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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 166 del 10 dicembre 2021


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1678 del 29 novembre 2021

Implementazione della sperimentazione del modello di sviluppo della DGR n. 739/2015 nel quadro degli indirizzi programmatori di cui alla DGR n. 1608/2021.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento dispone l’implementazione della sperimentazione disposta con la DGR n. 1375/2020 del modello di sviluppo della DGR n. 739/2015 nel quadro degli indirizzi programmatori di cui alla DGR n. 2141/2017, DGR n. 154/2018, DGR n. 1254/2020, DGR n. 1608/2021 e DGR n. 730/2021 per l’accompagnamento all’inclusione e all’occupabilità delle persone con disabilità.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Tra i principi generali per i diritti della persona con disabilità fissati dalla legge del 5/02/1992, n. 104  “Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” vi sono “il mantenimento della persona handicappata nell'ambiente familiare e sociale, la sua integrazione e partecipazione alla vita sociale”, “il superamento di ogni forma di emarginazione e di esclusione sociale” e “la collaborazione della famiglia, della comunità e della persona handicappata … nella scelta e nell'attuazione degli interventi socio-sanitari … attivandone le potenziali capacità”. La norma stabilisce, inoltre, all’art. 7 che “la cura e la riabilitazione della persona handicappata si realizzano con programmi che prevedano prestazioni sanitarie e sociali integrate tra loro, che valorizzino le abilità di ogni persona handicappata e agiscano sulla globalità della situazione di handicap, coinvolgendo la famiglia e la comunità”.

L’integrazione delle persone con disabilità nell'ambito della vita familiare e sociale viene inoltre evidenziata dalla legge 8/11/2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” che definisce, all’art. 14, i contenuti del progetto individuale il quale deve comprendere, tra l’altro, “le prestazioni di cura e di riabilitazione a carico del Servizio sanitario nazionale … i servizi alla persona a cui provvede il comune … con particolare riferimento al recupero e all'integrazione sociale”.

L’art. 34 del DPCM 12/01/2017 “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502”, prevede che nell’ambito dell'assistenza semiresidenziale a favore di persone con disabilità possano essere garantiti trattamenti socio-riabilitativi di recupero e mantenimento delle abilità funzionali residue, erogati congiuntamente a prestazioni assistenziali e tutelari di diversa intensità a favore di persone non autosufficienti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali stabilizzate, anche in laboratori e centri occupazionali.

La legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48 “Piano socio sanitario regionale 2019 – 2023” conferma il carattere strategico della ricerca di forme innovative e flessibili di risposta ai bisogni delle persone con disabilità, che siano alternativi ai centri diurni e che valorizzino la persona, la sua crescita e, il suo contributo alle attività produttive, anche mediante progetti sperimentali inclusivi di inserimento mirato. La legge prevede che le sperimentazioni debbano essere definite nel quadro dei progetti personalizzati valutati e condivisi in sede di UVMD. Tali iniziative, orientate a razionalizzare e armonizzare i sostegni e i supporti, mirano a  riconoscere percorsi di vita per i giovani con disabilità in grado di costruire esperienze, attraverso progetti innovativi, che possano integrare l’occupazione, la socializzazione e la crescita personale. Il progetto personalizzato, concepito sulla base di valutazioni tecnico-specialistiche e integrato nelle relazioni positive attivabili nel contesto sociale di appartenenza e nel progetto di vita, rappresenta lo strumento di ricomposizione delle risorse disponibili per definire risposte appropriate alle specifiche esigenze della persona con disabilità.

Le aziende ULSS, per effetto di quanto disposto dalla DGR n. 739/2015 hanno, in linea con gli orientamenti sopra evidenziati, attivato dei  progetti sperimentali in materia di semiresidenzialità per persone con disabilità che trovano ancora una loro valida applicazione e implementazione, anche in considerazione di quanto disposto con le DGR n. 2213/2016, n. 1996/2017, n. 1837/2018, n. 1759/2019, n. 1664/2020 e n. 1608/2021 con l'obiettivo di “sostenere lo sviluppo dei progetti sperimentali in regime di semiresidenzialità di cui alla DGR n. 739/2015, anche in funzione dell'obiettivo di riqualificazione del ruolo dei centri diurni”.

