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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 98 del 23 luglio 2021


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 950 del 13 luglio 2021

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021. Coordinamento tecnico e monitoraggio dei progetti.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento, la Giunta regionale procede ad organizzare il coordinamento tecnico ed il monitoraggio dei progetti regionali finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

L'Assessore Francesco Calzavara riferisce quanto segue.

Per rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19, l’Unione Europea, all’interno del programma Next Generation EU, che prevede un pacchetto di finanziamenti pari a 750 miliardi di euro, ha approvato il Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, che istituisce il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza quale principale componente del suddetto programma.

Tale strumento, con una durata prevista di sei anni (dal 2021 al 2026) e di dimensione finanziaria pari a 672,5 miliardi di euro, suddivisa in 312,5 miliardi di euro per sovvenzioni e 360 miliardi di euro per prestiti, è finalizzato alla realizzazione di programmi di investimenti e di riforme coerenti, ai sensi dell’articolo 17, paragrafo 3, del Regolamento sopra citato, con le pertinenti sfide e priorità specifiche per Paese individuate nell'ambito del semestre europeo, con le sfide e le priorità individuate nelle Raccomandazioni del Consiglio sulla politica economica della zona euro, con i Programmi Nazionali di Riforma nell'ambito del semestre europeo, i piani nazionali per l'energia e il clima, i piani territoriali per una transizione giusta, i piani di attuazione della garanzia per i giovani, gli accordi di partenariato ed i programmi operativi cofinanziati con i fondi europei.

Gli obiettivi generali del Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza sono, ai sensi dell'articolo 4 del Reg. (EU) 2021/241 quelli di:

  1. promuovere la coesione economica, sociale e territoriale dell'Unione migliorando la resilienza, la preparazione alle crisi, la capacità di aggiustamento e il potenziale di crescita degli Stati membri;
  2. attenuare l'impatto sociale ed economico della crisi, in particolare sulle donne, contribuendo all’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali;
  3. sostenere la transizione verde contribuendo al raggiungimento degli obiettivi climatici dell'Unione per il 2030 nonché della neutralità climatica dell'UE entro il 2050;
  4. sostenere la transizione digitale, contribuendo in tal modo alla convergenza economica e sociale, ripristinare il potenziale di crescita delle economie dell'Unione, incentivare la creazione di posti di lavoro nel periodo successivo alla crisi del Covid-19;
  5. ripristinare e promuovere la crescita sostenibile e l'integrazione delle economie dell'Unione e incentivare la creazione di posti di lavoro di alta qualità, nonché contribuire all'autonomia strategica dell'Unione unitamente a un'economia aperta, generando un valore aggiunto europeo.

L’articolo 17 del Regolamento in parola prevede che i singoli Stati membri elaborino un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (anche PNRR), da trasmettere, ai sensi del successivo articolo 18, alla Commissione europea entro il 30 aprile 2021.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, presentato dall’Italia il 30 aprile 2021, è strutturato in sei Missioni, a loro volta suddivise in componenti:

  1. Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo;
  2. Rivoluzione verde e transizione ecologica;
  3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile;
  4. Istruzione e ricerca;
  5. Inclusione e coesione;
  6. Salute.

Oltre al programma di investimenti, il PNRR prevede anche un ambizioso programma di riforme per facilitarne l’attuazione e contribuire alla modernizzazione del Paese e all’attrazione degli investimenti; fra le principali riforme, si segnalano quelle riguardanti la Pubblica Amministrazione, la giustizia e gli interventi in materia di semplificazione e di concorrenza.

L’ammontare delle risorse è pari a 191,50 miliardi di euro; a tali risorse si aggiungono, ai sensi del Decreto legge 6 maggio 2021, n. 59, quelle previste dal Piano nazionale per gli investimenti complementari, pari a 30,62 miliardi di euro.

La governance del PNRR, disciplinata dal Decreto legge 31 maggio 2021, n. 77, è articolata su più livelli:

Responsabilità di indirizzo

Cabina di regia (art. 2)

I poteri di indirizzo, impulso e coordinamento generale sull’attuazione degli interventi del PNRR sono affidati alla Presidenza del Consiglio dei ministri, attraverso una Cabina di regia, presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri, alla quale partecipano di volta in volta i Ministri e i Sottosegretari competenti per materia, e i Presidenti di Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano quando sono esaminate questioni di competenza di una singola regione ovvero il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome quando sono esaminate questioni che riguardano più Regioni o Province autonome. A supporto della Cabina di regia, è istituita una Segreteria tecnica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai sensi dell’art. 4.

Tavolo per il partenariato economico, sociale e territoriale (art.3)

Composto da rappresentanti delle parti sociali, del Governo, delle Regioni, degli Enti locali e dei rispettivi organismi associativi, delle categorie produttive e sociali, del sistema dell’università e della ricerca e della società civile, svolge una funzione consultiva e può segnalare alla Cabina di regia ogni profilo ritenuto rilevante per la realizzazione del PNRR.

