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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 119 del 03 settembre 2021


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1169 del 24 agosto 2021

Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 aprile 2021 - Indirizzi per la Predisposizione dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali. Avvio della procedura per la definizione degli Ambiti Territoriali e Organizzativi Ottimali.

Note per la trasparenza

 Avvio della procedura per la predisposizione del Piano Regionale di Protezione Civile. di cui all’articolo 2, comma 2, lettera b), della legge regionale n. 27 novembre 1984, n. 58 e successive modifiche e integrazioni. Individuazione degli Ambiti Territoriali e Organizzativi Ottimali secondo quanto disposto dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 aprile 2021.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

La pianificazione di protezione civile è un’attività di sistema che deve essere svolta congiuntamente da tutte le amministrazioni ai diversi livelli territoriali per la preparazione e la gestione delle attività di previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, alla gestione delle emergenze e al loro superamento, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza.

L’art. 18, comma 4, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n.1 “Codice della protezione civile”, dispone che “le modalità di organizzazione e svolgimento dell'attività di pianificazione di protezione civile, e del relativo monitoraggio, aggiornamento e valutazione, sono disciplinate con direttiva da adottarsi ai sensi dell'articolo 15 al fine di garantire un quadro coordinato in tutto il territorio nazionale e l'integrazione tra i sistemi di protezione civile dei diversi territori, nel rispetto dell'autonomia organizzativa delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano”.

In attuazione di tale articolo del Codice in data 06/07/2021 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 160 la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 aprile 2021 “Indirizzi per la predisposizione dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali”.

Tale Direttiva si pone la finalità di omogeneizzare il metodo di pianificazione di protezione civile ai diversi livelli territoriali (nazionale, regionale, provinciale/città metropolitana/area vasta, ambito territoriale e organizzativo ottimale, comunale) per la gestione delle attività connesse ad eventi calamitosi di diversa natura e gravità, secondo quanto indicato nell’allegato tecnico al medesimo provvedimento.

Con l’emanazione della Direttiva, che individua i diversi adempimenti ai quali sono chiamati ad ottemperare gli Enti in relazione ai diversi livelli di pianificazione, il primo obiettivo che viene posto in capo alle regioni, sulla base di quanto definito dal Codice della protezione civile, è senza dubbio la definizione degli ambiti territoriali e organizzativi ottimali, sia in termini di scadenza temporale sia quale elemento fondamentale del piano regionale di protezione civile.

L’art. 2 della Direttiva dispone infatti che, entro 12 mesi dalla pubblicazione della Direttiva nella Gazzetta Ufficiale, le regioni provvedano a definire i confini geografici e i criteri organizzativi degli ambiti territoriali quale elemento preliminare del piano regionale di protezione civile.

D’altro lato, il Codice della protezione civile prevede, agli articoli 3, 11 e 18, la necessità di definire, a cura delle regioni, gli “ambiti territoriali e organizzativi ottimali” che devono essere “costituiti da uno o più comuni” per assicurare lo svolgimento delle attività di protezione civile. L’individuazione degli ambiti territoriali ottimali e dei connessi criteri organizzativi costituisce elemento portante del piano regionale di protezione civile.

Per ogni ambito territoriale e organizzativo ottimale le regioni devono definire, con il supporto del Dipartimento della Protezione Civile, e in condivisione con Prefetture - Uffici Territoriali del Governo, Province, Città metropolitane e Comuni, la geografia amministrativa di riferimento, in termini di territori inclusi nell’ambito. Contestualmente, le medesime regioni, devono adottare i criteri organizzativi dell’ambito, individuando gli enti responsabili per le attività di pianificazione e gestione delle emergenze e definendone le modalità di funzionamento e organizzazione.

La Direttiva prevede che i criteri organizzativi dell’ambito e i relativi servizi, sia in ordinario che in emergenza, vengano adottati da ciascuna Regione, anche attraverso conferenze di servizi o altre forme di concertazione previste dalle Regioni stesse, che coinvolgano i Comuni dell’ambito e le Prefetture - Uffici Territoriali del Governo. Considerata l’importanza strategica relativa all’individuazione e alla pianificazione dei criteri organizzativi degli ambiti, si ritiene opportuno avviare un processo di condivisione con il territorio più ampio rispetto a quanto stabilito dalla direttiva stessa, coinvolgendo i diversi attori portatori di interessi in materia di protezione civile, così da assicurare un più approfondito e condiviso dibattito.

La citata Direttiva propone una metodologia per l’individuazione degli ambiti territoriali, basata su quella già elaborata all’interno del progetto PON Governance 2014-2020, che, prendendo avvio dalle relazioni socio economiche esistenti, identifica un insieme di comuni limitrofi che cooperano sul tema della riduzione del rischio e nei quali le attività possono essere esercitate in modo unitario tra più municipalità. Tale metodologia, inoltre, prevede verifiche in termini di raggiungibilità della popolazione, di coerenza con il sistema dei limiti amministrativi delle Province e delle Città metropolitane, con le zone di allerta, con i bacini idrografici e con alcune mappe di pericolosità.