In tale contesto con la DGR n. 740/2015 è stato ridelineato il modello organizzativo del centro diurno per persone con disabilità, il relativo sistema di determinazione delle rette e la definizione dei contenuti abilitativo assistenziali riferiti alle prestazioni. L’attività dei centri diurni consegue alla valutazione multidisciplinare dei bisogni, correlati alla formulazione dei progetti personalizzati, ed è effettuata in un’ottica di condivisione con la persona con disabilità e la propria rete dei sostegni. Nel processo di riqualificazione viene valorizzata la promozione dell’autodeterminazione e della co-gestione, per la realizzazione, qualora compatibile con il progetto individuale, di percorsi educativo occupazionali esterni, in collaborazione con il Servizio di Integrazione Lavorativa (SIL).

Un ulteriore ampliamento del quadro delle opportunità a favore delle persone con disabilità sin qui delineato è stato definito attraverso la DGR n. 154/2018, con la quale sono stati approvati gli indirizzi di programmazione degli interventi e servizi a favore delle persone con disabilità grave (art. 3 comma 3 L. 104/1992), di cui alla legge n. 112/2016 “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”, cd. “Dopo di noi”, che contemplano anche percorsi attinenti ad attività giornaliere di tipo innovativo.

Nella prospettiva di valorizzare l’attivazione di nuovi interventi alternativi al centro diurno, diversificando le opportunità in relazione alla gravità delle persone con disabilità e orientando i percorsi verso il raggiungimento del maggior grado di autonomia e di inclusione sociale, con la DGR n. 1375 del 16/09/2020, la Giunta regionale ha disposto, quale ulteriore sviluppo delle progettualità previste dalla DGR n. 739/2015, l’avvio di una sperimentazione per l’accompagnamento all’inclusione e all’occupabilità delle persone con disabilità, secondo i contenuti e le modalità operative definite nell’Allegato A dello stesso atto che si richiamano.

Il provvedimento, in un quadro operativo orientato e coordinato alla realizzazione di progettualità volte all’implementazione di interventi differenziati, definisce i contenuti e le modalità attuative relative alla sperimentazione di azioni volte allo sviluppo di un sistema di percorsi progettuali per l’integrazione socio sanitaria e occupazionale delle persone con disabilità. Il modello si caratterizza per la realizzazione di interventi a diverso grado di inclusione, declinati in percorsi integrati socio-riabilitativi, di abilitazione e sviluppo delle competenze e finalizzati al recupero, mantenimento e/o potenziamento delle abilità e capacità funzionali della persona con disabilità con il coinvolgimento dei Servizi Integrazione Lavorativa (SIL) delle aziende ULSS.

Sulla base di tali disposizioni ciascuna azienda ULSS ha approvato uno specifico elenco di reti in possesso dei requisiti previsti per essere ammessi alla sperimentazione. Detti elenchi, con durata triennale a far data dal 30 giugno 2021, sono implementabili dalle aziende ULSS, nel rispetto delle disposizioni previste dal D.lgs. n. 50 del 18 Aprile 2016 recante “Codice dei contratti pubblici”, dall’art. 55, comma 4, del D.lgs. n. 117 del 3 Luglio 2017 recante “Codice del terzo settore” e dall’articolo 15 (accordi fra pubbliche amministrazioni) della legge n. 241 del 7 Agosto 1990 recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”.

Con la DGR n. 730/2021 recante “Legge 112 del 2016. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro della salute e il Ministro dell'economia e delle finanze del 21 dicembre 2020, recante riparto del "Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare" per l'annualità 2020. DGR n. 2141/2017, DGR n. 154/2018” è stata destinata, nella programmazione delle risorse finanziarie, alla lett. c), la somma di euro 1.293.336,00, per la realizzazione di “programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile programmi di accrescimento della consapevolezza abilitazione e lo sviluppo delle competenze per favorire l’autonomia (art. 3, comma 5), anche attraverso tirocini per l’inclusione sociale (art. 3, comma 6)”. Si ritiene, per le considerazioni sopra rappresentate, di implementare in una logica di presa in carico globale e differenziata della persona con disabilità e della sua famiglia, l’importo suddetto con risorse regionali aggiuntive pari ad euro 800.000,00 che quantifica l’intervento in complessivi euro 2.093.336,00. Tale ulteriore apporto finanziario viene ripartito alle aziende ULSS sulla base della popolazione residente in età 18-64 anni, in continuità con i criteri di riparto applicati nell’ambito dei provvedimenti sopra menzionati qualificando inoltre l’ambito di intervento verso prese in carico rispondenti anche alle fasi di transizione della vita della persona con disabilità.

