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Materia: Agricoltura
Deliberazione della Giunta Regionale n. 582 del 04 maggio 2021
Approvazione del progetto "Verso un nuovo modello viticolo per il Veneto - azioni previste per il 2021" e dello schema di accordo con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria - Viticoltura (CREA - VE) ai sensi dell'art. 15 della L. 241/1990.
Con il presente provvedimento, si approva il progetto proposto dal CREA-VE denominato “Verso un nuovo modello viticolo per il Veneto – azioni previste per il 2021”; considerato l'interesse della Regione del Veneto a condurre l'attività prevista dal progetto presentato, si propone la stipula di apposito accordo di collaborazione il cui schema è parte integrante del presente provvedimento.
L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.
A fine della campagna vitivinicola 2019/20 la superfice vitata veneta ha raggiunto i 99.737 ettari a conferma del continuo aumento del dato registrato nell’ultimo decennio.
In tale contesto di incremento della superficie vitata regionale, diviene centrale garantire una sostenibilità integrata del settore in modo da soddisfare sempre le componenti economiche, sociali, ambientali e culturali garantendo un ipotetico godimento di lungo periodo dei beni e servizi forniti.
Se da un lato si assiste, da parte delle imprese viticole, ad una sempre maggiore diffusione di modelli di gestione più attenti e mirati nell’utilizzo delle risorse naturali non rinnovabili, dall’altro è necessario proseguire con forza nel solco tracciato dalle politiche regionali di settore verso un sistema virtuoso di sostenibilità che metta al centro la qualità delle produzioni, l’imprescindibile salute della popolazione, la salvaguardia dell’ambiente, del territorio e della biodiversità naturale.
Su questo sfondo, ha trovato applicazione la DGR n. 604/2019 che, mediante accordo di collaborazione tra Regione del Veneto e CREA-VE, ha finanziato il progetto sperimentale denominato “Verso un nuovo modello viticolo per il Veneto” ovvero un modello operativo di gestione complessiva del vigneto in grado di coniugare un miglior utilizzo delle risorse non rinnovabili con l’ottenimento di prodotti (uva) con caratteristiche maggiormente funzionali agli obiettivi specifici di vinificazione in un’ottica di cambiamento climatico che sempre più fa sentire i propri effetti sulle produzioni.
Alcune linee di indagine sviluppate dal progetto sopramenzionato, indagate nelle annate 2019 e 2020, possono ritenersi concluse mentre altre richiedono una ripetizione delle prove al fine di consolidare le conoscenze acquisite o un loro approfondimento al fine di pesare quel cosiddetto “effetto annata” che sempre più risulta determinante nel governare le risposte in campo.
A tal proposito, è stata quindi avanzata dal CREA-VE la proposta di un ulteriore progetto sperimentale (Allegato A) che costituisce naturale prosecuzione e conclusione di quanto realizzato fino ad ora con la DGR n. 604/2019; tale progetto, che prevede la calibrazione ed evoluzione del modello viticolo fino ad ora individuato, si articola nelle seguenti attività di ricerca:
Se per la Regione del Veneto l’attuazione del progetto è rilevante per garantire una sostenibilità integrata di lungo periodo che rappresenti anche un percorso virtuoso, riconoscibile e premiante in termini di competitività delle imprese venete nei mercati europei ed internazionali, per il CREA-VE la ricerca e sperimentazione in tali ambiti rientrano fra le proprie funzioni istituzionali.
La Regione ritiene quindi di portare avanti detto progetto complessivo, in collaborazione con il medesimo soggetto proponente CREA-VE, ente nazionale di ricerca con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal Ministero per le politiche agricole, alimentari, forestale, dotato di autonomia scientifica, statuaria, organizzativa, amministrativa e finanziaria, con competenza scientifica nel settore agricolo, ittico, forestale, nutrizionale e socio-economico. Alla luce dell’interesse comune da raggiungere per i due enti appena citati, si propone alla Giunta regionale di approvare lo schema di accordo di collaborazione ai sensi di quanto previsto dall’art. 15 della L. n. 241/1990 e s.m.i..
Richiamato inoltre l'art. 5, comma 6, del D.lgs. n. 50/2016 - secondo cui un accordo concluso esclusivamente tra due o più amministrazioni aggiudicatrici non rientra nell'ambito di applicazione del codice dei contratti pubblici purché siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni: «a) l'accordo stabilisce o realizza una cooperazione tra le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti, finalizzata a garantire che i servizi pubblici che essi sono tenuti a svolgere siano prestati nell'ottica di conseguire gli obiettivi che essi hanno in comune; b) l'attuazione di tale cooperazione è retta esclusivamente da considerazioni inerenti all'interesse pubblico; c) le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti svolgono sul mercato aperto meno del 20 per cento delle attività interessate dalla cooperazione» - la Regione del Veneto e il CREA (per il tramite del CREA-VE), ritengono utile e necessario attivare una reciproca collaborazione al fine di realizzare il progetto avanzato dal CREA-VE stesso.
Al fine di rimborsare le spese sostenute dal CREA - VE nella realizzazione della collaborazione, la Regione contribuisce con un importo massimo di 35.000,00 euro per l'attività del 2021, che trova copertura nel capitolo di spesa 12600 “Interventi regionali per favorire la ricerca e la sperimentazione nel settore primario (art. 4, L.R. 09/08/1999, n.32)” del bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2021-2023.
L’importo previsto sarà liquidato al CREA–VE previa presentazione di domanda di pagamento e di idonea rendicontazione, secondo le modalità stabilite dallo schema di accordo di cui all’Allegato B per la cui firma e attuazione, nonché per l’espletamento di ogni altro atto e adempimento necessario alla sua esecuzione, è incaricato il direttore della Direzione Agroalimentare della Regione del Veneto.
Si precisa inoltre che la spesa prevista a favore CREA–VE costituisce mero ristoro dei costi sostenuti dall’Ente per la realizzazione della collaborazione con la Regione del Veneto.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la legge regionale 29 novembre 2001, n. 39 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione”;
VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi" ed in particolare l'art. 15 "Accordi fra pubbliche amministrazioni";
VISTO l'art. 5, comma 6, del d.lgs. 50/2016 “Codice dei contratti pubblici”;
VISTA la Legge regionale 9 agosto 1999, n. 32 “Organizzazione dei servizi di sviluppo agricolo”;
VISTA la legge regionale 29 dicembre 2020, n. 41 “Bilancio di previsione 2021-2023;
VISTO l’art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012.
delibera
(seguono allegati)
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