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Materia: Servizi sociali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1607 del 19 novembre 2021
Piano pluriennale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione per i bambini di età compresa tra zero e sei anni per il quinquennio 2021-2025. Riparto delle risorse del Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione per gli esercizi finanziari 2021, 2022 e 2023. Intesa n. 82/CU dell'8 luglio 2021, n. 101/CU del 4 agosto 2021, n. 119/CU del 9 settembre 2021.
Con il presente atto si approva la programmazione regionale degli interventi di cui al Decreto di riparto relativo al “Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione per i bambini di età compresa dalla nascita sino ai sei anni”per gli anni 2021, 2022 e 2023, approvato nelle sedute della Conferenza Unificata dell’8 luglio 2021, del 4 agosto 2021 e del 9 settembre 2021.
L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.
Nella seduta della Conferenza Unificata dell’8 luglio 2021 è stata sancita l’Intesa sullo schema della Delibera del Consiglio dei Ministri recante adozione del “Piano nazionale per il Sistema integrato di educazione e istruzione per i bambini di età compresa tra zero e sei anni per il quinquennio 2021-2025”, prevista dall’articolo 8 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65.
Con la suddetta Intesa è stato quindi adottato il piano di azione pluriennale nazionale, per il quinquennio 2021-2025, che mette a disposizione 309 milioni di euro per ogni annualità, erogati direttamente ai Comuni dal Ministero dell’Istruzione, a seguito della programmazione regionale; inoltre sono stati approvati i relativi allegati, costituiti dalla scheda riepilogativa della programmazione regionale (Allegato A), dalla scheda di monitoraggio (Allegato B), dalla nota metodologica per la compilazione delle schede (Allegato C) e infine gli indicatori ISTAT sui servizi educativi per l’infanzia, anno educativo 2018/2019, e dati del Ministero dell’Istruzione sulle scuole dell’infanzia statali e paritarie, anno scolastico 2019/2020, per la misurazione del grado di raggiungimento degli obiettivi strategici (Allegato D).
Viene così attuata, sul territorio nazionale, una programmazione regionale pluriennale, ferma restando la possibilità, ogni anno, di operare i necessari aggiustamenti.
Premesso che per il 2021 sul totale del fondo nazionale di euro 309.000.000,00, è prevista una quota pari a euro 1.500.000,00 a favore del Ministero dell'Istruzione per l'attivazione del sistema informativo nazionale di cui all'articolo 5, comma 1, lettera e), del medesimo decreto legislativo n. 65 del 2017, con la successiva Intesa n. 101/CU del 4 agosto 2021 è stata ripartita tra le Regioni una prima quota del finanziamento del 2021, pari ad euro 264.000.000,00, in misura corrispondente alla Tabella 1 del decreto ministeriale 30 giugno 2020, n. 53 al fine di assicurare liquidità funzionale alla gestione dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia per l’anno 2021.
Questa prima quota, pari ad euro 18.916.714,73 per la Regione del Veneto, è quindi ripartita nella stessa misura dell’annualità precedente, ovvero il Ministero dell’Istruzione erogherà ai medesimi Comuni, già individuati nella DGR n. 912/2020, le stesse somme del 2020.
L’Intesa inerente al riparto delle risorse del Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione per gli esercizi finanziari 2021 (seconda parte del finanziamento pari ai restanti euro 43.500.000,00), 2022 e 2023 è stata adottata nella seduta del 9 settembre 2021 con il n. 119/CU.
In quest’ultima Intesa di settembre, l’articolo 5, così recita:
Articolo 5
(Programmazioni regionali)
La stessa Intesa stabilisce che:
La Regione del Veneto, relativamente alla copertura dei posti nei servizi educativi per l’infanzia rispetto alla popolazione residente da zero a tre anni risulta, secondo l’Allegato D dell’Intesa n. 82/CU, pari al 29,1% quindi superiore alla media nazionale del 25,5%. Pertanto si ritiene di non riservare la quota del 5% sul Fondo 2021 (seconda parte del finanziamento), 2022 e 2023 per interventi destinati al finanziamento di sezioni primavera già esistenti o di nuova istituzione aggregate a scuole dell’infanzia statali o paritarie o al finanziamento di Poli per l’infanzia.