Per quanto sopra esposto, si determina in euro 800.000,00 l’importo massimo dell'obbligazione di spesa, di natura non commerciale, per l’attuazione delle iniziative sopra riportate, a favore della aziende ULSS riportate nell’Allegato A, alla cui assunzione provvederà con proprio atto il Direttore della U.O. Non Autosufficienza, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 100016 “Fondo regionale per le politiche sociali - Trasferimenti per attività progettuali e di informazione ed altre iniziative di interesse regionale nelle aree dei servizi sociali i (art. 133, c. 3, lett. a, l.r. 13/04/2001, n.11)”, esercizio 2021, del Bilancio di previsione 2021-2023.

La Direzione Servizi Sociali, a cui è stato assegnato il capitolo di spesa citato ha attestato la effettiva disponibilità delle risorse nel Bilancio di previsione 2021-2023.

Il Direttore della U.O. Non Autosufficienza è incaricato dell’esecuzione del presente atto.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la legge n. 241/1990;

VISTA la legge n. 104/1992;

VISTA la legge n. 328/2000;

VISTO il D.Lgs. n. 126/2014 integrativo e correttivo del D.Lgs. n. 118/2011;

VISTA la legge n. 112/2016;

VISTO il DPCM 12 gennaio 2017;

VISTA la L.R. n. 39/2001; n. 54/2012, art. 2, comma 2, n. 48/2018 e n. 41/2020;

VISTA la DGR n. 739/2015:

VISTA la DGR n. 740/2015;

VISTA la DGR n. 2213/2016;

VISTA la DGR n. 1996/2017;

VISTA la DGR n. 2141/2017;

VISTA la DGR n. 154/2018;

VISTA la DGR n. 1837/2018;

VISTA la DGR n. 1759/2019;

VISTA la DGR n. 1254/2020;

VISTA la DGR n. 1375/2020;

VISTA la DGR n. 730/2021;

VISTA la DGR n. 1608/2021;

VISTA la DGR n. 30/2021;

VISTO il DDR n. 34/2021;

VISTO il DDR n. 40/2021;

delibera

  1. di considerare le premesse e l’Allegato A parti integranti del presente provvedimento;
  2. di implementare la sperimentazione avviata con la DGR n. 1375/2020 valorizzando nuove progettualità e nuove reti dotate dei requisiti previsti per essere inserite negli elenchi approvati dalle Aziende ULSS, nell’ambito del modello avviato per l’accompagnamento all’inclusione e all’occupabilità delle persone con disabilità e salvaguardando le esigenze di nuove prese in carico da parte delle reti già ammesse;
  3. di dare atto che per le iniziative di cui all’Allegato A del presente provvedimento sono destinate complessivamente euro 2.093.336,00, di cui euro 1.293.336,00, a valere sul capitolo di spesa n. 103444 “Realizzazione del progetto statale “Dopo di Noi” – Trasferimenti correnti (D.M. 23/11/2016)”, già previste dalla DGR n. 730 del 08 giugno 2021;
  4. di dare atto che per le ulteriori iniziative di cui all’Allegato A del presente provvedimento si determina in euro 800.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, di natura non commerciale, per l’attuazione delle iniziative di cui al precedente punto 3, alla cui assunzione provvederà con proprio atto il Direttore dell’Unità Organizzativa Non Autosufficienza, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 100016 “Fondo regionale per le politiche sociali - Trasferimenti per attività progettuali e di informazione ed altre iniziative di interesse regionale nelle aree dei servizi sociali i (art. 133, c. 3, lett. a, l.r. 13/04/2001, n.11)”, esercizio 2021, del Bilancio di previsione 2021-2023;
  5. di ripartire l’importo di cui al punto 4 alle aziende ULSS sulla base della popolazione residente in età 18-64 anni, quale medesimo criterio adottato per il riparto di cui alla DGR n. 1375/2020 Allegato A;
  6. di confermare che, attraverso l’alimentazione dell’apposito flusso informativo regionale alimentato dalle aziende ULSS (Sistema Atl@nte), venga monitorata l’efficacia della sperimentazione;
  7. di prendere atto che la Direzione Servizi Sociali, a cui è stato assegnato il capitolo di spesa citato ha attestato la effettiva disponibilità delle risorse nel Bilancio di previsione 2021-2023;
  8. di incaricare il Direttore della Direzione Servizi Sociali o suo delegato dell'esecuzione del presente provvedimento;
  9. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26, comma 1, del decreto legislativo 14/03/2013, n. 33;
  10. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.) del Veneto o, in alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla data dall’avvenuta conoscenza;
  11. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1678_21_AllegatoA_464596.pdf

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