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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 77 del 11 giugno 2021


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 692 del 31 maggio 2021

Bando n. 4/2021 della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità. Autorizzazione alla partecipazione della Regione del Veneto, in qualità di capofila del progetto "N.A.V.I.G.A.Re. - Network Antitratta Veneto Intersezioni Governance Azioni Regionali".

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si autorizza la Direzione Servizi Sociali a presentare in qualità di capofila il progetto “N.A.V.I.G.A.Re. – Network Antitratta Veneto Intersezioni Governance Azioni Regionali” a valere sul Bando n. 4/2021 della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, per il finanziamento di interventi di assistenza a favore delle vittime di tratta e grave sfruttamento.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

La lotta alla tratta degli esseri umani, al grave sfruttamento e la tutela dei diritti umani fondamentali rientrano tra gli obiettivi strategici della Regione del Veneto.

I fenomeni in argomento rappresentano gravi crimini contro l’umanità che comportano la violazione di diversi diritti fondamentali, come il diritto alla vita, alla libertà individuale ed alla sicurezza.

Essi costituiscono un fenomeno in continua trasformazione, relativamente alle strategie di ingaggio, di controllo e le modalità e tipologie di sfruttamento; proprio per le condizioni di vulnerabilità psico-fisica e di status legale in cui spesso si trovano le potenziali vittime o le vittime di tratta e grave sfruttamento, questi fatti generano ulteriori violazioni dei diritti fondamentali.

Con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della tratta degli esseri umani e del grave sfruttamento, già dal 2016 la Regione del Veneto ha aderito al progetto “Network anti-tratta Veneto” - N.A.Ve., coordinato dal Comune di Venezia e finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il progetto, che si concluderà il 30/06/2021, persegue l’obiettivo di implementare il consolidamento di un sistema unico e integrato di emersione e assistenza di vittime di tratta e/o grave sfruttamento, attivo 24 ore per 365 giorni l’anno, in raccordo con il Numero Verde nazionale antitratta.

Tale progettualità rientra tra le azioni previste dal “Piano Nazionale d'azione contro la tratta e il grave sfruttamento 2016/2018”, adottato dal Consiglio dei ministri il 26 febbraio 2017, che ha previsto una molteplicità di interventi ed obiettivi orientati all’implementazione di un sistema nazionale antitratta, mediante il finanziamento di  21 progetti territoriali.

Il progetto N.A.Ve. negli anni ha assunto una valenza regionale, nonché un livello di governance complesso e multidimensionale e tali elementi hanno stimolato un’interlocuzione con il Comune di Venezia volta a definire gli scenari futuri del progetto. In considerazione ciò, la Giunta regionale, con DGR n. 386 del 30 marzo 2021, ha autorizzato l’avvio di un percorso di co-progettazione, attualmente in corso di realizzazione, finalizzato alla partecipazione della Regione del Veneto, in qualità di capofila, al nuovo bando del Dipartimento per le pari Opportunità, incaricando il Direttore U.O. Dipendenze, Terzo settore, Nuove marginalità e Inclusione sociale allo svolgimento di tutte le attività necessarie e conseguenti.

In data 6/05/2021 è stato pubblicato il bando n. 4/2021 della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità per il finanziamento di progetti attuati a livello territoriale finalizzati ad assicurare, in via transitoria, ai soggetti destinatari, adeguate condizioni di alloggio, vitto e assistenza sanitaria e, successivamente, la prosecuzione dell’assistenza e dell’integrazione sociale per realizzare il Programma unico di emersione, assistenza ed integrazione sociale a favore degli stranieri e dei cittadini di cui al comma 6 bis dell’art. 18 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, alle vittime dei reati previsti dagli articoli 600 e 601 del codice penale, o che versano nelle ipotesi di cui al comma 1 del medesimo articolo 18 (art. 1, commi 1 e 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 maggio 2016).

