Home » Dettaglio Deliberazione della Giunta Regionale
Materia: Ambiente e beni ambientali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 726 del 08 giugno 2021
Avvio dell'iter di aggiornamento e revisione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali. L.R. n. 3/2000.
Con il presente provvedimento la Giunta regionale avvia la procedura di aggiornamento del Piano regionale di gestione rifiuti e prevede l’attuazione da parte dell’ARPAV di una serie di attività integrative riguardanti approfondimenti scientifici in materia di economia circolare funzionali alla revisione del documento programmatorio.
L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.
Con deliberazione del Consiglio Regionale n. 30 del 29.04.2015, è stato approvato il “Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali”; le scelte di programmazione adottate con tale strumento consentono oggi di porre la Regione in una posizione di eccellenza nel panorama europeo, al punto che gli obiettivi raggiunti, specialmente nella gestione dei rifiuti urbani, sono già in linea con gli indirizzi contenuti nel “Nuovo Piano d'Azione per l'economia circolare - Per un’Europa più pulita e più competitiva” (COM/2020/98 final).
A tale proposito, è importante evidenziare che le direttive conseguenti al Piano d’Azione dell’Unione Europea stabiliscono obiettivi più stringenti, con particolare riferimento alla Direttiva (UE) 2018/851, di modifica della direttiva quadro sui rifiuti 2008/98/CE e la Direttiva (UE) 2018/850, di modifica della direttiva discariche 1999/31/CE, che grazie ai succitati indirizzi pianificatori per la gestione integrata dei rifiuti urbani risultano in gran parte già raggiunti a livello regionale.
In particolare, il vigente Piano regionale sui rifiuti, anche se precedente ai più recenti indirizzi comunitari e nazionali, per certi aspetti, ne anticipa i concetti, introducendo in linea con la Dec. 2011/753/UE, una valutazione sulle percentuali di riciclaggio, denominata “indice di riciclaggio”, individuando criteri del tutto simili a quelli indicati nella successiva direttiva 851/2018/UE che definisce “obiettivi di preparazione per il riutilizzo e riciclaggio”. Sulla base di tali simulazioni si valuta oggi a livello regionale un indice di riciclaggio pari a 68% (cfr. ARPAV - Rapporto rifiuti urbani, 2020) già superiore agli obiettivi stabiliti dalla nuova normativa per il 2035.
Si aggiunga riguardo agli obiettivi di riduzione del conferimento in discarica di rifiuti, confrontati con quelli poi stabiliti dalla direttiva 850/2018, recepiti nella legislazione nazionale con D.lgs. 121/2020, che questa Regione è prossima a superare l’obiettivo di contenimento dello smaltimento in discarica dei rifiuti urbani sotto il 10%.
Va altresì rilevato che i dati sui quali sono state condotte le analisi e costruiti gli scenari del vigente Piano rifiuti sono riferiti al 2010 e le previsioni hanno come orizzonte temporale il 2020; sono inoltre intervenute modifiche alla norma nazionale con il D.Lgs. n. 116/2020 che ha recepito le direttive europee appartenenti al cosiddetto “Pacchetto Economia Circolare”, rendendo così opportuno l’avvio dell’iter per l’aggiornamento della pianificazione regionale allo scopo di valutare la coerenza con i nuovi indirizzi intervenuti e il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati.
Si sottolinea che i nuovi indirizzi europei in materia di rifiuti richiedono un approfondimento sugli obiettivi e sulle azioni contenuti nel piano, che dovranno essere finalizzati ad un razionale utilizzo delle risorse per gestirle con maggiore efficienza nel corso del loro ciclo di vita, favorendo l’introduzione di strumenti capaci di modificare i modelli di produzione e di consumo, in grado di prevenire la produzione di rifiuti e incentivare riuso e preparazione per il riutilizzo, garantendo contemporaneamente una maggiore diffusione di tecnologie rispettose dell’ambiente.
Le principali finalità contenute nel Piano regionale vigente sono:
Lo strumento di programmazione regionale di cui si prevede l’aggiornamento dovrà necessariamente confrontarsi con la Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile, di recente approvata con deliberazione Consiglio regionale del Veneto n. 80 del 20 luglio 2020, che rispetto all’obiettivo strategico nazionale di ridurre i carichi inquinanti nell’ambiente individua tra le linee di intervento nella Macro area 5 “Per una riproduzione del capitale naturale: ridurre l’inquinamento di aria, acqua e terra”, l’aggiornamento della pianificazione di settore quale strumento per promuovere un uso razionale delle risorse e “Incentivare l’economia circolare, ovvero la circolarità della produzione e dei consumi” (Linea di intervento n. 6).