La Direzione Servizi Sociali dà atto che il finanziamento assicurato dalla Regione del Veneto negli anni precedenti cioè 2017, 2018, 2019 e 2020 è stato ampiamente superiore al 30% delle risorse assicurate dallo Stato, come richiesto dai precedenti Decreti ministeriali di riparto. In continuità quindi si assicura il rispetto del co-finanziamento regionale per almeno il 25% delle risorse statali, come disposto dall’Intesa n. 82/CU dell’8 luglio 2021.
Le tipologie di interventi previsti dal “Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione” includono:
La già citata Intesa n. 82/CU dell’8 luglio 2021 ha stabilito inoltre, all’art. 11, la costituzione di un Tavolo paritetico regionale di coordinamento delle attività del Piano, “con compiti di coordinamento e monitoraggio dell’attuazione del Piano nel relativo territorio” e “compiti consultivi e propositivi rispetto alle politiche regionali afferenti al sistema integrato zerosei, con particolare riferimento al processo di costruzione degli atti programmatori riguardanti l’impiego delle risorse regionale del Fondo.”
Con Decreto dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto del Ministero dell’Istruzione(USRV) n. 3245 del 29 settembre 2021 è stato quindi istituito il suddetto Tavolo Paritetico composto da rappresentanti della Regione del Veneto, dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto (USRV) del Ministero dell’Istruzione e dell’ANCI Regionale (Associazione Nazionale Comuni Italiani), integrato inoltre dal Presidente della FISM Regionale Veneto (Federazione Italiana Scuole Materne). Al primo incontro del Tavolo Paritetico, avvenuto il 5 ottobre 2021, in modalità telematica, presenti tutti i componenti, si è proceduto alla discussione e al confronto sulla programmazione pluriennale del suddetto Fondo, da proporre alla Giunta regionale per le annualità 2021 (seconda parte del finanziamento), 2022 e 2023.
Nel suddetto incontro sono stati concordati e condivisi i seguenti interventi e criteri di riparto per le annualità citate, tenuto conto degli esiti del Riparto del quadriennio precedente:
Al successivo incontro del Tavolo Paritetico, avvenuto il 17 novembre 2021, sono state quindi ratificate e confermate le decisioni già discusse nella precedente seduta del 5 ottobre 2021.
Come avvenuto per le annualità precedenti del Piano 0-6 anni, la suddivisione del finanziamento statale sarà effettuata in maniera uguale tra i servizi prima infanzia (0-3 anni) e le scuole dell’infanzia non statali (3-6 anni).
Si propone pertanto alla Giunta regionale di approvare:
Data la natura programmatoria del presente atto, si stabilisce che, ai sensi della L.R. n. 22/2002 e delle DD.GG.RR. nn. 84/2007 e 2067/2007, il Comune territorialmente competente opererà le necessarie variazioni in merito ai beneficiari dei trasferimenti nei casi di avvenuta chiusura, cessione o subentro delle attività.
Con riguardo alla destinazione dei trasferimenti al Comune operati dal Ministero, nel caso di somme non utilizzate, si prende atto di quanto previsto dall’Intesa Rep. Atti n. 82/CU dell’8 luglio 2021, secondo quanto riportato all’art. 3, comma 6 : “Le somme erogate rivenienti a seguito della completa attuazione degli interventi programmati sono impiegate dai Comuni per finanziare ulteriori interventi, in ogni caso coerenti con le finalità del Piano, nel rispetto della normativa giuscontabile vigente. Dette risorse e i relativi interventi sono oggetto di monitoraggio ai sensi dell’articolo 8.”.
Il Direttore della Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio Civile è incaricato dell’esecuzione del presente atto.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
delibera
(seguono allegati)
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