Monitoraggio e rendicontazione (artt. 6 e 7)

Il monitoraggio e la rendicontazione del Piano sono affidati al Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) – Servizio centrale per il PNRR, che rappresenta il punto di contatto nazionale con la Commissione europea per l’attuazione del Piano.

Presso il MEF è istituito anche un ufficio dirigenziale presso la Ragioneria dello Stato con funzioni di audit del PNRR e di controllo anticorruzione, mentre le amministrazioni centrali titolari di interventi previsti dal PNRR devono costituire una struttura di coordinamento come punto di contatto con il Servizio centrale per il PNRR.

Realizzazione degli interventi (art.9)

Alla realizzazione operativa degli interventi provvedono le Amministrazioni centrali, le Regioni, le Province autonome e gli enti locali sulla base delle specifiche competenze, eventualmente avvalendosi di soggetti attuatori esterni.

Poteri sostitutivi e commissariamento (art. 12)

In caso di mancato rispetto degli impegni finalizzati all’attuazione del PNRR, il Presidente del Consiglio dei ministri individua l’amministrazione, l’ente, l’organo o l’ufficio, o i commissari ai quali attribuisce, in via sostitutiva, il potere di adottare gli atti o provvedimenti necessari, oppure di provvedere all’esecuzione dei progetti.

Per quanto riguarda la fase di predisposizione del PNRR, le Regioni e le Province autonome, nell’ambito della relativa Conferenza, hanno svolto, sin dall’estate del 2020, un ruolo di proposta e di stimolo nei confronti del Governo, anche con interlocuzioni mirate, considerato il ruolo ad esse attribuito quali enti di programmazione e titolari di specifiche competenze legislative ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione.

A conclusione di un articolato processo di raccolta e clusterizzazione delle proposte da parte delle Regioni e delle Province autonome, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha individuato le priorità comuni che sono state trasmesse al Governo il 28 dicembre 2020.

Le proposte della Regione del Veneto, veicolate in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, adottate con deliberazione della Giunta regionale n. 1529 del 17 novembre 2020, costituiscono il Piano Regionale per la Ripresa e la Resilienza; esso consta di 155 schede progettuali contenenti: titolo del progetto; motivazione; contenuti delle attività; eventuale complementarietà con altri programmi/progetti; fabbisogno finanziario; tempi di attivazione; priorità; collegamento con la Missione e l’ambito tematico dei cluster del PNRR; specificazione se trattasi di progetto interregionale. Il fabbisogno complessivo è di circa 25 miliardi di euro.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed il Piano Regionale per la Ripresa e la Resilienza sono stati oggetto anche di un ampio dibattito in Consiglio regionale, che ha portato all’adozione di due risoluzioni, la n. 8 e la n. 10 del 16 marzo 2021.

Il lavoro svolto dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome non ha, tuttavia, portato all’auspicato e necessario coinvolgimento e riconoscimento, peraltro previsto, come detto sopra, dalla Costituzione, anche se un importante momento di condivisione è costituito dai tavoli tecnici di lavoro Ministeri/Regioni.

Il PNRR, giunto alla fase di positiva valutazione da parte della Commissione europea e di decisione di esecuzione da parte del Consiglio, ai sensi degli articoli n. 19 e n. 20 del Reg. (UE) 2021/214, entra ora nella fase di attuazione.

Si ritiene, pertanto, necessario che la Regione del Veneto sia fin da subito attrezzata sotto il profilo organizzativo per il presidio completo dei processi di interesse.

Al riguardo, le modifiche organizzative approvate con le deliberazioni della Giunta regionale n. 571 del 4 maggio 2021, n. 715 dell’8 giugno 2021 e n. 913 del 30 giugno 2021 hanno già previsto la costituzione di presidi organizzativi, sia presso la Segreteria Generale della Programmazione che presso ciascuna Area.

Ciò premesso, si ritiene opportuno attribuire al Comitato dei Direttori, di cui all’articolo 16 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012, e ss. mm. ii., la funzione di coordinamento tecnico e di monitoraggio dei progetti di cui risultano titolari la Regione o gli enti e società regionali, anche al fine dell’individuazione di soluzioni atte a superare eventuali criticità.

La Direzione Sistema dei controlli, attività ispettive e SISTAR svolge, ai sensi della DGR n. 715/2021, il ruolo di struttura di supporto, ferme restando le competenze della Struttura di Progetto di cui alla DGR n. 913/2021 per quanto concerne gli aspetti legati alla semplificazione normativa e procedimentale.

Il Comitato dei Direttori, nell’ambito delle funzioni sopra citate, non assume alcuna responsabilità in merito alla legittimità, realizzazione, gestione, rendicontazione ed ogni altro aspetto relativo ai progetti, che rimangono in capo ai soggetti competenti.

