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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 73 del 01 giugno 2021


Materia: Agricoltura

Deliberazione della Giunta Regionale n. 644 del 20 maggio 2021

Modifiche alla DGR 8 marzo 2019 n. 228 "Settore ortofrutticolo. Definizione dei nuovi parametri minimi quantitativi per il riconoscimento delle Organizzazioni di Produttori (OP)/Associazioni di Organizzazioni di Produttori (AOP) e per il mantenimento dello stesso, a seguito dell'entrata in vigore del DM n. 5927/2017 e successive modifiche".

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento, al fine di favorire l’aggregazione in OP di produttori e di prodotto per più tipologie di frutta a guscio, si provvede ad applicare la deroga prevista dal Decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali 30 settembre 2020 n. 9194017, modificando la DGR 8 marzo 2019 n. 228.

L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.

In Italia e nel Mondo è crescente l’interesse sul nocciolo; l’Italia, sotto la spinta di alcune aziende agroalimentari multinazionali come Ferrero, Loacker, Gruppo Nestlé (Perugina) e Gruppo Elah-Dufour (Novi) che hanno avviato progetti finalizzati all’ampliamento delle superfici a nocciolo per potersi approvvigionare di materia prima di origine italiana e di talune iniziative di Organizzazioni di Produttori, cooperative e piccole aziende, è il primo produttore europeo ed il secondo a livello mondiale, dopo la Turchia, con 1.445.898 quintali e 88.474 ettari (rispetto ai 77.098 ettari del 2010); incrementi che in Veneto sono stati ancora più vistosi passando, nello stesso periodo, da 16 a 704 ettari.

Proprio per questo e su impulso dei produttori e delle Organizzazioni professionali agricole, tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo 2020 è stato messo a dimora a Ceregnano (Rovigo) nell’azienda pilota e dimostrativa dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario “Veneto Agricoltura” un noccioleto che si estende su una superficie di poco più di un ettaro, al fine di valutare l’adattabilità del nocciolo nell’area polesana, zona fin qui priva di “storicità” per questa coltura, rispetto alla scelta varietale, alla tipologia di pianta e alle tecniche di coltivazione.

Lo scorso 22 aprile a livello nazionale si è riunita, sotto il coordinamento del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, la sezione “nocciole” del Tavolo della frutta in guscio, di cui la Regione del Veneto fa parte, allo scopo di definire le azioni per il rilancio del settore.

La nocciola è un prodotto che trova largo utilizzo nel campo della trasformazione attraverso lavorazioni più o meno spinte che consentono poi il suo utilizzo da parte dell’industria alimentare e dolciaria, in particolare, mentre la vendita al consumo risulta assai marginale.

In considerazione di ciò, va rilevata l’importanza che, ai fini della migliore gestione della produzione del frutto e dei rapporti nella filiera, viene ad avere un’offerta aggregata che consenta di massimizzare, da una parte la remunerazione dei produttori agricoli e, dall’altra, di dare certezza qualitativa e di fornitura alle industrie di trasformazione.

Da questo punto di vista è fondamentale il ruolo delle Organizzazioni di Produttori riconosciute ai sensi del Reg. UE n. 1308/2013 (di seguito OP), tra i cui compiti vi è l’aggregazione dell’offerta, nonché l’assistenza tecnica nei confronti dei soci, sia per la coltivazione che per la trasformazione ed immissione della produzione sul mercato, questioni di assoluta importanza rispetto ad una coltura relativamente nuova ed in fase di espansione.

Il ruolo da esse svolto all’interno della filiera può divenire ancora più significativo nell’ambito di interventi finalizzati a favorire specifici accordi e, non secondariamente, in relazione al controllo qualitativo del prodotto e della capacità di presenziare nei processi di chiusura della filiera, concorrendo a generare valore aggiunto al prodotto stesso.

Le OP sono riconosciute ai sensi del summenzionato regolamento comunitario sulla base dei codici prodotto della Nomenclatura tariffaria e statistica dell’Unione europea, per cui un’OP è riconosciuta per uno o più prodotti in funzione di parametri minimi da raggiungere relativi al valore della produzione commercializzata di quel/quei prodotto/prodotti e al numero dei soci; parametri che sono definiti sulla base delle disposizioni nazionali di settore da ciascuna Regione e, per il Veneto, da ultimo, con DGR 8 marzo 2019, n. 228.

