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Materia: Trasporti e viabilità
Deliberazione della Giunta Regionale n. 656 del 25 maggio 2021
Approvazione schema di Protocollo d'Intesa tra Regione del Veneto, Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, CAV S.p.A., Comune di Venezia e Città Metropolitana di Venezia, relativo al progetto di potenziamento del Porto di Venezia "Nuovo collegamento multimodale di ultimo miglio e piattaforma intermodale".
Con il presente provvedimento si approva lo schema di Protocollo di Intesa tra Regione del Veneto, Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, CAV S.p.A., Comune di Venezia e Città Metropolitana di Venezia inteso a disciplinare le rispettive competenze per la realizzazione del progetto di potenziamento del Porto di Venezia “Nuovo collegamento multimodale di ultimo miglio e piattaforma intermodale”. Si incarica, altresì, il Presidente della Giunta Regionale, o un suo delegato, alla sottoscrizione del Protocollo di Intesa in approvazione.
Il Vicepresidente Elisa De Berti riferisce quanto segue.
Nel contesto dei corridoi merci europei, il Porto di Venezia si pone in posizione baricentrica rispetto ai grandi flussi Nord-Sud ed Est-Ovest, esso è “core port” nell’ambito delle reti di trasporto trans-europee (TEN-T, Trans-European Network - Transport), ed è uno dei principali nodi di riferimento dei corridoi Baltico-Adriatico, Mediterraneo e del programma “Motorways of the Sea” nonché parte dei “Rail Freight Corridor” RFC5 e RFC6.
Il Porto di Venezia movimenta via ferro differenti tipologie merceologiche: prodotti siderurgici, energetici, agroalimentari, chimici, semirimorchi, container e altre merci servendo il sistema produttivo padano e il centro-est Europa. Attualmente i volumi di traffico caratterizzanti il Porto di Venezia si attestano su circa 100 treni/settimana con prevalenza delle relazioni nazionali, ma anche con una quota rilevante di traffico internazionale.
Il potenziamento del terminal Autostrade del Mare, la realizzazione di un nuovo terminal container nell’area Montesyndial e l’insediamento di nuovi terminal vedranno spostarsi a sud il baricentro dei traffici portuali. Tale spostamento, già in atto, sommato all’andamento dei traffici ferroviari dell’ultimo decennio, richiede lo sviluppo di interventi infrastrutturali, gestionali e tecnologici in grado di rispondere alla domanda di trasporto e di ridurre la pressione ambientale sulle aree del Comprensorio di Venezia Marghera Scalo più prossime a quelle antropizzate.
La Regione del Veneto e il Comune di Venezia riconoscono Porto Marghera quale uno dei principali nodi logistici del territorio e, pertanto, condividono la necessità di garantire il miglioramento dello scalo sia sotto l’aspetto dell’efficienza gestionale che della dotazione infrastrutturale.
A tale scopo l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale (di seguito AdSPMAS) e Rete Ferroviaria Italiana (di seguito RFI) hanno siglato, a febbraio 2018, un protocollo per individuare interventi di potenziamento del sistema ferroviario a servizio del Comprensorio Portuale di Venezia - Marghera Scalo; AdSPMAS, RFI e Regione del Veneto hanno sottoscritto in data 13 dicembre 2018 un accordo per reperire le risorse necessarie alla realizzazione dei predetti interventi: nel breve periodo attraverso l’implementazione tecnologica ed il potenziamento infrastrutturale (ad es. modulo 750 metri a Venezia Marghera Scalo) e nel medio/lungo periodo con il potenziamento ferroviario delle connessioni di collegamento tra Comprensorio e Infrastruttura Ferroviaria Nazionale. Dagli interventi di lungo periodo ci si attende un netto miglioramento della qualità dei servizi ferroviari da e per le aree comprensoriali del Porto di Venezia con maggiori prospettive di crescita, ma oggi più difficilmente collegabili con la stazione di Venezia Marghera Scalo.
La società Concessioni Autostradali Venete (di seguito CAV) è la concessionaria del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili che gestisce il tratto autostradale “A57” (cd. Tangenziale di Mestre), è interessata all’efficientamento dell’accesso all’area portuale, in quanto il traffico ivi diretto rappresenta uno dei principali fattori di criticità sia nella stessa Tangenziale che nelle aste di collegamento di tale infrastruttura a Mestre e a Marghera.
CAV ha in corso di elaborazione una proposta di collegamento autostradale (c.d. ultimo miglio stradale) al Porto di Venezia in coerenza con il progetto ferroviario ed in congruenza con i vincoli, lo stato di fatto e le programmazioni territoriali.
Gli interventi di implementazione prestazionale proposti nel Porto di Venezia risultano in linea con il processo di sviluppo che RFI sta attuando sulla Rete; in particolare con gli interventi programmati da RFI sui corridoi interessanti il Porto di Venezia, Baltico-Adriatico e Mediterraneo e coerenti con gli indirizzi Europei di sviluppo dei “Core Port” e dei corridoi “TEN-T” ed “RFC”.
