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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 167 del 14 dicembre 2021


Materia: Acque

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1663 del 29 novembre 2021

Interventi per la tutela quantitativa delle risorse idriche. Approvazione della variazione del programma interventi approvato con DGR n. 4152 del 29/12/2009. (DGR n. 51/CR del 31/05/2021).

Note per la trasparenza

Approvazione della variazione del programma interventi approvato con DGR n. 4152 del 29/12/2009.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

Con Legge Regionale 27/02/2008, n. 1, art. 39, la Regione del Veneto ha disposto che i canoni dovuti per le concessioni di derivazione di acque sotterranee destinate a qualsiasi uso, nonché di derivazione di acque superficiali, siano aumentati di un importo pari al cento per cento e che i relativi proventi siano finalizzati al finanziamento di interventi da realizzare nelle aree territoriali interessate dall’aumento medesimo, per l’ottimizzazione dell’uso dell’acqua, per la salvaguardia delle risorse idriche, per la ricarica delle falde sotterranee interessate dal prelievo, nonché per la tutela delle fonti di approvvigionamento.

Inoltre la Legge Regionale 25/09/2009, n. 23 “Iniziative a tutela dei corsi d’acqua di risorgiva”, ha previsto la promozione di specifiche azioni per la conservazione dei corsi d’acqua di risorgiva e dei capodifonti al fine di tutelare le peculiarità naturalistiche ed ambientali del territorio e di preservare le potenzialità e le qualità del sistema idrico veneto; con la medesima Legge Regionale all’Art. 3, comma 1, è stabilito che il provvedimento di assegnazione dei finanziamenti sia approvato dalla Giunta Regionale, previo parere della competente Commissione Consiliare.

In relazione alle risorse disponibili nell’annualità 2009 era stato predisposto un unico programma di interventi, dell’importo originario complessivo di 14 milioni di euro. Tale programma era stato approvato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 4152 in data 29/12/2009, sulla scorta del parere favorevole espresso in data 04/11/2009 dalla VII Commissione Consiliare ai sensi della Legge Regionale n. 1/2008 e n. 23/2009.

Tra gli interventi programmati e finanziati con la deliberazione suddetta vi erano anche i seguenti.

Intervento

Importo €

Soggetto Attuatore

Realizzazione di pozzi disperdenti in destra Brenta

600.000,00

Provincia di Vicenza

Riqualificazione fluviale del torrente Astico

400.000,00

Provincia di Vicenza

Ricarica dell’acquifero in fascia pedemontana in destra Brenta: impianto pluvirriguo di 1550 ettari nei Comuni di Molvena, Mason, Breganze, Schiavon, Sandrigo – I Stralcio

900.000,00

Consorzio di bonifica Brenta

Sommano

1.900.000,00

 

 

In fase di redazione dei progetti definitivi degli interventi suddetti la Provincia di Vicenza ed il Consorzio di bonifica Brenta avevano ravvisato l’opportunità di eseguire un unico progetto con le medesime finalità di quelli originariamente previsti.

A seguito di vari incontri tecnici, la Provincia di Vicenza, d’intesa con il Consorzio di Bonifica Brenta, con nota pervenuta in data 20/10/2014, ha formalizzato la richiesta di variazione degli interventi originariamente previsti con la citata DGRV 4152/2009 per poter realizzare un unico intervento coordinato denominato “Progetto IRRI-FALDA per la tutela quantitativa delle risorse idriche – Trasformazione irrigua in Comune di Sandrigo e riqualificazione morfologica di un tratto del Torrente Chiavone in Comune di Breganze”.

Successivamente a tale richiesta la Provincia aveva trasmesso con la medesima nota anche la Deliberazione del Commissario Straordinario n. 182 in data 08/10/2014 con la quale veniva approvato lo schema di Protocollo d’intesa tra Regione del Veneto, Provincia di Vicenza e Consorzio di bonifica Brenta per la realizzazione dell’intervento sopra citato, del costo di € 1.900.000,00 pari alla somma stanziata con la citata DGRV 4152/2009; il Protocollo suddetto era altresì corredato del necessario cronoprogramma di realizzazione delle opere e di rendicontazione della spesa sostenuta, redatto nel rispetto dei termini del finanziamento regionale e della Legge Regionale 39/2001.

A seguito delle modifiche normative che hanno comportato un diverso assetto operativo delle Province, nonché delle nuove esigenze derivanti dagli aggiornamenti della pianificazione di Distretto Idrografico, è emersa la necessità di adeguare il programma sopraccitato, inserendo alcune opportune variazioni. Queste ultime, programmate in piena coerenza con le finalità della linea finanziaria attivata illo tempore per il programma di interventi originariamente previsto, incontrano fra l’altro l’esigenza di avviare le attività di sperimentazione per la tutela qualitativa delle risorse idriche, attraverso la rideterminazione quantitativa dei rilasci prevista con la cosiddetta Direttiva Deflussi Ecologici adottata con Deliberazione n. 2 del 14/12/2017 della Conferenza Istituzionale Permanente del Distretto delle Alpi Orientali (di seguito Deliberazione CIP n. 2/2017).

