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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 111 del 17 agosto 2021


Materia: Difesa del suolo

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1059 del 03 agosto 2021

Rilascio di parere all'Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali. Piano di Assetto Idrogeologico del Fiume Brenta-Bacchiglione. Comune di Cornedo Vicentino - Valle del Rupiaretto. Valutazione delle condizioni di pericolosità di una zona di attenzione. Artt. 5 e 6 delle Norme di Attuazione del Piano.

Note per la trasparenza

La presente deliberazione rappresenta la proposta regionale di aggiornamento della Tavola 2 di 2 della Carta della pericolosità geologica del Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino idrografico del fiume Brenta-Bacchiglione da rendere all’Autorità di Distretto delle Alpi Orientali a seguito della richiesta presentata dal Comune di Cornedo Vicentino (VI).

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

Com’è noto, il quadro conoscitivo del Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI) può essere aggiornato ed integrato in conseguenza degli esiti di appositi studi e indagini di dettaglio, ovvero a seguito della realizzazione degli interventi di eliminazione o mitigazione dei rischi e dei pericoli esistenti al momento dell'adozione del Piano, come previsti dal Piano stesso, o di altri interventi con le medesime finalità.

Il tematismo denominato “zona di attenzione”, introdotto nel 2012 nel PAI – 4 bacini elaborato dall’Autorità di Bacino dei fiumi dell’Alto Adriatico (ora soppressa e confluita nell’Autorità Distrettuale delle Alpi Orientali), permette di evidenziare "le porzioni di territorio ove vi sono informazioni di possibili situazioni di dissesto a cui non è ancora stata associata alcuna classe di pericolosità e che sono individuate in cartografia con apposito tematismo. L’associazione delle classi di pericolosità avviene secondo le procedure di cui all’art. 6".

Il comma 4 dell’art. 5 delle N.d.A. prescrive che “in sede di redazione degli strumenti urbanistici devono essere valutate le condizioni di dissesto evidenziate e la relativa compatibilità delle previsioni urbanistiche. La verifica è preventivamente trasmessa alla Regione che, ove ritenga ne sussista la necessità, provvede all’avvio della procedura di cui all’art.6 per l’attribuzione della classe di pericolosità”.

A tal proposito, gli uffici regionali hanno prodotto dei criteri operativi per le verifiche delle zone di attenzione. In particolare, per le zone caratterizzate dalla presenza di conoidi, il percorso per la valutazione semi-quantitativa della pericolosità in ambito di conoide è stato definito nel documento “Criteri da utilizzare per la valutazione delle zone di attenzione in presenza di conoide”, disponibili nel sito ufficiale della Regione del Veneto nella pagina dedicata all’argomento.

Per quanto concerne le procedure di aggiornamento dei Piani di Assetto Idrogeologico previste dalle relative Norme di Attuazione, va ricordato che, con l’istituzione delle Autorità di bacino Distrettuali (art.51 L. 221/2015 - Decreto M.A.T.T.M. 25 ottobre 2016), a far data dal 17 febbraio 2017 sono state soppresse tutte le Autorità di Bacino nazionali, interregionali e regionali di cui alla L. n. 183/89 e ciascuna di esse è confluita nell’Autorità Distrettuale competente per territorio; tale subentro, tuttavia, non ha comportato variazioni alle citate procedure già precedentemente individuate dai PAI che pertanto continuano ad essere applicabili.

A tale riguardo la Giunta Regionale, già con delibera n. 2803 del 04/10/2005, aveva stabilito che il parere regionale previsto dai Piani di Assetto Idrogeologico per il loro aggiornamento a seguito dell’attuazione di interventi di mitigazione del rischio o di analisi e studi di dettaglio fosse espresso con proprio provvedimento, incaricando della relativa istruttoria la Direzione regionale competente in materia di Difesa del Suolo tenuta ad operare sentite le strutture periferiche di Difesa del Suolo competenti per territorio e le ulteriori strutture regionali eventualmente interessate.

In data 26/10/2020, con nota prot. n. 17165/2020 inviata via pec e acquisita dal Protocollo regionale in data 27/10/2020 con prot. n. 455381, il Comune di Cornedo Vicentino (VI) ha trasmesso alla Direzione Difesa del Suolo, per conto della signora Giorgia Cracco, i risultati di un’indagine geologica-idraulica, elaborata da Professionisti abilitati, finalizzata all’analisi della pericolosità di un perimetro di “Zona di attenzione Geologica” ricadente nel bacino idrografico del fiume Brenta-Bacchiglione.

Tale area, definita di tipo conoide alluvionale, risulta individuata nella Carta della pericolosità geologica del PAI, Tavola 2 di 2 - Comune di Cornedo Vicentino.

Si tratta di un elemento morfologico derivante dal PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) determinato dalla presenza del torrente Valle del Rupiaretto, un corso d’acqua caratterizzato da un modesto bacino, di forma allungata, che comprende l’area collinare a monte del centro comunale di Cornedo Vicentino. Il torrente riceve le acque superficiali dello stesso attraverso numerosi rivoli e piccoli affluenti; all’uscita dalla valle, esso attraversa l’ampia zona prativa di conoide alluvionale ed infine confluisce nel torrente Agno.

Il lotto di proprietà della Sig.ra Cracco ricade all’interno della suddetta area di attenzione geologica.

L’istanza in esame è corredata da vari documenti informatici, tra i quali una relazione geologica con foto e schede della zona indagata, elaborati allo scopo di verificare l’opportunità di attivare l’apposita procedura di cui all’art. 6 del PAI per l’eventuale attribuzione della classe di pericolosità, ove ritenuto necessario, ed inoltre per valutare la possibilità di realizzare un fabbricato di tipo residenziale.

La documentazione inizialmente trasmessa, tuttavia, non era risultata sufficientemente esaustiva, pertanto l’ufficio preposto all’istruttoria ha chiesto una integrazione documentale, pervenuta informalmente via mail in data 24 marzo 2021.

Sulla base del materiale conoscitivo a disposizione degli Uffici regionali, della documentazione tecnica acquisita e delle integrazioni pervenute, si ritiene pertanto di esprimere il parere regionale sull'istanza in oggetto così come riportato nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il D. Lgs. n. 152/06 e successive modifiche e integrazioni;

VISTO il PAI-4 bacini predisposto dall’Autorità di Bacino dei fiumi dell’Alto Adriatico;

VISTO il D.M. 25 ottobre 2016, n. 294;

VISTA l’istanza del Comune di Cornedo Vicentino trasmessa per conto della Sig.ra Giorgia Cracco;

VISTO l'art. 2 comma 2 della L.R. 54/2012;

delibera

  1. di approvare le premesse e l’Allegato A quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di esprimere il parere così come riportato nell’Allegato A, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
  3. di incaricare la Direzione Regionale Difesa del Suolo dell’esecuzione del presente provvedimento, ivi compresa la trasmissione dello stesso, per quanto di competenza, all’Autorità Distrettuale delle Alpi Orientali, alla Provincia di Vicenza e al Comune di Cornedo Vicentino;
  4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spese a carico del bilancio regionale;
  5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1059_21_AllegatoA_455058.pdf

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