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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 83 del 25 giugno 2021


Materia: Settore secondario

Deliberazione della Giunta Regionale n. 776 del 15 giugno 2021

Ristoro delle categorie soggette a restrizioni in relazione all'emergenza COVID-19, in attuazione dell'art. 27 del decreto legge 22 marzo 2021, n. 41 "Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute, e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19" e della deliberazione della Giunta regionale n. 588 del 14 maggio 2019.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento, in attuazione di quanto disposto dall'art. 27 del decreto legge 22 marzo 2021, n. 41 "Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute, e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19", prevede l’assegnazione di ristori ad alcune delle categorie soggette a restrizioni in relazione all'emergenza COVID-19, che svolgono attività appartenenti alle filiere “Turismo”, “Agricoltura”, “Cultura” e “Sport”.

L'Assessore Cristiano Corazzari, di concerto con l'Assessore Federico Caner, riferisce quanto segue.

L'aggravamento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 ha indotto le Istituzioni nazionali e regionali ad adottare un complesso di misure preventive e di contenimento della pandemia che hanno inciso direttamente e in misura rilevante su determinate categorie economiche, imponendo restrizioni parziali o totali all'operatività delle imprese e di altri soggetti.

La legge n. 176 del 2020, oltre a convertire in legge con modificazioni il c.d. Decreto Ristori, decreto legge 28 ottobre 2020 n. 137 "Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19", ha abrogato espressamente, tra gli altri, il decreto Ristori quater (decreto legge n. 157/2020), con salvezza degli atti e dei provvedimenti adottati, nonché degli effetti prodotti e dei rapporti giuridici sorti nel frattempo sulla base degli stessi, tra cui i provvedimenti adottati dalle Regioni a statuto ordinario in attuazione dell’articolo 22.

In particolare l’art. 32-quater del decreto legge n. 137/2020, introdotto dalla Legge 176/2020, ha previsto l'assegnazione alle regioni a statuto ordinario di contributi per l'anno 2020 (comma 1) e 2021 (comma 2) destinati al ristoro delle categorie soggette a restrizioni in relazione all'emergenza COVID-19.

Le risorse previste per l’anno 2020, pari a complessivi euro 19.865.921,05, hanno formato oggetto della precedente deliberazione di Giunta regionale n. 1799 del 22 dicembre 2020 e sono state destinate alle categorie ivi previste, imprese iscritte al Registro delle imprese operanti in determinate filiere, mediante la convenzione attuativa dell’Accordo di programma tra Regione del Veneto e Unione Regionale delle Camere di Commercio del Veneto (di seguito Unioncamere) per la competitività e lo sviluppo del sistema economico, approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 588 del 14 maggio 2019.

Tale Accordo risulta articolato in una pluralità di "Assi", che interessano, tra gli altri, gli ambiti della competitività e del supporto alle imprese, la cultura, il turismo, l'ambiente, il lavoro e le professioni, la semplificazione e la digitalizzazione: in particolare, all'interno del primo asse si collocano le azioni volte a sviluppare la competitività delle imprese, nel secondo asse le azioni rivolte ai territori (e quindi al miglioramento del contesto nel quale operano le imprese), che possono riguardare l’attrattività turistica e culturale, nel terzo asse specifiche azioni relative al rafforzamento delle relazioni presso le Istituzioni dell'Unione Europea. A queste si aggiungono ulteriori attività di interesse pubblico comuni ad entrambe le Amministrazioni e previste dall'art. 2 dello Statuto di Unioncamere.

Ora, l’art. 27 del decreto legge 22 marzo 2021, n. 41 "Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute, e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19”, convertito con Legge 21 maggio 2021, n. 69, ha modificato il comma 2 del citato articolo 32-quater del decreto legge n. 137/2020, prevedendo l’assegnazione alla Regione del Veneto della somma di euro 8.750.000,00, da destinare al ristoro delle categorie soggette a restrizioni in relazione all’emergenza da COVID-19.