Ciò premesso, considerato il mutato contesto socio-economico sul quale dovranno essere valutati anche gli effetti dell’attuale situazione di emergenza epidemiologica, sulla base delle informazioni oggi disponibili e soprattutto dei periodici rapporti dell’Agenzia regionale per la protezione e la prevenzione ambientale del Veneto (Osservatorio Regionale Rifiuti) sulla gestione rifiuti in Regione, redatti ai sensi dell’art. 5 delle norme tecniche del vigente piano, appare oltremodo necessario valutare l’adeguatezza dello strumento di programmazione e delle misure proposte in continuità con gli obiettivi originariamente individuati, a partire dall’analisi sullo stato di fatto, sia per i rifiuti urbani che per gli speciali (Elaborati B e C dell’Allegato A alla DCR n. 30/2015).
Si precisa che l’attività di aggiornamento prevede un percorso partecipato con le autorità in materia ambientale allo scopo di valutare, rispetto agli scenari elaborati e alle azioni individuate dallo strumento vigente, la necessità di opportune misure correttive.
Si evidenzia comunque che ai sensi dell'art. 6, comma 3 del D. Lgs. n. 152/2006, per le modifiche minori di piani e programmi che hanno già scontato la Valutazione Ambientale Strategica, “…la valutazione ambientale è necessaria qualora l’autorità competente valuti che producano impatti significativi sull’ambiente, secondo le disposizioni di cui all’articolo 12 e tenuto conto del diverso livello di sensibilità ambientale dell’area oggetto dell’intervento”. Conseguentemente, l’Autorità competente, nel caso di specie, potrà valutare necessaria la Valutazione Ambientale esclusivamente qualora, espletata la procedura di cui all’art. 12 – “Verifica di assoggettabilità” del D. Lgs. n. 152/2006, siano accertati impatti significativi sull’ambiente.
Da un punto di vista procedurale, in ragione di quanto esposto, l'attività di aggiornamento non può prescindere dal rispetto degli obblighi stabiliti dalla parte II del D. Lgs. n. 152 del 2006 in tema di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e di Valutazione d'Incidenza Ambientale (VINCA), che devono essere espletati contestualmente alla formulazione delle nuove versioni degli strumenti in parola.
Nella prospettiva di avviare le procedure per la revisione del Piano, si richiama il provvedimento n. 255 del 03.03.2021, con cui la Giunta Regionale ha assegnato ad ARPAV, per la corrente annualità, il contributo annuale di funzionamento e ha approvato il disciplinare che regola i rapporti tra le due Amministrazioni definendo le modalità di attuazione da parte dell’Agenzia di una serie di adempimenti istituzionalmente previsti, tra i quali, il supporto tecnico scientifico per la predisposizione degli strumenti di pianificazione.
La Direzione Ambiente al fine di avviare la redazione di un documento di valutazione dello stato di attuazione della pianificazione vigente, con nota prot. n. 172612 del 15.04.2021, ha richiesto ad ARPAV il necessario supporto tecnico-scientifico finalizzato ad individuare i contenuti degli elaborati oggetto della futura proposta e l’entità degli eventuali interventi.
Con nota acquisita con prot. n. 183933 del 22.04.2021, ARPAV ha fornito puntuale e positivo riscontro evidenziando inoltre la necessità di attuare una serie di ulteriori attività e approfondimenti su alcune specifiche tematiche in materia di economia circolare non comprese nell’attività di supporto tecnico-scientifico per la redazione del Piano, secondo quanto previsto dalla norma istitutiva dell’Agenzia e secondo le modalità definite dal richiamato disciplinare.
In particolare, nella medesima nota ARPAV propone l’attuazione di un’approfondita analisi dei dati di settore per lo sviluppo di specifici focus e strumenti pianificatori a partire dalle criticità rilevate nella gestione dei rifiuti speciali, fanghi di depurazione e rifiuti contenenti amianto, oltre allo studio e alla definizione di percorsi di valorizzazione di sottoprodotti e delle relative filiere industriali finalizzati alla cessazione della qualifica di rifiuto di specifiche categorie di materiali, anche tramite il possibile coinvolgimento delle facoltà universitarie competenti per materia.