Detta Deliberazione introduce un rinnovato approccio metodologico per il calcolo della portata da rilasciare in alveo a valle dell’esercizio derivatorio, nel rispetto degli obiettivi di qualità ambientale fissati dalla Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000 (di seguito DQA) e definiti ai sensi dall’articolo 77 e seguenti del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 per i corpi idrici interessati dai vari usi della risorsa. L'aggiornamento della disciplina in materia di deflusso ecologico recepisce le Linee Guida della Commissione Europea che con la Guidance n. 31/2015 “Ecological Flows in the implementation of Water Framework Directive” ha fissato i criteri della gestione quantitativa della risorsa idrica per il perseguimento e il mantenimento degli obiettivi previsti dalla DQA e che devono essere posti alla base di appositi atti pianificatori denominati Piani di gestione di distretto idrografico adottati conformemente all’Allegato VII della medesima Direttiva.

La Commissione ha quindi riconosciuto che la quantità e la qualità della risorsa idrica sono strettamente correlate al concetto di “buono/potenziale stato ecologico” e che la gestione dei prelievi idrici dovrà essere coerente e rispettosa di un appropriato pattern di portate noto come Ecological Flows o E-Flows (ovvero le cosiddette “portate ecologiche” o “deflussi ecologici”).

A livello nazionale le indicazioni delle citate Linee Guida europee sono state recepite mediante Decreto del Direttore della Direzione Generale per la Salvaguardia e la Tutela delle Acque del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 30/STA del 13/02/2017 (di seguito: DD 30/STA/2017). Con tale Decreto vengono adottate le linee guida ministeriali con cui i Distretti Idrografici italiani devono aggiornare i metodi di determinazione del Deflusso Minimo Vitale (di seguito DMV).

Nel Decreto Direttoriale citato, è introdotta una definizione del Deflusso Ecologico (di seguito DE) innovativa del concetto di DMV disposto ai sensi del DM 28/07/2004. Con le linee guida ministeriali il DE deve riferirsi al “regime idrologico conforme col raggiungimento degli obiettivi ambientali di cui all’art. 4 della DQA ed è definito in un tratto idrologicamente omogeneo di un corso d’acqua appartenente ad un corpo idrico, come individuato dal Piano di gestione delle Acque”. Nel medesimo Decreto Direttoriale si rileva inoltre l’esigenza di superare le disomogeneità tra i metodi di quantificazione del DMV su scala nazionale mediante la rideterminazione del rilascio con una formula avente le seguenti caratteristiche:

  1. chiaro riconoscimento della dipendenza del DE dal regime idrologico naturale e dalla dinamica morfologica del corso d'acqua;
  2. presenza di evidenti e robuste correlazioni tra i valori del DE e lo stato dei corpi idrici classificati sulla base degli indicatori previsti dalla normativa nazionale di settore (D.Lgs. 152/06 e ss.mm. ii.; DM 260/2010);
  3. assenza di una significativa diversità delle formule di calcolo, tali da comportare valori territoriali di DE sensibilmente omogenei all'interno degli ambiti territoriali di uno stesso distretto idrografico.

Sulla scorta del DD 30/STA/2017, la Conferenza Istituzionale Permanente di ciascun Distretto Idrografico ha rivisto i metodi di calcolo per l'aggiornamento del DMV/DE attraverso l’adozione di specifiche Deliberazioni distrettuali sul DE individuando l’approccio di calcolo applicabile dalle Amministrazioni del proprio territorio di competenza.

Al fine di tarare l’approccio di calcolo proposto con la Direttiva Deflussi, l’Amministrazione Regionale ha ritenuto di intraprendere una serie di attività di verifica e sperimentazione, ai sensi della sopraccitata Deliberazione CIP n. 2/2017, art. 5.

Tali attività sono funzionali all’individuazione e alla quantificazione di valori o metodi di rilascio del DMV/DE sito-specifici e devono essere attuate in coerenza con i criteri che definiscono il DE e essere condotte attraverso le più moderne metodologie eco-idrauliche di modellazione dell’habitat (quali il MesoHABSIM - Mesohabitat Simulation Model) nonché mediante la valutazione dell’integrità dell’habitat fluviale attraverso l’indice IH.