Nella fattispecie, il bando prevede il finanziamento delle seguenti azioni:

  1. attività di primo contatto con le popolazioni a rischio di sfruttamento volte alla tutela della salute e all’emersione delle potenziali vittime di tratta e/o grave sfruttamento sessuale, lavorativo, accattonaggio, economie illegali e matrimoni forzati/combinati con particolare attenzione alle persone richiedenti protezione internazionale o titolari di protezione internazionale;
     
  2. azioni proattive multi-agenzia di identificazione dello stato di vittima anche presso le Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale, in relazione alla valutazione del caso ai fini di una preliminare identificazione della persona assistita quale vittima di tratta e dell’accertamento della sussistenza dei requisiti per l’ingresso nei percorsi di protezione dedicati;
     
  3. azioni/attività di protezione immediata e prima assistenza, quali pronta accoglienza, immediata assistenza sanitaria e consulenza legale;
     
  4. accoglienza residenziale protetta e percorsi di sostegno non residenziale, secondo la condizione delle vittime;
     
  5. attività mirate all’ottenimento del permesso di soggiorno di cui all’art. 18 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 o di altro status giuridico;
     
  6. formazione (alfabetizzazione linguistica, informatica, orientamento al lavoro, corsi di formazione professionale);
     
  7. attività di inclusione attiva, attraverso azioni di assistenza e integrazione sociale finalizzata ad accompagnare le persone vittime di tratta, violenza e grave sfruttamento – che abbiano eventualmente già beneficiato di misure di prima assistenza - in un percorso personalizzato di secondo livello, integrato e multidimensionale di integrazione e autonomia personale (anche mediante l’uso delle nuove tecnologie e dei processi d’uso delle ICT), teso a favorire il loro empowerment, orientamento, formazione e inserimento lavorativo o il loro rientro volontario assistito nel paese di origine;
     
  8. attività mirate al raccordo operativo tra il sistema di protezione delle vittime di tratta e contrasto al grave sfruttamento e il sistema a tutela dei richiedenti/titolari di protezione internazionale, in relazione a quanto contemplato dal decreto legislativo del 18 agosto 2015, n. 142, ivi compresa l’attivazione di percorsi integrati di tutela tra i due sistemi, valutando l’iter più adeguato in base alle necessità e alla volontà della persona coinvolta;

Il bando prevede inoltre che i progetti concorrano a garantire un programma specifico di assistenza per minori stranieri non accompagnati vittime di tratta che assicuri adeguate condizioni di accoglienza e di assistenza psico-sociale, sanitaria e legale, prevedendo soluzioni di lungo periodo, anche oltre il compimento della maggiore età, anche in raccordo con il Servizio centrale del SAI.

La durata dei progetti ammessi al finanziamento è di 15 mesi e gli stessi dovranno essere avviati il 1° luglio 2021 e la scadenza per la presentazione delle proposte progettuali è fissata alle ore 12.00 del giorno 10 giugno 2021.

A seguito della pubblicazione del bando, la Regione del Veneto in collaborazione con i partner del progetto N.A.Ve  ha valutato l’opportunità di presentare una proposta progettuale dal titolo “N.A.V.I.G.A.Re. – Network Antitratta Veneto Intersezioni Governance Azioni Regionali”.

Il progetto N.A.V.IG.A.Re. avrà una durata di 15 mesi a partire dal 01/07/2021 ed è previsto un contribuito di euro 1.812.000,00 più eventuali quote di cofinanziamento.

Il progetto intende implementare il consolidamento di un sistema unico e integrato di emersione e assistenza delle vittime di tratta e/o grave sfruttamento, attivo 24h per 365 giorni all’anno, al fine di garantire l’accesso ai diritti alle persone che emergono nel territorio regionale, indipendentemente dal loro status giuridico, dalla loro età, nazionalità, genere e tipologia di sfruttamento (sessuale, lavorativo, accattonaggio forzato, attività criminali forzate, matrimoni forzati).

Tale progettualità si porrà in continuità con la precedente esperienza del progetto N.A.Ve. – Network Antitratta per il Veneto, tenendo conto delle nuove modalità operative e delle evoluzioni del fenomeno generate dall’emergenza pandemica. L’ambito geografico di riferimento è quello della Regione Veneto.

