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Materia: Agricoltura
Deliberazione della Giunta Regionale n. 612 del 11 maggio 2021
Approvazione del Progetto "Nuovi portainnesti per affrontare la problematica della moria del kiwi". Legge regionale n. 32 del 9.08.1999, articolo 4.
Con il presente provvedimento si approva il Progetto della Direzione Agroalimentare della Regione del Veneto “Nuovi portainnesti per affrontare la problematica della moria del kiwi” da affidare all’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario "Veneto Agricoltura" per la realizzazione nel quinquennio 1.06.2021 - 1.06.2026.
L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.
Allo stato attuale la moria del kiwi rimane la più grave malattia dell’actinidia in quanto non esiste né una cura né una prevenzione efficace, nonostante si sia cercato di controllare quelli che appaiono come i principali fattori predisponenti, come ad esempio gli eccessi idrici del suolo.
A partire dal 2012 si è diffusa praticamente in tutte le Regioni italiane interessate dalla coltivazione di actinidia ed è in continua espansione, giungendo nel 2020 a colpire oltre il 25% della superficie nazionale con un danno diretto agli agricoltori di oltre 300 milioni di euro, senza considerare l’indotto.
Nel veronese, ad oggi, ha colpito la maggior parte dei 2.500 ettari investiti a tale coltura.
Dal punto di vista della ricerca, dal 2013, data la gravità del problema, diversi Enti locali del veronese hanno iniziato a finanziare le prime ricerche, ad opera di AGREA Centro Studi di Verona, per indagare il fenomeno e cercare di individuarne le cause.
La problematica si è rilevata fin da subito estremamente complessa, tant’è che la Regione del Veneto con DGR n. 2577 del 23.12.2014 ha finanziato fino al 31.12.2016 il Progetto “Individuazione di idonee strategie di contrasto alla moria del kiwi nel veronese”, condotto in collaborazione tra l’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario "Veneto Agricoltura", il Consorzio di tutela del kiwi del Garda di Verona, AGREA Centro Studi di Verona e, in seconda battuta, con il CREA di Fiorenzuola di Piacenza, il cui proseguimento è stato approvato con DGR n. 736 del 29.05.2017 per il periodo 2017-2020.
Sono stati indagati gli aspetti agronomici legati alla struttura del terreno, alla sostanza organica e alla regimazione delle acque.
Le ricerche condotte, pur avendo permesso di approfondire la conoscenza del fenomeno, non sono riuscite, purtroppo, a fornire risultati risolutivi; infatti, non si è potuto chiarire in modo completo le cause della moria del kiwi, acuita dai vistosi cambiamenti climatici in atto e, di conseguenza, individuare i rimedi più efficaci.
Le evidenze preliminari ottenute indicano un legame della moria con la sistemazione del terreno e la gestione dell’acqua, ma non permettono ancora di trarre conclusioni univoche in grado di orientare in modo chiaro le scelte sui materiali vegetali, sui trattamenti fitosanitari, sull’irrigazione e sulle pratiche agronomiche.
È stato evidenziato come la sommersione sia uno dei fattori importanti nell’eziologia della moria del kiwi e come essa possa portare, anche rapidamente, a condizioni di anossia in grado di compromettere lo stato fisiologico e le capacità di difesa della pianta.
Ciò premesso si evidenzia come, per quasi tutte le specie frutticole ed orticole, l’impiego dei portainnesti, assieme ad una corretta gestione agronomica, abbia permesso di superare problemi legati all’ambiente pedoclimatico che causavano stress sia di tipo abiotico che biotico.
L’impiego di portainnesti idonei potrebbe, pertanto, essere un approccio ipoteticamente risolutivo alla moria del kiwi, qualora impiegati con i dovuti accorgimenti delineati dalle ricerche finora condotte.
A tale scopo si ritiene opportuno approvare il Progetto della Direzione Agroalimentare “Nuovi portainnesti per affrontare la problematica della moria del kiwi” di cui all’Allegato A.
In considerazione dei compiti istituzionali attribuiti dalla legge regionale n. 37 del 28.11.2014 all’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario "Veneto Agricoltura", che assegna all’Agenzia un’attività di supporto alla Giunta regionale e lo svolgimento di determinate funzioni -tra cui la ricerca applicata e la sperimentazione finalizzate al collaudo, alla diffusione e al trasferimento delle innovazioni tecnologiche, organizzative, di prodotto e di processo, volte a migliorare la competitività delle imprese delle filiere produttive e la sostenibilità ambientale nei comparti agricolo, agroalimentare, forestale e della pesca- si propone di affidarle la realizzazione del progetto che dovrà essere attuato nel quinquennio 1.06.2021 - 1.06.2026.
L’Agenzia, quale Ente strumentale della Regione del Veneto, opera perseguendo l’interesse pubblico, essendone emanazione e venendo dalla stessa controllata.
L’Agenzia dovrà realizzare le attività con le tempistiche e le modalità descritte nell’Allegato A e secondo quanto previsto dallo schema di Convenzione di cui all'Allegato B, alla cui sottoscrizione risultano incaricati il Direttore della Direzione Agroalimentare della Regione del Veneto ed il Direttore dell'Agenzia veneta per l'innovazione nel settore primario "Veneto Agricoltura", provvedendo ad inviare una relazione tecnico-scientifica alla fine di ciascun anno di svolgimento del progetto, nonché produrre una relazione finale comprensiva della rendicontazione conclusiva dei costi sostenuti con le eventuali economie che verranno restituite alla Regione del Veneto.
Per tale scopo all’Agenzia viene trasferito, alla sottoscrizione della Convenzione, l’importo di euro 150.000,00 che verrà impegnato e liquidato con decreto del Direttore della Direzione Agroalimentare, assegnataria del budget nel capitolo di spesa 12600 del bilancio per l’esercizio 2021, avente come titolo “Interventi regionali per favorire la ricerca e la sperimentazione nel settore primario" (articolo 4, legge regionale n. 32 del 9.08.1999), che presenta la necessaria disponibilità.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la legge regionale n. 32 del 9.08.1999 e, nello specifico, l’articolo 4 “Ricerca di interesse regionale e sperimentazione”;
VISTA la legge regionale n. 37 del 28.11.2014 di istituzione dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario "Veneto Agricoltura";
VISTA la legge regionale n. 41 del 29.12.2020 “Bilancio di previsione 2021-2023”;
VISTO l’articolo 2, comma 2 della legge regionale n. 54 del 31.12.2012.
delibera
(seguono allegati)
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