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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 151 del 16 novembre 2021


Materia: Foreste ed economia montana

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1567 del 11 novembre 2021

Approvazione Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) per attività di interesse comune nei settori delle ricerche scientifiche e dell'informazione e per la gestione e conservazione della biodiversità nell'ambito di Rete Natura 2000.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva l’Accordo di collaborazione con l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) per la realizzazione di attività di ricerca e di informazione di interesse comune collegate alle esigenze ecologiche delle specie e degli habitat di interesse comunitario del Veneto nell'ambito di Rete Natura 2000.

L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.

La Direttiva 92/43/CEE "Habitat", relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, e la Direttiva 2009/147/CE "Uccelli", hanno costituito una rete ecologica europea coerente di Zone Speciali di Conservazione e Zone di Protezione Speciale, denominata Rete Natura 2000.

L’Art. 11 della Direttiva Habitat richiede agli Stati Membri di monitorare periodicamente lo stato di conservazione degli habitat e delle specie elencate negli Allegati I, II, IV e V, mentre l’Art. 17 richiede di inviare ogni 6 anni un Report che comprende numerosi dati e informazioni e fornisce valutazioni sullo stato e i trend di diversi parametri per ciascuna specie e ciascun habitat elencati nei suddetti Allegati.

Per fornire supporto alle Regioni e alle Province Autonome nella programmazione dei Piani di monitoraggio regionali e in vista del prossimo V Report ex Art. 17 (relativo al periodo 2019-2024), da consegnare alla EU nel 2025, il Ministero della Transizione Ecologica, di seguito MiTE, in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, di seguito ISPRA, ha elaborato una proposta di Piano Nazionale di Monitoraggio (PNM), la cui applicazione consentirà di elaborare informazioni quantitative più solide e confrontabili nel tempo sullo stato di conservazione degli habitat e delle specie presenti nel nostro Paese.

Il D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357 individua le Regioni quali soggetti responsabili del monitoraggio dello stato di conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario tutelati e dell'attuazione delle due Direttive citate. Il suddetto monitoraggio è operato anche attraverso le attività di istituzioni pubbliche (musei, università) e private (associazioni) operanti sui territori di competenza.

Nell’ambito delle competenze affidate dallo Stato in materia di Rete Natura 2000 è necessario dunque sviluppare una serie di iniziative finalizzate a incrementare le conoscenze sulle specie e sugli habitat di interesse comunitario al fine di conseguire gli obiettivi stabiliti dalle Direttive 92/43/CEE e 2009/147/CE nonché ad individuare idonee misure di conservazione.

La Regione del Veneto ritiene di particolare rilievo le azioni volte ad acquisire un patrimonio informativo strutturato riferito alla distribuzione e allo stato di conservazione degli habitat e delle specie presenti all’interno dei siti della Rete Natura 2000 e delle aree protette, nonché prioritaria l’acquisizione delle conoscenze necessarie ad una gestione attiva e sostenibile dei siti, delle aree protette e delle risorse ambientali.

Tali azioni assumono particolare rilevanza anche in relazione alla Procedura di Infrazione 2015/2163 "Mancata designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) - Messa in mora complementare", inviata con lettera dalla Commissione Europea C(2019)537 del 25 gennaio 2019, rivolta alla Repubblica Italiana e di conseguenza alle Regioni, per quanto di competenza, per possibile mancata adozione delle misure di conservazione e quindi violazione degli obblighi imposti dagli articoli 4, paragrafo 4, e 6, paragrafo 1, della Direttiva 92/43/CEE.

Sulla base di quanto sopra esposto si rende pertanto necessario aggiornare, integrare ed acquisire tutte le informazioni utili alla conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario.

Sul tema, la Regione del Veneto, la Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Trento e il Museo delle Scienze di Trento (MUSE) hanno peraltro già avviato un importante accordo di collaborazione per la realizzazione di un applicativo informatico funzionale alla gestione della Rete Natura 2000, così come indicato nella D.G.R. n. 1766 del 2 novembre 2016.

Da un confronto tra la Struttura regionale competente, Direzione Turismo - U.O. Strategia Regionale della Biodiversità e dei Parchi, e l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali, di seguito TESAF è emerso l’interesse a collaborare attraverso attività comuni nel campo della ricerca e del trasferimento di conoscenze sullo sviluppo e l’applicazione di metodi per la valutazione delle esigenze ecologiche della specie e degli habitat di interesse comunitario e sulla necessità di avviare azioni di conservazione con l’obiettivo di mantenere favorevole o di migliorare il loro stato di conservazione.

Tale interesse comune ha trovato espressione nella proposta di collaborazione (prot. regionale n. 141043 del 9 aprile 2019) da parte del TESAF alla Direzione Turismo - U.O. Strategia Regionale della Biodiversità e dei Parchi, per un piano di ricerca triennale che si è concretizzata in un Accordo, approvato con D.G.R n. 663 del 21/05/2019, e sottoscritto digitalmente tra le parti in data 7 e 18 giugno 2019. Detto Accordo, conclusosi il 31/12/2020, individuava un primo stralcio di attività, come di seguito richiamate:

  • raccolta ed elaborazione delle più recenti informazioni scientifiche finalizzate all'eventuale adeguamento delle misure di conservazione, in ragione delle più recenti indicazioni della Commissione Europea e della Procedura di infrazione n. 2015/2163;
  • definizione del quadro dei dataset floro-faunistici in possesso di enti ed istituzioni, in primis degli Enti Parco, con contestuale normalizzazione, secondo specifici standard, delle banche dati ritenute più consistenti nell'ambito del progetto Biostream;
  • interpretazione ed eventuale integrazione delle conoscenze scientifiche finalizzate all'individuazione di priorità per la conservazione della biodiversità nell’ambito del PAF “Prioritised Action Framework – PAF” per aree Rete Natura 2000 relativamente al periodo 2021- 2027, secondo le indicazioni della Commissione Europea e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
  • elaborazione di modelli di distribuzione delle specie, al fine di perimetrare ambiti di conservazione di gruppi animali prioritari ai fini dell'applicazione delle misure di conservazione, con riferimento minimo ai tetraonidi forestali di interesse comunitario.