Il sistema garantirà assistenza alle persone vittime di tratta e/o di grave sfruttamento e contribuirà, con un approccio multiagenzia, a contrastare le organizzazioni criminali dedite a tali reati.

Le azioni del progetto prevedono il contatto con le popolazioni a rischio, la valutazione delle potenziali vittime, la pronta e prima assistenza delle vittime e l’inclusione sociale dei beneficiari dei programmi di protezione.

La metodologia adottata, trasversalmente alle diverse azioni, è quella del lavoro multiagenzia, multidisciplinare e multidimensionale, orientato alla tutela dei diritti umani e all’empowerment dei soggetti beneficiari.

Sul versante della fuoriuscita dalla condizione di sfruttamento e dell’inclusione sociale, il progetto garantirà la possibilità di strutturare percorsi educativi individualizzati volti all’inclusione sociolavorativa delle persone vittime di tratta e/o grave sfruttamento, sia attraverso l’inserimento in idonee strutture del territorio, sia predisponendo percorsi di accompagnamento educativi mirati al raggiungimento di specifici obiettivi, quali la tutela della salute, l’alfabetizzazione, la formazione professionale, la socializzazione con la comunità locale, l’inserimento nel mondo del lavoro, l’autonomia abitativa, la regolarizzazione e la tutela legale e il supporto psicologico.

Tutto ciò premesso, con il presente provvedimento si propone di assumere il ruolo di ente capofila della proposta progettuale denominata “N.A.V.I.G.A.Re. – Network Antitratta Veneto Intersezioni Governance Azioni Regionali” a valere sul Bando n. 4/2021 della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, per il finanziamento di interventi di assistenza a favore delle vittime di tratta e grave sfruttamento.

Si propone altresì di individuare, quale struttura regionale referente per l’iniziativa, la Direzione Servizi Sociali, incaricando il Direttore U.O. Dipendenze, Terzo settore, Nuove marginalità e Inclusione sociale alla predisposizione e all'invio dei documenti necessari alla presentazione della proposta, nonché alla successiva adozione degli atti amministrativi per la realizzazione del progetto, giusto decreto di delega del Direttore della Direzione Servizi Sociali n. 43 del 07 aprile 2021.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il “Piano Nazionale d'azione contro la tratta e il grave sfruttamento 2016-2018”, adottato dal Consiglio dei ministri il 26 febbraio 2017;

VISTO il D.P.C.M. del 16 maggio 2016;

VISTA la Legge n. 228/2003;

VISTA la Legge n. 199/2016;

VISTO il D.lgs. n. 286/1998 e s.m.i.;

VISTO il D.lgs. 117/2017;

VISTO il D.M. n. 72/2021;

VISTO il Bando n. 4/2021 della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità;

VISTA la L.R. n. 41/1997;

VISTO l’art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTA la DGR 386 del 30 marzo 2021;

VISTO il DDR n. 43 del 07 aprile 2021;

VISTO il DDR n. 16 del 07 maggio 2021;

delibera

  1. di considerare le premesse quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
     
  2. di autorizzare, per quanto esposto in premessa, la partecipazione della Regione del Veneto - Direzione Servizi Sociali - U.O. Dipendenze, Terzo settore, Nuove marginalità e Inclusione sociale ad aderire in qualità di ente capofila alla proposta progettuale progettuale denominata “N.A.V.I.G.A.Re. – Network Antitratta Veneto Intersezioni Governance Azioni Regionali” a valere sul Bando n. 4/2021 della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, per il finanziamento di interventi di assistenza a favore delle vittime di tratta e grave sfruttamento;
     
  3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
     
  4. di individuare la Direzione Servizi Sociali quale struttura regionale referente per l’iniziativa, incaricando il Direttore U.O. Dipendenze, Terzo settore, Nuove marginalità e Inclusione sociale alla predisposizione ed alla sottoscrizione e di svolgere tutte le attività previste per la realizzazione del progetto, provvedendo di conseguenza all’espletamento di tutte le procedure amministrative e contabili che dovranno essere assunte qualora la proposta progettuale venga selezionata;
     
  5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

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