A sostegno delle spese connesse all’attuazione delle suddette attività integrative e funzionali alla revisione dello strumento programmatorio in parola, nella stessa nota, l’Agenzia ha chiesto all’Amministrazione regionale il riconoscimento di un contributo pari ad euro 50.000,00.
Gli incontri preliminari del gruppo di lavoro tra ARPAV e Uffici regionali, alla luce dei rapporti di monitoraggio annualmente trasmessi dall’Osservatorio Regionale Rifiuti, nonché delle informazioni contenute nella relazione “Valutazione degli indicatori ai fini dell’aggiornamento del PRGR”, trasmessa da ARPAV con nota prot. n. 45649 del 19.05.2021 e acquisita agli atti con prot. n. 230017 del 19.05.2021, riportata nell’Allegato A al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale dello stesso, hanno evidenziato alcune criticità per le quali il nuovo ciclo di pianificazione si propone di individuare misure correttive. In aggiunta potranno essere prese in considerazione ulteriori strumenti e azioni emergenti dal confronto con i diversi soggetti coinvolti nella pianificazione di settore.
Si evidenzia in proposito che il vigente strumento di programmazione, come già espresso, contiene obiettivi e strumenti ad oggi già in linea con gli indirizzi sull’economia circolare e l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. In continuità quindi con tali obiettivi si propone di approfondire nella proposta di aggiornamento, a titolo preliminare e non esaustivo, le seguenti principali linee strategiche:
Da ultimo, va rilevato che il rinnovato strumento di programmazione dovrà tenere in debita considerazione la vocazione turistica della Regione e l’adozione di misure sostenibili sotto il profilo ambientale anche nelle località a maggiori flussi turistici, considerato altresì il particolare interesse a sviluppare modelli organizzativi e di accoglienza legati a grandi eventi, in vista soprattutto dei prossimi giochi olimpici invernali “Milano Cortina 2026”.
Tali valutazioni andranno sviluppate grazie al confronto con i soggetti interessati, quali enti di governo per la gestione dei rifiuti urbani e del comparto idrico, oltre alle associazioni di categoria maggiormente rappresentative dei settori produttivi coinvolti nella ricerca di soluzioni finalizzate a soddisfare la domanda e l’offerta di recupero e smaltimento a livello regionale.
Per quanto sopra esposto, sulla scorta delle indicazioni fornite dalla Direzione Ambiente, come sopra richiamate, appare appropriato e necessario promuovere la revisione e l’aggiornamento del Piano di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali, secondo le modalità stabilite dalla L.R. n. 3/2000, art. 13, e per le finalità sopra descritte, condividendo inoltre l’opportunità di attuare le iniziative proposte da ARPAV, volte ad approfondimenti su specifiche tematiche in materia di economia circolare, riconoscendo un contributo pari ad euro 50.000 a sostegno delle conseguenti spese, come previsto dall’Agenzia regionale stessa.
Appare, pertanto, opportuno demandare al Direttore dell’Area Tutela e Sicurezza del Territorio il coordinamento delle attività per l’aggiornamento del Piano regionale in parola e l’individuazione delle eventuali Strutture regionali il cui coinvolgimento dovesse risultare necessario ai fini del completamento dell'iter di approvazione.
Risulta infine necessario incaricare il Direttore della Direzione Ambiente di provvedere, all’assunzione dell’impegno di spesa della somma massima di euro 50.000,00 a favore dell’ARPAV a sostegno dell’attuazione delle sopra descritte attività di approfondimento su specifiche tematiche in materia di economia circolare, a valere sul capitolo 100717 “Trasferimenti per finanziamenti di attività di informazione, sperimentazione e monitoraggio nel campo della tutela ambientale (art. 70, D. Lgs. 31/03/1998, n. 112 – L.R. 21/01/2000, n. 3)” del corrente esercizio finanziario che presenta sufficiente disponibilità.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il D. Lgs. n. 152 del 2006 s.m.i.;
VISTO la L. R. 21 gennaio 2000, n. 3 s.m.i.;
VISTO l’art. 5 della L.R. n. 52/2012;
VISTA la L.R. 18 ottobre 1996, n. 32;
VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 255/2021;
VISTE le note di ARPAV acquisite con prot. n. 183933 del 22.04.2021 e prot. n 45649 del 19.05.2021;
VISTO l’art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
delibera
(seguono allegati)
Torna indietro