Con nota assunta al prot. regionale n. 460603 del 13/10/2021 il TESAF ha rinnovato la disponibilità a proseguire il predetto rapporto di collaborazione, proponendo un secondo stralcio di attività, come di seguito dettagliate:

  • definizione di un quadro pluriennale di monitoraggio e ricerca nella rete Natura 2000, consistente nello sviluppo, in base alle indicazioni del MiTE e dell’ISPRA, di una versione innovativa del piano di monitoraggio regionale di Natura 2000, integrando le necessità di rendicontazione ai sensi dell’articolo 17 della Direttiva Habitat e le conoscenze e le condizioni relative alle specie e ai tipi di habitat presenti nel Veneto;
  • definizione di criteri per la redazione delle misure di conservazione per le Zone di Protezione Speciale (ZPS), elaborati sulla base dell’esperienza di redazione del Prioritised Action Framework e delle misure di conservazione per le zone speciali di conservazione, con l’identificazione di quelli che dovranno essere prioritariamente seguiti così da garantire la coerenza delle misure che verranno proposte con le indicazioni normative, le necessità di conservazione e, soprattutto, il quadro pluriennale di cui al punto precedente;
  • sperimentazione di modelli distributivi innovativi di alcune specie vegetali e animali, consistente nelle analisi geostatistiche della distribuzione delle specie, in relazione agli effetti di diverse attività umane sulla biodiversità, basate primariamente sui dati in possesso di enti ed istituzioni, in primis degli Enti Parco, e nella contestuale normalizzazione, secondo specifici standard, delle banche dati ritenute più utili nell'ambito del progetto Biostream;
  • sperimentazione di un modello semiautomatico per la rappresentazione cartografica del grado di idoneità ambientale e dei relativi ambiti di conservazione, con lo sviluppo di un modello semiautomatico, esportabile su piattaforma web, della distribuzione spaziale degli ambiti di conservazione per alcune specie di interesse comunitario. Il modello sarà utilizzato per valutare gli effetti, positivi e negativi, di diversi tipi di attività umane sulla biodiversità.

L’interesse a collaborare riguarda anche la realizzazione di pubblicazioni scientifiche e tecniche in materia nonché l’organizzazione di convegni, dibattiti e seminari rivolti ad esperti ma anche ad altri portatori di interesse.

Ciò premesso, ritenuta la proposta progettuale in argomento di interesse comune, con il presente provvedimento si propone di attivare un rapporto di collaborazione con l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF), mediante la sottoscrizione, ai sensi dell’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, di un Accordo di collaborazione, secondo le modalità individuate nello Schema di Accordo, di cui all’Allegato A parte integrante e sostanziale del presente atto, conferendo alla stessa la somma di euro 70.000,00.

In ordine all’aspetto finanziario l’importo massimo delle obbligazioni di spesa indicato in euro 70.000,00, trova copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 100556 "Interventi strutturali per la Rete Natura 2000 (D.P.R.8/9/1997, n. 357 – Art. 4 L.R. 29/11/2001, n. 39)" del bilancio di previsione 2021-2023.

Si propone infine di incaricare il Direttore della Direzione Turismo della gestione tecnica finanziaria e amministrativa dei procedimenti derivanti dall’adozione del presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTE la Direttiva 92/43/CEE e la Direttiva 2009/147/CE;

VISTA la Procedura di Infrazione 2015/2163 – “Mancata designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) – Messa in mora complementare”;

VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 art. 15;

VISTO il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

VISTA la D.G.R. n. 1766 del 2 novembre 2016;

VISTA la D.G.R. n. 663 del 21 maggio 2019;

VISTO il D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357;

VISTO l'art. 2, comma 2, della Legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012.

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare l’attivazione di un rapporto di collaborazione, di cui all’articolo 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241, con l’Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) per la realizzazione di attività di interesse comune nei settori delle ricerche scientifiche e dell'informazione per la gestione e conservazione della biodiversità nell'ambito di Rete Natura 2000;
  3. di approvare lo Schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF), per la realizzazione delle attività richiamate al punto 2, di cui all’ Allegato A;
  4. di conferire all’Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF), una somma di euro 70.000,00 per la realizzazione delle attività previste dal citato progetto di ricerca e collaborazione;
  5. di incaricare il Direttore della Direzione Turismo alla sottoscrizione dell’Accordo di collaborazione di cui al punto 3, autorizzandolo ad apportarvi le eventuali modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie, e che avverrà, a pena di nullità, con firma digitale, ai sensi dell'articolo 15, comma 2-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241;
  6. di determinare in euro 70.000,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Turismo, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 100556 "Interventi strutturali per la Rete Natura 2000 (D.P.R. 8/9/1997, n. 357 – Art. 4 L.R. 29/11/2001, n. 39)” del bilancio di previsione 2021-2023;
  7. di dare atto che la Direzione Turismo, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
  8. di incaricare la Direzione Turismo dell’esecuzione del presente provvedimento;
  9.  di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  10. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1567_21_AllegatoA_462846.pdf

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