Gli interventi di lungo periodo relativi alla realizzazione di una nuova stazione merci, nella Penisola della Chimica, a servizio delle aree di maggior sviluppo del Porto di Venezia, dorsale Sud-Ovest, ed alla sua connessione con la rete nazionale, richiedono ulteriori approfondimenti in considerazione della complessità del territorio attraversato nonché delle nuove esigenze del sistema ferroviario (lunghezza dei treni e un aumento della capacità di carico trasportabile). L’intervento “nuovo collegamento multimodale al Porto di Venezia” è inserito nella Project List dei Corridoi “TEN-T” Adriatico-Baltico e Mediterraneo.
La pianificazione introdotta dal Piano Regionale dei Trasporti, approvato con Deliberazione del Consiglio regionale n. 75 del 14 luglio 2020, vede tra i suoi obiettivi primari l’Obiettivo O.1: “Connettere il Veneto ai mercati nazionali e internazionali, per la crescita sostenibile dell’economia regionale” secondo il quale il Piano Regionale dei Trasporti intende essere lo strumento primario di una politica dei trasporti ampia, che superi i meri confini regionali e che risponda alla vocazione dell’economia veneta fortemente orientata alle relazioni internazionali.
All’interno del sopra citato obiettivo del Piano, si inserisce la strategia S.2 “Promozione della comodalità mare - gomma - ferro e riequilibrio modale del trasporto merci” secondo la quale il trasporto merci, fondamentale per lo sviluppo economico, oggi grava pesantemente sulle reti di mobilità del Veneto ed è necessario realizzare interventi che, oltre a decongestionare le reti stradali e ferroviarie, favoriscano un maggiore uso della comodalità.
Il Comune di Venezia riconosce il progetto in oggetto coerente con la propria pianificazione urbanistica generale e d’area e funzionale al raggiungimento degli obiettivi di pianificazione strategici dell’ente, quale attrattore di occasioni di sviluppo economico-sociale.
La Città metropolitana di Venezia riconosce la potenzialità del progetto in oggetto all’implementazione degli obiettivi previsti nel proprio Piano strategico metropolitano e, in particolare, la linea 9 relativa allo sviluppo economico, per la quale la logistica portuale e la sostenibilità costituiscono elementi peculiari del territorio di area vasta.
Date le premesse di cui sopra, il Protocollo di Intesa in oggetto rappresenta lo strumento amministrativo adeguato per stabilire un accordo, esprimere una convergenza di interessi ed indicare una comune linea d'azione prestabilita.
Con lo schema di Protocollo di Intesa fra Regione del Veneto, RFI, AdSPMAS, CAV, Comune di Venezia e Città Metropolitana di Venezia qui proposto, si riconosce l’importanza strategica e la necessità di realizzare un “nuovo collegamento multimodale (stradale e ferroviario) tra il porto di Venezia e le reti TEN-T”, che consenta al traffico merci che gravita sul nodo di Mestre di avere connessioni più efficienti con le linee dell’Infrastruttura Ferroviaria Nazionale e di rendere più efficienti le manovre ferroviarie all’interno del porto incrementando ulteriormente la quota modale ferroviaria.
A tal fine le parti si impegnano a sviluppare la valutazione di soluzioni alternative di tracciato, mediante Progettazione di Fattibilità Tecnico Economica di 1^ fase, e in esito alla stessa, per la migliore alternativa progettuale individuata, la Progettazione di Fattibilità Tecnico Economica di 2^ fase:
Allo scopo verrà istituito un Gruppo di Lavoro congiunto con l’obiettivo di reperire risorse anche in ambito comunitario per quanto riguarda la progettazione dell’intervento e successivamente di seguirne l’evoluzione tecnica e le fasi approvative da parte di tutti i soggetti interessati.
RFI, CAV S.p.A. ed AdSPMAS si impegnano a reperire le risorse finanziarie per quanto di competenza necessarie alla progettazione degli interventi, in particolare RFI si farà carico della progettazione ferroviaria, CAV S.p.A. della progettazione stradale, AdSPMAS della componente relativa alle infrastrutture complementari in ambito portuale.
Per quanto sopra esposto si rende pertanto ora necessario, al fine di giungere alla firma del Protocollo di Intesa tra i vari soggetti interessati e sopra richiamati, ai sensi dell’art. 15 L. 241/1990 e s.m.i., di proporre di approvare la bozza di Protocollo di Intesa, così come riportata nell’Allegato A, parte integrante della presente deliberazione.
Il ruolo previsto a carico della Regione del Veneto nel Protocollo di Intesa non comporta alcuna spesa a carico del bilancio regionale.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la Legge n. 241 del 07 agosto 1990 e s.m.i. ed in particolare l’art. 15;
Vista la L.R. statutaria n.1/2012;
VISTO il Piano Regionale dei Trasporti, approvato con Deliberazione del Consiglio regionale n. 75 del 14 luglio 2020;
VISTO l’art. 2, co. 2, lett. o) della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012;
delibera
(seguono allegati)
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