Pertanto, con il presente provvedimento, nell'ambito delle prerogative di cui al citato Accordo di Programma approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 588 del 2019 e stante la pregressa esperienza maturata da Unioncamere, in virtù della convenzione approvata dalla citata DGR 1799/2020 e sottoscritta il 23/12/2020, si propone di approvare lo schema di Convenzione tra Regione del Veneto e Unioncamere (Allegato A), per la realizzazione di un'azione congiunta finalizzata a sostenere, mediante un intervento di ristoro, le categorie, imprese e altri soggetti, che sono stati colpiti dalle restrizioni imposte per il contenimento della pandemia da Covid-19.

La misura sarà attivata con uno o più bandi e avrà quali destinatari:

a. le imprese nonché i professionisti, in possesso di partita IVA attiva, aventi una sede operativa attiva e/o esercitanti l’attività nel territorio del Veneto alla data della domanda di ristoro, operanti nelle filiere “Turismo” e “Agricoltura”, che svolgono attività identificate come di seguito e di cui all’elenco dell’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:

  • Agenzie di viaggi e tour operator (codici ATECO 79.11 e 79.12);
  • Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte da agenzie di viaggio nca (codice ATECO 79.90.19);
  • Guide Alpine e Accompagnatori di media montagna, titolari di partita IVA attiva, iscritti ai relativi albi professionali ai sensi della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 “Nuova disciplina della professione di guida alpina e di accompagnatore di media montagna” e successive modifiche ed integrazioni (codice ATECO 93.19.92 denominato “Attività delle guide alpine”);
  • Professionisti del settore turistico individuati e definiti ai sensi dell’articolo 82 della legge regionale n. 33/2002 (guide turistiche, accompagnatori turistici, animatori turistici, guide naturalistico-ambientali) abilitati in altre Regioni e residenti nella Regione Veneto (codici ATECO 79.90.20 e 3.4.1.3.0);
  • Fattorie didattiche iscritte all’Elenco regionale delle Fattorie didattiche del Veneto, che non abbiano usufruito di interventi di ristoro già posti in essere dalla Giunta regionale;
  • Fattorie sociali iscritte nell’elenco regionale delle fattorie sociali del Veneto, che non abbiano usufruito di interventi di ristoro già posti in essere dalla Giunta regionale;
  • Agriturismi di cui ai codici ATECO 55.20.52 (Attività di alloggio connesse all’azienda agricola) e 56.10.12 (Attività di ristorazione connesse all’azienda agricola), che non abbiano usufruito di interventi di ristoro già posti in essere dalla Giunta regionale
  • Aziende agricole di turismo rurale riconosciute ed attive ai sensi della L.R. 28/2012 e s.m.i., che non abbiano usufruito di interventi di ristoro già posti in essere dalla Giunta regionale.

b. i soggetti iscritti unicamente al Repertorio economico ed amministrativo, di seguito REA, con sede operativa attiva nel Veneto alla data della domanda di ristoro e operanti nelle filiere che attengono ai settori “Sport” e “Cultura”, che svolgono attività identificate dai codici ATECO di cui all’elenco dell’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

c. i professionisti dotati di partita IVA attiva non iscritti né al Registro delle Imprese, né al Repertorio economico ed amministrativo - REA, con sede operativa attiva nel Veneto alla data della domanda di ristoro e operanti nelle filiere “Sport” e “Cultura, che svolgono attività identificate dai codici ATECO di cui all’elenco dell’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

d. le imprese iscritte al Registro delle Imprese e soggetti iscritti unicamente al REA, con sede operativa attiva nel Veneto alla data della domanda di ristoro e operanti nella filiera “Sport” in possesso di codice ATECO 93.11.20 “Gestione piscine” o di codice ATECO 93.11.30 “Gestione di impianti sportivi polivalenti”, di cui all’elenco dell’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

I bandi saranno riservati a tali filiere e categorie di beneficiari, avuto riguardo alle ulteriori tipologie di ristori/sostegni previste dallo stesso DL 41/2021, nonché agli interventi di sostegno precedentemente attuati, ferma restando la non sovrapposizione di ristoro per i soggetti iscritti in più elenchi o categorie sopra citati.

Saranno esclusi dai bandi i beneficiari dei ristori di cui all’art. 26 del DL 41/2021.