Si ritiene, altresì, opportuno procedere all’individuazione:

  • dei progetti, all’interno di quelli già approvati con il Piano Regionale per la Ripresa e la Resilienza, di cui alla DGR n. 1529/2020, che, alla luce del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza trasmesso alla Commissione europea il 30 aprile 2021, assumono valenza di assoluta strategicità e che possono essere oggetto di finanziamento, con la specificazione se si tratta di progetti il cui ruolo della Regione è quello di stazione appaltante;
  • dei progetti in cui la Regione è coinvolta insieme ad altri soggetti;
  • di ulteriori progetti, considerato che la DGR n. 1529/2020 è stata adottata anteriormente alla data di approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

A tal fine ciascun Direttore di Area, eventualmente attraverso la costituzione di gruppi interni di lavoro. ed in coordinamento con l’Assessore di riferimento, è incaricato a formulare una proposta tecnica, che sarà oggetto di valutazione da parte della Giunta regionale con successivo provvedimento.

Nel caso di costituzione di gruppi di lavoro che interessino più Aree, il Segretario Generale della Programmazione procede con l'individuazione mediante proprio atto.

Considerate le modalità operative di organizzazione e di gestione previste nel PNRR e nelle relative norme di attuazione si ritiene, altresì, di individuare gli opportuni aspetti organizzativi sia interni all’Amministrazione regionale - nel caso, a titolo esemplificativo, di soggetto assegnatario, beneficiario, attuatore, stazione appaltante -, che con riferimento all’eventuale ruolo della Regione quale ente di regia e di supporto per progetti con più soggetti interessati, come pure per altre fattispecie attuative che emergessero.

Per il monitoraggio dell’andamento dei progetti verrà utilizzata, opportunamente adattata, la piattaforma informatica «SFERe», strumento di project management già in uso dell’amministrazione regionale da alcuni anni.

Considerato che il territorio regionale sarà interessato da un insieme di investimenti realizzati da parte di soggetti terzi rispetto all’Amministrazione regionale, in primis Città metropolitana, Province e Comuni, si ritiene altresì opportuno incaricare il Segretario Generale della Programmazione a costituire un tavolo tecnico per lo scambio di informazioni in merito ai progetti ed allo stato di avanzamento degli stessi, opportunamente coinvolti l’UPI, l’ANCI, le associazioni degli altri enti titolari di progetti e/o gli enti stessi; è prevista la possibilità di sottoscrizione di Protocolli previa approvazione da parte della Giunta regionale. Il Segretario Generale della Programmazione aggiornerà periodicamente la Giunta regionale sull’andamento dei lavori del suddetto tavolo tecnico.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021;

VISTI i Decreti legge n. 59 del 6 maggio 2021 e n. 77 del 31 maggio 2021;

VISTE le Risoluzioni del Consiglio regionale n. 8 e n. 10 del 16 marzo 2021;

VISTE le deliberazioni della Giunta regionale n. 1529 del 17 novembre 2020, n. 571 del 4 maggio 2021, n. 715 dell’8 giugno 2021 e n. 913 del 30 giugno 2021;

VISTO l’art. 2, comma 2, della Legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e ss.mm.ii.,

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di attribuire al Comitato dei Direttori, di cui all’articolo 16 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012, e ss. mm. ii., la funzione di coordinamento tecnico e di monitoraggio dei progetti di cui risultano titolari la Regione o gli enti e società regionali, anche al fine dell’individuazione di soluzioni atte a superare eventuali criticità;
  3. di individuare con successivo provvedimento, sulla base delle proposte formulate da parte dei Direttori di Area, secondo le modalità operative di cui alle premesse, ed in coordinamento con l’Assessore di riferimento, i progetti, primariamente all’interno di quelli già approvati con il Piano Regionale per la Ripresa e la Resilienza, di cui alla DGR n. 1529/2020, che, alla luce del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza trasmesso alla Commissione europea il 30 aprile 2021, assumono valenza di assoluta strategicità e che possono essere oggetto di finanziamento;
  4. di costituire, considerato che il territorio regionale sarà interessato da un insieme di investimenti realizzati da parte di soggetti terzi rispetto all’Amministrazione regionale, in primis Città metropolitana, Province e Comuni, un tavolo tecnico per lo scambio di informazioni in merito ai progetti ed allo stato di avanzamento degli stessi, opportunamente coinvolti l’UPI, l’ANCI, le associazioni degli altri enti titolari di progetti e/o gli enti stessi, anche prevedendo la sottoscrizione di specifici Protocolli, previa approvazione da parte della Giunta regionale;
  5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spese a carico del bilancio regionale;
  6. di incaricare il Segretario Generale della Programmazione all’esecuzione del presente atto;
  7. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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