Ciò premesso poiché fra Regione del Veneto, Consorzio di Bonifica Brenta e Provincia di Vicenza non si è addivenuta alla sottoscrizione del protocollo d’intesa più sopra menzionato disciplinante nel dettaglio gli aspetti finanziari, esecutivi e attuativi del progetto previsto, l’Amministrazione Regionale ha predisposto un nuovo assetto progettuale che soddisfa sia le necessità relative alle mutate esigenze della Provincia di Vicenza e del Consorzio di Bonifica Brenta che l'esigenza della Regione di far fronte agli obblighi di tutela quantitativa della risorsa idrica connessi alla corretta quantificazione sito-specifica di DMV/DE.

Pertanto la competente Direzione Regionale ha coinvolto i soggetti attuatori ovvero la Provincia di Vicenza e il Consorzio di Bonifica Brenta, i quali hanno accettato di revisionare gli accordi e la disponibilità di sviluppare una nuova linea progettuale coordinata e condivisa.

Si propone pertanto di sostituire il programma originariamente approvato e finanziato con la citata DGR 4152/2009 con l’intervento denominato:

“Progetto IRRIFALDA. Interventi per la tutela quantitativa delle risorse idriche. Trasformazione irrigua e attività di verifica e sperimentazione da svolgersi sui fiumi Brenta e Astico con riferimento alle valutazioni del DMV-DE” del costo complessivo di € 1.900.000,00 finanziato con la citata DGR n. 4152/2009 ed impegnato contestualmente col medesimo provvedimento nel capitolo 101071 per l’importo complessivo di € 1.900.000,00, di cui € 900.000,00 a favore del Consorzio Brenta (impegni n. 199/2017 e n. 1799/2016) ed € 1.000.000,00 a favore della Provincia di Vicenza ( impegno n. 1798/2016).

L’attuazione del progetto sopra citato sarà effettuata sulla base di uno specifico Protocollo d’intesa (il cui schema è approvato con il presente provvedimento (Allegato A ) tra la Regione del Veneto –Direzione Difesa del Suolo e della Costa con la collaborazione della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica, Provincia di Vicenza e Consorzio di bonifica Brenta, il cui perfezionamento, approvazione e sottoscrizione viene demandato al Direttore della Direzione Difesa del Suolo e della Costa.

In merito a quanto sopra esposto la Giunta ha chiesto parere alla 2 Commissione consiliare con DGR n. 51/CR del 31/05/2021 che ha espresso parere favorevole, a maggioranza, licenziato nella Seduta di data 8/07/2021 con prot. n.11277.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il DD 30/STA/2017 del MATTM;

VISTA la Deliberazione CIP del Distretto delle Alpi Orientali n. 2/2017, Art. 5, commi n.1 e n. 2;

VISTO l’art. 39 comma 3 della Legge Regionale n. 1/2008;

VISTA la Legge Regionale n. 23/2009

VISTO l'Art. 2, comma 2 della L.R. 54/2012 e smi.

VISTO il Parere n. 66 espresso nella seduta della 2 Commissione consiliare licenziato in data 8/07/2021 con prot. n.11277.

delibera

  1. di approvare, per le motivazioni esposte nelle premesse, la variazione al programma approvato e finanziato con la citata DGR 4152/2009, sulla scorta del parere favorevole n. 66 espresso dalla 2 Commisssione consiliare in data 8/07/2021 con prot. n. 11277,  sostituendo gli interventi ivi descritti con il progetto denominato “IRRIFALDA. Interventi per la tutela quantitativa delle risorse idriche. Trasformazione irrigua e attività di verifica e sperimentazione da svolgersi sui fiumi Brenta e Astico con riferimento alle valutazioni del DMV-DE” del costo complessivo di € 1.900.000,00, pari al finanziamento assegnato con la citata DGR n. 4152/2009, ed impegnato contestualmente col medesimo provvedimento nel capitolo 101071 per l’importo complessivo di € 1.900.000,00, di cui € 900.000,00 a favore del Consorzio Brenta (impegni n. 199/2017 e n. 1799/2016) ed € 1.000.000,00 a favore della Provincia di Vicenza (impegno n. 1798/2016);
  2. di dare atto che l’attuazione del progetto sopra citato sarà effettuata sulla base di uno specifico Protocollo d’intesa, il cui schema è approvato con il presente provvedimento in Allegato A, tra la Regione del Veneto - Direzione Difesa del Suolo e della Costa in collaborazione con la Direzione Ambiente e Transizione Ecologica, Provincia di Vicenza e Consorzio di bonifica Brenta, il cui perfezionamento viene demandato al Direttore della Direzione Difesa del Suolo e della Costa;
  3. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino della Giunta Regionale.

(seguono allegati)

Dgr_1663_21_AllegatoA_464582.pdf

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