In particolare, per quanto riguarda le filiere “Cultura” e “Sport” si evidenzia che i bandi saranno rivolti a soggetti che non hanno potuto accedere ai ristori previsti dalla citata D.G.R. n. 1799/2020, riservati unicamente a imprese iscritte nel registro delle imprese.

Unica eccezione è rappresentata, per la filiera “Sport”, dalle imprese iscritte al Registro delle Imprese con sede operativa attiva nel Veneto alla data della domanda di ristoro in possesso di codice ATECO 93.11.20 “Gestione piscine" o di codice ATECO 93.11.30 “Gestione di impianti sportivi polivalenti”, che potranno essere ulteriormente beneficiarie dei presenti ristori, in quanto trattasi di attività con ingenti costi di gestione e quindi particolarmente colpite dalle misure di restrizione adottate a causa della pandemia.

Il codice Ateco, ove indicato, delle attività che potranno beneficiare del ristoro sopra individuate, dovrà essere quello primario, ad esclusione delle aziende che svolgono attività di agriturismo.

Il bando disporrà di una dotazione finanziaria pari a euro 8.750.000,00 da utilizzare nell'esercizio 2021.

Al riguardo, si ritiene di destinare alle filiere “Turismo” e “Agricoltura” l’importo di euro 2.250.000,00 e alle filiere che attengono ai settori “Cultura” (incluse le attività dello spettacolo viaggiante) e “Sport“ l’importo di euro 6.500.000,00, nel cui ambito euro 500.000,00 vengono riservati, per le ragioni sopra indicate, alle attività di cui ai codici ATECO 93.11.20 “Gestione piscine" e 93.11.30 “Gestione di impianti sportivi polivalenti”.

Il ristoro in oggetto sarà finanziato mediante l'utilizzo dei fondi stanziati, per effetto della variazione di bilancio disposta con deliberazione della Giunta regionale n. 481 del 20 aprile 2021, sul capitolo di spesa 104337 “Ristoro alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali soggetti a restrizioni in relazione all'emergenza epidemiologica da COVID-19 - Trasferimenti correnti (art. 32QU, D.L. 28/10/2020, n. 137)”, che presenta sufficiente disponibilità, del bilancio di previsione 2021-2023; al riguardo si dà atto che il finanziamento regionale non costituisce debito di natura commerciale.

Si determina quindi in euro 8.750.000,00 l'importo massimo dell'obbligazione di spesa derivante dal presente atto alla cui assunzione provvederà con proprio atto il Direttore della Direzione Beni Attività Culturali e Sport, nel corso dell'esercizio finanziario 2021.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

Visto il decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6, convertito con modificazioni dalla legge 5 marzo 2020, n. 13;

Viste le delibere del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, del 29 luglio 2020, del 7 ottobre 2020, del 13 gennaio 2021 e del 21 aprile 2021, con le quali è stato dichiarato e prorogato lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

Visti i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri 24 ottobre 2020, 3 novembre 2020, 3 dicembre 2020, 14 gennaio 2021 e 2 marzo 2021;

Viste le Ordinanze del Presidente della Giunta regionale n. 145 del 26 ottobre 2020, n. 151 del 12 novembre 2020, n. 156 del 24 novembre 2020, n. 158 del 25 novembre 2020, n. 159 del 27 novembre 2020, n. 167 del 10 dicembre 2020 e n. 169 del 17 dicembre 2020;

Visto il decreto legge 28 ottobre 2020, n. 137, convertito con Legge n. 176/2020;

Visto l’art. 27 del decreto legge 22 marzo 2021, n. 41, convertito con Legge 21 maggio 2021, n. 69;

Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e ss.mm.ii;

Visto l'articolo 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

Vista la D.G.R. n. 588 del 14 maggio 2019;

Vista la legge regionale n. 41 del 29 dicembre 2020 con cui è stato approvato il Bilancio regionale di Previsione 2021-2023;

Vista la D.G.R. n. 1839 del 29.12.2020 "Approvazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2021-2023";

Visto il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 1 dell'8.01.2021 “Bilancio finanziario gestionale 2021-2023”;