La Direttiva, pur consentendo l’utilizzo di metodologie differenti, pone alcuni vincoli all’individuazione degli ambiti, tra i quali la coerenza dei confini provinciali, il rispetto dei Servizi associati di Protezione Civile già strutturati, la contiguità territoriale, oltre ad una verifica di coerenza rispetto ai confini di competenza di realtà già strutturate (es. ambiti delle ULSS) e di adeguatezza in termini di popolazione ed estensione territoriale.

Allo scopo di dare adeguata attuazione a quanto previsto dalla Direttiva, per ciò che concerne la definizione geografica e l’individuazione dei criteri organizzativi degli ambiti, si propone di dare avvio al percorso di concertazione e condivisione illustrato in Allegato A alla presente delibera, della quale costituisce parte integrante e sostanziale.

Considerato che la suddivisione in ambiti territoriali organizzativi e ottimali costituisce parte preliminare ed integrante del piano regionale di protezione civile, la sua approvazione seguirà l’iter amministrativo previsto per quest’ultimo. In particolare, al termine del percorso di concertazione e condivisione, la proposta di suddivisione in ambiti territoriali organizzativi e ottimali, verrà adottata in Giunta per la successiva approvazione in Consiglio Regionale, ai sensi dell’articolo 33, comma 3, lettera q), dello Statuto del Veneto.

Stante la multidisciplinarietà e complessità delle attività necessarie alla definizione degli ambiti, si ritiene necessario un ampio coinvolgimento delle diverse Direzioni regionali interessate, in particolare mediante il supporto tecnico da parte dell’Area Sanità e Sociale, della Direzione Enti Locali, Procedimenti Elettorali e Grandi Eventi, della Direzione Sistema dei controlli, Attività Ispettive e SISTAR, della Direzione Pianificazione Territoriale, della Direzione Infrastrutture e Trasporti, della Direzione Difesa del Suolo e della Costa e  della Direzione Uffici Territoriali per il Dissesto Idrogeologico.

Le citate direzioni assicureranno il supporto tecnico per la definizione degli ambiti, sotto il coordinamento della Direzione protezione civile, sicurezza e polizia locale, che indicherà le modalità e le tempistiche di coinvolgimento operativo delle stesse.

La Direzione protezione civile, sicurezza e polizia locale, quale Direzione competente per materia, è incaricata del coinvolgimento e del coordinamento delle citate Direzioni regionali.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI gli articoli 116 e 117 della Costituzione

VISTA la Legge statutaria 17 aprile 2012, n. 1 “Statuto del Veneto”

VISTO il D.Lgs 18.08.2000, n. 267 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali";

VISTO il D.Lgs. 14.03.2013, n. 33 "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni";

VISTO il D.Lgs. 2.01.2018, n.1 “Codice della Protezione civile”

VISTA la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 gennaio 2019, “Impiego dei medici delle Aziende sanitarie locali nei Centri operativi comunali ed intercomunali, degli infermieri ASL per l’assistenza alla popolazione e la scheda SVEI per la valutazione delle esigenze immediate della popolazione assistita”;

VISTA la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 aprile 2021 “Indirizzi per la predisposizione dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali”;

VISTA la L.R. 29.11.2001, n. 35 "Nuove norme sulla programmazione";

VISTA la L.R.  21.12.2012, n. 54 art. 2, comma 2 e ss.mm.ii.

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di dare avvio alla procedura relativa alla definizione degli ambiti territoriali e organizzativi ottimali che costituiscono parte preliminare e integrante del piano regionale di protezione civile;
  3. di approvare il percorso di concertazione e condivisione illustrato in Allegato A al presente provvedimento, attraverso la costituzione di Tavoli tecnici di concertazione;
  4. di individuare l’Area Sanità e Sociale, la Direzione Enti Locali, Procedimenti Elettorali e Grandi Eventi, la Direzione Sistema dei Controlli, Attività Ispettive e SISTAR, la Direzione Pianificazione Territoriale, la Direzione Infrastrutture e Trasporti, la Direzione Difesa del Suolo e della Costa, la Direzione Uffici Territoriali per il Dissesto Idrogeologico, quali supporto tecnico alla definizione dei criteri organizzativi e individuazione degli ambiti territoriali e organizzativi ottimali;
  5. di dare atto che le sopra citate strutture regionali opereranno, per il raggiungimento di quanto previsto dal presente provvedimento, attraverso il coordinamento della Direzione Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Locale;
  6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  7. di incaricare la Direzione Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Locale dell'esecuzione del presente atto;
  8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 23, D.Lgs. 33/2013.
  9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1169_21_AllegatoA_456425.pdf

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