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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 88 del 02 luglio 2021


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 872 del 30 giugno 2021

Piano Sviluppo e Coesione della Regione del Veneto. Sezione Ordinaria - Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021 - 2027. Aggiornamento dell'elenco degli interventi individuati con DGR n. 623 del 20/05/2021 proposti a finanziamento con la prima anticipazione di risorse FSC 2021 - 2027 da inserire nel Piano Stralcio della Ministra per il Sud e la Coesione territoriale.

Note per la trasparenza

Nelle more dell’avvio della nuova programmazione europea e della programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021 – 2027 la Ministra per il Sud ha proposto di assegnare alla Regione del Veneto una prima quota di risorse FSC. In seguito a ciò la Giunta Regionale con propria Delibera n. 623 del 20/05/2021 ha approvato l’elenco degli interventi selezionati che presentano le caratteristiche richieste e a seguito dell’istruttoria da parte del Nucleo di Valutazione e Controllo dell’Agenzia per la Coesione territoriali, uno degli interventi proposti è stato valutato come non immediatamente finanziabile. Con il presente atto, si propone pertanto, come previsto dalla succitata DGR, l’aggiornamento dell’elenco degli interventi proposti a finanziamento.

Il Vicepresidente Elisa De Berti per il Presidente Luca Zaia riferisce quanto segue.

Il Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) è, congiuntamente ai Fondi strutturali europei, lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali in attuazione dell'articolo 119, comma 5, della Costituzione italiana e dell'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

Nel Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) - disciplinato dal D. Lgs. n. 88 del 2011 che ha così ridenominato il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) - sono iscritte le risorse finanziarie aggiuntive nazionali, destinate a finalità di riequilibrio economico e sociale, nonché a incentivi e investimenti pubblici. Il requisito dell'aggiuntività è espressamente precisato dalla disciplina istitutiva del Fondo, laddove si dispone (articolo 2 del D. Lgs. n. 88/2011) che le risorse non possono essere sostitutive di spese ordinarie del bilancio dello Stato e degli enti decentrati, in coerenza con l'analogo criterio dell'addizionalità previsto per i fondi strutturali dell'Unione europea.

Il Fondo per lo sviluppo e la coesione è pertanto finalizzato a dare unità programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale, che sono rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese. Il Fondo ha carattere pluriennale, in coerenza con l'articolazione temporale della programmazione dei Fondi strutturali dell'Unione europea, garantendo l'unitarietà e la complementarietà delle procedure di attivazione delle relative risorse con quelle previste per i fondi comunitari. L'intervento del Fondo è destinato al finanziamento di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale, aventi natura di grandi progetti o di investimenti articolati in singoli interventi tra loro funzionalmente connessi.

Per quanto concerne l'utilizzo delle risorse del Fondo, il quadro di governance istituzionale per le politiche di coesione, definito dalla legge di stabilità per il 2015 (art. 1, commi 703-706, legge n. 190/2014), riserva alla Presidenza del Consiglio (c.d. “Autorità politica per la coesione”) il compito di indicare le linee strategiche per l'impiego del Fondo Sviluppo e Coesione per il ciclo 2014-2020, in forma integrata con le risorse europee per lo sviluppo regionale. Spetta al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS) il compito di ripartire, con proprie deliberazioni, la dotazione del Fondo tra gli interventi in esso compresi. Quanto alla gestione delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, la legge di stabilità per il 2015 ha previsto la costituzione di una apposita contabilità speciale presso il Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche nazionali, che si è venuta ad aggiungere alle altre contabilità speciali attraverso le quali sono gestite, nell'ambito del Fondo di rotazione, anche le risorse dei Fondi strutturali (sia quelle nazionali di cofinanziamento sia quelle provenienti dall'Unione europea).

Con riferimento alla normativa nazionale, occorre evidenziare che, le finalità di migliorare il coordinamento unitario delle politiche di coesione e la qualità dei relativi processi programmatori, avevano determinato l’intervento del legislatore già a partire dal 2019. A tale riguardo, si è, infatti, assistito ad un processo di rivisitazione degli assetti programmatori e di “governance” del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) volto anche ad accelerare la capacità di spesa delle Amministrazioni centrali e regionali e rafforzare i livelli di attuazione delle risorse per le politiche di coesione al fine di ovviare al limitato grado di utilizzo e avanzamento registrato negli ultimi anni.

In particolare, l’articolo 44 del D.L. n. 34/2019 (cd “Decreto Crescita” convertito nella Legge 58/2019), come successivamente modificato dall'art. 1, comma 309, della Legge di Bilancio 2020, prevede una riclassificazione degli attuali documenti di programmazione delle risorse del FSC relativi ai vari cicli programmatori (2000-2006, 2007-2013, 2014-2020), effettuata dall'Agenzia per la Coesione Territoriale (ACT) sentite le Amministrazioni interessate, finalizzata alla predisposizione di un unico Piano operativo denominato “Piano Sviluppo e Coesione” (PSC) per ciascuna Amministrazione centrale, Regione o Città metropolitana titolare di risorse del Fondo.