Visto la D.G.R n. 30 del 19.01.2021 "Direttive per la gestione del bilancio di previsione 2021-2023";

Vista la D.G.R. n. 481 del 20 aprile 2021 “Variazione al Bilancio di previsione 2021-2023 e al documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2021-2023 ai sensi dell'art. 51, comma 2, D.Lgs. 118/2011”;

Visto l'articolo 2, comma 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

1.  di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2.  di approvare lo "Schema di Convenzione tra Regione del Veneto e Unione Regionale delle Camere di Commercio del Veneto (Unioncamere)” Allegato A al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante e sostanziale, per la realizzazione di un'azione congiunta da tradursi in uno o più bandi finalizzati a sostenere, mediante un intervento di ristoro, le imprese ed altri soggetti operanti nelle filiere “Turismo”, “Agricoltura”, “Cultura” e “Sport”, che sono stati colpiti dalle restrizioni imposte dalle misure statali e regionali adottate per il contenimento del contagio da Covid-19;

3.  di stabilire che potranno beneficiare dell'intervento di ristoro di cui al punto 2, consistente in un importo assegnato una tantum:

  1. le imprese nonché i professionisti, in possesso di partita IVA attiva, aventi una sede operativa attiva e/o esercitanti l’attività nel territorio del Veneto alla data della domanda di ristoro, operanti nelle filiere “Turismo” e “Agricoltura”, che svolgono attività identificate nell’elenco dell’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;   
  2. i soggetti iscritti unicamente al Repertorio economico ed amministrativo – REA, con sede operativa attiva nel Veneto alla data della domanda di ristoro e operanti nelle filiere che attengono ai settori “Sport” e “Cultura”, che svolgono attività identificate dai codici ATECO di cui all’elenco dell’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  3. i professionisti dotati di partita IVA attiva non iscritti né al Registro delle Imprese, né al Repertorio economico ed amministrativo - REA, con sede operativa attiva nel Veneto alla data della domanda di ristoro e operanti nelle filiere  “Sport” e “Cultura, che svolgono attività identificate dai codici ATECO di cui all’elenco dell’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  4. le imprese iscritte al Registro delle Imprese e i soggetti iscritti unicamente al REA, con sede operativa nel Veneto alla data della domanda di ristoro e operanti nella filiera “Sport” in possesso di codice ATECO 93.11.20 “Gestione piscine" o di codice ATECO 93.11.30 “Gestione di impianti sportivi polivalenti”, di cui all’elenco dell’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

4.  di determinare in euro 8.750.000,00 (ottomilionisettecentocinquantamila/00) l’importo massimo delle obbligazioni di spesa relative all'intervento di cui al precedente punto 2 , di cui Euro 2.250.000,00 per le Filiere “Turismo e “Agricoltura” ed euro 6.500.000,00 per le filiere “Cultura “ e “Sport”, e di stabilire che tale spesa verrà impegnata entro il corrente esercizio e contestualmente liquidata a favore di Unioncamere con successivi provvedimenti del Direttore della Direzione Beni Attività Culturali e Sport, a carico dei fondi stanziati nel bilancio di previsione 2021-2023, sul capitolo di spesa 104337 “Ristoro alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali soggetti a restrizioni in relazione all'emergenza epidemiologica da COVID-19 - Trasferimenti correnti (art. 32QU, D.L. 28/10/2020, n. 137)”,

5.  di dare atto che la Direzione Beni Attività Culturali e Sport, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;

6.  di incaricare il Direttore della Direzione Beni Attività Culturali e Sport e il Direttore della Direzione Turismo della sottoscrizione della convenzione di cui al punto 2;

7.  di incaricare la Direzione Beni Attività Culturali e Sport dell'esecuzione del presente provvedimento, nonché dell’adozione di eventuali modifiche o integrazioni non sostanziali dello schema di convenzione di cui all’art. 2;

8. di dare atto che le spese di cui si prevede l'impegno con il presente atto non costituiscono debiti commerciali;

9.  di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

10. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_776_21_AllegatoA_451229.pdf
Dgr_776_21_AllegatoB_451229.pdf

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