imprenditoriali. Discreta la strategia di gestione complessiva del progetto e di monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi.

Non particolarmente circostanziata la previsione in termini di rigenerazione economica e culturale del Borgo e dell’area, con riferimento soprattutto all’impatto occupazionale e all’aumento dei flussi turistici.

Dalla valutazione comparativa delle nove proposte operata dal Nucleo, che ha tenuto conto tanto dei singoli elementi che concorrono all’articolazione del progetto, quanto del quadro complessivo che risulta dalla loro integrazione, emerge un’elevata qualità progettuale generale, in cui spiccano strategie di rigenerazione ricche di elementi innovativi, programmi di attività ben strutturati, attenzione nei confronti delle comunità locali, amore per il proprio territorio. Encomiabile l’impegno profuso dai nove Comuni, che in tempi strettissimi hanno prodotto progetti di fattibilità di grande complessità con risultati eccellenti.

Tra tutti, i programmi di rigenerazione che dalle valutazioni del Nucleo emergono per la loro marcata aderenza alle caratteristiche richieste e alle finalità dell’intervento sono quelli connessi ai Borghi di Valbelluna - Mel, Cibiana - Cibiana di sotto, Sarmede - Borgo Val e Recoaro - Borgo storico delle Terme di Recoaro, ognuno per peculiarità legate alla specificità territoriale. La proposta del Comune di Recoaro Terme, in particolare, è caratterizzata da una solida strategia integrata di iniziative con potenziali importanti ricadute economiche per l’intero territorio circostante. Sono riscontrabili quegli elementi che più si prestano a divenire funzionali al raggiungimento degli obiettivi primari connaturati a questa Linea di azione del PNRR: rivitalizzazione del tessuto socio-economico, contrasto allo spopolamento, incremento dell’attrattività residenziale, rilancio culturale e turistico, conservazione del patrimonio culturale materiale e immateriale. Le prospettive di sviluppo a lungo termine, unite alle potenzialità di crescita del Borgo e del complesso di attività che gravitano nell’area, inducono a prevedere un rilancio di grande respiro e solide fondamenta, attuando un progetto integrato che ben potrebbe rappresentare una nuova eccellenza del Veneto.

Considerate le valutazioni esposte, si ritiene dunque di individuare nella proposta presentata dal Comune di Recoaro Terme (VI) per il Borgo storico delle Terme di Recoaro, agli atti della Direzione Beni Attività culturali e Sport con prot. reg n. 95925 del 1.3.2022, il Progetto pilota del Veneto di rigenerazione culturale, sociale ed economica di un Borgo storico a rischio abbandono o abbandonato da portare all’attenzione del Ministero della Cultura e candidare al finanziamento previsto di 20 milioni di euro del PNRR. Per la presentazione del Progetto pilota al Ministero, la Regione del Veneto e il Comune di Recoaro Terme, individuato come soggetto attuatore dell’azione, sottoscrivono un’Intesa, il cui schema è costituito dall’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, per individuare il progetto da presentare e disciplinare i rispettivi compiti durante la fase negoziale iniziale con il Ministero e nel periodo di realizzazione del Progetto stesso.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la LR n.1/2012;

VISTA la LR n.17/2019;

VISTO il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Linea di azione A. Investimento 2.1 Attrattività dei Borghi nel contesto della strategia della componente M1C3 Turismo e Cultura 4.0;

RICHIAMATO il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza;

RICHIAMATO il decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 - Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento;

VISTE le Risoluzioni del Consiglio regionale n. 8 e n. 10 del 16 marzo 2021;

VISTA la DGR n. 950 del 13.7.2021;

VISTA la DGR n. 1803 del 15.12.2021;

VISTI i verbali del Nucleo di valutazione del 1.2.2022, del 9.2.2022 e del 3.3.2022;

VISTA la DGR n. 117 del 10.2.2022;

VISTO l’art. 2, comma 2, della Legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

1. di approvare quanto riportato in premessa, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di prendere atto del parere espresso dal Nucleo di valutazione, riportato nel verbale della seduta del 3.3.2022, Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, sulle 9 proposte presentate dai Comuni veneti, rielaborate e perfezionate secondo il modello degli studi di fattibilità per la candidatura a Progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica di un Borgo a rischio abbandono o abbandonato, relativo alla Linea di azione A, Investimento 2.1 Attrattività dei Borghi, nel contesto della strategia della componente M1C3 Turismo e Cultura 4.0 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR);

3. di individuare, per le motivazioni espresse in premessa, nella proposta del Comune di Recoaro Terme (VI) relativa al Borgo storico delle Terme di Recoaro, il Progetto pilota di rigenerazione culturale, sociale ed economica di un Borgo storico a rischio abbandono o abbandonato da presentare al Ministero della cultura (MiC) entro il 15 marzo 2022, previa intesa con il Comune;

4. di approvare lo schema di Intesa per l’individuazione e l’attuazione del “Progetto pilota del Veneto per la rigenerazione culturale, sociale ed economica di un borgo storico a rischio abbandono o abbandonato” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Missione 1, Componente 3, Investimento 2.1 Linea A, di cui all’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, tra la Regione del Veneto e il Comune di Recoaro Terme (VI);

5. di incaricare il Presidente della Regione del Veneto o suo delegato della sottoscrizione dell’Intesa;

6. di incaricare la Direzione Beni, Attività Culturali e Sport dell’esecuzione del presente provvedimento;

7. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spese a carico del bilancio regionale;

8. di pubblicare la presente Deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_235_22_AllegatoA_472319.pdf
Dgr_235_22_AllegatoB_472319.pdf

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