Tale Piano è articolato per Aree Tematiche, in analogia agli obiettivi tematici della programmazione dei Fondi SIE, fermo restando il vincolo di destinazione territoriale delle risorse secondo la chiave di riparto 80% alle aree del Mezzogiorno e 20% alle aree del Centro-Nord.

Con propria nota del 29 marzo 2021, indirizzata al Presidente della Regione del Veneto, la Ministra per il Sud e la Coesione Territoriale ha proposto, nelle more dell’avvio della nuova programmazione europea e della programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021 – 2027, di assegnare alla Regione del Veneto una prima quota di risorse FSC, nel limite di 92,20 milioni di euro, ai sensi dell’art. 1, comma 178, lett. d), della legge di bilancio 2021, in cui è previsto che, nelle more della definizione dei Piani di Sviluppo e Coesione 2021 – 2027, il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale possa sottoporre all’approvazione del CIPESS l’assegnazione di risorse per la realizzazione di interventi con immediato avvio dei lavori per il successivo finanziamento del Piano Stralcio.

Sempre nella stessa nota si invita la Regione a far pervenire un elenco di interventi corredati della documentazione comprovante caratteristiche di immediata cantierabilità e attivazione. Viene precisato che tali interventi saranno oggetto di apposita valutazione a cura dell’Agenzia per la Coesione territoriale, in funzione della successiva sottoposizione al CIPESS della relativa proposta di finanziamento.

In attesa di ulteriori specificazioni, la Direzione Programmazione Unitaria coordinata con l’Area Politiche economiche, Capitale umano e Programmazione comunitaria, ha predisposto una nota metodologica nella quale vengono riassunte le questioni più salienti e le indicazioni sulle eventuali che gli interventi presentati devono avere facendo riferimento alle regole generali del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.

Con nota prot. n. 173522, inviata il 15 aprile 2021, il Presidente della Regione del Veneto ha informato gli Assessori per le materie di loro competenza della proposta del Ministro, precisando che la principale caratteristica degli interventi/iniziative da proporre deve essere la loro cantierabilità, tale da permettere l’immediato avvio dei lavori, oltre ad una coerenza con le caratteristiche del FSC e del futuro Piano di Sviluppo e Coesione.

È stato quindi richiesto agli Assessori di avviare presso le strutture tecniche di riferimento una ricognizione dei possibili progetti/iniziative da avviare al finanziamento, raccogliendo le informazioni utili per la loro valutazione.

Successivamente, con nota pervenuta il 19 aprile 2021, l’Agenzia per la Coesione territoriale ha fornito un format per la ricognizione degli interventi e ulteriori indicazioni per la compilazione della scheda con prescrizioni alle quali attenersi nella selezione degli interventi, così come dettagliate nella succitata DGR 623/2021.

Per il tramite degli Assessori delle strutture tecniche di riferimento, coordinate dalle rispettive Aree di coordinamento, sono pervenute all’Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria e alla Direzione Programmazione Unitaria n. 67 schede relative a interventi/iniziative per un ammontare di circa 281 milioni di euro da avviare al finanziamento a valere sulle risorse FSC 2021 – 2027. Al fine di rendere più snella la procedura istruttoria ciascuna scheda doveva riportare obbligatoriamente un indice di priorità e su tale base, in coerenza con i requisiti richiesti, a seguito dell’istruttoria sono state individuate n. 13 proposte progettuali per un ammontare pari a 92.200.000,00 € che la Giunta Regionale ha approvato con propria Delibera n. 623 del 20 maggio 2021, di cui all’Allegato A “Elenco degli interventi proposti per il finanziamento con la prima quota FSC 2021-2027 da assegnare alla Regione del Veneto tramite il Piano di Stralcio proposto dalla Ministra per il Sud e la Coesione territoriale”.

Successivamente le schede degli interventi proposti è stato trasmesso, con nota Prot. n. 236507 del 24 maggio 2021, agli uffici dell’Agenzia per la Coesione territoriale per le attività istruttorie. Le stesse schede sono state inviate anche per posta elettronica in formato editabile, come richiesto dalla stessa Agenzia per svolgere più agevolmente l’attività istruttoria.

Le schede degli interventi sono state oggetto di apposita analisi da parte del Nucleo di Valutazione e Controllo dell’Agenzia per Coesione territoriale, le cui risultanze sono state anticipate per posta elettronica alla Direzione Programmazione Unitaria, Autorità di Gestione del PAR FSC. Tali risultanze sono state discusse con gli Uffici regionali incaricati nel corso di un incontro bilaterale tenutosi in videoconferenza in data 08 giugno 2021, nel corso del quale l’intervento “Attività di sostegno per adeguamento normativo, miglioramento e ristrutturazione di impianti sportivi di proprietà di enti locali pubblici” è stato considerato non immediatamente finanziabile in quanto i progetti riferibili a questa procedura ancorché di importo limitato e di rapida realizzabilità non appaiono della maturità progettuale necessaria.