Attualmente le due OP venete riconosciute esclusivamente per il prodotto “noci” associano anche produttori che stanno allevando impianti corilicoli o comunque hanno dimostrato un forte interesse per il nocciolo come produzione che può contribuire a rafforzare la redditività delle strutture di prima trasformazione, con effetti positivi anche da un punto di vista economico ed occupazionale.

Nello specifico, per il riconoscimento -ed il mantenimento dello stesso- di un’OP che commercializza esclusivamente noci, i parametri minimi a livello regionale corrispondono a 5 produttori associati e ad un valore di produzione commercializzata pari ad euro 1.000.000,00, mentre per un’OP che commercializza solo nocciole sono necessari 15 produttori associati ed un valore di produzione commercializzata pari ad euro 1.000.000,00.

Per il riconoscimento -ed il mantenimento dello stesso- di un’OP che volesse commercializzare sia noci che nocciole (ambedue con codice NC 0802), i parametri minimi a livello regionale corrispondono a 15 produttori associati e ad un valore di produzione commercializzata pari ad euro 5.000.000,00, poiché sono coinvolti, appunto, più prodotti frutticoli di cui al codice NC 0802.

Per favorire l’aggregazione di produttori e di prodotto nelle OP per più tipologie di frutta a guscio, al fine di indirizzare l’espansione della coltivazione nel territorio regionale verso forme aggregate di produttori già strutturate e che colgano le possibili sinergie nella gestione delle due tipologie di produzione, si ritiene utile la deroga concessa dal Decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali 30 settembre 2020 n. 9194017 per ridurre il valore di produzione commercializzata nel caso in cui nel riconoscimento siano coinvolti più prodotti del codice NC 0802 -applicato alle varie tipologie di frutta a guscio (noci, nocciole, castagne, marroni, mandorle, pistacchi, ecc.)- portandolo dall’attuale importo di euro 5.000.000,00 ad euro 2.000.000,00.

Per tale motivo si propone di modificare la DGR 8 marzo 2019 n. 228 e, nello specifico, il suo Allegato A - punto 2 - lettera D) sottostante alla tabella che riporta il valore minimo di produzione commercializzata valido per ciascun codice NC prodotto, sostituendo la frase “in caso di richiesta di riconoscimento per più prodotti appartenenti al codice NC 08 si applica il parametro complessivo di € 5.000.000,00” con la dicitura “in caso di richiesta di riconoscimento per più prodotti appartenenti al codice NC 08 si applica il parametro complessivo di € 5.000.000,00, fatta eccezione per la richiesta di riconoscimento per più prodotti appartenenti al codice NC 0802 dove si applica il parametro complessivo di € 2.000.000,00”.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la DGR n. 8 marzo 2019 n. 228 “Settore ortofrutticolo. Definizione dei nuovi parametri minimi quantitativi per il riconoscimento delle Organizzazioni di Produttori (OP)/Associazioni di Organizzazioni di Produttori (AOP) e per il mantenimento dello stesso, a seguito dell’entrata in vigore del DM n. 5927/2017 e successive modifiche”;

VISTO il Decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali 30 settembre 2020 n. 9194017 “Disposizioni nazionali in materia di riconoscimento e controllo delle OP/AOP ortofrutticole, di fondi di esercizio e programmi operativi”;

VISTO l’articolo 2, comma 2 della legge regionale 31 dicembre 2012 n. 54.

delibera

  1. di approvare le premesse, parte integrante del presente provvedimento;
  2. di modificare la DGR 8 marzo 2019, n. 228 e, nello specifico, il suo Allegato A - punto 2 - lettera D) sottostante alla tabella che riporta il valore minimo di produzione commercializzata valido per ciascun codice NC prodotto, sostituendo la frase “in caso di richiesta di riconoscimento per più prodotti appartenenti al codice NC 08 si applica il parametro complessivo di € 5.000.000,00” con la dicitura “in caso di richiesta di riconoscimento per più prodotti appartenenti al codice NC 08 si applica il parametro complessivo di € 5.000.000,00, fatta eccezione per la richiesta di riconoscimento per più prodotti appartenenti al codice NC 0802 dove si applica il parametro complessivo di € 2.000.000,00”;
  3. di incaricare la Direzione Agroalimentare dell’esecuzione del presente atto;
  4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  5. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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