Come previsto dalla DGR n. 623 del 20 maggio 2021, si è proceduto ad individuare, in sostituzione del suddetto intervento, tra le schede già oggetto di istruttoria, 2 progetti compatibili per l’entità del contributo FSC resosi disponibile (€ 3.000.000,00) e che presentano le caratteristiche di immediata cantierabilità:

  • il “Programma complesso per riqualificazione di contesti urbani degradati con demolizione, recupero di alloggi sfitti e realizzazione di nuovi alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica” dell’A.T.E.R. di Treviso che consiste nella realizzazione di un fabbricato per complessivi 12 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica sovvenzionata con L.R. n. 39/2017, parte di un più ampio intervento nell’area “Feltrina” a Nord/Ovest della Città. Il progetto definitivo dell'intervento completo nel suo insieme è pari ad € 10.087.968,44, mentre l'importo per la realizzazione del progetto relativo allo specifico intervento verrà determinato in sede di progettazione esecutiva. Si ipotizza in questa sede un importo complessivo di € 3.200.000,00, di cui € 1.200.000,00 a valere sul futuro finanziamento FSC ed € 1.190.000,00 con contributo regionale già assegnato nell'ambito del Piano Strategico delle Politiche della Casa;
  • l’intervento di “Riqualificazione di contesti urbani degradati con recupero e razionalizzazione di alloggi sfitti di Edilizia Residenziale Pubblica” dell’A.T.E.R. di Rovigo. Si tratta di un intervento di recupero/efficientamento di alloggi sfitti a Rovigo ed in altri comuni della Provincia. In sede di approvazione del progetto definitivo si ipotizza un importo complessivo di € 2.277.000,00, di cui € 1.800.000,00 col futuro finanziamento FSC 2021 – 2027 ed € 477.000,00 con risorse proprie dell’Azienda Territoriale.

In considerazione di quanto sopra, si tratta ora, pertanto, di sostituire l’Allegato A della DGR n. 623 del 20 maggio 2021, con l’Allegato A del presente atto “Elenco degli interventi proposti per il finanziamento con la prima quota FSC 2021-2027 da assegnare alla Regione del Veneto tramite il Piano di Stralcio proposto dalla Ministra per il Sud e la Coesione territoriale” che tiene conto delle modifiche sopracitate.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l'articolo 119, comma 5, della Costituzione italiana e l'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE).

VISTO il D.lgs. 88/2011

VISTO il D.L. n. 34/2019 (cd “Decreto Crescita”) convertito con modificazioni dalla L. n. 58/2019;

VISTO il D.L. n. 34/2020 (cd “Decreto rilancio”) convertito con modificazioni dalla L. n. 77/2020;

VISTA la Delibera CIPE n. 39/2020;

VISTA la Legge 30 dicembre 2020, n. 178, con particolare riferimento ai commi 177 e seguenti dell’art. 1;

VISTA la DGR n. 623 del 20/05/2021;

VISTI gli esiti della seduta del CIPESS del 29 aprile 2021 in base ai quali, nel corso della seduta, sono state approvate:

- le Disposizioni quadro per il Piano di Sviluppo e Coesione di cui all’articolo 44, comma 14, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58;

- i Piani di Sviluppo e Coesione delle diverse amministrazioni, tra cui quello della Regione del Veneto;

VISTO l’articolo 2, comma 2, della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54 e s.m.i.;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare la sostituzione dell’intervento “Attività di sostegno per adeguamento normativo, miglioramento e ristrutturazione di impianti sportivi di proprietà di enti locali pubblici” non ritenuto immediatamente finanziabile dall’Agenzia per la Coesione Territoriale con gli interventi “Programma complesso per riqualificazione di contesti urbani degradati con demolizione, recupero di alloggi sfitti e realizzazione di nuovi alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica” dell’A.T.E.R. di Treviso e la “Riqualificazione di contesti urbani degradati con recupero e razionalizzazione di alloggi sfitti di Edilizia Residenziale Pubblica” dell’A.T.E.R. di Rovigo che intervengono operando una riqualificazione funzionale tecnica del patrimonio di Edilizia residenziale Pubblica degli A.T.E.R. di Rovigo e di Treviso;
  3. di approvare il nuovo Allegato A “Elenco degli interventi proposti per il finanziamento con la prima quota FSC 2021-2027 da assegnare alla Regione del Veneto tramite il Piano di Stralcio proposto dalla Ministra per il Sud e la Coesione territoriale” che tiene conto delle modifiche previste al punto 2 e che sostituisce quello approvato con la DGR n. 623 del 20 maggio 2021;
  4. di inviare l’Allegato A all’Agenzia per la Coesione Territoriale per il seguito di competenza;
  5. di incaricare l’Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria dell’esecuzione del presente atto;
  6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  7. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_872_21_AllegatoA_452088.pdf

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